Con l’inflazione all’1,6% le ricadute per una famiglia media sono pari a 504,00 euro annui, di cui +112,00 solo nel settore alimentare. E’ quanto emerge dalle elaborazioni dell’osservatorio nazionale Federconsumatori.
L’osservatorio ha rilevato ”una progressiva e sempre più grave riduzione del consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); un taglio dei consumi di frutta e verdura (-2,4%); una ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 51% dei cittadini); un aumento degli acquisti presso i discount (+12,1%)”.
”Arginare la crescita di disagio e disuguaglianze deve essere la priorità del Governo, che per questa strada potrà dare nuovo rilancio alla domanda interna ed evitare impatti negativi sul sistema produttivo, già minacciato dalle possibili conseguenze dei dazi”, sottolinea l’associazione. Per questo è necessario adottare interventi immediati, a partire da: rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo; riforma degli oneri di sistema su beni energetici; creazione di un fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare; stanziamento di maggiori risorse per la sanità pubblica; avvio di misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti.