Competente, elegante, energica, attenta ai dettagli che danno luce e vita ad una opera d’arte, ad uno stile architettonico. Alberta Campitelli è la signora delle profondità
della storia, di quelle energie creative che prendono poi forma e luce in gioielli architettonici, palazzi, giardini, in sculture, quadri, palazzi, oggetti dal volere inestimabili. Lei studia, indaga , veglia recupera i tesori Nazionali, quindi su un patrimonio vastissimo fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo. Grazie alla sua esperienza, lo studio, la dedizione è stata nei giorni scorsi nominata dal Ministero dell’Istruzione, la Presidente dell’”Accademia delle belle arti di Roma”. Un titolo che é un punto di onore per una vita trascorsa in sintonia con le cose eleganti, perché ha saputo mettere in campo tutte le sue risorse intellettuali e d’intuito femminile nel come preservare in favore di tutti i cittadini le straordinarie e fragili bellezze di Ville, Palazzi, Dimore, Giardini di geometrie divine.
Alberta Campitelli, oggi ha un volto luminoso, il tempo ha reso più vivi i lineamenti di una donna che è entrata in sintonia con le cose che ha studiato, un sorriso delicato, sulle labbra un filo di rossetto rosa, indossa una giacca di colore fucsia, e una elegantissima maglia a collo alto. Gli orecchini sono due ricercatissime perle che giocano di rimando di luce, con una collana che alterna perle e oro.
Alberta è nata a Lanciano, l’antica Frentania d’Abruzzo, un luogo mitico, carico di vicende e leggende, storiche, religiose, e da questa terra ha preso un coriaceo spirito di iniziativa. Nel suo ricordo di bimba, non fa mistero di come il sodalizio con lo studio e l’impegno siano presenti in lei fin dalla prima adolescenza. ”Ho sempre dedicato allo studio una grande parte del mio tempo”, racconta, “a sei anni già sapevo leggere e scrivere ho frequentato il liceo a Lanciano. I miei genitori scelsero una scuola pubblica, ed oggi mi sento di consigliare, a chi me lo chiede, le scuole pubbliche”. Poi il grande salto nella capitale mondiale dell’arte, del bello, del Rinascimento, una gioventù a Firenze dove ha affinato gli studi di specializzazione in storia dell’ arte, poi terminata l’università Fiorentina eccola a Roma a seguire architettura e paleografia.
La presidente Campitelli nella sua carriera ha inanellato decine di ricerche, studi, scritto libri, partecipato e promosso convegni internazionali. La sua cultura ha ottenuto negli studi di Storia dell’arte e dei Giardini, i più importanti riconoscenti di Stato
“Nel 2013”, racconta, “ho ricevuto dalla Repubblica Francese l’onorificenza di Chevalier des Arts et des Lettres per la collaborazione culturale tra Italia e Francia”.
È stata per 30 anni direttrice dei Musei e Ville storiche del Comune di Roma. Ha progettato e diretto, importanti interventi di restauro e di ripristino di giardini ed edifici nelle ville Borghese e Torlonia, solo per citarne alcuni lavori. C’è un aspetto di Alberta Campitelli che è particolarmente interessante, la sua vitalità e la franchezza delle sue riflessioni.
“Credo nella qualità della scuola pubblica”, rivela, “essere insegnante e stare con i ragazzi è qualcosa di meraviglioso”. La sua caratura professionale è nota, e non fa mistero dei riconoscenti che le sono stati tributati. “Ritengo di essere stata nominata per competenza e tecnica, per questo dico sempre ai giovani di aver fiducia nelle proprie capacità e dare il giusto tempo allo studio”. Il suo talento sarà ancora una volta dedicato a dar vita a progetti di rilievo internazionale. Ci promette, infine, un nuovo incontro, e ci lascia con questa idea, che siano certi realizzerà con la passione e l’impegno di sempre.
“Faremo”, annuncia Alberta Campitelli nel suo nuovo ruolo di presidente dell’Accademia delle belle arti di Roma, “progetti importanti che vedranno storia, bellezza e turismo fondersi”. Allora a presto e buon lavoro.
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