Redazione Notizie D'Abruzzo

Un italiano su due e’ preoccupato per il lavoro che resta incerto

 Un italiano su due e' preoccupato per il lavoro che resta incerto: e' quanto emerge dal primo Rapporto Censis-Ugl dal titolo "Italiani, lavoro ed economia oltre l'emergenza Covid-19", realizzato per il 70esimo anniversario di fondazione del sindacato. Il Covid-19 sta costringendo tutti a misurarsi con sconvolgimenti della vita che resteranno nel tempo, si legge. Il Rapporto Censis-Ugl delinea uno spaccato delle condizioni reali e degli stati d'animo prevalenti nella popolazione, aiuta a capire gli effetti della pandemia sul lavoro e a conoscere le paure degli Italiani, nella prospettiva futura di una ripresa del sistema economico che sara' forte di una rinnovata fiducia verso i corpi intermedi come i sindacati. Dalla ricerca emerge la preoccupazione per il lavoro, che resta incerto amplificando cosi' le paure del 50% degli italiani. Lo confermano anche i dati diffusi dall'Istat, che indicano come gli inattivi tra i 15 e i 64 anni siano a marzo in forte crescita di 301mila unita', con un tasso di 0,8 punti che lo attesta al 35,7%. Inoltre, a preoccupare e' anche il corposo calo del Pil, stimato dall'Istat nel 4,8% in termini tendenziali. Dal Rapporto Censis-Ugl si evince poi che il 57,1% degli Italiani risulta pessimista sul proprio avvenire, il 25,5% e' ottimista e il 17,4% non ha le idee chiare al riguardo. Tra i timori anche quello di perdere i propri risparmi (61,4%), acuito dal diffondersi della pandemia (il 79,3% si sente meno sicuro rispetto al passato). 

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Ricostruzione, D’Alberto (Anci Abruzzo): con Legnini cambio di passo radicale

"Rileviamo con favore il radicale cambio di passo per ricostruzione post terremoto dopo la cabina di regia con il Commissario Giovanni Legnini. Le norme inserite nelle ordinanze hanno la capacita' di recepire le esigenze dei terrritori: tutto cio' attribuisce ulteriore forza e autorevolezza alla sua guida in questo frangente". E' quanto dichiara il presidente dell'Anci Abruzzo e sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto in riferimento alle 4 ordinanze emesse.

"Legnini ha capito perfettamente - insiste D'Alberto - gli aspetti attuativi delle norme esistenti: ora gli chiediamo di imporsi con Governo e Parlamento per farsi dare quelle misure straordinarie che la straordinaria situazione richiede. Le ordinanze di oggi infatti vanno verso la semplificazione della ricostruzione privata con l'autocertificazione nella fase istruttoria. A cio' si aggiunge la possibilita' per i Comuni di attuare lo Sblocca Cantieri per le pratiche di ricostruzione leggera. Ci sono poi risorse per le imprese per le protezioni da virus e piani di ricostruzione per i comuni piu' colpiti". Per i comuni abruzzesi quindi "il Governo deve proseguire sulla via della semplificazione vera per la ricostruzione pubblica, tipo schema Ponte di Genova, perche' questo e' a costo zero. Inoltre - chiarisce il sindaco di Teramo - le due emergenze combinate, ricostruzione e virus, hanno due effetti distinti: o stravolgere tutto in senso negativo o potenziare invece in termini di amplificazione delle potenzialita'. Mi riferisco al fatto che gli interventi emergenziali possono invece acceleare la ripresa, perche' investire ora e' lo strumento necessario"

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Sì alle passeggiate per il Primo maggio

Ancora un alleggerimento delle misure restrittive da parte del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che di fatto autorizza le passeggiate nell'area metropolitana pescarese. Il presidente, con l'ordinanza 51 firmata poco fa, ha infatti revocato la numero 31 del 9 aprile che prevedeva il "divieto di circolare a piedi o con velocipedi" a Pescara Montesilvano e Spoltore .

Alla vigilia del primo maggio, viene dunque consentita la circolazione delle persone, anche nelle aree preferite dai cittadini per le passeggiate, cioe' il lungomare e la 'strada parco', fino ad oggi chiuse dai sindaci in occasione delle festivita' pasquali, del 25 aprile e per il primo maggio. Il Comune di Pscara ha subito recepito il provvedimento regionale e ha revocato, per domani, la chiusura delle due strade, nonche' l'interdizione dell'accesso alla spiaggia. Ieri, nel corso del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il Prefetto si era detto contrario alla riapertura.
Dopo quello di Pescara, anche il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, "dopo colloqui intercorsi con il prefetto e per armonizzare i territori", ha revocato l'ordinanza prevista per domani, primo maggio, che prevedeva il divieto di circolare sul lungomare e sulla strada parco e di accedere alla spiaggia su tutto il territorio comunale.

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L’elenco delle attività consentite e degli spostamenti permessi in Abruzzo dal 4 maggio

La Regione Abruzzo ha diramato l'elenco delle attività consentite a partire dal 4 maggio secondo il Dpcm del 26 aprile. "Continuiamo a rispettare le regole e vivere questa fase di riapertura con serenita' e determinazione. L'obiettivo e' poter riaprire tutta la regione, tutte le attivita' economiche senza ricadere nel contagio, ma anzi avendo saputo prendere le misure e delle attivita' come devono essere svolte". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio commentando l'ordinanza numero 50 con cui, gia' da domani, si allentano molte delle misure per i cittadini in Abruzzo con la possibilita', fra le tante, di riprendere l'attivita' sportiva amatoriale a cominciare dalla pesca, passando per l'equitazione e la bicicletta, di riaprire attivita' come quelle della tolettatura degli animali e con cui si consente a fiorai e vivaisti di aprire domenica 3 maggio e domenica 10 maggio in occasione della festa della mamma. Sulla possibilita' di riaprire tutto, ha aggiunto Marsilio, e' in corso il confronto con i ministeri. "Chiediamo di adottare un metodo diverso rispetto a quello che si sta configurando. Chiediamo linee guida che permettano a chi e' in grado di rispettare le misure di sicurezza di poter riaprire, invece di adottare un criterio per categoria. Quello che vogliamo sapere dal Governo- aggiunge commentando positivamente i dati di contagio in Abruzzo che oggi hanno raggiunto il punto piu' basso- sono i dati reali per poter monitorare eventuali recrudescenze e cioe' qual e' la pressione sugli ospedali e quale il grado di saturazione delle terapie intensive"

 

Spostamenti

Saranno consentiti solo spostamenti, all’interno della propria regione di residenza, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.
Si considerano necessari gli spostamenti per incontrare i congiunti. Tuttavia, dovrà essere rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e dovranno essere utilizzate le mascherine.
Ci si potrà recare in un’altra regione solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.

Visite ai parenti

Ci si potrà spostare per visite ai congiunti e cioè a genitori e figli, nonni e nipoti. Non decade il divieto di assembramento e gli incontri dovranno avvenire sempre rispettando le distanze e indossando le mascherine. Come ha riportato l’agenzia Ansa, secondo fonti di Palazzo Chigi, il termine “congiunti” includerebbe parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili.

Autocertificazione

L’autocertificazione resterà per almeno due settimane. Alle tre motivazioni che consentono gli spostamenti (lavoro, salute, stato di necessità) si aggiunge la possibilità di incontrare i congiunti.

Dispositivi di protezione

Nei luoghi chiusi la mascherina diventa obbligatoria. Quindi, la si dovrà indossare nei negozi, negli uffici, nelle fabbriche, sugli autobus, sulla metropolitana, nei treni e a bordo degli aerei.

