Redazione Notizie D'Abruzzo

Caramanico, si preparano a riaprire le terme

Dopo l'emergenza Coronavirus riapriranno le Terme di Caramanico. Lo ha spiegato il vice sindaco del centro termale Antonio De Vita che ha dichiarato che come una volta pronto il Protocollo governativo, si potra' ripartire con il termalismo: "Possiamo dire che Caramanico e' pronta per la stagione turistica cosi' come la societa' che gestisce le Terme e con cui abbiamo avuto vari incontri. L'obiettivo iniziale era quello di aprire il 27 aprile, prima ovviamente che scoppiasse la pandemia. Ora passata l'emergenza siamo in attesa dell'arrivo del Protocollo ministeriale per l'apertura degli stabilimenti termali, ma la Societa' che gestisce le Terme ha gia' assicurato di aver messo in atto tutte le misure per il contenimento del Covid 19. Anche la comunita' e' pronta e come Amministrazione abbiamo assunto a nostra volta le misure stabilite dal Protocollo per quello che riguarda il distanziamento sociale e tutti i controlli che faremo anche per mezzo un termo scanner di cui ci siamo dotati". Il rappresentante degli albergatori di Caramanico Walter Villani: "Abbiamo provveduto alla santificazione delle nostre strutture ricettive e contiamo sull'arrivo dei turisti nel nostro comprensorio che voglio ricordare da lavoro fra terme, strutture alberghiere e esercizi commerciali a diverse centinaia di persone nel periodo estivo". Caramanico lo scorso anno ha avuto oltre centomila presenze solo per le Terme e altre 40mila nella Valle dell'Orfento. A Caramanico ci sono una ventina fra alberghi e pensioni, oltre a numerosi B&B e affittacamere.

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Pescara, protestano gli operatori del mercato di San Giuseppe

Protesta degli operatori del mercato quotidiano San Giuseppe di Pescara, che da diversi decenni si svolge nella zona dell'ospedale. Le attivita' di vendita non sono ancora ripartite, con tutto cio' che ne consegue per i circa 50 operatori, supportati nella manifestazione odierna anche da molti residenti. "L'assessore al Commercio, Alfredo Cremonese - spiega a nome degli operatori Lorenzo Bosi - ci ha detto che questo sara' l'ultimo mercato a riaprire, perche' devono capire come regolamentarci. Negli anni, a parte i divieti di sosta, la nostra attivita' non e' mai stata istituzionalizzata, nonostante noi paghiamo regolarmente. Potevano sfruttare il periodo del lockdown per organizzarsi, ma e' mancata la volonta' di farlo". "Il commercio itinerante, come il nostro - aggiunge - in localita' vicine e' consentito, ma qui a Pescara no. Ci andrebbe bene anche una soluzione provvisoria, che ci consenta di ripartire in sicurezza. Gli operatori fanno anche altri mercati, hanno tutto cio' che serve e conoscono bene le regole anticontagio. Siamo disposti a farci carico di tasca nostra delle procedure di sicurezza, vogliamo solo ripartire. Noi vendiamo prodotti locali a prezzi accessibili a tutti. Oltre ai danni subiti dagli operatori, e' anche un danno per i cittadini che, gia' in difficolta', sono costretti ad andare altrove e a spendere di piu', mentre qui potevano risparmiare

 

immagine di repertorio

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Due nuovi cuccioli di camoscio nel Parco della Majella

"Se 'rinascita' deve essere allora la scena ripresa oggi nell'aura faunistica del Camoscio appenninico di Lama dei Peligni e' decisamente un buon auspicio. Bellissime le immagini dei due nuovi cuccioli di camoscio nati che saltellano e pascolano tra i ginepri, scoprendo l'asprezza delle rocce che saranno il loro rifugio, sotto lo sguardo attento delle mamme". E' quanto si legge in una nota del Parco nazionale della Majella. "Il 'camoscio piu' bello del mondo'- come molti lo definiscono e giustamente ricorda il Parco Nazionale della Majella- ha ormai una popolazione stabile sull'Appennino e la colonia piu' consolidata e' proprio nel Parco abruzzese dove se ne contano 1.500. E molto, per la loro tutela e l'ottima salute di cui oggi godono, lo si deve alle tante attivita' che negli anni sono nate attorno a loro, a cominciare dal 'captive breeding', ovvero l'allevamento in area faunistica, condotto per anni dai tecnici del Parco a Lama. Un'azione che ha consentito di rafforzare la popolazione e contribuire alla nascita delle due neo colonie sui Sibillini e sul Sirente".

