“Sono in Abruzzo, in una regione in cui i cittadini per percorrere 150 chilometri in treno, da Pescara a Roma, impiegano anche sei ore”, ha detto Luigi Di Maio nel corso del suo tour elettorale in regione, a sostegno della candidatura di Sara Marcozzi. “Questo e’ un Paese in cui si chiede agli italiani e agli europei di spendere venti miliardi per un buco che deve collegare italiani e francesi, da Torino a Lione, mentre ci sono italiani che non sono collegati con altri italiani sul territorio nazionale. Per me valgono le priorita’ e in questo governo ce lo siamo detto chiaramente, dall’inizio. Ci sono cose su cui siamo d’accordo e altre cu cui non siamo d’accordo. Lavoriamo su quelle su cui siamo d’accordo. Con venti miliardi in Italia ci costruisci 2.500 nuove scuole con criteri antisismici, ci fai le nuove Tav che servono, quelle al Nord, al centro, al Sud, con venti miliardi ci fai tante cose. Per quello che mi riguarda non conviene insistere su temi sui quali non siamo d’accordo. Altrimenti mi devo convincere che si continua a spingere su temi su cui non siamo d’accordo per creare tensioni nel governo. Io non lo consiglio”, ha aggiunto Di Maio.
‘Finché ci sarà il Movimento al Governo, la Tav non si farà. Ridimensionata? Il tema non è il ridimensionamento dell’opera: se diciamo queste cose, parliamo di una supercazzola”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a margine di un evento elettorale a Ortona
”Questa manifestazione dimostra che abbiamo fermato le trivellazioni petrolifere”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio ad Ortona rispondendo ad una domanda sulle proteste che alcuni lavoratori del comparto stanno svolgendo a margine del suo tour elettorale. Le trivelle, ha proseguito Di Maio ”in questo paese mettono a rischio il nostro territorio e le bellezze naturali, le coste, ma è soprattutto una questione nazionale. In Italia la maggior parte del petrolio viene venduto in altri paesi, solo il 7% resta in Italia, cosa veramente irrisoria. Lo dico a questi lavoratori come agli operatori dei centri scommesse del gioco d’azzardo: non vi fate strumentalizzare dalle lobby, dalle multinazionali del petrolio”. ”Queste manifestazioni dimostrano che stiamo combattendo il gioco d’azzardo e stiamo fermando le trivelle petrolifere. Ma quei lavoratori non sono i miei nemici: in questo momento sono strumentalizzati dai grandi potentati economici che girano intorno a questi business e che hanno anche lucrato sulla pelle dei lavoratori”.