Parchi e sport all’aperto

Sarà possibile passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, purchè distanziati dagli altri. Parchi, ville e giardini pubblici saranno nuovamente aperti ma gli ingressi nelle aree riservate ai bambini potranno essere limitati.
Sarà possibile fare jogging, praticare sport all’aperto e riprendere gli allenamenti individuali. La distanza di sicurezza sarà di minimo due metri anche per gli atleti professionisti, che però dovranno allenarsi da soli.

Mare e montagna

Si potrà andare al mare e fare passeggiate in montagna se si è residenti in località di mare o di montagna: attività motorie potranno essere fatte da soli o al massimo in due. Non ci si potrà trasferire nelle seconde case.

Funerali

Si potranno celebrare i funerali, purché alla funzione non prendano parte più di quindici persone con mascherine e rimanendo a distanza.

Cibo da asporto

Bar e ristoranti rimarranno chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto da consumare a casa o in uffici.

Aziende

Ripartiranno le industrie manifatturiere, il settore edile e il commercio all’ingrosso ad essi collegato.

Ristrutturazioni private

Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare nel rispetto dei protocolli d sicurezza.

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Lavorare in sicurezza per costruire il futuro. Il messaggio di questo difficile 1 maggio.

 Lavorare in sicurezza per costruire il futuro. Il messaggio di questo difficile 1 maggio.

 

E’una festa dei lavoratori unica, particolare e difficile quella che celebriamo quest’anno alle prese con la drammatica pandemia del Covid 19. Niente grande corteo unitario sindacale, né il grande concertone a Piazza San Giovanni; in molti casi ci si limiterà a delle iniziative di Cgil. Cisl. Uil sul web per celebrare una ricorrenza che, comunque, esalta il valore universale del lavoro nell’attuale periodo storico che vive il nostro Paese. Tutto ciò, per la nostra realtà abruzzese, significherà, ad esempio, che per la prima volta, in cent’anni non si festeggerà il primo maggio a Popoli; cosa che neanche nel periodo fascista era accaduta. E non ci saranno le celebrazioni a Manoppello,a Teramo, dove storicamente si tiene il corteo più imponente,nella Marsica e neanche a Pescara che pure negli ultimi anni, soprattutto a partire dal 1992, aveva ripreso a dare risalto alla Festa del Lavoro. Personalmente, confesso di vivere una condizione inedita avendo partecipato per oltre un trentennio ai comizi del primo maggio, in modo particolare,a Manoppello a Popoli a Bussi ma anche a Teramo. Ciò non toglie che questa festa del lavoro conservi il suo valore universale.

E’ la sicurezza sul lavoro il primo grande messaggio di Cgil Cisl Uil; di estrema attualità poiché siamo, tuttora, alle prese con la pandemia del Covid19. E il primo pensiero non può che andare ai 152 medici ed ai 37 infermieri morti negli ospedali, in condizioni drammatiche, senza le necessarie protezioni, per dare assistenza e cura agli ammalati di coronavirus, ed anche alle 27.682 vittime finora accertate, gran parte delle quali persone anziane, in particolare residenti nelle Rsa. E’ stato giustamente scritto che, in questi giorni tristi, abbiamo perso la memoria ed il racconto della generazione che negli anni cinquanta ha assicurato il boom economico al nostro Paese. Come scriveva Gabriel Garcia Marquez “la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”. Sotto questo aspetto domani avremo una società spiritualmente più povera.

In questo 1 maggio rendiamo omaggio a tutte quelle lavoratrici e lavoratori che, in questo periodo, nonostante l’emergenza,hanno continuato a lavorare per garantire la produzione e l’erogazione di beni e servizi essenziali; medici, infermieri, assistenti sociali, addetti alle pulizie, operatori dei pronto soccorso, della protezione civile, delle forze dell’ordine. che nei luoghi di cura e nel territorio, hanno prestato servizio per evitare il dilagare del virus, hanno curato ed assistito i malati mettendo a rischio la loro salute e quella dei loro familiari. Del loro eroico esempio non bisognerà dimenticarsi nel prossimo futuro!