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Teramo, al via l’indagine sierologica sul coronavirus

- Il comitato della Croce Rossa di Teramo contattera' telefonicamente, nei prossimi giorni, 493 persone scelte per partecipare all'indagine sulla sieroprevalenza dell'infezione da virus SARS-COV2. L'indagine coinvolgera' tutti i comitati CRI d'Italia: oltre 550 volontari contatteranno le 150mila persone selezionate dall'ISTAT, di cui 5.561 in Abruzzo e 1.318 di competenza della ASL Teramo, che effettuera' i prelievi nei 4 Presidi Ospedalieri della provincia e presso il Distretto sanitario di Roseto degli Abruzzi.
Ad annunciarlo la presidente della Croce Rossa Teramana, Fiorenza Di Falco, all'indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 30/2020 che fissa i dettagli dell'indagine. I campioni raccolti saranno consegnati, sempre a cura della Croce Rossa Italiana, alla banca biologica dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani. L'obiettivo dell'indagine e' capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi. Attraverso l'indagine si otterranno informazioni necessarie per stimare le dimensioni e l'estensione dell'infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali il sesso, l'eta', la regione di appartenenza, l'attivita' economica. Le informazioni raccolte saranno essenziali per indirizzare politiche a livello nazionale o regionale e per modulare le misure di contenimento del contagio. Partecipare non e' obbligatorio, ma e' un bene per se' stessi e per l'intera comunita'.

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Roseto, tre arresti per l’attentato con un ordigno in pizzeria

I carabinieri di Giulianova hanno arrestato i presunti autori dell'attentato compiuto con un ordigno esplosivo ai danni della pizzeria Anima Concept, di Roseto degli Abruzzi, avvenuto all'alba del 5 febbraio scorso, dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone, due uomini finiti in carcere e una donna agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di L'Aquila, su richiesta della Procura della Repubblica di L'Aquila-Direzione Distrettuale Antimafia, accusati, a vario titolo e in concorso tra loro, di tentata estorsione mediante l'utilizzo del metodo mafioso, danneggiamento e turbata liberta' dell'industria e del commercio. Si tratta di un 36enne di origini campane, della compagna 38enne, e di un 38enne campano.

Gli inquirenti, che hanno ipotizzato fin dal primo momento che si trattasse di un atto intimidatorio a scopo estorsivo, ne hanno accertato in breve tempo il movente: dissapori e rancori maturati tra imprenditori concorrenti nel settore della ristorazione e le pregresse minacce rivolte ai titolari della pizzeria oggetto dell'attentato. Le meticolose attivita' investigative svolte dai militari hanno chiarito sia le modalita' organizzative che quelle esecutive dell'attentato: in particolare, nella giornata del 3 febbraio scorso, la coppia rosetana si reco' a Napoli, per reclutare un esperto di esplosivi,  attivo in ambienti malavitosi campani. Quest'ultimo, a bordo della sua auto, al seguito della coppia rosetana e con l'ordigno gia' pronto all'uso, all'alba del 5 febbraio giunse a Roseto: tutti insieme si recarono alla pizzeria Anima Concept, dove fu posizionata e fatta esplodere la bomba. Prima del grave gesto intimidatorio il 36enne vantando le sue conoscenze con noti esponenti della malavita campana, aveva minacciato alcuni dei soci della pizzeria, inducendoli a temere per la loro sorte e per la loro attivita' lavorativa.

