Via libera in Abruzzo alla prescrizione farmaceutica dematerializzata: il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha firmato l'ordinanza (n.4 dell'11 marzo 2020) che la prevede fra le misure urgenti per la gestione dell'emergenza da Covid-19 sino al 3 aprile 2020 e a nuovo diverso provvedimento, al fine di ridurre il flusso di pazienti negli ambulatori dei Medici di Medicina generale e dei Pediatri di Libera scelta e riservare tale accesso alle sole prestazioni non differibili. L'ordinanza prevede che, in caso di farmaci prescrivibili attraverso Ricetta Elettronica Dematerializzata (Dem) e per problematiche che potrebbero non necessitare di visita medica, il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta comunica al cittadino il numero di ricetta elettronica (Nre) attraverso le modalita' che ritiene piu' opportune (via mail, WhatsApp e altro. Il cittadino potra' quindi recarsi in farmacia esibendo la Tessera Sanitaria e il Nre comunicato dal medico; il farmacista, individuata la prescrizione e verificata la correttezza della stessa, effettua la dispensazione dei farmaci, stampa il promemoria e apporre le relative fustelle. Cio' limitera' il flusso di pazienti che accedono agli ambulatori nel periodo dell'emergenza sanitaria. Per le patologie croniche "il medico puo' prescrivere medicinali fino a un massimo di sei pezzi per ricetta, purche' gia' utilizzati dal paziente da almeno sei mesi". La durata della prescrizione non puo' comunque superare i 180 giorni di terapia.
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Dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 3 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di 3 donne, di 60, 49 e 30 anni. Le prime 2 fanno riferimento alla Asl di Pescara, l'ultima alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Salgono cosi' a 84 i casi positivi registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.
Quarantasette pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 12 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl, riferisce il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 867 test, di cui 429 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti è legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti più volte sullo stesso paziente. Dei casi positivi, 8 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 20 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 48 alla Asl di Pescara e 8 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione.
E' stato disposto il trasferimento di sette pazienti all'ospedale di Penne perché quello di Pescara, tra le Malattie Infettive e la Rianimazione, ha raggiunto la capienza massima relativamente ai ricoveri in terapia intensiva. All'ospedale di Penne si sta quindi riattivando la Rianimazione, chiusa dopo il declassamento. Tutto cio' in attesa della riapertura della vecchia Rianimazione di Pescara, che consentira' di avere altri nove posti letto disponibili.
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Dai test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 7 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di un 66enne di Vasto, un 64enne di Civitella Casanova, una donna di 43 anni di Citta' Sant'Angelo, un 65enne di Nocciano, un 56enne di Montesilvano e due uomini di Pescara, uno di 55 e l'altro di 80 anni. Con gli ultimi casi, sale a 81 il numero dei positivi al virus in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.
Leggi Tutto »Coronavirus, anche un night non aveva rispettato la chiusura
Nel corso della giornata odierna sono state denunciate complessivamente 19 persone dai Carabinieri della Compagnia di Chieti per inosservanza del D.P.C.M. che ha limitato di molto la mobilità della popolazione, ma qualcosa ancora non è chiaro perché le denunce sono salite di numero e se ne prevedono altre ancora. Le motivazioni per le quali le persone si muovono inutilmente ed in barba alla norma sono le più disparate: dal cittadino extracomunitario di 50 anni residente a Silvi e fermato a Guardiagrele davanti ad un supermercato a chiedere l'elemosina, a cinque ciclisti tra i 65 ed i 45 anni provenienti dal pescarese e dal chietino fermati tra Fara Filiorum Petri e Guardiagrele, a due uomini, un 28enne di San Vito Chietino e un 58enne di Ortona, fermati a Chieti ed a Francavilla al mare che erano venuti a trovare le rispettive compagne. E' stato controllato inoltre un night nel chietino aperto ben oltre l'orario consentito nel quale sono stati trovati e denunciati dodici persone tra avventori e intrattenitrici
Leggi Tutto »Coronavirus, concluso l’isolamento di 44 studenti di Vasto
I 44 ragazzi del Liceo scientifico "Mattioli" di Vasto, in Abruzzo, hanno concluso con esito favorevole il periodo di sorveglianza attiva mediante isolamento domiciliare fiduciario. Nessuno di loro ha manifestato sintomi in questo periodo o e' risultato contagiato. I ragazzi, va ricordato, frequentano l'istituto in cui insegna una delle persone trovate positive al Covid-19. Gli studenti, riferisce in una nota la Asl Lanciano-Vasto-Chieti, sono stati puntualmente controllati dagli operatori del Servizio igiene epidemiologia e sanita' pubblica del Dipartimento di Prevenzione della Asl e hanno mostrato per tutto il periodo grande collaborazione e osservanza delle indicazioni che erano state date. Dall'ospedale di Chieti sono invece stati dimessi due pazienti: un 32enne e una donna risultati entrambi negativi a due test di controllo. Nel reparto di malattie infettive restano ricoverati dieci pazienti: per due si attende la conferma al test di accertamento per il Coronavirus
Leggi Tutto »Coronavirus, l’appello dell’assessore Nicoletta Verì
"Ho il dovere di rivolgere un ulteriore e accorato appello a tutti gli abruzzesi, affinché evitino di uscire di casa e di spostarsi se non è strettamente necessario. I contagi, infatti, stanno aumentando di giorno in giorno ed è indispensabile ridurre al minimo le possibilità di circolazione del virus". Lo sottolinea l'assessore alla salute della regione Abruzzo Nicoletta Verì, che torna a chiedere uno sforzo ancora più importante all'intera comunità regionale. "Purtroppo - continua l'assessore - continuiamo ad assistere, nonostante le tante raccomandazioni, a comportamenti irresponsabili che mettono a repentaglio la salute di tutti noi. L'ho detto già nei giorni scorsi: non stiamo vivendo un film di genere catastrofico, in cui gli autori snodano le situazioni e delineano il finale della storia. Questa, invece, è la realtà e spetta a noi impegnarci per arrivare al lieto fine prima possibile". "Il nostro sistema sanitario regionale - prosegue la Verì - è sottoposto a uno stress enorme, ma i tanti professionisti che da giorni lavorano senza sosta all'interno delle strutture, ne stanno garantendo la tenuta e le cure agli ammalati. Le risorse, però, non sono infinite e qui entra in gioco il senso civico e di responsabilità di ogni singolo cittadino: non creiamo situazioni inutilmente rischiose per questi uomini e donne che sono in prima linea per tutti noi. E soprattutto evitiamo comportamenti pericolosi ed evitabili, che andrebbero a gravare su una rete già in emergenza". "Ci sono zone della nostra regione - aggiunge - in cui abbiamo registrato casi ancora non completamente tracciati e su cui c'è un'altissima attenzione da parte dei clinici. Allo stesso modo, però, voglio invitare i cittadini alla calma e a non farsi prendere dal panico, ma di contattare telefonicproprio medico di famiglia per comunicare eventuali e inspiegabili peggioramenti del proprio stato di salute"
Leggi Tutto »Coronavirus, Conte annuncia la chiusura delle attività commerciali – VIDEO
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato le nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19.
"Vorrei cominciare ringraziando prima di tutto, ancora una volta, i medici, gli operatori sanitari, i ricercatori che mentre vi parlo stanno lavorando senza sosta negli ospedali per combattere l’emergenza sanitaria, per curare i nostri malati.
Il mio grazie va anche a tutti voi, che state rispettando le misure che il Governo ha adottato per contrastare la diffusione del virus.
Vi ringrazio perché so che state cambiando le abitudini di vita, state compiendo dei sacrifici, so che non è facile, ma sappiate che con questa vostre rinunce – piccole o grandi – stanno offrendo grande contributo prezioso al Paese.
L'Italia, possiamo dirlo forte, con orgoglio, sta dando prova di essere una grande nazione, una grande comunità, unita e responsabile.
In questo momento tutto il mondo ci guarda: certamente ci guardano per i numeri del contagio, vedono un Paese in difficoltà. Ma ci apprezzano anche perché stiamo dando prova di grande vigore, di grande resistenza.
E io ho una profonda convinzione – e vorrei condividerla con voi – domani non solo ci guarderanno ancora, e ci ammireranno, ci prenderanno come esempio positivo di un Paese che, grazie al proprio senso di comunità è riuscito a vincere la sua battaglia contro questa pandemia.
Siamo, lo ricordo, il Paese che per primo, in Europa, è stato colpito più duramente dal coronavirus, ma siamo anche quelli che stanno reagendo con la maggior forza e con la massima precauzione, diventando giorno dopo giorno un modello anche per tutti gli altri.
Governare significa avere una visione a 360 gradi: questa sfida, ormai lo sappiamo bene,
riguarda la salute dei cittadini, è una sfida che mette a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, ma riguarda anche la tenuta della nostra economia, del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese. Nelle scelte che ho fin qui assunto abbiamo tenuto conto, insieme a tutti i ministri, di tutti gli interessi, di tutti i valori in gioco.
Ho fatto un patto con la mia coscienza. Al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani.
Soli pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre radicate abitudini di vita, rimanendo a casa il più possibile, uscendo solo lo stretto necessario.
La stragrande maggioranza di voi italiani ha risposto in modo straordinario.
Quando ho adottato queste misure – che limitano anche alcune delle nostre amate libertà - ero consapevole che si trattava di un primo passo e ragionevolmente non sarebbe stato l'ultimo.
che a breve sarebbe stato necessario un passo ulteriore.
Oggi, è chiaro, siamo consapevoli che in un Paese grande, moderno, complesso, come il nostro, bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano comprendere il difficile momento che stiamo vivendo e anche predisporsi per accettare i cambiamenti richiesti.
Ora, questo è il momento di compiere un passo in più.
Quello più importante.
L’Italia rimarrà sempre una zona unica. L’Italia protetta.
Ma ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie.
Nessuna corsa, attenzione, non è necessario fare nessuna corsa quindi per acquistare cibo nei supermercati. Chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio.
Chiudono anche parrucchieri, centri estetici, chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di 1 metro di sicurezza.
Per quanto riguarda le attività produttive e professionali, va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti per i dipendenti.
Restano chiusi i reparti aziendali non sono indispensabili per la produzione. Industrie, fabbriche, potranno ovviamente continuare a svolgere la propria attività produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori al fine di evitare il contagio. Sono incentivate le fabbriche e le industrie a predisporre misure che siano adeguate per reggere questo momento. Quindi regolazione dei turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.
Resta ovviamente garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti, dei servizi di pubblica utilità dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi nonché di tutte quelle attività necessarie, comunque accessorie, rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività.
Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività, quindi continueranno le loro attività nel rispetto ovviamente della normativa igienico-sanitaria.
La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute, o per motivi di necessità come il caso di fare la spesa.
È importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane, un paio di settimane.
Nessuno quindi deve pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l'impatto di queste misure. Per avere un riscontro dovremo attendere un paio di settimane. E questo è molto importante, quindi lo voglio dire: se i numeri dovessero continueranno a crescere – cosa niente affatto improbabile - non significa che dovremo affrettarci a varare subito nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca verso il baratro, dobbiamo essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili.
A breve nominerò un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a quest'emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampi poteri di deroga, che lavorerà
per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapie intensive e sub-intensive, avrà anche il potere di creare nuovi stabilimenti, di impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze fin qui riscontrate.
La persona che nominerò sarà il Dott. Domenico Arcuri, che è amministratore delegato di Invitalia, e si avverrà di questa struttura già consolidata, già esperta nel settore industriale.
Si coordinerà con il dott. Borrelli e con la struttura attuale della Protezione Civile. Permettetemi di aprire una parentesi e di ringraziare tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile, il dott. Borrelli per l'incredibile lavoro che stanno fin qui facendo.
E voglio dirvi un’ultima cosa: se saremo tutti a rispettare queste regole, usciremo più in fretta da questa emergenza.
Il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi, della responsabilità di 60 milioni di italiani che quotidianamente compiono piccoli grandi sacrifici. Per tutta la durata di questa emergenza. Siamo parte di una medesima comunità.
Ogni individuo si sta giovando dei propri ma anche degli altrui sacrifici. Questa è la forza del nostro Paese, una "comunità di individui" come direbbe Norbert Elias.
Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo".
Leggi Tutto »Coronavirus, mascherine vendute a caro prezzo a Pescara
Quattro mascherine e un barattolino di gel per le mani al costo di 149 euro. La segnalazione, circa la presunta speculazione operata da una parafarmacia di Pescara, e' stata inoltrata dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, alla Guardia di Finanza della citta' adriatica, dopo che un cittadino ha denunciato il caso sui social network, pubblicando anche copia dello scontrino. "Sara' la Guardia di Finanza di Pescara a dover accertare la veridicita' della segnalazione - ha fatto sapere Sospiri attraverso una nota -. Si tratta di un caso che, se confermato, rappresenterebbe una vergogna e impone un intervento immediato delle forze dell'ordine, con la chiusura dell'esercizio stesso, costringendo l'attivita' a rimborsare l'utente malcapitato".
Nella parafarmacia e' stata effettuata un'ispezione dei Carabinieri del Nas di Pescara che si sono occupati di accertamenti in materia di tracciabilita' del farmaco, dei dispositivi medici, vendita di prodotti da banco e sulla validita' dei prodotti farmaceutici, oltre che di verifiche del rispetto della farmacopea ufficiale. Eventuali violazioni verranno segnalate anche all'Ordine dei farmacisti.
Leggi Tutto »Chiavaroli: Tutte le sedi ed i laboratori di ARTA Abruzzo rimarranno in funzione
“Tutte le sedi ed i laboratori di ARTA Abruzzo rimarranno in funzione e garantiranno l’attività ordinaria e le analisi relativamente alle acque potabili, così come richiesto dalle ASL competenti ed al contempo si è approvato un specifico Regolamento quale ulteriore misura per contrastare e contenere la diffusione l’emergenza epidemiologica da COVID-19”. A comunicarlo è il Direttore generale di ARTA Abruzzo Francesco Chiavaroli che aggiunge quanto segue: “Queste le decisioni assunte attraverso una delibera urgente avente per oggetto ‘Regolarmente attinente misure organizzative di Arta Abruzzo’. Entro la fine di marzo – spiega Chiavaoli - i Distretti completeranno i prelievi dei campioni di acque sotterranee e superficiali del primo trimestre dei monitoraggi regionali, mentre saranno interrotti i campionamenti di acque di scarico, siti contaminati, rifiuti, controlli AIA e AUA e in generale ogni prelievo/attività che comporti il contraddittorio e/o la presenza di persone estranee non dipendenti dell’Agenzia. Inoltre si stabilisce che fino a nuove disposizioni i laboratori non effettueranno attività che presupponga contraddittorio con persone esterne all’Agenzia, ad esclusione delle attivitàurgenti e/o in emergenza. Nello specifico l’Arta continuerà ad eseguire le ordinarie attività di campionamento effettuate esclusivamente da dipendenti dell’Agenzia e quindi senza l’intervento di persone estranee ad ARTA, come continueranno ad essere eseguite tutte le attività inerenti la balneazione ed in generale tutte le attività per il mare, sempre senza l’intervento di persone non dipendenti dell’Agenzia. A questo lavoro ovviamente viene aggiunto quello relativamente le attività inerenti la balneazione ed in generale tutte le attività per il mare, sempre senza l’intervento di persone non dipendenti dell’Agenzia, mentre sono sospese le attività relative al rumore ed ai campi elettromagnetici (sopralluoghi presso abitazioni, in luoghi al chiuso, presso attività produttive, pubblici esercizi, attività commerciali ecc.) che implicano potenziali contatti ravvicinati con persone non dipendenti dell’Agenzia, precisando che saranno assicurate le attività di sopralluogo e misura in ambiente sterno”.
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Coronavirus, gli agriturismi aderenti a Coldiretti resteranno chiusi
Anche in Abruzzo, come in tutta Italia, gli agriturismi della Coldiretti resteranno chiusi volontariamente nelle prossime due settimane per aderire alla campagna #iorestoacasa. Una decisione assunta dal Consiglio Nazionale della Coldiretti riunito in seduta straordinaria dal Presidente Ettore Prandini in videoconferenza per affrontare l’emergenza Coronavirus. Verranno comunque garantite – sottolinea la Coldiretti - le consegne a domicilio con iniziative di sostegno alle fasce piu’ deboli della popolazione in alcune realtà come il servizio “Caro nonno ti cibo!” rivolto agli anziani che offre la possibilità di prenotare e ritirare i piatti pronti della tradizione contadina, già caldi e confezionati in un apposito packaging salva freschezza.
Sono oltre 13 milioni le presenze stimate nell’ultimo anno nelle 23mila strutture agrituristiche diffuse su tutto il territorio nazionale con 253mila posti letto e quasi 442 mila coperti per il ristoro, sulla base di una analisi Coldiretti su dati Istat. Se la cucina è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, ma non mancano – continua la Coldiretti – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici.
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Coronavirus, non sara’ chiusa alcuna attivita’ all’ospedale di Lanciano
Non sara' chiusa alcuna attivita' all'ospedale di Lanciano, dove e' stata confermata la positivita' al coronavirus di una paziente ricoverata per un trauma. Tutti al lavoro, in assenza di sintomi, gli operatori sanitari che hanno avuto contatti con la persona positiva. Lo rende noto la Asl Lanciano Vasto Chieti. La donna, che non presentava sintomi al momento del ricovero, era stata isolata gia' alla comparsa della febbre il giorno seguente, in attesa dell'esecuzione del test. Da oggi e' stata trasferita presso l'unita' operativa di Malattie infettive di Chieti. Il reparto sara' sanificato e ugualmente operativo. Analoga procedura è stata seguita per gli ospedali di Ortona e Vasto, dove aveva prestato servizio nei giorni scorsi un medico risultato positivo al test.
Il direttore generale della Asl Thomas Schael, questa mattina ha inviato una circolare a tutti i dipendenti, nella quale viene richiamato il contenuto delle disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, che non prevedono la quarantena per gli addetti all'assistenza sanitaria e ai servizi pubblici essenziali che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva.
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