E’ evidente che nella fase della ripartenza bisogna tornare fortemente ad investire nella sanità pubblica, senza la quale non saremmo, finora, riusciti a contenere l’esplosione della pandemia. E’ quindi urgente superare ogni sterile remora ed utilizzare rapidamente i 37 miliardi del MES, senza condizioni, per potenziate e qualificare, ulteriormente ,il nostro sistema sanitario pubblico soprattutto nel territorio e nella prevenzione. La sicurezza sui posti di lavoro deve essere garantita soprattutto nella imminente fase di avvio alla ripartenza del nostro sistema industriale. Ciò deve avvenire mediante l’applicazione dei protocolli nazionali sulla sicurezza firmati il 14 marzo ed il 26 aprile che sanciscono il principio che “la prosecuzione della attività industriale può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione” e che assegnano un ruolo determinante al sindacato confederale nei posti di lavoro. Su questa base è importante l’accordo raggiunto alla FCA ed alla Sevel per riaprire in sicurezza; così come, da noi, le esperienze positive alla De Cecco ed alla Fater dove non ci si è mai fermati lavorando in sicurezza.

In questi giorni ,ed in queste ore, si parla tanto di fase due e della fine del lockdown, mentre il Parlamento approva un ulteriore sforamento del deficit pubblico di 50 miliardi. Ma il conto che il Covid 19 presenterà al nostro Paese sarà pesantissimo. Proprio recentemente il Fondo Monetario Internazionale ha stimato in 9 mila milardi la distruzione del Pil nel mondo, l’Italia vedrà nel 2020 abbassarsi il pil del 9,1% (peggio di noi solo la Grecia!); la Francia e la Germania vedranno scendere, nel 2020, il pil del 7%, gli USA del 5,9%. Avremo un deficit statale del 150% del pil. Abbiamo a che fare con la crisi economica mai vista, addirittura peggiore della grande Depressione del 1930. Ed il ruolo nazionale del mondo del lavoro è fondamentale per la tenuta economica e democratica del nostro Paese.

Vivendo una fase di stagnazione della domanda e dell’offerta, di rivoluzione del mercato globale, che richiederà la riprogettazione del nostro sistema industriale, a livello organizzativo e di prodotto, saranno necessari, da subito, forti ammortizzatori sociali per superare una non breve fase intermedia, prima dell’avvio di un nuovo ciclo di sviluppo. A questo riguardo sono indispensabili i fondi europei SURE: 100 miliardi per gli ammortizzatori sociali, così come i 1500, 2000 miliardi dei Recovery Found che speriamo non diventino operativi a babbo morto...necessari per un grande piano di investimenti pubblici.

In questi giorni si è parlato di economia di guerra e di ricostruzione. Allora la mia memoria è andata al nostro secondo dopoguerra del secolo scorso, al 1949 quando Giuseppe Di Vittorio lanciò il Piano del Lavoro, proposta che venne apprezzata dall’allora presidente di Confindustria Angelo Costa. Ed ancora andando avanti nel tempo al 1986 quando Luciano Lama, in una condizione difficile del Paese, lanciò la proposta del “patto dei produttori”che era inserita “in una strategia che tende a coinvolgere lavoratori, giovani, disoccupati, forze economiche con interessi coinciden-ti, per un politica di sviluppo.”

 

E’ questo, a mio modo di vedere, l’impegno delle parti sociali nella gestione della nuova vicenda economica e sociale del nostro Paese che mi auguro veda come protagonisti CGIL CISL UIL che marcino verso l’unità sindacale.

 

Unità sindacale che la mia generazione di sindacalisti ha clamorosamente fallito e che oggi sarebbe un grande elemento di fiducia per il mondo del lavoro dipendente del nostro Paese. W il 1 Maggio.

