Cgil Abruzzo Molise, Cisl Abruzzo Molise e Uil Abruzzo lanciano l’allarme sui possibili rincari delle addizionali Irpef e chiedono di “ritirare immediatamente la proposta. I dati sulla mobilità passiva sanitaria sono esplosi in questi anni, sempre più abruzzesi sono costretti a curarsi fuori regione e per fare ciò devono sostenere ingenti spese di trasporto, vitto ed alloggio per loro e per i loro familiari. Ora l’Esecutivo regionale si appresta anche ad un aumento delle addizionali Irpef”.
“Cgil, Cisl e Uil – vanno avanti le tre sigle – da anni denunciano la mancanza di una seria programmazione sanitaria, l’incapacità dell’esecutivo regionale di mettere in campo delle scelte che prevedano l’attivazione di due Dea di II livello ed il potenziamento della rete socio sanitaria territoriale ma le loro denunce sono cadute nel vuoto. Il fallimento della politica sanitaria adottata è responsabilità del governo regionale, ma il presidente Marsilio ha deciso di scaricarne gli effetti sui cittadini abruzzesi attraverso l’aumento della tassazione”.
“A pagare le scelte sbagliate della politica sarebbero gli onesti cittadini che pagano le tasse e i sacrifici di lavoratori e pensionati non serviranno neanche per migliorare la qualità del sistema sanitario abruzzese perché i soldi dei cittadini saranno utilizzati per coprire i buchi di bilancio e non per migliorare i servizi sanitari. Per coprire i buchi di bilancio si trovino le risorse eliminando le spese superflue e non necessarie che la regione Abruzzo ha approvato in bilancio e si proceda intervenendo sulle altre poste di bilancio. E’ necessario procedere ad una reale programmazione sanitaria che agisca nella rete territoriale e ospedaliera come previsto dagli atti di programmazione nazionale”.