Documento di Economia e Finanza Regionale approvato dal Consiglio regionale

Nel corso della seduta odierna, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Documento di Economia e Finanza Regionale 2024-2026 e la Nota di aggiornamento al DEFR 2024-2026. Nel frattempo la discussione su Bilancio e finanziaria, cominciata nel pomeriggio, ha subito proposto tensioni e scontri tra maggioranza ed opposizioni di centrosinistra e M5S non d’accordo con la stesura dei documenti proposti in chiusura di legislatura: tanto che il consigliere penstastellato Domenico Pettinari si è presentato in aula con un maialino di gomma sistemato sopra “un infinito numero di emendamenti”. Ma la seduta, dopo una serie di botta e risposta, tutti incentrati sulla campagna elettorale per le regionali del prossimo 10 marzo, è stata interrotta per trovare una intesa: infatti, dietro la facciata delle polemiche e delle distanze politiche, non si è fermato il lavorio le quinte per una distribuzione di risorse che contempli anche gli interessi delle opposizioni. Intanto, in aula, l’intervento più emblematico della bocciatura della maggioranza da parte delle opposizioni, è stato del capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, il quale in aula ha letto il programma del centrodestra del 2019, esprimendo una opinione molto negativa”. “Rispetto agli impegni assunti nel 2019 è stato realizzato lo zero per cento quindi per la maggioranza non si può non decretare iuna sonora bocciatura”, ha detto Paolucci. Il capogruppo di Forza Italia, Mauro Febbo, ha attaccato le opposizioni sottolineando i meriti ed i risultati del centrodestra accusando la maggioranza di non averne azzeccata una nelle varie elezioni in giro per l’Italia. Comunque, bilancio e finanziaria sono arrivati stamattina all’attenzione dei consiglieri dopo il via libera da parte del Collegio dei revisori dei conti: è caratterizzato da un movimento di spese e di entrate di oltre 14 miliardi di euro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Case green, Uppi: 84% degli immobili italiani in classi G o F

“L’84% degli immobili a uso abitativo italiani, 27 milioni e 954mila sui 33 milioni complessivi, …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *