Il commissario alla ricostruzione post terremoto 2016 Giovanni Legnini sblocca 50 milioni di euro agli Uffici Speciali Regionali della Ricostruzione di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo per il pagamento delle anticipazioni ai professionisti del 50% dei compensi per i progetti di ricostruzione delle abitazioni e degli impianti produttivi danneggiati. L'Ordinanza 94 firmata sabato scorso dal Commissario, Giovanni Legnini, è immediatamente esecutiva e da oggi pienamente operativa. Italia Nostra esprime soddisfazione per questa iniezione di liquidità nel sistema in un momento in cui alle ben note difficoltà della ricostruzione si è aggiunta anche l'emergenza virus che ha fatto chiudere i cantieri che erano partiti. ''Giovanni Legnini è il quarto commissario straordinario alla ricostruzione dal 2016. La sua nomina, dopo quella del professor Piero Farabollini e prima di Paola De Micheli non ha destato grandi aspettative - si legge in un nota di Italia Nostra -Già dai tempi del primo commissario Vasco Errani, abbiamo avuto la sensazione che nelle mani del commissario non risiedesse la possibilità di rendere questa ricostruzione finalmente operativa. La scadenza del mandato del nuovo commissario alla ricostruzione al 31 dicembre 2020, come se essa potesse terminare con la fine della emergenza - prevista per la stessa data - appare l'ulteriore elemento di debolezza insita nel ruolo, stavolta nemmeno sostenuta dalla nomina di un sottosegretario dedicato alla ricostruzione''.
Leggi Tutto »Coronavirus, Articolo Uno: Marsilio veloce dare incarichi e nomine, lentissimo nell’aiutare gli abruzzesi
"Il presidente " laziale", sempre più semplice esecutore dei diktat e della propaganda del suo centrodestra, attacca il provvedimento del governo di sostegno ai nuclei familiari più in difficoltà, dando giudizi dall'alto del suo non operato come se non avesse altro di meglio da fare che disinteressarsi completamente della gravissima situazione in cui si trovano gli ospedali abruzzesi, in particolare quelli con reparti Covid-19". Lo afferma i responsabili di Articolo Uno.
"Marsilio faccia meno l'opinionista, di cui l'Italia è già piena, ed operi invece per dare risposte concrete alle famiglie in difficoltà, adoperandosi per aiutare i Comuni a far arrivare il prima possibile i contributi stabiliti. La verità è questa: il Governo affida 400 milioni ai sindaci che meglio sanno come gestire gli aiuti sul campo, mentre la Regione ha continuato a fare le nomine e la Asl di Teramo ha affidato 39.500 di soldi pubblici al "comunicatore elettorale" per informare sulle norme comportamentali da rispettare durante la pandemia, già ampiamente diffuse.
Una Regione che, del resto, ha dato già prova di non voler lavorare per il bene degli abruzzesi: un esempio su tutti le nostre denunce sul caos sui d.p.i. e per i tamponi a medici, infermieri e personale sanitario, che ha portato molti sindacati a dover ricorrere ad esposti in procura. La situazione emergenziale impone celerità e attuazione, ma la Regione a guida centro destra, la attua vergognosamente solo per le nomine e per incarichi ad hoc. In questi casi non perde tempo!".
Coronavirus: oggi a Montesilvano nessuna vittima, i casi positivi salgono a 81
Dai dati diffusi dalla Asl di Pescara si registrano 5 nuovi casi casi positivi al Covid-19, per un totale di 81 contagiati dall’inizio dell’emergenza. Le vittime sono invece 11, oggi non si registrano decessi.
Le chiamate giunte al Centro Operativo comunale, sono state inerenti a informazioni su persone disabili, il servizio di spesa e farmaci a domicilio da parte di protezione civile e Croce rossa riprenderà domani al numero 0854481216, mentre per l’assistenza psicologica si potrà contattare lo 0854481326.
Le pattuglie della polizia locale hanno effettuato circa 50 controlli e 2 denunce su tutto il territorio.
