Redazione Notizie D'Abruzzo

Crollo hotel Rigopiano, archiviata l’inchiesta sui carabinieri forestali

E' stata archiviata dal gip del Tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, l'inchiesta a carico di tre carabinieri forestali nell'ambito della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola. Le ipotesi di reato formulate a carico dei tre - il tenente colonnello dei carabinieri forestali, Annamaria Angelozzi, e i sottufficiali Michele Brunozzi e Carmen Marianacci - erano falso materiale e falso ideologico. L'inchiesta era stata aperta dal procuratore aggiunto, Anna Rita Mantini, e dal sostituto, Salvatore Campochiaro, a seguito di una denuncia presentata il 21 novembre scorso dall'ex capo della squadra Mobile di Pescara. L'inchiesta riguardava le vicende relative alla telefonata effettuata dal cameriere Gabriele D'Angelo, una delle 29 vittime, la mattina del 18 gennaio 2017 per chiedere lo sgombero dell'hotel.

I pm hanno chiesto l'archiviazione del procedimento a carico dei forestali e il gip Bongrazio ha accolto la richiesta, sottolineando nel decreto di archiviazione che: "in riferimento' all'ipotesi di falso ideologico, dagli atti emerge l'insussistenza della condotta penalmente sanzionata dall'art.479 c.p." e che "i riferimenti all'ipotesi di falso materiale, non sussistano elementi per sostenere l'accusa in dibattimento non essendo risultato che i documenti ricevuti dagli indagati siano stati oggetto di manipolazione". Il gip inoltre sostiene che "non vi e' elemento alcuno che possa corroborare l'ipotesi dolosa delineante dal denunciante"

Il gip dunque ritiene che "possa condividersi la richiesta di archiviazione del pm non risultando possibili ulteriori indagini e preso atto del fatto che e' gia' all'attenzione dell'autorita' inquirente l'operato del personale della squadra Mobile di Pescara inerente la delega impartita il 23 gennaio 2017 , avendo Brunozzi presentato il 18 dicembre 2019 un esposto in merito ad eventuali omissioni del personale medesimo".

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L’identità industriale dell’Italia e dell’Abruzzo.

L’identita’ industriale dell’Italia e dell’Abruzzo.

In questi giorni vengono fuori indicazioni e dati molto pesanti sulla situazione economica e produttiva del nostro Paese. L’Istat ha segnalato un brusco calo della produzione industriale a dicembre del 4,3% che ha contribuito a far chiudere l’anno 2019 a meno 1,3%, con una domanda internazionale debole e con serie difficoltà per le nostre esportazioni. A ciò bisogna aggiungere che il prodotto interno lordo, nel quarto trimestre del 2019, è sceso dello 0,3%rispetto al trimestre precedente. Si tratta del dato peggiore dall’inizio del 2013. A ciò bisogna aggiungere i dati drammatici dell’occupazione che fino a qualche tempo fa erano stati incoraggianti (anche se caratterizzati dall’esplosione dei contratti a temine o part-time che hanno raggiunto la soglia dei 3 milioni e 123 mila unità) e che invece nel solo mese di dicembre hanno visto bruciare circa 75 mila posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione che resta al 9,8%. E questi elementi, ovviamente, non tengono conto della straordinaria e drammatica situazione economica e sociale conseguente all’esplosione del coronavirus nel nostro Paese con il rischio concreto di una pesante recessione e blocco della economia.

Ebbene in questa condizione viene da domandarsi:ha un futuro l’industria del nostro Paese? La risposta non può che essere affermativa in considerazione di ciò che ha rappresentato il sistema industriale nella recente storia economica e sociale del nostro Paese ed anche della nostra regione.

Questa mia personale convinzione viene rafforzata dalla lettura del bel libro di Giuseppe Lupo LE FABBRICHE CHE COSTRUIRONO L’ITALIA uscito in questi giorni a cura del quotidiano IL SOLE 24 ORE. Il libro propone un viaggio nell’immaginario industriale italiano, attraverso alcuni dei luoghi simboli della manifattura del nostro paese: Settimo Torinese, Genova, Aree, Rescaldina, Sesto San Giovanni, Bagnoli, Pozzuoli, Torviscosa, Porto Marghera, Ivrea, Terni, Valdagno.

L’autore, un profondo conoscitore della letteratura industriale, ha compiuto un viaggio reale in questi siti produttivi, calandosi in queste realtà, parlando con imprenditori ed operai trovando spesso realtà industriali e fabbriche in abbandono, alcune inserite in un contesto museale e gestite da fondazioni che conservano archivi, biblioteche,progetti industriali ed anche situazioni di imprese che continuano vivere, produrre e che producono fatturati ed utili significativi. Particolarmente toccanti e coinvolgenti sul filo della memoria sindacale le pagine dedicate alle realtà di Sesto San Giovanni, Arese, Bagnoli, Porto Marghera e Terni.

Il lavoro di Lupo rappresenta non tanto una operazione nostalgica, un recupero dell’orgoglio industriale italiano, come afferma Stefano Salis nella introduzione, offuscato da anni ed anni di ostilità verso la cultura industriale (che ha fatto breccia anche all’interno del sindacato!) ma indica anche una prospettiva per il futuro produttivo del nostro Paese. L’industria che nel dopoguerra è stata alla base del boom economico e sociale dell’Italia, con il passaggio dall’economia rurale a quella industriale, che ha consentito a milioni di operai di diventare “cittadini più consapevoli”anche nell’epoca dell’industria 4.0 e della dematerializzazione del lavoro può rappresentare ancora una risorsa per far uscire l’Italia da uno dei momenti più difficili.

Ma nel lavoro di Giuseppe Lupo c’è a mio avviso una grave dimenticanza rappresentata dalla assenza di ogni riferimento alla realtà industriale abruzzese. Recentemente durante la presentazione di un altro bel libro di Luigi Piccioni Sindacato, Ambiente e Sviluppo – La Cgil Abruzzo, i parchi e le origin della riserva Monte Genzana-Alto Gizio 1979-1996 a cura di Ediesse- lo storico Costantino Felice ha parlato di “rivoluzione industriale abruzzese”, di “modello di sviluppo virtuoso, niente affatto meridionale”di “caso unico in Italia ed in Europa” e di “nessuna cattedrale nel deserto” caratteristica quest’ultima di tante iniziative industriali, negli anni sessanta e settanta del secolo scorso, nelle regioni del nostro meridione.

L’Abruzzo industriale annovera siti come il polo chimico di Bussi che ha quasi centoventi anni di storia, uno dei primi siti di chimica di base di Europa, che ha subito pesanti ristrutturazioni e riconversioni produttive, che da dieci anni fa i conti con la questione della bonifica delle aree che attende interventi risolutivi, ma che ha sempre un futuro industriale se è vero che la nuova proprietà dello stabilimento che fa capo al presidente Donato Todisco ha l’obiettivo di creare a Bussi il più grande impianto europeo per prodotti in grado di depurare e potabilizzare l’acqua.

E la stessa area industriale della Val Pescara e di Chieti Scalo, in modo particolare, offre molti spunti di vicende produttive che andrebbero rinverdite: dalla ex Farad, alla Richard Ginori, alla Iac, alla Generaltex, alla Indusnova, solo per fare alcuni esempi di una zona industriale che occupava, nei tempi d’oro, oltre cinquemila persone. E’ in questo contesto che assume particolare importanza la battaglia culturale che sta portando avanti il Centro Studi Spezioli di Chieti tramite il suo attivo presidente Ugo Iezzi per non disperdere la memoria storica della Cartiera di Chieti, la Celdit, la vita sociale del suo quartiere il Villaggio Celdit e la istituzione di un museo storico.

E poi ci sono le storie industriali ed occupazionali dell’ATI, l’azienda tabacchi di Lanciano, della Monti di Città Sant’Angelo, dell’ex Italtel dell’Aquila, solo per fare alcuni esempi.

Ma nel presente ci sono presenze industriali rilevanti come la Pilkington e la Magneti Marelli in quel di Vasto, la L.Foundry ad Avezzano e poi la Sevel in Val di Sangro la più grande realtà dell’industria metalmeccanica non solo d’Italia, ma d’Europa che ha trasformato radicalmente un territorio, che prima del 1979 veniva definito”Valle della Morte” in un modello di sviluppo virtuoso.

La questione, a mio avviso, è che anche da noi, in Abruzzo, negli ultimi anni parlare di industria ha quasi rappresentato un disvalore, un elemento negativo. E questo anche nel sindacato. Dimenticando il grande contributo che il processo di industrializzazione ha dato alla crescita economica, sociale e di nuovi diritti della nostra regione. Ecco perché recentemente ho proposto la creazione di una fondazione per rinsaldare la memoria sociale dell’Abruzzo: una operazione culturale e politica che guardando al nostro passato offre una valida visione al futuro dell’Italia e dell’Abruzzo.

 

di Nicola Primavera

 

 

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Ater L’Aquila stanzia fondi per le case di Monticchio

Il Consiglio di amministrazione dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale (Ater) della provincia dell'Aquila ha stanziato con una decisione unanime la somma di 40mila euro per un primo intervento di riqualificazione del complesso di case popolari di Monticchio, frazione del comune dell'Aquila, in passato spesso al centro dell'attenzione per la situazione di degrado. In particolare, verranno sanificati e igienizzati gli ambienti limitrofi all'insediamento. L'intervento verra' terminato nel giro di un mese. L'Ater ha anche deciso di inserire nel bando per l'assegnazione della concessione del limitrofo centro sportivo e ricreativo, la clausola secondo la quale la societa' o l'associazione che avra' la gestione, dovra' prevedere una corsia preferenziale per l'ingresso e l'utilizzo, in forma gratuita, della struttura da parte degli assegnatari della case Ater e dei residenti di Monticchio. Saranno sostituiti i cassonetti d'intesa con il presidente dell'Azienda servizi municipalizzati (Asm) del comune dell'Aquila, Lanfranco Massimi. 

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Pescara battuto 2-0 dallo Spezia

Un'autorete di Scognamiglio e la rete di Gyasi nella ripresa regalano tre punti allo Spezia contro il Pescara. Al Picco si gioca a porte aperte con lo Spezia che parte forte, creando subito una grossa opportunita' con Maggiore, ma la palla sfiora il palo alla destra di Fiorillo. Sempre Maggiore impegna Fiorillo da fuori area con un destro velenoso. Il Pescara si vede solo con un'azione di Galano con palla sull'esterno della rete. Nella ripresa il canovaccio non cambia, ma la pressione porta subito i frutti con il gol del vantaggio provocato da Galabinov che appoggia di testa su cross di Matteo Ricci, realizzato da Scognamiglio che sorprende Fiorillo deviando nella propria porta. Il raddoppio non tarda tanto ad arrivare ed e' frutto di un'azione spettacolare Gyasi - Maggiore - Gyasi conclusa dall'attaccante con un diagonale preciso. La partita finisce qua, lo Spezia gestisce e sfiora il terzo gol.

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Ferrovie, Biondi e Liris plaudono agli interventi sulla Pescara – Roma e chiedono attenzione per L’Aquila