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Fondi alle imprese, le proposte di Scoccia e Mariani

"Abbiamo avanzato proposte che riteniamo fondamentali per il rilancio dell'Abruzzo: speriamo solo che la maggioranza mantenga in aula gli impegni presi". A dichiararlo sono la consigliera Udc alla Regione Abruzzo, Marianna Scoccia, passata sabato all'opposizione, e il consigliere regionale di Abruzzo in Comune Sandro Mariani al termine dell'incontro avuto con il Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri sulle proposte al progetto di legge 118 in discussione in queste ore in commissione. "Va migliorato sotto diversi aspetti - proseguono -, in primis per quanto riguarda il sostegno alle imprese abruzzesi. Per questo motivo la nostra principale richiesta e' stata che circa il 50% dei fondi stanziati per i contributi a fondo perduto sia destinato alle micro e piccole imprese di nuova costituzione con meno di 3 anni di attivita', ad oggi escluse dal bando per investimenti pubblicato pochi giorni fa a seguito della legge regionale 9, e alle Pmi con sede nei Comuni ricompresi nelle cosiddette 'aree interne' e nelle 'zone rosse': dobbiamo tendere una mano agli abruzzesi che - aggiungono - , con fatica, provano a ripartire dopo questo duro periodo". I due hanno chiesto anche ulteriori contributi per le organizzazioni che beneficiano del Fondo Unico per lo Spettacolo dal vivo e del Fondo Unico per il Cinema e il comparto Audiovisivo. "Abbiamo infine avuto garanzie - concludono - sull'attuazione della proposta con cui chiediamo un bonus economico di circa 8 milioni complessivi per il personale sanitario impegnato nell'emergenza Covid". 

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Mobilità in treno, Regione Abruzzo studia le promozioni

Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D'Annuntiis  ha annunciato di aver "avviato, già da settimane, costruttivi confronti con Trenitalia per garantire, sin dall'avvio della fase due, un servizio di trasporto ferroviario efficiente e in totale sicurezza per l'utenza". Le nuove proposte programmatiche individuate per la stagione estiva che, insieme a quelle già attivate "Plus 3/5 giorni e Promo Viaggia con me", saranno in vigore dal prossimo 14 giugno sono: Promo Estate Italiana: titolo nominativo valido per quattro fine settimana consecutivi o l'intero periodo promozionale (14/06/2020 al 27/09/2020) che consente un numero illimitato di viaggi, in seconda classe, sui treni regionali, regionali veloci e metropolitani di Trenitalia, nei fine settimana (dalle 12 del venerdì, il sabato, la domenica e il lunedì fino alle 12) ad un prezzo fisso di 49 euro per quattro fine settimana e 149 euro per l'intero periodo promozionale; Promo Junior: i ragazzi fino a 15 anni di età non compiuti potranno viaggiare gratis, sia in prima che in seconda classe, sui treni regionali, regionali veloci e metropolitani di Trenitalia se in compagnia di un adulto pagante (persona con più di 15 anni), in numero massimo di quattro ragazzi per ogni adulto. Periodo della promozione: 14/06/2020 al 27/09/2020. "Oltre a queste, sono inoltre allo studio ulteriori forme di promozione che prevederanno innovative forme di abbonamenti per la clientela".

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Rita Ettorre è Coordinatrice femminile di Forza Italia per l’Abruzzo