Il sindaco Ottavio De Martinis si è espresso sulle nuove disposizioni del Presidente del Consiglio Conte. “Anche questa volta, come sempre, è rimessa in capo ai soli sindaci la risoluzione dei problemi sentiti dalla collettività – afferma il sindaco De Martinis -. All’intenso lavoro affrontato in questi giorni, ora si aggiunge quello di stabilire le modalità per la distribuzione di quelle poche risorse che il Presidente del Consiglio, ieri, ha annunciato di voler destinare ai Comuni d’Italia. Risorse con le quali, al più, riuscirò a soddisfare le richieste di aiuto di qualche decina di famiglie. Per questa ragione sto decidendo insieme ai dirigenti comunali, per garantire massima trasparenza ed equità, quali saranno i criteri per l’assegnazione dei contributi. Sono consapevole che la straordinaria crisi economica determinata dalle prescrizioni presidenziali abbia colpito in particolare modo le imprese individuali, le partite iva e, dunque, i lavoratori autonomi e, di conseguenza, le loro famiglie. Consiglio vivamente ai furbi dell’ultima ora di tenersi a distanza. Mentre, di contro, garantisco a chi ne abbia davvero bisogno, che da parte mia, quale Sindaco della nostra amata città, non mancherà alcun sostegno. Anticipo, al di là degli spot elettorali a cui oramai ci hanno abituato i governanti, di aver già dato mandato alla mia squadra per la formulazione di un pacchetto di interventi a sostegno dei nostri concittadini e dell’economia locale. Continuerò ad affrontare le responsabilità con coscienza e coraggio. Agli slogan del Presidente Conte, come dichiarato in una nota congiunta coi miei colleghi sindaci della lega, sapremo rispondere con fatti concreti. Nessuno rimarrà indietro”.
Leggi Tutto »Coronavirus, aperta a Chieti la terza terapia intensiva
Aperta in 24 ore nell'ospedale di Chieti la terza Terapia intensiva per la gestione dei pazienti piu' gravi con Covid-19. Al momento sono stati attivati i primi tre posti, anche utilizzando i due letti con ventilatori trasferiti temporaneamente dall'ospedale di Lanciano. Da 16 si e' cosi' passati a 19 posti, gia' tutti occupati dai pazienti. ''Si tratta di un primo step nella riorganizzazione aziendale - si legge in una nota dell'Asl Lanciano Vasto Chieti - , che vede come prioritario l'ampliamento della Terapia intensiva con possibilita' di attivare ulteriori postazioni man mano che si riuscira' a reperire le attrezzature necessarie. Oltre ai 19 posti di rianimazione, in area Covid-19 a Chieti sono ricoverati oggi altri 13 pazienti a Malattie infettive, 14 nella Pneumologia sub intensiva e 100 a Medicina, per un totale di 146.Nell'unita' operativa di Malattie infettive di Vasto sono ricoverate 10 persone''.
Leggi Tutto »Coronavirus: Coldiretti, nuove risorse acquisti prodotti Made in Italy
Le maggiori difficoltà alimentari si registrano nel mezzogiorno con oltre 530mila persone che hanno bisogno di aiuto per mangiare che si trovano in Campania, oltre 364mila in Sicilia e quasi 283mila in Calabria ma situazioni diffuse di bisogno si rilevano anche nel Lazio con oltre 263mila persone e con 235mila persone nella Lombardia devastata dal Coronavirus. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla emergenza alimentare in Italia dopo le misure varate dal Governo, sulla base gli aiuti agli indigenti in Italia su dati Relazione annuale Fead del giugno 2019. Con le misure restrittive per contenere il contagio e la perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale, si aggrava la situazione e aumenta il numero dei quasi 2,7 milioni di persone che in Italia – sottolinea la Coldiretti - sono costretti a chiedere aiuto per il cibo con la distribuzione di pacchi alimentari o nelle mense. Ad essere in difficoltà – sottolinea la Coldiretti – sono tra le categorie più deboli quasi 113mila senza fissa dimora, oltre 225mila anziani sopra i 65 anni, e 455mila bambini di età inferiore ai 15 anni che ricevono aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) grazie ad associazioni come Banco Alimentare Roma, Banco delle opere di Carità, Caritas Italiana, Comunità di S. Egidio, Croce Rossa Italiana, Fondazione Banco Alimentare e Associazione Sempre Insieme per la Pace. “Come è stato previsto nel Cura Italia con l’importante aumento di 50 milioni del fondo per l’aiuto agli indigenti chiediamo anche ai Comuni di destinare all’acquisto di prodotti alimentari Made in Italy e locali le nuove risorse rese disponibili per buoni spesa, buoni pasto o generi di prima necessità” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare "l’importanza di sostenere l’economia agricola nazionale che in molti settori si trova in grande difficoltà con il blocco delle esportazioni e la chiusura di bar ristoranti e mense".
