Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, il bilancio della Asl di Teramo

Alle ore 9:00 del 23 marzo, alla Asl di Teramo i pazienti ricoverati positivi al Covid-19 sono 39. Di questi, 11 sono ricoverati in Malattie Infettive, 5 sono in Rianimazione Covid a Teramo, 19 sono ricoverati nei Reparti Covid dell'Ospedale di Atri e 4 in Rianimazione sempre ad Atri. Una paziente che era ricoverata in uno dei Reparti Covid di Atri, e' deceduta. Lo si legge nel bollettino medico diffuso dalla direzione generale della Asl. 

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Aumenta la coltivazione di patate nel Fucino

In Abruzzo nel Fucino e' in pieno svolgimento l'attivita' per la coltivazione di patate e carote, i prodotti di punta che sono Igp, e poi di finocchi e insalate. La richiesta di prodotti distribuiti in tutto il Paese, e' in aumento. "Il dramma che stiamo vivendo e la ultima restrizione ci responsabilizza ancora di piu' perche' dobbiamo garantire la corretta e sana coltivazione e la distribuzione alle famiglie italiane - spiega Mario Nucci, direttore del Consorzio di tutela Igp patata del Fucino, struttura riconosciuta dal Ministero dell'Agricoltura, che riunisce tutti i produttori -. Le aziende agricole sono al lavoro regolarmente con tecnologie all'avanguardia sia nella produzione sia nella sicurezza e nell'igiene, naturalmente hanno adottato tutte le misure di contenimento, in tal senso siamo avvantaggiati dal fatto che si lavora all'aperto". Nella vasta conca circondata da montagne appenniniche che si origina dal totale prosciugamento dell'omonimo lago, il terzo per estensione in Italia, nella seconda meta' dell'Ottocento ad opera di Alessandro Torlonia, operano circa 3mila aziende agricole con circa 15mila lavoratori tra addetti e indotto, e la richiesta di lavoratori e' in aumento: si producono 2 milioni quintali di patate e circa 1,2 di carote per un fatturato di alcune centinaia di milioni di euro

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Maltempo in arrivo sull’Abruzzo

Sul calendario e' iniziata la primavera, ma da oggi le temperature scenderanno bruscamente, annunciando, per mercoledi' e giovedi' prossimi, l'arrivo della neve sull'Appennino. Guido Visconti, professore emerito dell'universita' dell'Aquila ed esperto di fisica dell'atmosfera, ci ricorda che un inverno simile a quello appena concluso in Abruzzo, con pochissime precipitazioni e temperature relativamente miti, risale alla fine degli anni '50 del secolo scorso. "Ma e' certo che la ripetizione abbastanza frequente di situazioni come l'attuale, con poche precipitazioni, e' collegata al riscaldamento globale". "Il peggioramento delle condizioni meteo e' atteso intorno a giovedi'" spiega Visconti, quando "il freddo che arriva dai Balcani" fara' scendere le temperature di circa 10 gradi rispetto a quelle della scorsa settimana. Si avranno quindi minime sotto lo zero e "la neve scendera' sui monti, circa 10-15 cm". Da venerdi', spiega Visconti, le temperature dovrebbero risalire e si avra' un fine settimana di pioggia che contribuira' a tranquillizzare sulle riserve idriche a disposizione della regione

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Coronavirus, in provincia dell’Aquila Confindustria stima possibile perdita di 2 miliardi di fatturato