 "La coordinatrice nazionale di Azzurro Donna, On. Catia Polidori, ufficializza le nomine delle venti coordinatrici regionali dell'organismo femminile di Forza Italia, che, venerdi' 15 scorso, hanno potuto incontrare virtualmente il Presidente Silvio Berlusconi e confrontarsi con lui nel corso di una lunga e proficua videoconferenza, organizzata proprio dall'onorevole. "Durante la riunione - afferma Catia Polidori, vicepresidente del Gruppo FI Camera e Coordinatrice nazionale di Azzurro Donna - sono state ampiamente dibattute le principali tematiche riguardanti la condizione della donna, come ad esempio: il suo necessario coinvolgimento nei processi decisionali; i mutamenti in ambito lavorativo imposti dal Covid-19; l'oggettiva difficolta' di sempre piu' numerose lavoratrici a conciliare il proprio impiego con la famiglia, onere in questo particolare periodo aggravato dalla chiusura di nidi e scuole e dalla impossibilita' di affidare ad altre figure la cura dei minori, senza dimenticare gli anziani; la necessita' di intervenire con adeguate politiche per il welfare e, non da ultimo, l'importanza di restituire alla scuola, attualmente derubricata a 'parcheggio' di alunni e studenti, l'alto ruolo culturale e formativo che invece le e' proprio". "Non solo, le azzurre hanno offerto al Presidente Berlusconi interessanti spunti relativi al mondo dell'impresa, all'eliminazione dell'eccesso di burocrazia e all'utilizzo di fondi europei a beneficio dei territori. Da parte sua, il Presidente Berlusconi si e' detto molto colpito dall'energia della squadra di responsabili di AD e soddisfatto per l'intenso lavoro svolto, nonostante la pandemia e le oggettive difficolta', presenti soprattutto nelle regioni piu' duramente colpite", conclude. Le venti coordinatrici regionali di Azzurro Donna sono: Rita Ettore per l'Abruzzo; Maria Jose' Caligiuri per la Calabria, Linda Dall'Olio per il Molise; Valeria De Cicco per la Lombardia; Beatrice De Donato per la Puglia; Alice Dotta per la Liguria; Katia Guidi per la Valle d'Aosta; Ada Lai per la Sardegna; Layla Marangoni per il Veneto; Emanuela Mari per il Lazio; Alessandra Petracci per le Marche; Rita Pieri per la Toscana; Maria Rosa Porta per il Piemonte; Antonella Sasso per la Basilicata; Erika Seta per l'Emilia Romagna; Maria Antonietta Testone per la Sicilia; Adele Vairo per la Campania; Katia Vasselai per il Trentino Alto Adige; Arianna Verucci per l'Umbria; Cinzia Zilio per il Friuli Venezia Giulia", conclude

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Nasce l’osservatorio Lidu sui fenomeni di usura

L’emergenza epidemiologica generata dal Covid-19 sta causando a tanti cittadini, imprenditori e non, difficoltà
economiche e finanziarie molto pesanti.
La Lega Internazionale per i Diritti dell'Uomo (L.I.D.U.) – Regione Abruzzo e Molise ha voluto per questo
istituire un servizio gratuito di assistenza al fine di offrire un supporto ai più deboli e cercare di evitare che questi
cadano nelle mani degli usurai.
L'idea è nata dalla forte richiesta di persone che, in questi giorni della "Fase 2", hanno contattato la LIDU per
denunciare anche le difficoltà incontrate per ottenere dalle banche i finanziamenti previsti dal c.d. “Decreto
liquidità”.
L'emergenza pandemica che stiamo vivendo, con il conseguente lockdown di quasi tutte le attività, ha creato,
purtroppo, uno spazio vuoto nel quale la criminalità organizzata può muoversi facilmente con le proprie attività
usurarie infiltrandosi nelle aziende del territorio. Diversi esercizi commerciali si stanno preparando alla riapertura,
ma molti sono a corto di liquidità e il pericolo, quindi, diventa concreto e attuale. Ma l’aumento di persone a rischio
si riscontra non solo tra piccoli imprenditori e lavoratori autonomi, ma anche tra i lavoratori dipendenti, rimasti
senza introiti in quanto non hanno ancora ricevuto i soldi della cassa integrazione.
“Attualmente – spiega Massimo Bomba, Presidente della Lega Internazionale per i Diritti dell'Uomo (L.I.D.U. -
Abruzzo e Molise) - non ancora abbiamo dati precisi ma temiamo, soprattutto in questa fase di “riapertura”, le
avance di “alcuni soggetti” pronti ad aiutare i cittadini, le aziende, le attività commerciali in difficoltà che in questo
momento di crisi economica non riescono più a pagare i debiti”.
“Ma non solo – continua Bomba - potrebbero cadere vittime degli usurai anche quelle persone, prese dalla
disperazione, che oggi si stanno recando dalle banche per accedere ai prestiti agevolati dei 25mila euro; basti
pensare che, negli ultimi giorni, abbiamo ricevuto segnalazioni da parte di cittadini che sono stati vittime di pratiche
scorrette da parte degli Istituti di credito nella richiesta di documentazione non prevista dal 'Decreto Liquidità'.
L'Abi è già intervenuta sul punto richiamando le banche ai propri doveri con una circolare che dettava le regole per
velocizzare l'erogazione di liquidità ma ad oggi nulla è cambiato per i cittadini”.
Proprio per questo motivo l'attività dell'“OSSERVATORIO LIDU” sull'usura, l’estorsione e il sovraindebitamento
sarà ancora più preziosa per contrastare la crisi economica da covid-19: da un lato, verrà esaminato l'andamento del
fenomeno e, dall'altro, saranno proposte soluzioni concrete per risolvere le problematiche diffondendo, il più
possibile, le informazioni utili ai cittadini.
Il compito dell'Osservatorio LIDU, coadiuvato da un team di professionisti qualificati: il Dott. Fabio Marone,
l'Avv. Alessandro Falconio e l'Avv. Emilio Graziuso, sarà anche quello di alleggerire i cittadini da quella
burocrazia degli Enti pubblici e delle Banche che diventa complicata da gestire specie in questa pandemia.
Per prenotare l'assistenza basterà comporre il numero 0872 592119 oppure, inviare una e-mail al seguente
indirizzo: segreteria@liduabruzzo.it. Il servizio completamente gratuito è attivo dal lunedì al venerdì con i
seguenti orari: dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

