La Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica (Bdsr) e il il Codice identificativo nazionale (Cin) sono realtà dopo il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni al decreto sull’interoperabilità della piattaforma digitale realizzata dal ministero del Turismo in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, che prenderà il via a partire dal 3 giugno.
Secondo i calcoli dell’Aigab rispetto all’asset delle seconde case degli italiani non utilizzate, circa 9,6 milioni, quelle immesse nel circuito degli affitti brevi sono solo 640 mila (rappresentando l’1,8% delle abitazioni nazionali). Di queste circa il 25% è gestito da aziende. Complessivamente, gli operatori professionali e non sono circa 30 mila, con un indotto nel mondo del lavoro di circa 150mila persone. L’Aigab stima che nel 2023 il settore affitti brevi abbia avuto un valore di prenotazioni di circa 11 miliardi di euro, con un indotto sul Pil di ulteriori 44 miliardi di euro in modo diretto (spese degli ospiti per ristoranti, trasporti, cultura, esperienze, shopping) e di circa altri 2 miliardi di euro per ristrutturazioni e manutenzioni delle case online.
Attraverso la Bdsr, con un processo semplificato, è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (Cin), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica. Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma tramite identità digitale i titolari delle strutture e i locatori di immobili possono visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare gli eventuali dati mancanti e ottenere il Cin. Il processo di entrata in esercizio della Bdsr si articola in due fasi: una fase sperimentale per lo sviluppo del modello di interoperabilità e una fase a regime. La sperimentazione della piattaforma inizierà con la Puglia a partire dalle 9 di lunedì 3 giugno. In seguito, sul sito del ministero, sarà data notizia dell’attivazione del servizio per le altre Regioni e Province Autonome, fino a raggiungere, progressivamente, l’intero territorio nazionale.