Redazione Notizie D'Abruzzo

Jacques Attalì a Pescara. Il 31 gennaio evento su Cittadinanza Europea, Diritti Fondamentali e Pareggio di bilancio

 

Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 17,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, si terrà una Lectio Magistralis di Jacques Attalì.

All’evento, patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Pescara, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dal Comune di Pescara parteciperanno :

Marco Presutti, Presidente di Europa Prossima, Luciano D’Amico, Rettore emerito dell’Università di Teramo, Francesca Caroccia, Docente Università dell’Aquila, Luciano D’Alfonso, Senatore della Repubblica, Massimiliano Balloriani, Magistrato TAR Pescara e Oberdan Forlenza, Consigliere di Stato.

Sarà presente Giampiero Massolo, Presidente di Fincantieri. Modera l’incontro Augusta Consorti, Pro Rettore dell’Università Chieti Pescara.

L’incontro è organizzato dal Senatore Luciano D’Alfonso: “Il 31 gennaio Pescara si fa grande accogliendo uno dei più grandi pensatori dell’Europa migliore, che si mette in cammino grazie alla forza irripetibile delle idee.

Discuteremo per la prima volta in Italia, idoneamente, di Cittadinanza europea, ponendoci queste domande: Cosa è? Dove si prevede “statutariamente”?Cosa aggiunge rispetto a quella nazionale? Diritti e doveri della cittadinanza europea come si combinano? Si può ingrandire la capienza dei diritti e quella dei doveri? “Aumentare” la Cittadinanza europea aiuterebbe il cammino esigente degli Stati Uniti d’Europa?

Gli chiederemo cosa pensa delle Città, quanto cambieranno nei prossimi 20 anni e che rapporto ci ritroveremo tra la bellezza dei piccoli comuni delle terre alte (non solo italiane) e le grandissime città delle terre piane europee. La Città è nata per rispondere ad esigenze di protezione e di incontri di interessi, ma è in profondissimo cambiamento, a causa della tecnica e dei pericolosi conflitti che si depositano nelle sue periferie superate.

Chiederemo cosa diventeranno le città con il superamento definitivo dei confini urbani anche per merito della digitalizzazione e della realtà virtuale...

Sarà un volenteroso combattimento di idee, - conclude il Senatore - consapevoli che non tutta conoscenza deve derivare solo dalla esperienza accaduta, ma possiamo e dobbiamo scommettere sulla qualità delle idee e del pensiero che elaborano, vedono lontano, e anticipano.”


Chi è Jacques Attalì?

Jacques Attali (Algeri, 1º novembre 1943) è un economista, saggista e banchiere francese.

Figlio di un agiato commerciante di religione ebraica, ha vissuto ad Algeri fino al trasferimento della sua famiglia a Parigi nel 1956. Compie studi brillanti e prestigiosi: liceo Janson-de-Sailly (ha tra i compagni di corso Laurent Fabius e Jean-Louis Bianco, futuro direttore di gabinetto di François Mitterrand), École polytechnique, dottorato in scienze economiche, laurea in ingegneria all'École des mines, all'Institut d'études politiques (Sciences-Po) e specializzazione all'École nationale d'administration (Ena) di cui è terzo classificato nel 1970 insieme a Philippe Séguin e Louis Schweitzer.

Nel 1968, svolge il suo stage dell'École nationale d'administration nel dipartimento della Nièvre, all'epoca presiduto da François Mitterrand. Ma la collaborazione con il futuro presidente della Repubblica incomincerà nel 1973, in prossimità delle elezioni presidenziali del 1974, e si farà più intensa nel 1981. Il compito principale di Attali è di formare Mitterrand sulle materie economiche, che rappresentano il suo punto debole di fronte all'avversario Valéry Giscard d'Estaing.

Nel 1970 entra al Consiglio di Stato come uditore. Incomincia l'intensa attività pubblicistica (con uno dei suoi primi libri otterrà un premio dell'Accademia delle Scienze), che al 2008 annovera una cinquantina di opere di argomento diverso, compresi dei libri per l'infanzia. È professore di economia all'università di Parigi-Dauphine, all'École polytechnique e all'École des Ponts et Chaussées. Nel 1979 partecipa alla fondazione dell'organizzazione Action internationale contre la faim, attuale Action contre la faim (ACF).

