Italiani insoddisfatti dei propri stipendi

L’insoddisfazione degli italiani riguardo al proprio stipendio è diffusa: l’indice medio di soddisfazione retributiva si attesta a 4,2 su 10, ben al di sotto della soglia della sufficienza. Solo il 4,1% si dichiara molto soddisfatto del proprio pacchetto retributivo, mentre oltre il 60% esprime un giudizio negativo. E’ quanto emerge dal Salary satisfaction report 2025, realizzato per il decimo anno consecutivo, dall’Osservatorio JobPricing in collaborazione con InfoJobs, che indaga sul panorama della soddisfazione salariale in Italia. L’indice che la monitora tuttavia è cresciuto negli ultimi due anni, passando da 3,8 del 2022, a 4,0 del 2023, all’attuale 4,2, in correlazione con l’aumento medio delle retribuzioni in Italia rilevato negli ultimi due anni. Meritocrazia e trasparenza però sono le voci che riportano i risultati peggiori nella fotografia dell’Osservatorio JobPricing e Infojobs. Le donne sono le più insoddisfatte, e solo con welfare e pacchetti retributivi articolati le imprese diventano attrattive. Grande attesa ora per la direttiva Ue sugli stipendi come sottolinea Elisa Todesco, Osservatorio JobPricing: “La necessità da parte delle aziende di lavorare sulle proprie politiche di reward, a beneficio delle proprie persone, oggi è ancora più impellente in virtù della Direttiva Ue 970/2023, che imporrà alle aziende a partire dal giugno 2026 un’apertura verso le proprie persone e i potenziali candidati sui livelli retributivi dell’azienda.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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