Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, hotel per i familiari che hanno un parente positivo al covid-19

Strutture alberghiere per i familiari che hanno un parente positivo in casa e un protocollo per assicurare le cure ai detenuti che dovessero contrarre il Covid 19. Nella riorganizzazione della rete ospedaliera messa in campo dalla Regione Abruzzo ci sono anche queste priorita'. Lo ha spiegato l'assessore regionale alla Sanita', Nicoletta Veri', nel corso della conferenza stampa convocata dal presidente della Regione Marco Marsilio per ufficializzare la realizzazione di un ospedale Covid a Pescara nell'ex sede Ivap. "Il nostro obiettivo- ha sottolineato Veri'- e' eliminare al massimo i contagi, per cui dobbiamo dividere le famiglie. Dove questa possibilità non c'e', dobbiamo dare noi delle risposte. Con la Asl di Teramo- ha quindi annunciato- mi sono confrontata ieri e si stanno ora cercando strutture alberghiere per ospitarli". L'assessore, ricordando che in tutto il territorio sono gia' attivi da settimane dei centri dove sono ospitati i pazienti Covid poco sintomatici, ha quindi fatto riferimento ai detenuti. "Posso confermare- ha aggiunto- che proprio ieri c'e' stato un incontro per le carceri su come gestire questi pazienti per un'eventuale gestione all'interno dei penitenziari. Finalizzato un protocollo e una definizione dei ruoli". Cure che, ha concluso, saranno dunque garantite all'interno delle carceri, ma, a seconda della complessita' e qualora ve ne sia necessita', anche al di fuori di queste. 

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Coronavirus, supermercati chiusi di domenica e nei festivi

Pronta l'ordinanza per la chiusura domenicale e nei festivi dei supermercati abruzzesi. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in conferenza stampa annuncia il provvedimento che sara' preso nelle prossime ore e che accoglie le richieste dei sindacati. "I nostri uffici- spiega- stanno scrivendo in questi momenti un'ordinanza che spero di poter emettere gia' oggi. Pasqua e Pasquetta saranno santificate anche per i lavoratori dei supermercati. Non nei prefestivi- aggiunge Marsilio- per evitare che la troppa contrazione aumenti la presenza delle persone. E' giusto e corretto dare tregua a chi lavora tutti i giorni. Una posizione condivisa dalle associazioni del commercio".

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Coronavirus, muore un 38enne

Un 38 enne residente a Tollo positivo al Covid-19 e' morto all'ospedale di Chieti, dove era ricoverato in terapia intensiva. Si tratta della piu' giovane vittima abruzzese. L'uomo, di origini romene, viveva a Tollo da 18 anni. Lavorava come autotrasportatore per una ditta di Bisenti. Il 38enne, secondo quanto si apprende in paese, non aveva altre patologie. Si era ammalato una ventina di giorni fa ed era finito in ospedale in condizioni gia' critiche. 

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Coronavirus, pronti a partire i lavori per il nuovo ospedale Covid di Pescara all’ex Ivap

Tutto pronto per avviare il progetto e costruire il nuovo ospedale Covid di Pescara all'ex Ivap, con entro un mese la predisposizione dei primi 20 posti. Un progetto che si avvarra' di un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro: 7 attinti per la prima emergenza dal fondo costituito presso la Protezione civile nazionale e 3 messi a disposizione da Banca d'Italia. A riferirlo e' stato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sede di Pescara. Dieci milioni che, ha aggiunto, dovrebbero essere sufficienti per completare i lavori, ma se non dovessero esserlo "le nostre risorse sono pronte e utilizzabili". Una nuova struttura che dovrebbe avere complessivamente 124 posti letto (40 di terapia intensiva) e che sara' destinata ai pazienti Covid, ma che, ha aggiunto Marsilio, "sara' un'eredita' che lasceremo alla Regione Abruzzo come patrimonio permanente"

Il cantiere sara' operativo h24, sette giorni su sette. 