 "Lo sviluppo dell'Abruzzo non puo' prescindere dal potenziamento della dorsale tirreno-adriatica e l'accordo per la velocizzazione della linea ferroviaria tra Pescara e la capitale e' la dimostrazione plastica dell'impegno che il presidente della Regione, Marco Marsilio, e la sua maggioranza, stanno portando avanti per far uscire l'Abruzzo dall'isolamento subito da anni". Cosi', in una nota congiunta, l'assessore regionale alle Aree interne Guido Liris e il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, in merito al protocollo sottoscritto ieri a Roma dal governatore, Marco Marsilio, con il Ministero per le infrastrutture e Trasporti, Rete ferroviaria italiana e Regione Lazio. "Grazie all'impegno di Marsilio si sono potute, finalmente, sbloccare risorse ferme da troppo tempo per impegnarle a beneficio dell'intero complesso dei trasporti abruzzese. Il protocollo prevede investimenti sia sulla rete infrastrutturale che sui servizi. Per quel che riguarda il collegamento con Rieti e Sulmona, e' necessario continuare a lavorare per la sua completa elettrificazione, affinche' diventi realmente attrattivo per i passeggeri. Secondo Biondi e Liris, ex vice sindaco dell'Aquila, "il programma di investimenti per consentire a L'Aquila e al suo territorio di superare il gap infrastrutturale in ambito ferroviario e' gia' in essere. E non ha mancato di ribadito, nel novembre scorso, l'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi), Maurizio Gentile, ricordando gli sforzi in atto per l'elettrificazione della tratta Terni-L'Aquila-Sulmona ed il potenziamento del collegamento con Pescara attraverso la bretella di Pratola Peligna. Iniziative strettamente connesse con il sistema di trasporto su ferro tra Pescara e Roma". 

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A Pineto torna BiblioCine, sei film proiettati dal 13 marzo al 24 aprile 2020 sul tema Un’idea di famiglia

Un’idea di famiglia”, questo il filo conduttore dei sei film in cartellone per l’edizione 2020 di "BiblioCine". L’iniziativa, a cura della Biblioteca comunale “Vanessa Creati” di Pineto con il supporto dell’Associazione Stile Libero, di validi collaboratori esterni appassionati di cinema e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Pineto, è alla sua settima edizione. La rassegna propone film selezionati con cura e anche i titoli proposti per il 2020 sono vari e pensati per andare incontro alle esigenze di un pubblico diverso per età e interessi. I film saranno proiettati nella Sala Teatro del Palazzo Polifunzionale di Pineto dalle 21, a ingresso libero. Si inizia il 13 marzo con “Due per la strada” film del 1967 di Stanley Donen e la rassegna terminerà il 24 aprile con “Quel giorno d’Estate” del 2018 di Mikhael Hers.

 

Nel dettaglio il programma prevede anche per il 20 marzo la proiezione del film “Father and Son” del 2013 di Hirokazu Kore’eda, il 27 marzo ci sarà “La guerra è dichiarata” del 2011 di Valerie Donzelli. Il 3 aprile verrà proposto “Dietro la maschera” di Peter Bogdanovich del 1985, mentre il 17 aprile sarà proiettata la pellicola del 2008 “Pranzo di Ferragosto” di Gianni Di Gregorio.

 

 “Quest'anno la programmazione prevede il filone della famiglia, - spiega il Consigliere del Comune di Pineto con delega agli eventi e alle manifestazioni Marco Giampietro, - tema sviluppato attraverso sei film straordinari e significativi. A fine proiezione, come è accaduto anche gli altri anni, ci sarà un dibattito sul film. Ringrazio quanti si sono adoperati per organizzare questa edizione: dal personale della biblioteca, ai dipendenti comunali, passando per i tanti volontari, anche tra i fruitori del cinema, che da sempre partecipano alla rassegna e quanti si sono adoperati per la buona riuscita di questo progetto, in particolare l'Associazione Stile Libero, che si è offerta per collaborare con la Biblioteca Comunale”.  

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Rinnovata segreteria politica dei Giovani Democratici della provincia di Teramo

Nella giornata di ieri il Segretario provinciale dei Giovani Dem Fabio Ranalli ha sciolto ia sua Segreteria, nominata subito dopo il congresso provinciale del 2 settembre 2019.
“Una scelta importante e doverose - dichiara Ranalli -  perché a tutti i livelli territoriali i giovani dem si stanno rinnovando e stanno celebrando congressi mentre nel nostro caso il congresso non si doveva tenere perché svolto pochi mesi fa, quindi volevo lanciare un segnale a livello regionale e nazionale per far capire che anche i giovani dem della provincia di Teramo sono pronti ad affrontare una nuova fase dell’organizzazione giovanile del Partito Democratico.”
 
Infatti il Segretario Ranalli poche ore dopo ha annunciato una nuova segreteria, che possiamo definire un “RANALLI BIS”.
“Ringrazio la Segreteria uscente e sono contento che questi ragazzi - commenta Ranalli -  si siano resi disponibili per partecipare attivamente alla vita della giovanile teramana.
Ora andremo spediti verso i nostri obiettivi e cercheremo di far avvicinare quanti più giovani possibili alla nostra bella realtà politica.
Il segnale che voglio mandare alla provincia di Teramo e quello che noi ci siamo e ci saremo sempre al fianco dei giovani di tutte le persone.”
 
Inoltre ieri sera si è tenuta la prima riunione di Segreteria dove il Segretario Fabio Ranalli ha ufficializzato la nuova Segreteria e le deleghe assegnate:
 
 
Fabio Ranalli nato a Atri 26-09-1995 
Licenza media, Diploma in Turismo e Accoglienza Turistica presso Buonvicino di Napoli. 
Studente di Scienze Politiche con indirizzo Internazionale ed Europeo presso UniTe. Oltre ad essere Segretario della stessa ha la delega ai Borghi ed Enti Locali.
 
 
Lorenzo Di Vittorio nato a Giulianova 21-07-2002
Licenza media, studente presso Saffo indirizzo Scientifico opzione scienze applicate di Roseto. Oltre ad essere Segretario della consulta Provinciale degli studenti di Teramo è Vicesegretario e Tesoriere con Delega all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile.
 
Antonio Di Blasio nato a Atri 01-04-1996 
Licenza media, Diploma in amministrazione, finanza e marketing, presso Zoli Atri, laurea in economia presso UniTe, studente di management, finanza e sviluppo presso Università degli Studi "G. d'Annunzio"Chieti – Pescara. Segretario del PD Circolo di Silvi. È presidente della stessa con delega all’ Organizzazione Tesseramento e Coordinamento dei Segretari di Circolo.
 
Irene Bizzarri nata a Giulianova 23-11-1994 
Licenza media, Diploma linguistico presso il Saffo di Roseto, laurea triennale in scienze politiche presso UniTe. Studente in scienze internazionali e diplomatiche presso l'Alma Mater Studiorum. Delegata in Assemblea Regionale PD e fa parte della conferenza delle Donne democratiche. Nei GD ha la delega alle Pari Opportunità alla Cultura e alle Attività Ricreative.
 
Matteo Settepanella, nato ad Ascoli Piceno 8-09-1992
Licenza media, Diploma istituto tecnico commerciale di Nereto. Studente di Giurisprudenza presso UniTe. Membro della Segreteria ANPI Nereto. Delegato al Lavoro, allo Sviluppo Economico, alla Giustizia e alla Legalità.
 
Matteo Santarelli nato a Atri 13-12-1998
Licenza media, Diploma in Amministrazione Finanza e Marketing presso l’istituto superiore Moretti di Roseto. Studente in Scienze Politiche presso UniTe. Delega alla Scuola, Università e Ricerca e Associazionismo e Volontariato

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Domenica 8 marzo Cultour Pianella ricorda Briseide Verrotti primo sindaco donna di Pianella

Domenica 8 marzo alle ore 19.00 presso l'Officina del Talento in Via Umberto I a Pianella l'Associazione Cultour Pianella, composta quasi esclusivamente da donne, festeggia tre anni di attività con un convegno su Briseide Verrotti primo sindaco donna di Pianella. Dopo l'introduzione di Serena D'Incecco della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara, seguirà  l'intervento dell'operatrice d'archivio Silvia Cancelli, già  responsabile dell'Archivio Storico del Comune di Pianella, dal titolo 'Cenni storici sulla vita e le opere di Briseide Verrotti'. Concluderà Anna Bruna Giansante Consigliere Nazionale ANCI con delega alle Pari Opportunità. Modera la serata Loris Di Giovanni. 