 

Nicola Primavera

 

 

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Nei primi tre mesi crescono i consumi di vino

L'emergenza Covid19 ha colpito l'intera filiera vitivinicola italiana. Pesa la chiusura di bar, ristoranti e il calo dell'export. Gli italiani che in queste settimane hanno acquistato vino lo hanno fatto negli unici canali di vendita aperti: la Distribuzione Moderna, i negozi alimentari e lo shop on line. Per quanto riguarda la Distribuzione Moderna, l'istituto di ricerca IRI ha elaborato per Vinitaly (riprogrammato dal 18 al 21 aprile 2021) i dati relativi al periodo che va da gennaio al 19 aprile 2020, dunque comprese le settimane di Pasqua. Nei primi 3 mesi e mezzo dell'anno le vendite di vino nella Distribuzione Moderna (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo, Discount) hanno registrato una crescita a volume del 7,9% (+ 6,9% a valore) rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio i vini Doc e Docg sono cresciuti del 6,8% (+ 7,6% a valore), i vini Igp e Igt del 10,5% (+7,7% a valore), i vini comuni del 7,2% (+4,1% a valore), le bollicine dell'1,2% (+1,6% a valore). L'analisi di questo periodo è complessa perché i primi due mesi non sono stati toccati dall'emergenza Covid19, al contrario di marzo e aprile, con la variante delle settimane pasquali tra il 6 e il 19 aprile, di norma caratterizzate dai consumi da ricorrenza. A marzo i vini Doc e Docg sono aumentati del 9,9%, mentre i vini Igt del 4,0%. In calo le bollicine che sono scese del 5,4%, mentre il Prosecco è cresciuto dell'8,3%. In ripresa il vino in brik, che a marzo è cresciuto dell'8,8%. Il Bag in Box (il formato da due litri e mezzo con il rubinetto) è cresciuto del 36,8% (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo). Nelle due settimane pasquali le vendite di vino sono aumentate del 10,2%, mentre si è verificata una sensibile flessione delle bollicine: -38%. Prosegue intanto la crescita del vino biologico che nel primo trimestre 2020 ha venduto 1 milione e 559 mila litri, con un aumento del 19%.

Per capire la peculiarità dei dati sulle vendite di vino nella Distribuzione Moderna nei primi mesi del 2020, può essere utile confrontarli con quelli dell'anno 2019. Nell'anno passato sono stati venduti quasi 670 milioni di litri nella Distribuzione Moderna (super, iper, libero servizio e discount) per un valore di poco superiore ai 2 miliardi di euro. Con un aumento in volume dell'1,2% e in valore dell'1,8%. Le bottiglie di vini a denominazione d'origine (Doc, Docg e Igt) hanno venduto 303 milioni di litri con una crescita del 2,8% sull'anno precedente. Il prezzo medio (al litro) è di 4,66 euro, con un aumento dell'1,3%. Dunque il 2019 può essere archiviato come un anno di crescita moderata, in cui prosegue la ridefinizione verso l'alto del valore del prodotto vino. Le tipologie più vendute sono il rosso fermo (in calo dello 0,5%), il bianco fermo (che cresce dell'1,8%) e le bollicine (aumentate del 9,5%). La classifica dei vini più venduti vede nell'ordine: Lambrusco, Montepulciano d'Abruzzo, Chianti Docg, Sangiovese, Barbera. Va sottolineata la crescita del Chianti Docg: +6,9%. Analizzando i vini con maggior tasso di crescita, invece, la classifica vede ai primi posti: Lugana (con una crescita notevole del 30%), Ribolla, Pinot Grigio, Valpolicella, Aglianico. Le vendite di vino e spumante biologico raggiungono i 5 milioni di litri (con una crescita del 10,5%) per un valore di 31 milioni di euro. 

