Nel 2023 crescono valore aggiunto e occupazione nel sistema produttivo culturale e creativo, rispettivamente 104,3 miliardi di euro (+5,5% rispetto al 2022) e 1,5 milioni di addetti (+3,2% rispetto al 2022). Lo afferma il rapporto annuale realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Deloitte. Cultura e creatività, in maniera diretta o indiretta, generano complessivamente un valore aggiunto per circa 296,9 miliardi di euro. Il comparto dei software e videogiochi è quello che contribuisce maggiormente alla ricchezza della filiera con 16,7 miliardi di euro di valore aggiunto. Lombardia e Lazio sono le regioni che producono più ricchezza con la cultura. Sardegna e Calabria le regioni con la crescita più forte rispetto al 2022. Quanto alle città, Milano è prima per valore aggiunto e occupazione. Seguono Roma, Torino, Trieste, Arezzo, Firenze e Bologna nella top ten delle province. Il rapporto infine evidenzia la crescita del ruolo dei giovani, in tutti i settori culturali sia nella produzione che nella fruizione. Emerge una certa precarietà, concentrata in specifici comparti con quote di lavoratori con contratto a termine rilevanti nelle performing arts e arti visive (30,8%), attività di valorizzazione del patrimonio storico e artistico (23,9%) e nel settore dell’architettura e design (20,2%).
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