"Le previsioni non sono rassicuranti. Qualora l'emergenza coronavirus dovesse prolungarsi nel tempo, in provincia dell'Aquila si stima una perdita, per il settore industriale, pari a circa 2 miliardi di euro di fatturato". A dichiararlo e' il direttore di Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, Francesco De Bartolomeis, alla luce del Dpcm approvato dal Governo il 22 marzo. "Le aziende del territorio stanno vivendo un momento di confusione assoluta", dichiara De Bartolomeis, "dovuta al susseguirsi frenetico di provvedimenti normativi che mutano in continuazione il quadro di riferimento. Il fermo produttivo, decretato dal Governo, avra' delle inevitabili ripercussioni, soprattutto in termini di liquidita', con il rischio che molte delle attivita' produttive, specie di minore dimensione, costrette a bloccare i cicli di lavorazione, non riapriranno piu' i battenti. Come Confindustria siamo in prima linea nell'assistenza e nel sostegno alle imprese che stanno attivando gli ammortizzatori sociali e per orientarle ad una corretta interpretazione e applicazione delle numerosissime norme, molte delle quali poco chiare, contenute nel decreto Cura".

Confindustria teme ripercussioni pesanti sul piano economico, che potrebbero incidere negativamente sull'ossatura produttiva della provincia dell'Aquila. Il 70 per cento delle aziende ha registrato, gia' nei giorni scorsi, forti rallentamenti del comparto produttivo. Colpito al 100 per cento il settore del turismo, completamente fermo. "Siamo di fronte ad uno scenario inedito e, fino a qualche giorno fa, assolutamente inimmaginabile", prosegue De Bartolomeis, "che potrebbe portarci ad una perdita economica, in termini di fatturato, di 2 miliardi di euro, considerando il fermo dei grandi gruppi industriali e di tutto l'apparato della piccola e medie industria e dell'indotto. La variabile tempo incidera' notevolemte sul tipo di scenario che dovremo affrontare nei prossimi mesi e sulle conseguenze economiche prodotte dall'emergenza sanitaria in atto. Occorre subito", incalza De Bartolomeis, "un piano di politica industriale in grado di imprimere un'accelerazione ai percorsi virtuosi di crescita legati a infrastrutture, Industria 4.0 e internazionalizzazione delle imprese, che devono poter restare, seppure in questa fase critica, agganciate al mercato mondiale". Confindustria evidenzia, inoltre, "la necessita' di un'inizione poderosa di liquidita', soprattutto per tamponare i vuoti di mancato reddito da parte delle imprese".

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Emergenza coronavirus: firmato il Dpcm 22 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il dpcm che introduce ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

Di seguito il testo del Dpcm (e dal link: https://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/dpcm_20200322.pdf)

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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’articolo 3;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni at-tuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020; 

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori dispo-sizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 47 del 25 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 52 del 1° marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 59 dell’8 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, applicabili sull'intero territorio nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.62 del 9 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.64 del 11 marzo 2020”;

Vista l’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 recante “ulteriori misure urgenti in ma-teria di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 20 marzo 2020;

Vista l’ordinanza del Ministro dell’interno e del Ministro della salute del 22 marzo 2020 recante “ul-teriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da CO-VID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insor-genza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'e-pidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale; 

Ritenuto necessario adottare, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di conteni-mento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea; 

Tenuto conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico di cui all’art. 2 dell'ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile in data 3 febbraio 2020, n. 630, nelle sedute del 28 febbraio 2020 e del 1° marzo 2020;

Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell'interno, della difesa, dell'economia e del-le finanze, nonché i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, delle poli-tiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, e per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni; 

DECRETA:

ART. 1
(Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale)

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio na-zionale sono adottate le seguenti misure:

  • a) sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle in-dicate nell’allegato 1 e salvo quanto di seguito disposto. Le attività professionali non sono so-spese e restano ferme le previsioni di cui all’articolo 1, punto 7, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020. Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto dall’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18. Resta fermo, per le attività commerciali, quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 e dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020. L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, senti-to il Ministro dell’economia e delle finanze; 
  • b) è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; con-seguentemente all’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 le parole “. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” sono soppresse;
  • c) le attività produttive che sarebbero sospese ai sensi della lettera a) possono comunque pro-seguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile;
  • d) restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite; il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente eserci-tata sulla base della comunicazione resa;
  • e) sono comunque consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità, nonché servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146. Resta tuttavia ferma la sospensione del ser-vizio di apertura al pubblico di musei e altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice beni culturali, nonché dei servizi che riguardano l’istruzione ove non erogati a di-stanza o in modalità da remoto nei limiti attualmente consentiti;
  • f) è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e ali-mentari. Resta altresì consentita ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza;
  • g) sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all'impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente eserci-tata sulla base della dichiarazione resa. In ogni caso, non è soggetta a comunicazione l’attività dei predetti impianti finalizzata a garantire l'erogazione di un servizio pubblico essenziale;
  • h) sono consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attivi-tà di rilevanza strategica per l’economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove sono ubicate le attività produttive.

2. Il Prefetto informa delle comunicazioni ricevute e dei provvedimenti emessi il Presidente della re-gione o della Provincia autonoma, il Ministro dell’interno, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e le forze di polizia.

3. Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di rego-lamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali.

4. Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto completano le attività ne-cessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza.

Art. 2.
(Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono effi-caci fino al 3 aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Pre-sidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’ordinanza del Mini-stro della salute del 20 marzo 2020 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono en-trambi prorogati al 3 aprile 2020.

2.  Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attua-zione.

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Meritocrazia Italia plaude ai 7.200 medici che hanno risposto per l’emergenza covid-19

"I 7.200 medici che hanno presentato la loro candidatura a coprire i 300 posti banditi dal Ministero per sopperire alla grave emergenza sanitaria impartiscono un insegnamento a tutti. Non è la conquista di un posto di lavoro ma il mettersi in prima linea al servizio del prossimo. Significa che l’umanità non è smarrita. Queste persone rappresentano oggi i veri Capi di Stato. La guida è nell’esempio che anticipa l’assunzione di una responsabilità. A loro va il più accorato plauso da parte del movimento Meritocrazia Italia e di ogni cittadino". Lo affermano i responsabili di Meritocrazia Italia. 

"Dobbiamo ricordare che, negli ultimi venti anni, l'agenda politica è stata costruita su slogan, televisivi prima e veicolati dai social poi. L'effetto è stato il distacco dalle esigenze reali delle persone e la soddisfazione effimera delle pulsioni umorali del popolo. Questo ha portato a un gravissimo impoverimento generale e alla deriva della cultura del diritto e della libertà, in favore di una promessa di benessere non ancora mantenuta. Le lusinghe di un futuro migliore hanno anestetizzato lo spirito e hanno reso ciechi di fronte all’opera di mutilazione irreversibile dei sistemi di giustizia, sanità, sicurezza, formazione e ricerca. La conseguenza di ciò è stata che molti, senza neppure saperlo, hanno perso l'attitudine ad essere "cittadini" per ridiventare "sudditi". Eppure l’esperienza di chi ci ha preceduto nel tempo dovrebbe aver insegnato che con sacrificio ci si può rialzare, e che spesso, per questo, servono tempo, pazienza e tenacia. Siamo la generazione della contestualità, impariamo nuovamente i tempi del giusto raccolto. Il nostro compito, anche quello di Meritocrazia Italia, è far luce nella notte buia dei valori stabili e concreti alla politica. Il solidarismo sociale e politico al quale ci sollecita la Costituzione è lettera morta se non ci si mette nella condizione di comprendere le debolezze altrui e di dedicare energie per rimuoverle. Non a caso, le azioni mirate a catturare il consenso democratico, sono quelle che riguardano disagi comuni. Il successo è procurato dalla sollecitazione dell' egoismo dei singoli.  Costruire il Noi sarà impresa rivoluzionaria. È necessario perseguire le verità conoscibili, e farlo attraverso un percorso politico aperto. Essere parte di un cambiamento dove donne e uomini concorrono a fare ciascuno il proprio, nell'esclusivo interesse di chi forma questa grande comunità che si chiama paese. Questa è "la politica della verità", è la coerenza, sono la parola e l'azione che si passano il testimone, i dati e le informazioni che vengono filtrati nei modi ma mai nei contenuti. Il popolo potrebbe essere il più grande alleato della politica, ma si è deciso di lasciarlo ai margini, di non farlo partecipare, ed anzi di fargli sapere il meno possibile. È la vera sconfitta della politica. Non tutti sono capaci di critica ed autocritica e ciò, sino ad ora, ha determinato un modo di vivere in base al quale ciascuno affida il problema a qualcun altro. Conoscere ed imparare a dire LA VERITÀ, anche quando difficile da accettare, consente di costruire con fondamenta solide, di imparare ad affrontare le differenze e le divergenze. Ogni consenso basato sul vero è una certezza di seguito duraturo. E questo in politica non si vive più da tanto, troppo tempo, perché è stato  sottovalutata l’importanza delle competenze dei singoli. "Mantenete la rotta finchè si può"gridò il capitano MacWhirr prima che Jukes si fosse asciugato gli occhi pieni di acqua salata, e tutte le stelle erano scomparse. (TIFONE di Joseph Conrad)".

 

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Ranieri (Cgil Abruzzo): garantire la sicurezza ai lavoratori in prima linea

"Bene la decisione di Conte, dopo l'incontro e le sollecitazioni dei sindacati, di chiudere le attività che non rappresentano servizi essenziali per i cittadini. Ora concentriamoci per garantire più sicurezza a tutti i lavoratori che continuano ad essere in prima linea per garantire a tutti noi di proseguire nelle nostre attività basilari". Lo afferma il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri. "Medici, infermieri e personale sanitario tutto, commessi dei supermercati, ditte di pulizie e mense ospedaliere, riders, autisti del trasporto pubblico locale, operai della filiera alimentare, farmaceutica, dei dispositivi di protezione individuale, forze dell'ordine e polizia locale, giornalisti, operatori postali e bancari, operatori delle reti digitali, operatori ecologici e tanti altri lavoratori ancora: a loro - sottolinea il segretario - va il nostro ringraziamento ed è soprattutto a loro che bisogna garantire la massima protezione contro il rischio di contagio". "Sindacati, istituzioni e datori di lavoro devono avere al centro della loro azione questa priorità - aggiunge Ranieri - Oltre alla sicurezza di chi lavora, bisogna garantire la protezione economica e sociale a tutti coloro che momentaneamente resteranno a casa. Ammortizzatori sociali, sospensione dei mutui a lavoratori e imprese, sospensione delle tasse e proroghe dei termini, sono le priorità da attuare"

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Coronavirus, l’Ordine degli Architetti dona 25 mila per l’acquisto di un ventilatore polmonare

L'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Pescara sostiene il reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Civile di Pescara, e in una nota spiega che "alla luce delle ultime ma necessarie disposizioni del governo a riguardo". "In giorni cosi' difficili per tutti, vogliamo dare un segnale di vicinanza, solidarieta' e, soprattutto, di comunita'. L'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Pescara ha deliberato, in rappresentanza dei 1500 iscritti della provincia e di tutta la categoria professionale, di devolvere la somma di euro 25.000,00 all'Ospedale Civile di Pescara per l'acquisto di un ventilatore polmonare da destinare al reparto di terapia intensiva. - affermano gli architetti - Un contributo totalmente insufficiente rispetto al mare di risorse necessarie agli ospedali in questo difficile momento, ma significativo rispetto alla crisi sistemica che investe la nostra professione gia' da diversi anni e al nostro bilancio, derivante quasi esclusivamente dai contributi associativi degli Architetti. Un gesto a sostegno del territorio di cui ci sentiamo parte e al quale siamo umanamente e professionalmente legati, fatto nella convinzione che questo e' il momento, per chi ne ha la possibilita', di compiere azioni concrete di solidarieta', per rinsaldare i legami e costruire una societa' fatta di condivisione e di un sincero tendere la mano". Sentirci ed essere comunita' ci aiutera' a stare meglio e a lavorare meglio, ora e nel futuro. 