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Riqualificazione di Via Mazzini, continua la stagione di grandi opere a San Giovanni Teatino

Sono quasi terminati, a San Giovanni Teatino, i lavori di riqualificazione di Via Mazzini. Gli interventi, realizzati dalla ditta aggiudicataria “Diodato Srl”, prevedevano una base di gara di 137mila euro e sono stati aggiudicati per un importo di contratto di 96.209,28 euro oltre i.v.a..

 

Il progetto fa parte di un ampio piano di opere pubbliche, che riguarda vari snodi strategici cittadini: “Dopo il rifacimento dell’asfalto in Via Aldo Moro, Via Vittorio Emanuele e Via Amendola – spiega il Sindaco Luciano Marinucci – ora tocca a Via Mazzini essere oggetto di lavori di riqualificazione. Quest’opera è strategica per la nostra comunità, perché completa un percorso pedonale e ciclabile che congiunge il centro di San Giovanni Teatino a Dragonara. Questa stagione di grandi opere sta cambiando faccia alla nostra città, rendendo le nostre strade sempre più sicure, comode e curate. Il tutto, è bene ricordare, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, perché i lavori sono finanziati grazie alla Convenzione Terna”.

 

Gli interventi di riqualificazione prevedono la fresatura dell’attuale tappetino e il suo rifacimento, il rifacimento della segnaletica orizzontale e la realizzazione di un nuovo tratto di rete per lo smaltimento delle acque meteoriche.

 

“Con questo intervento – dichiara l’assessore all’Urbanistica Ezio Chiacchiaretta – proseguiamo nell’opera di ammodernamento della città rispetto agli obiettivi che ci eravamo prefissati. Via Mazzini è una delle strade principali di attraversamento del traffico fra Chieti e Pescara ed è uno snodo essenziale anche per la viabilità locale. Anche altre zone del paese sono interessate da interventi e, da qui a breve, tutto il territorio beneficerà di una profonda opera di riqualificazione che era l’obiettivo dell’Amministrazione Marinucci. Lavoriamo in questo senso, nel modo più veloce possibile, per migliorare la qualità della vita dei cittadini di San Giovanni Teatino”.

 

“I lavori saranno completati nel più breve tempo possibile – prosegue il Sindaco Luciano Marinucci – in modo da restituire alla cittadinanza, e a tutte le persone che ogni giorno percorrono le nostre vie per lavoro o per svago, una strada completamente riqualificata, all’altezza di una città che, grazie ai suoi servizi e alla sua posizione strategica, si conferma sempre di più come punto di riferimento per l’intera Area Metropolitana”.

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Montesilvano. A scuola di Protezione Civile, al via il corso per volontari. 

Ieri sera si è svolta la presentazione del corso per volontari della protezione civile, il vice sindaco Paolo Cilli e il comandante della polizia locale Nicolino Casale hanno portato il saluto dell’amministrazione comunale, ringraziando il presidente di Montesilvano Gianni Faieta per il compito che l’associazione svolge sul territorio.

“La cultura della protezione civile – spiega il vice sindaco e assessore alla Protezione civile Paolo Cilli - è determinante per diffondere la resilienza e per responsabilizzare le persone davanti ai rischi. Per la nostra città è una garanzia poter contare su uomini preparati e aggiornati costantemente. Il Corpo Volontari Protezione Civile Onlus di Montesilvano è un punto di riferimento importante, il loro lavoro in numerose occasioni è stato prezioso per la città. Siamo felici di vedere che numerosi giovani, attraverso il corso di formazione, si metteranno in gioco per sostenere il territorio. Ringrazio il presidente Faieta e tutti i volontari, che sono sempre presenti nei momenti di emergenza e auguro un sereno e proficuo corso a tutti i partecipanti”.

Al momento sono 47 gli aspiranti volontari. Il corso tratterà di temi quali la tutela dell’ambiente, la percezione, la conoscenza e la gestione del rischio. In tutto sono previsti dieci incontri (martedì e venerdì sera) per un totale di cinque settimane con la formazione frontale affidata a docenti di varie componenti del sistema di protezione civile: dipartimenti nazionale di protezione civile, 118, vigili del fuoco e tanti altri.

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