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Ricostruzione, Legnini: con le 4 ordinanze si potrà segnare un cambio di passo

Saranno adottate sabato 2 maggio le quattro ordinanze predisposte dal Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che hanno ottenuto il via libera dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, riuniti nella Cabina di coordinamento. Si tratta di quattro importanti decisioni, si legge sul sito governativo, riguardanti la semplificazione delle procedure per la ricostruzione privata, il primo elenco dei comuni piu' danneggiati dal sisma che potranno adottare i Piani straordinari di ricostruzione, la destinazione dei fondi Inail alle imprese titolari dei cantieri del sisma per i presidi sanitari contro il Covid-19 e alle altre per l'adeguamento dei presidi di sicurezza nei luoghi di lavoro, la delega ai comuni che hanno chiesto di svolgere le istruttorie delle domande di contributo. "Sono provvedimenti molto rilevanti che potranno segnare il cambio di passo tanto atteso nella ricostruzione, con effetti concreti che si produrranno nei prossimi mesi" ha detto Legnini, assicurando ai Governatori e ai sindaci una soluzione molto rapida anche al problema delle macerie, con il pagamento dei corrispettivi alle aziende che provvedono allo smaltimento, e stabile per il futuro. "E' un'attivita' - ha sottolineato - che non puo' assolutamente essere interrotta".
La prima ordinanza, prosegue la nota, da' attuazione alla legge 156 del 2019 e introduce una procedura molto semplificata per l'ottenimento dei contributi, attraverso la certificazione dei progetti da parte dei professionisti che assumono cosi' un ruolo centrale nella filiera della ricostruzione. Essa si applichera' a tutti i progetti entro un certo limite di importo e garantira' tempi certi di definizione delle pratiche, stabilendo con precisione i compiti dei professionisti, dei Comuni, degli Uffici Speciali, della Conferenze regionali. L'attivita' degli Uffici speciali, finora assorbita dalle istruttorie, sara' concentrata sui controlli sia preventivi, che riguarderanno il 20% delle domande presentate, che successivi alla concessione del contributo. Il primo elenco dei comuni "maggiormente colpiti" dal sisma, adottato sempre in attuazione dell'ultimo decreto del 2019 sul terremoto, dove i presidenti delle Regioni potranno adottare i programmi straordinari di ricostruzione, con alcune deroghe senza le quali sarebbe di fatto impossibile avviare il recupero di questi centri, ne comprende 44 per le quattro Regioni. E' gia' prevista la possibilita' di integrare gli elenchi con provvedimenti successivi. Intesa raggiunta, conclude il comunicato, anche sull'ordinanza che destina 30 milioni alle imprese del cratere per finanziare, rimborsando il 100% delle spese per un massimo di 10 mila euro, gli interventi anticontagio Covid previsti dalle norme e dai protocolli per la ripresa delle attivita', anche nei cantieri della ricostruzione. Approvata infine l'ordinanza con la quale si autorizzano gli uffici speciali a raggiungere l'intesa per delegare ai 17 comuni che ne hanno fatto richiesta, 12 in Abruzzo e 5 in Umbria, le istruttorie per l'esame delle domande di contributo. Queste ultime due ordinanze sono immediatamente esecutive.

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Belisario chiede una massiccia campagna di tamponi anche in Abruzzo

"Gli imprenditori stanno dimostrando una serieta' e un rispetto delle regole assolutamente in linea con le aspettative: le fabbriche e i luoghi di lavoro sono luoghi sicuri, forse piu' del 'mondo che e' fuori'. Il problema e' 'altrove': trasporti e i locali pubblici possono non dare le stesse garanzie, quindi, magari prendendo spunto da quanto fatto in Veneto, sarebbe il caso di ipotizzare una massiccia campagna di tamponi anche in Abruzzo ". E' quanto afferma il vicepresidente di Confindustria Chieti Pescara Marco Belisario. Il rappresentante degli imprenditori parla quindi di "prevenzione, nella fase 2, portare avanti il lavoro e non rincorrere una nuova emergenza, quindi fermare a monte per curare il meno possibile. Non ho dubbi nel pensare che anche in questo caso gli imprenditori farebbero il loro dovere". 

