Il mercato italiano dell’auto cresce anche nel mese di ottobre, dopo il segnale positivo di agosto (+5,4%) e la crescita del 9,9% a settembre. Le immatricolazioni – secondo i dati del ministero – sono state 115.827, il 14,56% in più dello stesso mese del 2021. “Il rialzo – spiega l’Anfia – risulta condizionato dal confronto con un ottobre 2021 che aveva chiuso a -35,7%, il peggior risultato dello scorso anno, già inficiato dalla pesante crisi dei semiconduttori”. Nei dieci mesi dell’anno sono state immatricolate complessivamente 1.091.894, in calo del 13,8% sull’analogo periodo dell’anno scorso. Per il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, “la situazione del mercato dell’auto resta comunque molto preoccupante. Il bilancio del periodo gennaio-ottobre chiude con un calo del 13,81% sullo stesso periodo del 2021 e del 32,8% sullo stesso periodo del 2019, cioè dell’anno che ha preceduto la pandemia. Se la serie positiva dovesse continuare a novembre e a dicembre, il 2022 potrebbe chiudere con 1.300.000 immatricolazioni. Un livello inferiore del 10,8% a quello del 2021 e del 32,2% a quello del 2019, assolutamente insufficiente per soddisfare la domanda di sostituzione del parco circolante italiano che è tra i più vecchi d’Europa e che nel 2022 è ulteriormente invecchiato”. Concorda l’Unrae: “La fragilità dello scenario globale e il rischio di recessione tecnica nell’ultima parte dell’anno dovrebbero impattare anche sul settore automobilistico, portandolo a chiudere il 2022 a circa 1.300.000 immatricolazioni, -10,8% sul 2021 e 158.000 unità in meno, un volume pari a quello di minimo storico che si registrò nel 2013 con 1.304.000 autovetture”, afferma il presidente Michele Crisci. Federauto fa notare che I veicoli elettrici Bev registrano a ottobre una flessione del 48,5% (quota 3,2%) e perdono oltre un quarto dei volumi rispetto al cumulato 2021 (-27% e quota annua al 3,6%).
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