Redazione Notizie D'Abruzzo

Oltre 9.500 domande per la Cassa integrazione in deroga accettate dall’Inps

Oltre 9.500 domande per la Cassa integrazione in deroga accettate dall'Inps, oltre 2.400 quelle in lavorazione perche' contenenti errori "che non puo' correggere la Regione automaticamente" con l'erogazione, per tutte le domande fatte sul territorio, prevista "entro una quindicina di giorni, come ci ha sempre detto l'Inps. Se di classifica si deve parlare allora possiamo dire che fino alla settimana scorsa eravamo sesti tra le Regioni italiane per smaltimento di pratiche, oggi crediamo di essere sesti. Ma non e' una questione di posizionamento: e' una questione di chiarezza e correttezza nel rapporto tra istituzioni, tra Regioni e Governo che dovrebbero lavorare per il bene dei cittadini e in questo caso dei lavoratori". Cosi' l'assessore alle Politiche del Lavoro della Regione Abruzzo, Piero Fioretti (Lega) a margine della conferenza stampa convocata nella sala consiliare della Provincia di Pescara. L'assessore ha fornito dunque i numeri della cassa integrazione e ha letteralmente srotolato uno 'striscione' di file excel insieme al coordinatore regionale della Lega, il deputato Luigi D'Eramo, per dimostrare la complessita' di una procedura "cui mi sono opposto sin dall'inizio. Una scelta scellerata- ha dichiarato- che, con nota del 20 marzo, affermavo come impercorribile al ministro Catalfo per una misura, la cassa integrazione in deroga, che e' in capo allo Stato e che e' di competenza del ministero stessa, per la quale le Regioni non sono coinvolte se non in situazioni eccezionali e cioe' per andare in soccorso di cio' che il ministero non riesce a fare".

I ritardi, dunque, ribadisce Fioretti, sarebbero stati causati dalla complessa procedura scelta dal Governo e a dirlo, ha sottolineato, e' stato lo stesso "presidente Bonaccini (Emilia Romagna). E' stato lui a chiarire che le regioni non hanno nessuna colpa".

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Meritocrazia Italia: immigrazione l’accoglienza non basta, serve integrazione

"L'immigrazione è un fenomeno antico, che attiene alla storia dei popoli e del
mondo, troppo spesso strumentalizzato quale grimaldello di ideologie ipocrite.
In realtà l’immigrazione è l’espressione di un’insopprimibile esigenza degli
uomini, da trattare con rispetto e responsabilità". Lo afferma 
il Presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello.
"Per farlo dobbiamo rammentare a noi stessi i principi costituzionali e, prima
ancora, i diritti umani, pensando che le braccia dell’accoglienza siano le braccia
dell’Europa tutta, che si attivi finalmente come una Comunità di Stati federati,
con al centro l’Uomo.
Per accogliere chi cerca e merita aiuto é dunque necessario pervenire ad una
seria e pragmatica regolamentazione a livello nazionale e comunitario, sia in
termini di gestione della fase di transito verso altri Paesi, sia in termini di
effettiva capacità ricettiva di integrazione da parte di ciascuno Stato.
Se, infatti, correttamente affrontate, senza slogan o iniziative di facciata,
accoglienza e integrazione dei migranti costituirebbero una innegabile
opportunità per l'Italia, sotto il profilo culturale, della forza lavoro, della
natalità, della globalizzazione.
Meritocrazia Italia chiede, allora, di immediatamente operare sul tema
dell0immigrazione, qualificando l’approccio alla problematica secondo obiettivi
di sviluppo strategici e sostenibili, attraverso una concreta individuazione delle
potenzialità di inserimento in termini di domanda ed offerta di lavoro,
predisponendo percorsi di inserimento e formazione anche alla collettività
agevolanti, che consentano di raggiungere una piena e fruttuosa integrazione
che garantisca i diritti di tutti.
Al contempo ed in via speculare, Meritocrazia Italia invoca un rafforzamento
delle misure volte al contrasto dell'immigrazione irregolare e di tutte le
inaccettabili derive connesse alla tratta di essere umani ed al contrabbando che
scongiurino qualsivoglia insensato attrito tra i popoli. Consapevoli che quanto
sopra potrà pienamente realizzarsi solo in accordo con la comunità europea e
previa revisione della convenzione di Dublino sul diritto di asilo".

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E’ ripartita l’attivita’ della Federazione Italiana Sport Equestri (Fise) Abruzzo

E' ripartita l'attivita' della Federazione Italiana Sport Equestri (Fise) Abruzzo presieduta da Rocco De Nicola. Sul territorio regionale sono 54 i centri equestri, con 2400 tesserati e 1200 cavalli. "Ferma l'attivita' abbiamo pero' lavorato, per dar da mangiare ai cavalli, lavarli, pulirli e movimentarli, tutto senza alcuna entrata. Oggi abbiamo ripreso l'attivita', ma solo per allenamenti, con attivita' individuale da svolgersi per appuntamento. L'attivita' agonistica e' sospesa, i binomi (cavallo e cavaliere) entrano in pista rispettando le distanze. Oggi l'attivita' vede vestizione del cavallo, attivita' in pista e alla fine pulizia del cavallo con igienizzazione di finimenti, sella e redini. In attesa della terza fase - spiega De Nicola - continuiamo con i soli allenamenti, grazie anche all'aiuto della Federazione: stornati 24mila euro ai nostri centri. Guardiamo al futuro con la speranza di poter riprendere in estate le prime manifestazioni nazionali".

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Istat, crolla la produzione a marzo e il calo è del 28,4%

L'Istat stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca del 28,4% a marzo rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre dell'anno, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell'8,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a marzo 2020 l'indice complessivo e' diminuito in termini tendenziali del 29,3% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di marzo 2019). "A marzo le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell'epidemia di Covid-19 - commenta l'Istat - determinano un crollo della produzione industriale italiana. In termini tendenziali l'indice corretto per gli effetti di calendario mostra una diminuzione che e' la maggiore della serie storica disponibile (che parte dal 1990), superando i valori registrati nel corso della crisi del 2008-2009. Senza precedenti anche la caduta in termini mensili dell'indice destagionalizzato". L'istituto precisa che "tutti i principali settori di attivita' economica registrano flessioni tendenziali e congiunturali, in molti casi di intensita' inedite: nella fabbricazione di mezzi di trasporto e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori la caduta congiunturale e tendenziale supera ampiamente il 50 per cento. Relativamente meno accentuato e' il calo nelle industrie alimentari, bevande e tabacco che, considerando la media degli ultimi tre mesi mantengono una dinamica tendenziale positiva". 

L'indice destagionalizzato mensile della produzione, spiega l'Istat, mostra marcate diminuzioni congiunturali in tutti i comparti; variazioni negative caratterizzano, infatti, i beni strumentali (-39,9%), i beni intermedi (-27,3%), i beni di consumo (-27,2%) e l'energia (-10,1%).Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a marzo 2020 diminuzioni particolarmente accentuate in tutti i settori; pertanto variazioni negative si registrano per i beni strumentali (-39,0%), i beni intermedi (-28,7%), i beni di consumo (-26,2%) e l'energia (-10,5%). Tutti i principali settori di attivita' economica registrano variazioni tendenziali negative. Le piu' rilevanti sono quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-51,2%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-40,1%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-37,0%) mentre il calo minore si registra nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-6,5%). L'istituto precisa che "nel corso della fase di rilevazione vi e' stata una moderata riduzione del tasso di risposta delle imprese, conseguente all'emergenza sanitaria in corso. Le azioni messe in atto per fare fronte a queste perturbazioni nella fase di raccolta dei dati hanno consentito di elaborare e diffondere gli indici relativi al mese di marzo 2020". 

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Coldiretti, perdita di oltre 1,5 miliardi a marzo per la chiusura di bar e ristoranti

In controtendenza rispetto ai mesi precedenti crolla per la prima volta nel 2020 anche la produzione alimentare con una perdita di oltre 1,5 miliardi a marzo per la chiusura di bar, ristoranti pizzerie, gelaterie e agriturismi. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sulla produzione alimentare che segna una riduzione del 6,5% a marzo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In questo contesto è particolarmente rilevante l’annuncio del Governo e delle regioni sulla possibile riapertura delle strutture di ristorazione per far ripartire una importante fetta dell’economia nazionale. Il lungo periodo di chiusura – sottolinea la Coldiretti – sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e sui quali gravano anche le difficoltà all’esportazione con molti Paesi stranieri che hanno adottato le stesse misure di blocco alla ristorazione. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza coronavirus – conclude la Coldiretti – era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani. 

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Lombardo (Uil Abruzzo): Velocizzare i pagamenti dei sussidi

"Velocizzare i pagamenti di tutti gli ammortizzatori sociali messi in campo. E sostenere in tutti i modi il lavoro, che deve tornare al centro di ogni politica locale e nazionale, visto che già oggi sono 16 mila le persone che hanno perso il loro posto di lavoro in Abruzzo". Così Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo, che interviene sui recenti dati diffusi dall’Inps sui pagamenti delle varie forme di sostegno al reddito in Abruzzo.

“Da questi dati – dice Lombardo – emerge l’alto numero di persone che hanno fatto richiesta delle varie forme di ammortizzatori sociali messe in campo per l’emergenza: se uniamo il bonus dei 600 euro a cassa integrazione, fondo di integrazione salariale e disoccupazione, il numero supera abbondantemente le 200 mila persone interessate. Un numero che la dice lunga su quanto anche l’Abruzzo sia in sofferenza rispetto alla situazione socio-economica dovuta al covid-19”. Lombardo, al riguardo, evidenzia un dato in particolare: l’alto numero di richieste di Naspi, vale a dire quello che un tempo era il sussidio di disoccupazione: “Sono oltre 16 mila. È evidente che, nonostante il Dpcm che sospende i licenziamenti, ci sono tantissime persone che hanno perso il posto di lavoro”.

Ma è soprattutto su un aspetto che il segretario generale della Uil Abruzzo pone l’accento: i pagamenti dei sussidi. “Nonostante il lavoro che stanno svolgendo i dipendenti dell’Inps e quelli della Regione Abruzzo – dice - continua ad essere troppo basso il numero di quelli effettuati, pari ad un terzo degli aventi diritto. Questo è il dato che ci preoccupa maggiormente. Bisogna rafforzare la velocità dei pagamenti, perché in questa fase sono le uniche entrate per tanti lavoratori e per le loro famiglie in difficoltà. E bisogna, per questo, far sì che l’aspetto burocratico possa essere snellito al massimo, come già chiesto dalla Uil a livello nazionale, e ci auguriamo che il prossimo decreto legge possa soddisfare appieno esigenza”.

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Al via Officine Italia, il primo grande evento virtuale per ridare fiducia ai giovani

I Giovani Imprenditori di Valore Impresa parteciperanno alla realizzazione di Officine Italia, il primo evento virtuale per progettare il futuro del Paese. Il gruppo dei Giovani Imprenditori di Valore Impresa, rappresentato dal Coordinatore Nazionale Manuel Pantalone, è chiamato, insieme agli altri partner istituzionali, ad indirizzare i partecipanti nella concretizzazione del proprio potenziale nelle prime due giornate dei lavori e a valutare e a premiare i progetti maggiormente validi nella giornata conclusiva. "Abbiamo siglato la nostra adesione sin da subito adoperandoci alla realizzazione di questo progetto – afferma Pantalone – quale Gruppo Giovani Imprenditori del Network Valore Impresa ci prefiggiamo l’obiettivo di promuovere la formazione imprenditoriale e la crescita professionale delle nuove generazioni ed Officine Italia rappresenta proprio questo".
La tre giorni avrà luogo dal 15 al 17 maggio prossimi e si baserà su tre macrotemi che contraddistinguono il nostro Paese e che rappresentano le sfide/opportunità principali per risollevare l’Italia dopo l’emergenza:  
Bellezza - Se ti dico Italia, a cosa pensi? Il Bel Paese dell’arte, del turismo e del buon cibo! In che modo possiamo fare leva sul nostro patrimonio per creare nuovi paradigmi di valore condiviso, economico e sociale?
Talento - Come possiamo innovare l'educazione in modo da renderla fruibile da tutti e in ogni momento? Quali contenuti sono importanti per affrontare le sfide di domani?
Network - Come possiamo rilanciare l’economia attraverso nuovi modelli di ecosistemi di città, aziende, cittadini, piccole medie imprese e big players?
 
Officine Italia è l’evento pensato da un gruppo di studenti e giovani professionisti sparsi per il mondo che intendono dare il proprio contributo per progettare il futuro del Paese. 
Il background di questi giovani è diverso ma condividono tutti un’unica vision: rendere l'Italia di domani un Paese inclusivo, coraggioso, lungimirante e disegnato dai giovani.
La creazione di Officine Italia, ora più che mai, ha una grande valenza per unire le energie dei giovani a quelle di istituzioni, privati e terzo settore e ridisegnare il futuro del Paese partecipando attivamente alla riprogettazione del domani. 
Un’iniziativa lodevole che vede come detto la partecipazione di numerosi partner di spicco del mondo imprenditoriale, delle professioni ed accademico tra cui, oltre ai Giovani di Valore Impresa, l’Associazione Nazionale dei Giovani Innovatori, la Luiss Guido Carli, Il Collegio Fondazione Ghislieri, la delegazione di Milano del FAI, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, la Scuola Normale Superiore di Pisa, Open Italy, la Scuola Holden, Green Island, Qubi, SocialFare, Redooc, Edison Energie, WeRoad e di molti altri community partner.
 

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Parco della Majella, biodiversita’ e borghi per ripartire

E' candidato a geoparco Unesco, con le caratteristiche della sua montagna il Parco nazionale della Majella vive un momento decisamente insolito, con i centri visita chiusi al pubblico per il lockdown legato all'emergenza Covid-19, anche se le attivita' non si sono mai fermate.

"Siamo un ente pubblico e la nostra attivita' amministrativa prosegue, cosi' come abbiamo garantito assistenza nelle emergenze - dice il direttore, Luciano Di Martino - Cerchiamo comunque di essere vicini a chi vuole tornare presto a visitare l'area protetta con dirette su Facebook grazie a 'Maja Tv'. Siamo arrivati a farne anche quattro a settimana, su diversi temi, monumenti, borghi, aspetti biologici. Abbiamo cercato cosi' di coinvolgere i nostri operatori dei centri visita, la categoria sociale che risente di piu', in questo momento, della impossibilita' di fare escursioni in montagna". E mentre si attendono le disposizioni per disciplinare la riapertura dei musei si pensa a come dotare delle necessarie misure di sicurezza i centri visita di Caramanico, di Lama dei Peligni con il giardino botanico e di Palena, nonche' i tanti punti informativi, come quello di Sant'Eufemia a Majella, anch'esso con un giardino botanico, e quello di Roccamorice ; si stava lavorando, prima dell'emergenza, alla riapertura del museo di Iuvanum, a Montenerodomo, dove dovra' essere attivato un nuovo punto informativo. Tra le strutture caratteristiche del Parco nazionale della Majella c'e' la "banca del germoplasma", dedicata alla conservazione di piante rare e alla salvaguardia della biodiversita' vegetale.

"Si tratta di flora spontanea e specie coltivate che rischiano di scomparire - spiega Di Martino - Preservare la biodiversita' e contrastare l'erosione genetica delle specie vegetali e' l'obiettivo della 'banca' che, nata nel 2005, e' uno dei 18 nodi della rete italiana del germoplasma. Conserviamo i semi di queste specie rare e cultivar agronomiche, raccogliamo i semi che, disidratati e congelati, possono rimanere vitali anche cento anni" .