 "Quando dovessimo finalmente capire che la distribuzione delle mascherine inizia a diventare regolare ed accessibile, allora avra' un senso e potremmo passare a questa fase a cui arriveremo, perche' credo che la riapertura che sara' graduale presentera' una serie di obblighi e atteggiamenti prudenziali. Dovremmo abituarci a lungo a questa mascherata". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede di Pescara, sull'uso obbligatorio delle mascherine che, dunque, diventera' obbligatorio anche in Abruzzo, e' questo nei piani, ma solo quando i cittadini potranno essere certi di avere a disposizione i dispositivi.

"Prima di scegliere la struttura di Pescara, secondo le linee guida dettate dal Ministero della Sanita' e dagli infettivologi, i nostri tecnici avevano valutato anche altre ipotesi, tra cui gli immobili di Manoppello. Dopo attente valutazioni, la struttura ex Ivap e' sembrata quella piu' idonea. E' un progetto che ha ulteriore pregio: dopo l'emergenza la struttura sara' lasciata in eredita' al sistema sanitario regionale". Il presidente abruzzese Marsilio ha concluso: "Questa pandemia ci portera' a rivedere l'intera organizzazione sanitaria regionale sul territorio". L'assessore Nicoletta Veri' ha affermato: "Non dobbiamo allentare il livello di attenzione - ha detto l'assessore Veri' - in quanto una cura certa ed un vaccino non li abbiamo ancora trovati"

"La media dei contagi dell'ultima settimana ci incoraggia a pensare che possiamo iniziare a pensare l'uscita dalla fase piu' dura e piu' critica. Ma noi come il resto del mondo sappiamo che fino a quando non ci sara' il vaccino saremo soggetti a ricadute, focolai, recrudescenze per cui potremmo ritrovarci di fronte alla necessita' di nuove chiusure parziali", per questo e' necessario ripensare la "riorganizzazione ospedaliera. Questa ondata e questo evento condizionano i ragionamenti sul futuro e qualche riflessione e modifica rispetto alla normale progettualita' deve essere fatta". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio nel corso della conferenza stampa convocata a Pescara per ufficializzare la realizzazione di un ospedale Covid nella citta', che sara' ospitato nella sede ex Ivap e realizzato con un investimento complessivo di 10 milioni di euro. "La palazzina per un po' di mesi sara' dedicata a separare la parte infettiva dedicata al Coronavirus dal resto dell'ospedale cosi' che questo sia restituito alla sua normalita'- ha aggiunto- Poi, una volta che sara' organizzato, avremo la sicurezza di poter avere un polmone nel quale, in caso di necessita', si potra' affrontare il tema in sicurezza senza trovarci, come accaduto, in grave difficoltà". 

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Coronavirus, le biblioteche abruzzesi erogano servizi on line

Le biblioteche abruzzesi non si fermano e con loro neanche le Agenzie di promozione culturale. Nonostante l'impossibilita' di accedervi, le attivita' di prestito e libera consultazione dell'emeroteca, grazie alla piattaforma Mlol cui la Regione ha aderito nel 2018, sono sempre disponibili. Sono 5mila gli ebook che si possono leggere, oltre a 7mila quotidiani italiani e stranieri, settimanali e mensili inclusi. E la cittadinanza, fa sapere con un nota la Regione, sta rispondendo bene.

Le iscrizioni sono piu' che raddoppiate e tutte le Agenzie e Biblioteche ex provinciali si sono attivate sui propri territori di riferimento per far conoscere e facilitate le nuove modalita' di accesso al sistema: basta infatti inviare una mail indicando nome e cognome e un indirizzo mail per essere iscritti immediatamente. Tra le novita', l'iscrizione di alcune importanti case editrici che hanno messo a disposizione alcuni dei libri pubblicati, come Il Mulino e Fandango. E se crescono le consultazioni, crescono anche le vendite. Aumentato, per venire incontro alle esigenze degli utenti, anche il numero dei prestiti mensili: tre al mese quelli che e' possibile richiedere. Il link con tutte le informazioni utili.

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Coronavirus, un nuovo progetto abruzzese per una mascherina riutilizzabile

Un progetto di una mascherina facciale di protezione, 100% italiana, lavabile, riutilizzabile e ricaricabile, realizzata in cotone e contenente filtri monouso sostituibili, il cui brevetto e' stato depositato circa un mese fa dall'imprenditore Pietro Ferrante e dal consulente manageriale Giuseppe D'Alessandro, presidente di Innova Studi Italia, associazione senza fini di lucro, impegnata nel supporto e nello sviluppo del progetto. Secondo D'Alessandro il progetto "a regime consente di coprire tutto il fabbisogno italiano e non solo, riducendo le quantita' di consumi di materiali per le produzioni e soprattutto riducendo la quantita' di rifiuti speciali che attualmente si producono ovvero le circa 90 milioni di mascherine al giorno". "Per avviare la produzione abbiamo coinvolto alcune aziende produttrici di materiali filtranti e di produzioni tessili, tutte abruzzesi; pero' anche in pendenza delle varie normative e certificazioni e delle dichiarazioni che vanno fatte ai sensi dell'art. 15, del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, occorre ultimare alcuni studi e test sul materiale filtrante ed effettuare prove di resistenza in laboratori specializzati". "Appena ultimato l'iter delle prove e dei test avvieremo con le aziende partner la produzione e la contestuale distribuzione tramite una healt company abruzzese leader in Italia, donando alla Sanita' abruzzese oltre 15 mila mascherine che ovviamente potranno, dopo il loro uso, essere lavate, sterilizzate e riutilizzate"

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Coronavirus: a Montesilvano oggi un decesso e tre nuovi casi positivi

La Asl ha comunicato il decesso, per Covid-19 all’ospedale dell’Aquila, di una donna di 79 anni, residente a Montesilvano. Le vittime dall’inizio dell’emergenza salgono a 15. Sono stati inoltre comunicati 3 nuovi casi positivi al Coronavirus, attualmente i contagi salgono a 96. Al Centro operativo comunale sono arrivate circa 100 chiamate, quasi tutte per informazioni sui buoni spesa. 40 sono state le consegne di farmaci e spesa a domicilio da parte dei volontari di Protezione civile e Croce rossa. In occasione delle festività pasquali, in seguito al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, a cui ha preso parte anche il sindaco De Martinis, come comunicato dalla prefettura di Pescara, a Montesilvano, i Carabinieri e la Polizia Municipale presidieranno le vie cittadine ed il lungomare. I controlli, già in atto, saranno maggiori e più incisivi nelle giornate venerdì, sabato, domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta.

La polizia locale oggi ha effettuato 50 controlli, rilevando 1 contravvenzione per aver violato il DPCM. Da domani l’amministrazione comunale inizierà la consegna dei buoni spesa ai cittadini, che hanno risposto all’avviso comunale e che hanno diritto alle somme stanziate dal governo. Ricordiamo che per Montesilvano sono stati erogati 408mila euro per le famiglie più in difficoltà. Dalle 2.060 domande arrivate, entro le 24,00 del 4 aprile scorso, dopo il messaggio del sindaco De Martinis numerosi utenti hanno annullato le richieste per l’assenza di requisiti. Al momento sono circa 1.700 quelle valide, solo alcune sono al vaglio dei dirigenti comunali, che stanno controllando la veridicità dei dati. La consegna dei buoni proseguirà anche nei prossimi giorni.

Il Comune, tramite i volontari della Protezione civile, da domani inizierà la consegna a 400 famiglie dei primi pacchi alimentari confezionati dal Coc (Centro operativo comunale). Grazie alle donazioni dei giorni scorsi, le derrate alimentari saranno distribuite a tutte le famiglie residenti negli alloggi popolari del territorio e ad altre segnalate dal Coc, che vivono uno stato di indigenza, a causa dell’emergenza sanitaria.

Prosegue la gara di solidarietà da parte delle aziende locali, che anche oggi hanno donato generi alimentari e sostegni economici all’Iban IT87U0311177340000000001492, del conto corrente bancario gestito dal Centro operativo comunale. Oltre alla Cosmo Srl, hanno donato generi alimentari: Sma, MD, Decò, Conchiglia Azzurra, Guido Serafini Snc e Area Tenda Srl. L’azienda Le More invece ha prodotto e donato 100 mascherine. Questa mattina la Ciccolateria Belacco ha donato al Centro operativo comunale 19 cartoni di uova di Pasqua, che il vice sindaco Paolo Cilli e i volontari del Corpo della Protezione civile di Montesilvano hanno consegnato al personale dell’ospedale di Pescara, in prima linea in questo periodo.

 

“In questo momento così difficile mi preme far sentire la solidarietà e la vicinanza di tutta l’Amministrazione Comunale – dice il sindaco De Martinis -. Stiamo lavorando per alleviare, con ogni mezzo, i disagi di ciascun singolo cittadino che necessiti aiuto per superare le difficoltà del particolare periodo che stiamo vivendo. Grazie al generoso contributo di aziende e concittadini sensibili abbiamo potuto consegnare i pacchi ad alcuni concittadini in difficoltà. Chiedo di rimanere a case: sappiamo benissimo che non è affatto semplice, ma è un sacrificio che certamente vale la pena fare per la nostra salute e per la vita dei nostri cari più deboli e anziani. Ringrazio infinitamente le aziende e i cittadini che stanno contribuendo in questo periodo - dice il sindaco De Martinis -. Grazie alla loro generosità stiamo fornendo servizi aggiuntivi a coloro che in questo momento vivono in difficoltà”.

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Sentezza Bussi, Di Marco: esprimo soddisfazione, va a certificare lavoro condotto dalla Provincia

Il Consiglio di Stato ha confermato la società Edison quale soggetto inquinatore e responsabile di provvedere a misure di sicurezza e bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e zone limitrofe di Bussi sul Tirino. La sentenza chiarisce definitivamente dubbi e controversie fra Edison e la decisione della Provincia, che aveva individuato proprio nella multinazionale il soggetto inquinatore delle aree e dunque anche il soggetto che si sarebbe dovuto far carico del ripristino dello stato naturale dei luoghi". Lo afferma Antonio Di Marco, ex Presidente della Provincia di Pescara. 

"Come ho avuto già modo di dichiarare alla Commissione d’Inchiesta sul “Sito di interesse Nazionale di Bussi sul Tirino - Tutela della salute dei cittadini, bonifica e reindustrializzazione” a Palazzo dell'Emiciclo a L’Aquila lo scorso gennaio, non ho mai avuto dubbi sulla determinazione con cui agire in questa causa ambientale così importante né sulle responsabilità di Edison e sin dal mio insediamento in Provincia, ho seguito con particolare impegno ed attenzione le vicende dei siti inquinati di Bussi e Piano d’Orta. Ne è testimonianza il fatto che la mia prima visita ufficiale da Presidente fu fatta, pochi giorni dopo l’elezione, proprio sul sito di Bussi, perché volevo capire personalmente e direttamente qual era lo stato di criticità ambientale dell’area. La pronuncia del Consiglio di Stato è per me un’immensa soddisfazione perché va a certificare l’ottimo lavoro condotto dalla Provincia durante la mia Presidenza, grazie alla consulenza legale strategica dell'avvocato Matteo Di Tonno , esperto di diritto dell’ambiente, alle responsabilità assunte con la firma dell'ordinanza da parte dell'avvocato Carlo Pirozzolo, già segretario generale della Provincia di Pescara con specifica funzione per quanto riguardava l'ambiente., alle indagini condotte dalla Polizia Provinciale guidata dal comandante Giulio Honorati, che hanno portato all’individuazione di Edison quale soggetto inquinatore. Ricordo che, oltre ai tavoli di lavoro presso il Ministero dell’Ambiente e, grazie anche al prezioso lavoro delle forze interne della Provincia, negli anni della mia Presidenza sono state emesse 2 ORDINANZE di messa in sicurezza di emergenza nei confronti di Edison per il SIN di PIANO D’ORTA – area interna e area esterna ex Montecatini- il 23 settembre 2015 e il 2 febbraio 2018 e un’ORDINANZA per il SIN di BUSSI – aree 2A e 2B e limitrofe – il 26 giugno 2018, cui è seguita un’ulteriore ordinanza emessa dal mio successore il 19.12.2019, risultante dal lavoro condotto dalla mia amministrazione nei mesi precedenti; tra i miei ultimi provvedimenti da presidente uscente della Provincia di Pescara, diedi mandato per opporsi contro il ricorso di Edison per la bonifica di Bussi (DECRETO DEL PRESIDENTE n. 145/2018) Questa sentenza sarà fondamentale anche per le sorti del sito ex Montecatini di Piano d'Orta, perché anche questo sito è stato oggetto di una specifica ordinanza della Provincia di Pescara".



