Mezzogiorno, Unimpresa rilancia: serve una fiscalità territoriale per far crescere il Sud

“La questione fiscale del Mezzogiorno rappresenta oggi una delle principali leve per rilanciare lo sviluppo economico nazionale. Serve un pacchetto di misure mirate che uniscano equità, innovazione e semplificazione amministrativa, a partire dall’introduzione di una fiscalità territoriale differenziata capace di ridurre Imu, Tari e accise solo dove investimenti e controlli garantiscano sostenibilità e legalità”. È quanto sostiene Unimpresa che propone un pacchetto di misure al governo: tra le principali proposte figura la creazione di un cloud fiscale condiviso, una piattaforma digitale “sicura e trasparente che permetta a imprese e amministrazione finanziaria di tracciare in tempo reale ogni movimento contabile e dichiarazione, riducendo i contenziosi e premiando chi opera nella legalità”.

Unimpresa “suggerisce inoltre deduzioni fiscali per i profitti reinvestiti nel Sud, un super ammortamento rafforzato per investimenti in ricerca, tecnologie verdi e digitali, e una riforma complessiva delle Zone Economiche Speciali (Zes), con incentivi fino al 45% anche per le piccole e medie imprese”.

“Le nuove Zes dovrebbero concentrarsi su filiere ad alto potenziale come agroalimentare, energie rinnovabili, logistica portuale, turismo sostenibile ed economia blu – prosegue Unimpresa -. Nel 2024, il Mezzogiorno è cresciuto del +4,9% nel comparto delle costruzioni (il doppio rispetto al Centro-Nord), ma il Pil resta indietro di 0,3 punti e il reddito disponibile è ancora inferiore di oltre 7.000 euro pro capite”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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