In un anno e’ triplicato il deficit energetico nella bilancia commerciale italiana

In un anno e’ triplicato il deficit energetico nella bilancia commerciale italiana. L’Istat stima che e’ di -7,263 miliardi a febbraio 2022, mentre nello stesso mese del 2021 era di 2,213 miliardi. Complessivamente l’Italia passa cosi’, in dodici mesi, da un avanzo commerciale complessivo di 4,750 miliardi a un disavanzo di 1,662 miliardi. “Gli acquisti di gas naturale contribuiscono per 10 punti percentuali al forte incremento tendenziale delle importazioni italiane”, che segnano +44,9%, commenta l’Istat.

“Il deficit energetico – continua una nota – si amplia sensibilmente e il saldo nell’interscambio di prodotti non energetici, seppur ampiamente positivo, si riduce rispetto a febbraio dello scorso anno”. Quest’ultimo passa infatti a 5,600 miliardi, da 6,964 miliardi di febbraio 2021. Prosegue intanto la crescita dei prezzi all’import che “si confermano in accelerazione su base annua (+18,5%, da +17,5% di gennaio), spinti in particolare dai rialzi dei prezzi dei prodotti energetici nell’area non euro” per i quali il rincaro e’ dell’86,5%. Per i prezzi energetici nell’area euro c’e’ un incremento invece dell’8% che porta il dato globale del comparto energia a +77,9%. L’aumento generale dei prezzi all’importazione su base mensile e’ dell’1,6%. L’Istat ricorda che, dai dati di gennaio 2022, gli indici dei prezzi all’import sono calcolati con il metodo del concatenamento annuale e che l’anno 2015 resta la base di riferimento

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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