 

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Coronavirus: Coldiretti, basta fake news su stalle italiane

Mentre nelle stalle italiane ed abruzzesi si lavora a pieno regime per garantire le forniture di latte e carne alle famiglie italiane, il crollo dei livelli di inquinamento nella pianura padana per il blocco della circolazione delle auto e la limitata operatività delle industrie smentisce una delle piu’ diffuse fake news sull’impatto ambientale dell’allevamento nazionale. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’emergenza Coronavirus ha fatto emergere la centralità dell’attività di allevamento italiano per non far mancare le necessarie forniture alimentare alla popolazione, in un momento di difficoltà per i trasporti e per i transiti alle frontiere.

I livelli di inquinamento sono fortemente abbassati con le fabbriche chiuse e le stalle aperte e dopo oltre un mese di restrizioni, zone rosse e chiusura di attività industriali imposte dal Coronavirus – spiega la Coldiretti - i livelli di biossido di azoto, un marcatore dell’inquinamento, si sono ridotti chiaramente come mostrano le immagini del satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Smascherata la fake news sulle reali responsabilità reali dell’inquinamento dell’aria, vanno anche condannati - sottolinea la Coldiretti - i fantasiosi tentativi fuori dalla realtà di far immaginare un collegamento, del tutto inesistente, tra l’attività di allevamento nazionale e l’epidemia coronavirus, come purtroppo ipotizzato anche da qualche trasmissione televisiva pseudo scientifica, con il pericoloso effetto di screditare e depotenziare la capacità produttiva dell’allevamento nazionale e di favorire le speculazioni.

Un settore che al contrario alimenta economie circolari con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni e alla base dell’agricoltura biologica con l’Italia che – riferisce la Coldiretti – detiene la leadership europea in termini di numero di aziende ma anche la produzione di energie rinnovabili come il biogas.

La carne e il latte italiani nascono da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “scegliere carne Made in Italy significa anche sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado ambientale spesso da intere generazioni, anche in aree difficili”.

 

L’emergenza coronavirus ha fatto emergere tutta la centralità delle filiera nazionale di latte e carne dopo che stalle, ricoveri e ovili che si sono svuotati e la Fattoria Italia che nell’ultimo decennio ha perso – sottolinea la Coldiretti – solo tra gli animali più grandi, circa un milione di pecore e agnelli, oltre a quasi 800mila maiali e 200mila bovini e bufale. In Abruzzo, negli ultimi dieci anni, sono scomparsi quasi 150mila capi tra bovini e ovini con una diminuzione rispettiva del 25% per i bovini e del 40% per gli ovini. Insomma, a conti fatti, sono scomparse una mucca su 4 e 4 pecore su dieci. 

 

Un addio che – precisa la Coldiretti – ha riguardato soprattutto la montagna e le aree interne più difficili dove mancano condizioni economiche e sociali minime per garantire la permanenza di pastori e allevatori, spesso a causa dei bassi prezzi pagati per il latte e per la concorrenza sleale dei prodotti di dubbia qualità importati dall’estero. Ogni giorno 5,7 milioni di litri di latte straniero attraversano le frontiere e invadono l’Italia con cisterna o cagliate congelate low cost in piena emergenza coronavirus, proprio mentre alcune aziende di trasformazione cercano di tagliare i compensi riconosciuti agli allevatori italiani, con la scusa della sovrapproduzione, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Ministero della salute relativi ai primi quindici giorni del mese di marzo 2020 sui flussi commerciali dall’estero in latte equivalente.

 

Una tendenza preoccupate che va combattuta – conclude la Coldiretti - con un adeguato riconoscimento economico e sociale di quanti hanno la responsabilità in questo momento di garantire alimenti essenziali al giusto prezzo di fronte alla difficile esperienza della limitazione delle movimentazioni e del blocco di molte attività funzionali all’allevamento come la meccanica agricola.