LE PERSONE BISOGNOSE DI AIUTO PER MANGIARE IN ITALIA
REGIONE |
NUMERO INDIGENTI |
||
CAMPANIA |
20% |
530222 |
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SICILIA |
14% |
364156 |
|
CALABRIA |
11% |
282974 |
|
LAZIO |
10% |
260472 |
|
LOMBARDIA |
9% |
235231 |
|
PUGLIA |
7% |
175684 |
|
PIEMONTE |
5% |
135943 |
|
EMILIA ROMAGNA |
5% |
130202 |
|
TOSCANA |
4% |
103398 |
|
VENETO |
4% |
97109 |
|
MARCHE |
3% |
67907 |
|
LIGURIA |
2% |
66580 |
|
SARDEGNA |
2% |
54900 |
|
VENEZIA GIULIA |
2% |
49810 |
|
ABRUZZO |
2% |
44988 |
|
BASILICATA |
1% |
30767 |
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TRENTINO ALTO ADIGE |
1% |
22258 |
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UMBRIA |
1% |
20614 |
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MOLISE |
0% |
5049 |
|
TOTALE |
100% |
2678264 |
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Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Relazione annuale Fead del giugno 2019
Leggi Tutto »Coldiretti, esigenza braccianti soprattutto nel Fucino, orticoltura a rischio
“Per garantire la disponibilità di alimenti e sopperire alla mancanza di manodopera potranno collaborare nei campi anche i parenti lontani fino al sesto grado, in una situazione in cui molti sono senza lavoro, reddito e con difficoltà anche per la spesa. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il decreto Cura Italia prevede per l’emergenza Coronavirus che le attività prestate dai parenti e affini fino al sesto grado non costituiscono rapporto di lavoro ne subordinato ne autonomo, a condizione che la prestazione sia resa a titolo gratuito.
Potranno dunque collaborare alla raccolta dei prodotti agricoli anticipata dal caldo inverno – sottolinea la Coldiretti – anche nonni, genitori, figli, nipoti, suoceri, generi, nuore, fratelli, zii, cugini, figli di cugini, cugini dei genitori e figli dei cugini dei genitori, fratello/sorella del coniuge, zio del marito rispetto alla moglie e viceversa, cugino/a del marito rispetto alla moglie e viceversa.
Si tratta di una prassi molto diffusa in agricoltura nel passato quando anche lontani parenti – continua la Coldiretti - tornavano in fattorie, cascine e masserie di famiglia in occasione delle campagne di raccolta piu’ importanti, dalla vendemmia alla raccolta delle olive, per collaborare attivamente e ricevere magari in cambio frutta, verdura, olio o vino.
“Una partecipazione che negli ultimi anni era praticamente scomparsa anche per i vincoli burocratici ed amministrativi e che ora è stata resa urgente dalla stretta degli ingressi alle frontiere che ha fermato l’arrivo nelle campagne italiane di lavoratori dall’estero dai quali dipende ¼ dei raccolti nazionali” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre un intervento a livello comunitario per creare corsie verdi alle frontiere interne dell’Unione Europea per la circolazione dei lavoratori agricoli al fine di garantire gli approvvigionamenti nella filiera alimentare”.
A livello nazionale il Cura Italia prevede nello specifico – spiega la Coldiretti - l’estensione dal quarto al sesto grado del rapporto di parentela/affinità per l’utilizzo in modo meramente occasionale o ricorrente di breve periodo di parenti ed affini (Art. 105 D.L. 18/2020) disciplinato originariamente dall’articolo 74 della legge Biagi. Un intervento positivo per le attività agricole, e relative attività connesse, che consente di avvalersi di una platea più ampia di soggetti in una situazione in cui con l‘emergenza Coronavirus è diventato – precisa la Coldiretti - piu’ difficile il reperimento della manodopera per le necessità produttive.
“E’ ora necessaria pero’ subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne” continua il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il momento attuale rende necessaria una radicale semplificazione per favorire la diffusione di uno strumento con importanti effetti sull’economia e il lavoro e che si era dimostrato valido nel favorire l’occupazione e l’emersione del sommerso”.