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Ha cinquant’anni, ma lo Statuto dei lavoratori e’ piu’ che mai attuale!

Ha cinquant’anni, ma lo Statuto dei lavoratori e’ piu’ che mai attuale!

 

Come è noto l’art.1 della nostra Costituzione recita che “l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro” e durante i lavori della Assemblea Costituente, ci fu una importante discussione sulla sua formulazione. Le sinistre avevano proposto di definire la nascente repubblica “dei lavoratori”, ma la proposta fu bocciata. Fu Amintore Fanfani, democristiano a presentare la attuale formula che poi fu accolta anche dal Pci e dal Psi. Quindi la nostra Costituzione statuisce la centralità del lavoro e dei lavoratori nel nostro ordinamento. Se si considera che i lavori della Assemblea Costituente iniziarono nel 1946, si dovettero aspettare ben 24 anni per arrivare allo statuto dei diritti dei lavoratori, la legge 20 maggio 1970 n.300, che dà sostanza a quanto stabilito dall’art.1 della carta costituzionale.

E l’Avanti, diretto da Pietro Nenni,il giornale del partito socialista, che più si era battuto per l’approvazione dello statuto, titolò “la costituzione entra in fabbrica”.

Lo statuto, da una parte stabilisce tutele individuali: garantisce la libertà d’opinione in fabbrica, limita rigorosamente le perquisizioni, vieta la schedatura dei dipendenti; fino ad allora, gli anni cinquanta, molto usuali in tante aziende, vieta atti discriminatori, rafforza la garanzia contro i licenziamenti ingiustificati con l’art.18 e la tutela della reintegra. Dall’altra sostiene questi diritti promuovendo l’attività sindacale in ogni luogo di lavoro.

Fu Giuseppe Di Vittorio, il 26 novembre 1953 a Napoli al III Congresso della Cgil a lanciare l’idea dello Statuto dei Lavoratori. “I lavoratori sono uomini liberi e cittadini della repubblica anche nelle fabbriche dove lavorano. Bisogna rinunciare all’idea di rendere schiavi i lavoratori italiani. Io voglio proporre una idea: facciamo lo Statuto dei Lavoratori all’interno delle aziende”.

Ma è stato Giacomo Brodolini, socialista, il ministro del lavoro del governo di centro sinistra presieduto da Mariano Rumor, ad impegnarsi a fondo per la definizione dello statuto. Brodolini fece la prima riforma organica delle pensioni nel 1969 e in linea con il suo passato di dirigente nazionale della Cgil, dichiarò che, anche come ministro del lavoro, sarebbe stato “da una parte sola, dalla parte dei lavoratori”,partecipando nel Capodanno del 1969 a Roma alla Tenda organizzata dai lavoratori della fabbrica Apollon ed ai funerali dei braccianti di Avola, uccisi dalla polizia nel dicembre del 1968. Ma Brodolini non visse per ricordarsi l’approvazione della “sua”legge; morì un anno prima.