"Eminenza grigia" di Mitterrand

Una volta eletto presidente della Repubblica, il 10 maggio 1981 Mitterrand nomina Attali suo "consigliere speciale". Oltre a seguire in prima persona l'attività del presidente della Repubblica, prendendo meticolosamente nota degli eventi, il suo compito principale consiste nella preparazione dei vertici internazionali. Il resoconto di dieci anni di collaborazione è contenuto nei Verbatim pubblicati a partire dal 1994, vero e proprio diario giorno per giorno dell'Eliseo.

Banchiere internazionale

Resta all'Eliseo fino al 1991, quando è nominato presidente della londinese Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l'istituzione finanziaria istituita su iniziativa dello stesso Attali dai governi occidentali per accompagnare i paesi dell'Europa centrale e dell'ex Unione Sovietica nella transizione verso un sistema economico di libero mercato. Resta in carica fino al 1994.

Nel 1994 ha creato lo studio Attali & Associés (A&A), destinato a fornire consulenze in materia di strategia, ingegneria finanziaria e fusione-acquisizione di grossi gruppi economici. Nel 1998 Attali ha fondato l'associazione no profit PlaNet Finance presente in 60 paesi che finanzia, consiglia e forma 10 000 società di microfinanza.

La commissione Attali

È presidente della "Commissione per la liberazione della crescita" nominata dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy il 30 giugno 2007. È probabile che il nome di Attali sia stato suggerito a Sarkozy dal suo ex compagno di corso all'Ena Philippe Séguin, destinato in un primo momento a tale incarico. La commissione è composta da 42 membri fra loro eterogenei per formazione, esperienza professionale e convinzioni politiche. Fra di essi vi sono economisti, analisti, storici, demografi, politici, imprenditori, dirigenti pubblici, giornalisti, ma anche scrittori e medici. Fra i componenti anche membri stranieri, tra cui gli italiani Franco Bassanini e Mario Monti. La commissione ha concluso i suoi lavori il 23 gennaio 2008 con la presentazione di un Rapporto finale comprendente 316 proposte formulate consensualmente dai componenti il collegio.

( tratto da Wikipedia)

 

 

 

 

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Il lavoro richiesto e offerto: per l’Apl CNA di Pescara bilancio positivo

Bilancio positivo per l’Agenzia per il lavoro della CNA di Pescara. I numeri dicono che la struttura di via Cetteo Ciglia ha chiuso la propria attività di incrocio tra domanda e offerta di lavoro, nel 2019, con cifre interessanti. In dettaglio, si tratta di 93 attivazioni di tirocini extracurriculari; di 26 assunzioni tramite il programma “Garanzia giovani”, 17 delle quali a tempo indeterminato, 7 in apprendistato professionalizzante e 2 a tempo determinato; di 74 nuove assunzioni a tempo indeterminato tramite il programma “Garanzia lavoro”; di 14 trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato tramite il programma “Garanzia lavoro”; di 45 nuove attivazioni di tirocini attraverso il progetto “Puoi”; di 31 nuove attivazioni di tirocini attraverso il progetto “Garanzia giovani”.

Un risultato considerevole, insomma, per il team della CNA pescarese diretta da Carmine Salce, in cui operano Massimo Renzetti, Margherita Pastore ed Emiliano Cicconi. Gruppo di lavoro che nel 2020 si cimenterà anche con gli scenari inediti collegati alla cosiddetta “fase 2” del reddito di cittadinanza, ed in particolare alle problematiche poste dalla concessione ai beneficiari dell’assegno di ricollocazione previsto dalla misura: grazie a questo strumento, quanti percepiscono il reddito di cittadinanza saranno assistiti nella ricerca di un lavoro anche attraverso le Agenzie per il lavoro.

«In una regione dove gli effetti della crisi restano importanti sul tessuto economico e produttivo – commenta il presidente della confederazione artigiana pescarese, Cristian Odoardi – la possibilità di utilizzare incentivi di qualunque natura per assumere offre lo spazio per incrociare positivamente domanda e offerta di lavoro. E trova da parte delle imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, una risposta positiva. Il problema, semmai, è quello di far conoscere ai destinatari, penso in particolare ai giovani, l’esistenza delle diverse offerte e opportunità in campo. Nel 2020 moltiplicheremo gli strumenti informativi per arrivare ai destinatari, anche attraverso una rete più stabile di collegamenti con il mondo dell’istruzione, dell’università, delle istituzioni locali».