Con il blocco delle frontiere rischiano di mancare all’appello i 370mila lavoratori regolari stranieri che arrivano ogni anno dall’estero che in Italia trovano regolarmente occupazione stagionale in agricoltura fornendo il 27% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo l’analisi della Coldiretti. La comunità di lavoratori agricoli più presente in Italia – conclude Coldiretti – è quella rumena con 107591 occupati, davanti a marocchini con 35013 e indiani con 34043, che precedono albanesi (32264), senegalesi (14165), polacchi (13134), tunisini (13106), bulgari (11261), macedoni (10428) e pakistani (10272) secondo le elaborazioni Coldiretti che ha collaborato al Dossier statistico Immigrazione 2019.
Sono molti i “distretti agricoli” del nord dove i lavoratori immigrati rappresentano una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale ma anche in Abruzzo la presenza di immigrati nei campi è molto diffusa con particolare riferimento alla zona del Fucino che vive principalmente di orticoltura e dove in questi giorni gli agricoltori stanno provvedendo al trapianto di ortaggi quali finocchi, radicchio e insalate varie, tra qualche settimana si semineranno le patate, mentre nel mese di maggio inizieranno i primi raccolti di ortaggi.
In tal senso, su sollecitazione del Presidente della Coldiretti Ettore Prandini il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova è intervenuto per prorogare i permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza al fine di evitare agli stranieri di dover rientrare nel proprio Paese proprio con l’inizio della stagione di raccolta nelle campagne. La proroga secondo la circolare del Ministero degli Interni – conclude la Coldiretti – dura fino al 15 giugno e riguarda i permessi di soggiorno in scadenza dal 31 gennaio al 15 aprile ai sensi dell’articolo 103 comma 2 del D.L. 18.
Leggi Tutto »Coronavirus, Cia Abruzzo: La grande distribuzione venda più cibo italiano
“Chiedo con forza alla rete commerciale regionale di riservare al cibo italiano ogni spazio di vendita disponibile, facendo ricorso all'approvvigionamento estero solo in caso di necessità”. Lancia un monito il Presidente di Cia - Agricoltori Italiani Abruzzo, Mauro Di Zio, richiamando la Grande Distribuzione Organizzata a dimostrare il senso etico delle proprie scelte, e la responsabilità sociale di un settore in grado di contribuire in maniera determinante alla tenuta del Paese dal punto di vista economico e sociale, oltre che ambientale.
“Oggi la pandemia in atto determina una situazione senza precedenti, e garantire l'approvvigionamento salvando con ogni mezzo il mercato interno è di importanza vitale. L'invito di ieri a consumare italiano deve trasformarsi in imperativo morale oggi”, afferma Di Zio che chiede a ipermercati, supermercati e negozi di generi alimentari di mettere a disposizione anche spazi per l’acquisto di piante, piantine (anche da orto) e fiori di produzione locale o di provenienza nazionale.
“Un modo per consentire un colorato, e forse anche terapeutico, addobbo di case e balconi, dando anche un minimo di respiro ad un settore, quello florovivaistico, oggi allo stremo. Un settore che solitamente realizza in questo periodo il 60-80% del proprio fatturato e che invece è oggi costretto a distruggere mesi di duro lavoro dopo ingenti spese ed investimenti”.
“Al cittadino consumatore chiediamo di aggiungere un pizzico di consapevolezza in più al giaà grande senso di responsabilità che sta dimostrando nella frequenza e nelle modalità di approvvigionamento che questo particolare momento richiede ed impone”, continua Di Zio, “Consumare latte fresco, latticini freschi, farine, frutta, ortaggi e carni locali dà l'opportunità ai produttori della rete territoriale e nazionale di sopravvivere in questo delicato momento, continuando a mantenere ambiente e paesaggio”.
Il Presidente della Confederazione regionale invita, infine, le autorità locali a vigilare affinché vengano repressi tentativi di speculazione sul prezzo di alcuni generi alimentari.
“La forzata permanenza a casa fornisce l'opportunità di riscoprire e recuperare il rapporto con l'arte culinaria del territorio. Da questo punto di vista l'approssimarsi della Pasqua fornisce una straordinaria occasione di celebrare la festività con i piatti che la tradizione propone”, conclude Di Zio, “Sarà il modo di vivere un minimo di normalità in questo periodo così particolare e difficile”.