Il suo testimone venne raccolto da Gino Giugni, socialista riformista, uno dei migliori studiosi del diritto del lavoro del nostro Paese, che presiedette la commissione che definì la legge 300/70. E che si impegnò per mettere al centro la dignità dei lavoratori con un reticolo normativo, come legislazione di sostegno, attingendo alla esperienza concreta delle dinamiche nei luoghi di lavoro. Giugni altro grande Ministro del Lavoro, artefice, alla fine degli anni novanta, con il Governo Ciampi, della stagione della concertazione sindacale; una convergenza di sensibilità e saperi che portò l’Italia fuori dalla inflazione e dal rischio di default. Quando lo statuto fu approvato, Ministro del Lavoro era il democristiano Donat Cattin, espressione del cattolicesimo sociale, ed il PCI si astenne sostenendo che la tutela dovesse essere allargata ai dipendenti delle aziende con meno di 15 unità. Tematica oggi attuale,ma all’epoca strumentale,se si considera che l’80% dell’occupazione si situava, nella grande industria, nelle regioni del Nord. Bisogna rilevare che, poco tempo prima, nel marzo del 1969, cgil cisl uil firmarono l’accordo per il superamento delle gabbie salariali. Occorre considerare il contesto sociale che portò alla approvazione dello Statuto, dopo le grandi lotte del movimento studentesco ed operaio del 1968/69, in particolare degli scioperi del settembre-dicembre 1969, il cosiddetto “autunno caldo”;la nascita del movimento dei consigli di fabbrica, come struttura di base sindacale. Ed infine ci fu il 12 dicembre del 1969 la strage di Piazza Fontana. Lo statuto, da subito portò allo sviluppo della contrattazione aziendale:fra il 1971 ed il 1972 ci furono ben 232 accordi aziendali che riguardarono ben 44 mila lavoratori. Si sviluppò il discorso dell’unità sindacale. Il 13 gennaio 1972 i metalmeccanici di cgil cisl uil danno vita al SUM (Sindacato Unitario Metalmeccanici) che po diventerà FLM, Così fecero tante altre categorie di lavoratori dell’industria. Ma l’unità sindacale non arrivò. A distanza di cinquant’anni il panorama produttivo del nostro Paese è profondamente cambiato. Oggi gran parte dell’occupazione si concentra nella piccola e media impresa. Emergono nuove figure di lavoratori, senza tutele, né diritti. Ed è significativo che la ministra Teresa Bellanova, il 14 maggio scorso, sia riuscita a far inserire, nel Dl Rilancio, la regolarizzazione per i lavoratori immigrati in nero in agricoltura. Gli “schiavi”odierni di cui parlava Di Vittorio più di cinquant’anni fa. Il precariato è notevolmente diffuso. L’organizzazione del lavoro, l’ambiente e la salute sono sempre più centrali nella contrattazione nazionale ed aziendale. Lo statuto conserva, a mio avviso, una sua piena validità; anche se le modifiche apportate tra il 2012 ed 2015, prima dalla legge Fornero e poi dal job act, hanno rappresentato un “vulnus”pesante del diritto del lavoratore a non essere licenziato, in mancanza di un giustificato motivo; diritto che è considerato fondamentale dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei Diritti fondamentali della UE. Il mondo del lavoro del dopo lockdown, necessita di una nuova stagione di Diritti per normare le nuove figure del mondo del lavoro, i rider ad esempio; maggiori tutele e riconoscimenti salariali per le lavoratrici e lavoratori della sanità, regolamentare lo smart working di questo periodo e saper cogliere la straordinaria opportunità che si presenta di stare nel vivo dei processi,dell’organizzazio- ne del lavoro e delle stesse scelte imprenditoriali. Tutto questo per ribadire che il lavoro, sicuro e garantito è la condizione democratica per far uscire il nostro Paese dalla attuale crisi.

 

di Nicola Primavera

 

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