Con il seminario “Lo Zafferano dell’Aquila Dop: vent’anni di storia, economia, cultura e identità” si è aperta oggi a Navelli la serie di appuntamenti celebrativi per il ventennale del riconoscimento DOP. Amministratori, produttori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico hanno animato un confronto sul valore e le prospettive della spezia simbolo dell’altopiano.
“Il traguardo che celebriamo oggi – ha affermato il vice Presidente della Regione e assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente – non è soltanto il riconoscimento di una qualità produttiva, ma la dimostrazione di come un territorio, le sue comunità e le nuove generazioni sappiano custodire e rilanciare un patrimonio unico. Lo Zafferano dell’Aquila DOP è la prova che la tradizione, se sostenuta da politiche lungimiranti e dalla capacità di fare rete, può trasformarsi in una straordinaria opportunità di futuro. Lo zafferano è un’eccellenza di cui siamo orgogliosi e che con curiosità ed entusiasmo portiamo in giro per il mondo. L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026 – ha aggiunto – rappresenterà un elemento di valorizzazione, un’occasione unica di ulteriore promozione. Quest’anno, in occasione del ventennale, facciamo il punto sullo stato dell’arte dell’’oro rosso’, tracciando un bilancio che testimonia i vent’anni di storia del Consorzio di tutela e la crescita straordinaria di questo prodotto. Lo zafferano ha reso grande il nostro territorio, è una ricchezza inestimabile per questa terra, con una qualità eccezionale certificata. La sua unicità, unita a una forte azione di promozione territoriale, ne rafforza ancora di più il valore e la riconoscibilità. La Regione è al fianco di questa filiera e continuerà a lavorare per consolidarne la competitività, sostenere i produttori e rafforzare il legame con il turismo e la cultura”.