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Il Pd in replica a Marsilio: Basta propaganda, faccia politica per l’Abruzzo e convochi il tavolo dell’economia
“Marsilio la smetta di fare propaganda e passi ai fatti. Decida se vuole finalmente fare il presidente della Regione Abruzzo e occuparsene, o se continuare a fare l’agitatore per conto della Meloni, assumendo posizioni demagogiche che non aiutano la realtà e sono istituzionalmente inopportune”, durissima presa di posizione della segreteria regionale PD, del gruppo del Consiglio regionale e dei parlamentari PD sulla nota in cui Marsilio critica pesantemente i provvedimenti economici varati dal Governo a favore delle persone bisognose.
“Solo critiche, mai una proposta – così segretario, consiglieri e parlamentari PD – Sterile è la posizione assunta dal Presidente sul provvedimento del governo che stanzia 400 milioni per buono pasto ed il sostegno delle famiglie indigenti a disposizione dei Comuni, una prima risposta a chi oggi si trova in condizioni di sofferenza. Provvedimento che fa seguito ai 25 miliardi già destinati all’emergenza sanitaria ed economica e precede il decreto di aprile che stanzierà almeno lo stesso volume di risorse. Dentro tale decreto ci sarà anche un rafforzamento degli strumenti di sostegno alle famiglie e alle condizioni di disagio. Marsilio dice che sono risorse inadeguate, forse irritato di non poter gestire direttamente come Regione quei fondi affidati invece ai Comuni, giustamente, se solo pensiamo che il Presidente guida lo stesso esecutivo che ha consentito, in piena emergenza, l’affidamento di 38.000 euro alla Mirus per una campagna di informazione sul Covid per una popolazione già ampiamente informata e contagiata.
Invece i Sindaci sono la prima linea capace di arrivare a tutti. Se vuole essere utile, Marsilio si preoccupi del fatto che la Regione Abruzzo giunge ultima a siglare un accordo, tuttora non sottoscritto, con le parti sociali per l’utilizzo della cassa integrazione in deroga e si occupi del contenuto privo di sostanza della proposta di legge regionale per l’emergenza economica, un testo peraltro minato dalle contraddizioni interne alla sua maggioranza.
Passi ai fatti. Lo invitiamo ad affrontare con efficacia l'emergenza che ci riguarda e per cui la Giunta si è fatta trovare largamente impreparata e senza governance come gli appelli che arrivano dal fronte sanitario dimostrano e su cui, finita questa fase, chiederemo chiarezza. Allo stesso modo lo invitiamo a coinvolgere sindaci, amministrazioni locali e parti sociali lasciati soli in questa fase di discussione delle misure per l'economia locale. Attendiamo di sapere le risorse aggiuntive della Regione. In Emilia Romagna Bonaccini lo sta facendo, lavorando in trincea come un governatore deve fare. C’è solo da prendere esempio ”.
Leggi Tutto »Covid 19 Abruzzo, Blasioli (PD) invia lettera al governatore Marsilio su emergenza RSA
“La notizia che abbiamo appreso ieri, circa il contagio da Covid 19 di alcuni ospiti della dell’istituto delle Sorelle della Misericordia in via del Santuario a Pescara è gravissimoaed è per questo che ho deciso di inviare una lettera al Presidente Marsilio, chiedendogli di intervenire su tutte le RSA d’Abruzzo prima che la situazione precipiti”.
Con queste parole il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli interviene per illustrare la nota che ha inviato stamattina al governatore d’Abruzzo.
