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“Io sono assolutamente ottimista per le elezioni regionali in Abruzzo per diversi motivi. In Sardegna noi evidentemente abbiamo sbagliato in qualche cosa però resta il fatto che la coalizione di centrodestra ha avuto più voti di quella di centrosinistra. Certamente l’esempio sardo deve farci capire che dobbiamo affrontare qualsiasi competizione senza sottovalutarla, senza pensare di avere già vinto prima ancora di avere affrontato la competizione”. Lo ha detto nel corso della sua visita a Palazzo di Città a Pescara, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, parlando delle elezioni regionali del 10 marzo in Abruzzo.
“Credo che il confronto tra Sardegna e Abruzzo sia assai debole. In Sardegna ripeto qualcosa non ha funzionato e ci prendiamo la responsabilità perché forse siamo stati superficiali in qualche cosa, ma non mi sembra che in Abruzzo si possa rilevare una criticità come quella che abbiamo sofferto in Sardegna. Qui abbiamo un candidato che conosce la Regione e che ha gestito la Regione supportato da una coalizione che sta lavorando bene e insieme i risultati sono arrivati”. Queste le parole del ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, parlando di quanto fatto dalla Giunta Marsilio negli ultimi cinque anni. “In Abruzzo – ha aggiunto Zangrillo – si presenta una coalizione di centrodestra che non è un cartello elettorale. Il centrodestra è insieme da trent’anni e quindi lo spirito con il quale stiamo insieme non è determinato dalla necessità di mettere insieme in fretta e in furia delle componenti politiche. Noi stiamo insieme perché condividiamo dei valori e in Abruzzo la gestione Marsilio in questi cinque anni è stata una gestione virtuosa. E quindi abbiamo un candidato presidente che potrà dare continuità alla gestione di questa terra e guardate che la continuità anche in politica è fondamentale: avere la possibilità di ribadire la candidatura di un presidente che ha lavorato bene e che è supportato da una coalizione fatta di partiti che condividono una certa idea di società e di gestione della res pubblica è una grandissima opportunità”. “Ricordo solo che proprio ieri – ha concluso – Marsilio è tornato con un miliardo in tasca per supportare una infrastruttura fondamentale per la regione e quindi mi sembra che ci siano le condizioni per ribadire ai cittadini che abbiamo la volontà di prenderci la responsabilità di continuare il percorso iniziato cinque anni fa”