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Coronavirus, la Regione Abruzzo compra un milione di mascherine

 La Regione Abruzzo, attraverso il Servizio di emergenza della Protezione civile, ha stipulato un contratto per la consegna di un milione di mascherine, di tipologia FFP3 e FFP2, al fine di garantire la sicurezza personale degli operatori sanitari e di tutti quegli altri operatori che, in questo periodo di emergenza dovuto al coronavirus, sono a rischio professionale. Su specifico incarico della Protezione civile, la centrale di committenza dell'Aric, e' riuscita a ottenere, a uno dei migliori prezzi di mercato, una fornitura imponente nonostante le difficolta' di reperimento e l'aumento dei prezzi per le contingenze emergenziali. La merce dovrebbe essere disponibile in tempi molto brevi, salvo problematiche dovute al trasporto. La prima tranche, di 700mila mascherine, sara' infatti consegnata il prossimo 26 marzo e nei giorni successivi verra' completata la fornitura. 

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Coronavirus, mezzo milione dagli imprenditori per convertire l’ospedale di Atessa

Una cordata di imprenditori su iniziativa di Gennaro Strever, presidente della Camera di commercio, sostiene con 500 mila euro la prima fase di realizzazione del progetto della Asl Lanciano Vasto Chieti di riconvertire l'ospedale San Camillo di Atessa in una struttura dedicata all'assistenza di persone affette da Coronavirus. La somma e' subito a disposizione dell'Asl e servira' per l'attivazione dei primi 60 posti letto di Medicina Covid. Sono gia' in corso i piccoli interventi di adeguamento strutturale e per la dotazione degli elettromedicali necessari ad accogliere i nuovi ricoverati. Entro una settimana i primi ricoveri. Grazie ad altri fondi di privati che stanno arrivando, l'Asl e' pronta ad attrezzare altri 60 posti di Medicina Covid: tempo stimato di realizzazione due settimane.

Complessivamente occorrono 1,5 milioni di euro, tra lavori e attrezzature, per portare il progetto a pieno compimento. Hanno gia' aderito Valagro Holding con il presidente Ottorino La Rocca, Nicola Di Sipio con Raicam Industrie srl, Carlo Cericola della Cericola srl, Domenico Pugliese, amministratore della Pugliese Industria Meccanica srl, la Societa' Igefi, delle famiglie Di Vincenzo e Cardano, gruppo Alfonso Toto con la Societa' Strada dei parchi, Roberto Battista della societa' Hiteco SpA; Gennaro Strever con Strever SpA, Ance Chieti - Pescara e Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti - Pescara con il Fondo di solidarieta' istituito sull'emergenza Covid-19 che raccoglie donazioni di piccole, medie e grandi imprese del sistema.

''Il nostro e' un impegno che avvertiamo come giusto e doveroso in una circostanza drammatica come questa - spiegano gli imprenditori -. Ci unisce il comune obiettivo di dare un aiuto concreto al Sistema sanitario regionale sostenendo un progetto nel quale crediamo moltissimo e che rappresenta un'opportunita' di cura e di salvezza per tanti malati. Il mondo dell'impresa e' in prima linea, accanto alla Asl, per questa realizzazione che mira a un obiettivo ambizioso, perche' cento posti letto e oltre in piu' da dedicare esclusivamente a questa emergenza rappresentano una speranza di vita concreta per tanti. Abbiamo gia' raggiunto la cifra necessaria a finanziare la prima parte del progetto e siamo a buon punto nella raccolta dei fondi necessari per la seconda. Facciamo appello, percio', anche al senso di umanita' di altri colleghi e persone di buona volonta' di sostenere questo progetto''

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