007, partono le selezioni

 I talenti nel cyber o in lingue particolari sono sempre ambiti dal sistema d’intelligence italiano a caccia di nuovi agenti. Ma ora anche chi eccelle in discipline umanistiche puo’ avere la chance di diventare uno 007. E’ la novita’ del “reclutamento mirato” partito oggi sul sul sito dei servizi, www.sicurezzanazionale.gov.it, che si concludera’ il prossimo 10 maggio. Le precedenti ricerche di personale del 2018 e del 2017 (circa 4mila candidature presentate in ciascun anno) erano limitate a competenze in settori particolari, come il cyber o le lingue rare. Questa volta il campo si allarga. L’intelligence cerca infatti “eccellenze” con una formazione specifica in alcuni settori: le discipline umanistiche, appunto, ma anche quelle economiche, giuridiche o internazionali. Si punta inoltre a “figure tecniche con elevate conoscenze linguistiche, che abbiano capacita’ di analisi, o esperienze maturate in aree, organizzazioni e/o organismi esteri”. E anche profili con qualificate competenze nei vari ambiti della cybersecurity, come ad esempio la ricerca, il monitoraggio, l’analisi ed il contrasto alla minaccia. E’, si legge sul sito, di una nuova opportunita’ “per i giovani interessati a far parte del personale del Comparto Intelligence che intendono dare un concreto contributo alla missione del Dis, dell’Aise e dell’Aisi a tutela degli interessi strategici nazionali in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale”. Ma non bastano le competenze tecniche e le conoscenze teoriche. Viene infatti richiesta agli aspiranti 007 “una sentita adesione ai valori che caratterizzano il Sistema di informazione della sicurezza della Repubblica, tra cui la lealta’, la riservatezza, il coraggio, il segno di patriottismo, la proiezione verso il futuro”. Il primo passo che dovranno fare i candidati, dunque, e’ registrarsi sul sito www.sicurezzanazionale.gov.it e seguire le istruzioni che saranno inviate via mail. I curricula disponibili saranno quindi sottoposti alle previste procedure selettive, articolate in un preliminare screening delle candidature arrivate ed una seconda fase in cui vengono verificati i profili di “professionalita’, affidabilita’ e sicurezza” dei candidati. Solo poche decine arriveranno alla fase conclusiva, quella del colloquio selettivo dell’apposita Commissione. L’avviso di ricerca partito oggi non e’ comunque l’unico dei canali di reclutamento consentiti dalla riforma del Comparto: per tutti gli altri profili, infatti, rimane attiva la possibilita’ di presentare candidature spontanee attraverso la sezione del sito “lavora con noi”. Cosi’ come funziona lo scouting nelle universita’ per neolaureati eccellenti.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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