Ogni anno nel mondo viene sprecato complessivamente oltre un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17 per cento di tutto quello prodotto, con un impatto devastante sull’ambiente e sull’economia, oltre che a sollevare un problema etico in una situazione in cui ci sono oltre 800 milioni di persone affamate nel mondo. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti in occasione in occasione della Giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari, che ricorre oggi con iniziative nei mercati di “Campagna Amica” in tutta Italia. A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private dove si butta mediamente circa l’11 per cento del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5 per cento e il 2 per cento, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Onu. Un fenomeno che determina anche – precisa la Coldiretti – effetti dirompenti sull’economia, sulla sostenibilita’ e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10 per cento del totale dei gas serra.
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