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Alessandra Serraiocco, vice coordinatrice di Meritocrazia Italia Abruzzo.

Meritrocazia Italia, il movimento fondato sulle valorizzazioni del merito e dell’equità sociale, nella giornata di ieri 9 Maggio 2020, ha nominato nel coordinamento regionale Abruzzo alla brillante guida di Micaela De Cicco, l’avvocato Alessandra Serraiocco quale vice coordinatrice.
Iscritta al foro di Chieti e specializzata in diritto del lavoro e nella crisi d’impresa e’ membro del Consiglio Pari Opportunità dell’ordine degli avvocati.
“Alessandra è persona di grande sensibilità e preparazione che si è distinta per correttezza, professionalità e dedizione. Sarà certamente all’altezza del ruolo prima ricoperto da Annamaria Bello, che ha dovuto abdicare per assolvere al ruolo di consigliere di Presidenza del movimento nazionale.”
Queste le parole del coordinatore Regionale Abruzzo, Micaela De Cicco, per la nomina del vice coordinatore, la quale ha accettato con entusiasmo l’incarico e ha dichiarato: “Spero di essere all’altezza delle aspettative di chi ha creduto in me, nonché di chi mi ha preceduto. Mi impegnerò affinchè l’Abruzzo diventi la regione in cui merito ed equità rappresentino la regola in tutti gli ambiti. Supporterò Micaela a far sì che l’Abruzzo sia il volano per tutte le regioni italiane”.
Il coordinamento Abruzzo esprime le congratulazioni al vicecoordinatore.

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Pescara, appello del sindaco Masci per non affollare le riviere

 

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha rivolto un appello ai cittadini per evitare "atteggiamenti rischiosi", invitando tutti al "buon senso" e chiedendo ai cittadini di non costringerlo a "fare nuovamente provvedimenti rigidi di contenimento". Masci ha dato disposizioni alla polizia municipale di sanzionare tutte le persone che non rispettano il "vivere civile" e le "prescrizioni sanitarie". "Ve lo dico con il cuore, vi parlo come un fratello, un padre, un marito, un amico. Qui c'e' in gioco la nostra vita, la rinascita della nostra comunita'. Questa e' una partita che giochiamo tutti insieme, nessuno puo' dire 'io faccio come voglio'", dice il primo cittadino.
Nell'evidenziare che "quasi tutti" hanno adottato "comportamenti lodevoli", il sindaco sottolinea che, pero', "sia durante il lockdown sia con l'ingresso nella fase 2, c'e' stato chi ha anteposto la sua individualita' al senso di appartenenza a una comunita', con atteggiamenti rischiosi per la propria e l'altrui salute. Non possiamo permetterci di non seguire attentamente i consigli dei medici, di andare contro le regole che ci sono state date e contro il buon senso. Adesso come prima - afferma Masci - occorre non derogare alle misure di contenimento del contagio da coronavirus, a partire proprio dal distanziamento fisico e sociale: e' questa l'unica forma sinora efficace per impedire la diffusione del virus". "Ho visto troppi pescaresi girare senza mascherine e guanti - aggiunge il primo cittadino - dove invece sarebbe necessario indossarli, troppi ciclisti e corridori spargere le loro goccioline di sudore e saliva in luoghi affollati e nelle ore di massimo passeggio, troppe persone in compagnia e in conversazione vicine fra loro senza alcuna protezione al naso e alla bocca, troppi giovani abbracciati noncuranti del pericolo che corrono, troppi bambini giocare insieme con contatti fisici continui e prolungati nell'indifferenza dei genitori, troppe persone indossare le mascherine come papillon sotto il vestito da cerimonia. Dobbiamo usare cautela e buon senso, dobbiamo essere equilibrati". "Continuando cosi' rischiamo, tutti, di dover tornare al passato piu' recente che nessuno di noi vuole rivivere. Non costringetemi a fare nuovamente provvedimenti rigidi di contenimento, non voglio farlo. Sapete benissimo, pero', che lo farei senza esitare se dovessi ravvisarne la necessita'", conclude il sindaco.

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