“Quello che era uno dei timori più grandi sta diventando una drammatica realtà: la diffusione del contagio da Covid 19 nelle case di riposo per anziani – dichiara Blasioli -. Pescara e la sua provincia, purtroppo, risultano già pesantemente colpite e spero che la situazione non si estenda al resto del territorio regionale. È di ieri, infatti, la notizia che alcuni dei 38 ospiti dell’istituto delle Sorelle della Misericordia in via del Santuario a Pescara sono risultati positivi al tampone e, a tal proposito, ho già informato la Protezione civile regionale di sopperire alla carenza di infermieri e oss della struttura, nel frattempo ammalatisi. Questa notizia appare ancor più drammatica se si pensa che da giorni si attendevano i risultati dei tamponi e dimostra quanto ancora siamo impreparati di fronte a questa emergenza. Non si tratta, quindi, di mancanza di reagenti o mancanza di strutture per l’esame, che sono problemi seri e veri, ma di scelte, perché i tamponi erano stai prelevati domenica scorsa e solo ieri sono stati verificati. Come si può sottovalutare una priorità come un ospizio, dove tante persone anziane e tutte a stretto contatto? Ci auguriamo che tutto ora proceda per il meglio e che ci sia un controllo costante degli ospiti, se davvero possono vivere in sicurezza all’interno della struttura, così come mi auguro che il personale ammalatosi venga subito sostituito, come ho chiesto alla protezione civile regionale. Tutto ciò, fra l’altro, è avvenuto nonostante si avesse un precedente, quello della RSA “Acerbo De Pasquale” a Loreto Aprutino, dove, a seguito dei primi contagi, sono stati predisposti i tamponi per ospiti e dipendenti e, a seguito degli esiti, la struttura è stata evacuata.
Una situazione dolorosa e angosciante, a cui si aggiunge la preoccupazione per le altre RSA del territorio, come quella di Serramonacesca, già segnalata dal Sindaco Marinelli, dove fortunatamente servono solo DPI per gli operatori, visto che non ricultano ospiti sintomatici.
Chi opera in queste strutture non può lavorare in condizioni estreme e soprattutto non può farlo senza DPI. Il nostro obiettivo deve essere trasformare le case di riposo e le RSA in un luogo sicuro, un argine alla diffusione del contagio, per contribuire a non sovraccaricare le strutture ospedaliere già in grave affanno. Per questo ho deciso di scrivere una lettera, facendo eco, a livello territoriale, alla nota inviata il 25 marzo dalla CGIL nazionale al Ministro per le politiche sociali, al Presidente della conferenza delle Regioni e al Presidente dell’Anci, al governatore Marsilio.
La Regione deve dotare subito la rete che fa assistenza nei centri residenziali e domiciliare di idonei dispositivi di protezione e strumenti adeguati e bisogna avviare immediatamente una verifica complessiva sulle case di riposo e RSA, anche attraverso un controllo con tamponi, utenti e personale, per scongiurare il rischio che quei luoghi possano diventare bombe ad orologeria, come purtroppo già avvenuto.
Oltre a questo, penso che si dovrebbe avviare subito una ricerca per individuare strutture convenzionate, che possano ospitare gli operatori che vivono in casa con altre persone, in modo da minimizzare al massimo il rischio di contagi”.
Leggi Tutto »Chieti, Zappalorto e Febo aprono al confronto per iniziative di sostegno ai cittadini
Un confronto concreto e costruttivo per programmare e strutturare iniziative di sostegno ai commercianti e alle piccole aziende di Chieti. A lanciare la proposta sono il capogruppo del Partito Democratico, Chiara Zappalorto e Luigi Febo capogruppo ChietixChieti che rivolgono un appello al presidente del Consiglio comunale, Liberato Aceto, per la convocazione della conferenza dei capigruppo nella quale organizzare i lavori istituzionali delle prossime settimane. «Siamo pronti a dare il massimo aiuto per consentire alla comunità di Chieti di affrontare questa fase drammatica e inedita della nostra vita», scrivono Zappalorto e Febo in una nota. «Il nostro compito, oggi più che mai, è quello di essere uniti, per la nostra Chieti, per i nostri concittadini, perché solo così riusciremo a superare questo periodo così drammatico. Noi ci siamo e siamo pronti a tendere la mano, perché siamo consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando i nostri cittadini, dai quali si moltiplicano le richieste di aiuto. Per questo motivo diamo al Sindaco Di Primio la nostra disponibilità a collaborare al lavoro che attende la macchina comunale nei prossimi, cruciali giorni, nel pieno rispetto dei ruoli, con la sola volontà di poter agevolare questa fase, con la condivisione e i suggerimenti di tutti. Siamo a un punto decisivo per la lotta al coronavirus e intendiamo dare il nostro contributo e fare la nostra parte, per il bene di tutti i Teatini», concludono Zappalorto e Febo.
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