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Porto di Ortona, problemi per i trasporti eccezionali

"Dalla ricognizione dello stato attuale del porto di Ortona emergono criticita' che con il passare del tempo sono diventate croniche. Il dragaggio della banchina Nord Nuova tra gara, assegnazione, ricorsi amministrativi e la ripartenza delle procedure previste dalla legge si trascina da dieci anni. Tra le altre criticita' va segnalata la difficile situazione per il trasporto dei pezzi eccezionali, che si e' venuta a creare dopo il crollo del ponte Morandi di Genova. Infatti abbiamo limitazioni al transito su alcuni viadotti per il passaggio di impianti eolici prodotti nella zona industriale Val di Sangro, sia sulla strada statale 16 che sull'autostrada A14". Lo dice Stefano Garraffo. imprenditore portuale e presidente della Societa' Fiore. Il porto di Ortona si sviluppa all'interno di uno specchio acqueo che e' pari a quello del porto di Ancona, e fa parte dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale con sede ad Ancona, che ne governa sia la gestione che lo sviluppo delle infrastrutture. Le merci movimentate nel Porto di Ortona dal 1 gennaio 2020 al 30 aprile 2020 sono state merci liquide tonnellate 115.000; merci secche tonnellate 190.000; merci solide tonnellate 30.000. In totale hanno operato nel porto di Ortona dall'inizio del 2020 164 navi

"Discorso a parte e' quello della manutenzione delle infrastrutture portuali perche', pur in una situazione di criticita' - osserva Garraffo - l'Autorita' di Sistema Portuale ha messo in cantiere una serie di interventi che ci lasciano ben sperare per il futuro. Tra le opere incompiute quella sicuramente piu' importante resta la bretella di collegamento tra il porto ed il casello autostradale di Ortona. Mi auguro che la politica trovi la soluzione per completarla. Tra i programmi di sviluppo e' urgente il completamento della diga foranea Sud, opera gia' finanziata con i fondi Masterplan. Questa opera andrebbe ad eliminare la problematica della risacca che rende difficoltoso il carico o lo scarico delle navi. Altro urgente intervento per lo sviluppo del porto e' il dragaggio delle banchine di Riva - conclude l'operatore portuale abruzzese - Infatti a causa del pescaggio limitato gli approdi di navi su questa banchina sono sempre piu' rari".

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Regione, il presidente Marsilio firma per le riaperture di alcuni attività

Dalla toelettatura dei propri amici a quattro zampe, fino alla riapertura dei cimiteri che sara' a discrezionalita' dei sindaci, passando per i fiorai che il 3 maggio potranno essere aperti in occasione della Festa della mamma. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, firma l'ordinanza e accoglie le richieste dell'assessore regionale Emanuele Imprudente con cui si decidono una serie di riaperture e nuove possibilita' di spostamento. I toelettatori, seppur con il mantenimento delle distanze, potranno dunque riprendere il lavoro, mentre la mattina del 3 maggio fiorai e vivaisti potranno restare aperti per consentire l'acquisto in occasione della Festa della mamma. Ma e' soprattutto per gli sportivi amatoriali che arrivano buone notizie. Sara' possibile uscire in bicicletta, anche per allenarsi, dalle 6 alle 20, purche' lo si faccia da soli. Stessa cosa per chi vuole fare passeggiate a cavallo o per i proprietari di cavalli, che potranno recarsi nei maneggi sempre nel rispetto del distanziamento sociale. Consentita anche la pesca sportiva amatoriale in laghi, fiumi e mare con pero' l'obbligo, in caso di uso di imbarcazione, di non essere in piu' di due e con almeno una delle due persone abilitate alla navigazione. Consentito anche il taglio della legna per uso domestico e la manutenzione dei boschi con due persone per nucleo familiare, cui e' concesso muoversi insieme, ma solo una volta al giorno. L'asporto sara' consentito anche nei giorni festivi e ci si potra' muovere in due in auto (guidatore e passeggero sul sedile posteriore) o in moto, purche' le persone in auto risiedano insieme. Infine le seconde case: possibile raggiungerle all'interno del territorio regionale, ma solo per attivita' di manutenzione con l'obbligo di rientrare a casa la sera.

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