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Bussi, Blasioli su pronunciamento Consiglio di Stato: sentenza storica, Edison dovrà bonificare le aree 2A e 2B

“Il Consiglio di Stato ha confermato che Edison dovrà provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e zone limitrofe situate a ridosso del centro abitato di Bussi sul Tirino, una sentenza storica per l’Abruzzo e per quei territori che finalmente dopo anni di attesa possono sperare nel futuro”, annuncia il consigliere regionale PD e membro della Commissione regionale d’Inchiesta su Bussi Antonio Blasioli.

 

“Questo pronunciamento era nell’aria dall’inizio di Marzo, quando la sentenza era stata presa in carico dal collegio giurisdizionale, oggi sappiamo con certezza che il Consiglio attribuisce a Edison la responsabilità di agire ed è una notizia importante per il futuro delle discariche e del territorio – sottolinea Blasioli - La sentenza lo dice a chiare lettere e finalmente scioglie dubbi e controversie fra Edison e la decisione della Provincia che aveva individuato proprio nella multinazionale il soggetto inquinatore delle aree e dunque anche quello che avrebbe dovuto accollarsi il ripristino dello stato naturale dei luoghi.  Un pronunciamento atteso, anche perché preceduto da una sentenza del Tar che andava in tal senso, quella a cui Edison aveva opposto ricorso. 

Mi preme fare arrivare un grazie alla Provincia di Pescara a guida dell’ex Presidente Antonio Di Marco, il quale ai sensi dell’art 244 del Codice dell’Ambiente aveva chiesto alla Spa di adottare le misure di messa in sicurezza delle aree delle due discariche, la 2°A e 2B e aree limitrofe, appunto.

Già la sentenza del Tar Abruzzo aveva riconosciuto cose importanti anche nella giurisprudenza nazionale in tema di individuazione del soggetto responsabile, in questo caso Edison e sulla competenza della Provincia quale Ente capace di esprimersi anche nelle aeree del SIN (Sito di interesse nazionale). Edison della sentenza del Tar non aveva chiesto la sospensiva, ma neanche aveva proceduto a mettere in sicurezza i teli del capping squarciati e divelti, il cui stato avevo denunciato già a fine novembre. 

La sentenza del Consiglio di Stato è oggi una pietra miliare per il nostro Abruzzo, perché individua in Edison in soggetto inquinatore anche di queste aree, oltre che delle aree Tre Monti (su cui la giustizia penale aveva già deciso) e lo obbliga alle misure di sicurezza, le MISE e alla bonifica. E’ questo un risultato importantissimo per tutti i Comuni ricompresi nel Sin, il perché va ricercato nella possibilità di utilizzo dei 50 milioni di fondi inizialmente stanziati dalla legge per il terremoto dell’Aquila, di cui proprio oggi ricorre l’undicesimo anniversario. Fondi destinati alla bonifica proprio di quest’area e che ora potranno essere utilizzati per ripristinare anche altre zone dello stesso Sin. Questa sentenza, inoltre, costituisce un precedente rilevante anche per il sito ex Montecatini di Piano d’Orta, anche questo oggetto di una specifica ordinanza della Provincia di Pescara, come pure per le aree industriali che sorgono fra la discarica 2A e 2B e la Tre Monti. 

E’ un passo avanti per l’Abruzzo Regione Verde d’Europa, per tutta la vallata dei fiumi Tirino e Aterno che l’aspettava e anche per l’area di Pescara e il nostro mare, ed è un risultato di cui voglio ringraziare un giovane ed esperto avvocato, Matteo Di Tonno, il quale, incaricato dalla Provincia di Pescara, si è battuto come un leone per avere questo riscontro contro un colosso come la Edison. Questo fatto ci induce a guardare con speranza anche all’esito della causa di risarcimento civile che la Regione Abruzzo ha intentato contro Edison, condotta dall’avvocato Cristina Gerardis, mentre noi, come Commissione d’inchiesta regionale, dovremo ora essere bravi a fare in modo che i circa 50 milioni di fondi stanziati restino nell’area Sin di Bussi.  Un pensiero va ai tanti cittadini di Bussi che per anni hanno atteso questa importante sentenza, che contribuisce a restituire loro speranza nella giustizia e nel futuro, è un inizio da cui ripartire”.

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