 

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Bollicine di solidarietà per Komen a Pescara con ‘Fashion&Bubbles for Pink Ladies’

Appuntamento di solidarietà il prossimo 23 gennaio, dalle 18.30 a Pescara in corso Umberto, nella boutique Coltorti. Nell’ambito del festival Spumantitalia si svolgerà la “Fashion&Bubbles for Pink Ladies” in favore del Comitato Abruzzo della Komen Italia, organizzazione di volontariato che si batte per la prevenzione dei tumori e che a settembre 2019 ha organizzato la Race for the cure con oltre 5 mila partecipanti. “Un ringraziamento di cuore voglio rivolgerlo a Coltorti boutique Pescara per l’organizzazione di “Fashion&Bubbles for Pink  Ladies” – ha dichiarato Isabella Marianacci Presidente del Comitato Abruzzo della Susan G.Komen Italia, organizzazione basata sul volontariato da vent’anni in prima linea nel campo della lotta e della  prevenzione dei tumori del seno  –. Con la prima edizione della Race for the Cure Pescara 2019 abbiamo mobilitato oltre 5000 partecipanti e l’Abruzzo ha dimostrato grande generosità ed attenzione nei confronti di  una patologia purtroppo oggi diffusissima come il tumore del seno. Stiamo già lavorando all’edizione della Race Pescara 2020 per continuare a diffondere la cultura della prevenzione sul nostro territorio, mantenendo sempre  alto il livello di attenzione su questa problematica dalla grande rilevanza sociale”.

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Dal 2007 crollato il monte ore di 2,3 miliardi

Rispetto al 2007 c'e' stato un recupero del numero di occupati persi, ma il nostro monte ore lavorate e' crollato di 2,3 miliardi (-5%). Ad aver patito questa caduta verticale non sono stati i lavoratori dipendenti, bensi' gli autonomi. Lo rileva la Cgia. Se i primi, infatti, tra il 2007 e la fine del 2018 hanno avuto una contrazione delle ore lavorate pari a 121 milioni (-0,4%), i secondi, invece, hanno perso quasi 2,2 miliardi di ore (-14,4%). Nei primi 9 mesi del 2019 (ultimo dato disponibile) la situazione e' in via di miglioramento. Nel confronto con lo stesso periodo del 2018, infatti, autonomi e dipendenti hanno incrementato di 175 milioni lo stock di ore lavorate (+0,5%).Con un'occupazione in aumento e un monte ore lavorate ancora molto inferiore al livello pre-crisi, la produttivita' del lavoro, tuttavia, non ha registrato alcuna significativa crescita, sottolinea la Cgia. Oltre ad aver costretto alla chiusura molte piccole attivita', la bassa crescita del Pil registratasi negli ultimi 12 anni ha condizionato negativamente anche la qualita' dei nuovi ingressi nel mercato del lavoro. Se i lavoratori dipendenti a tempo parziale sono aumentati di oltre 1 milione di unita' (+40,2% sul 2008), lo stock di quelli full time, invece, e' sceso di 341 mila unita' (-2,3% sul 2008). Il calo delle ore lavorate e' stato maggiore al Mezzogiorno: -10,7% (pari a -1,4 miliardi di ore lavorate) tra il 2007 e il 2016 (ultimo anno in cui i dati regionali sono a disposizione); -5,8% nel Nordest (-563 milioni), il -5,7% nel Nordovest (-755 milioni), -5,1% nel Centro (-491 milioni). Tra le regioni i cali piu' importanti si sono visti in Molise e in Sicilia (entrambi -12,4%), in Campania (-12,3%) e in Basilicata (-11,1%). Per contro, la Lombardia (-4,8%), il Lazio (-2,9%) e il Trentino Alto Adige (-1,1%) sono state le meno interessate da questo fenomeno. Tra il 2008 e il 2018 l'escalation del numero di dipendenti a tempo parziale ha specie interessato il Sud (+355.000 unita', +55,4%). Piu' contenuto il dato che ha riguardato il Centro (+226.000, +41,1%), il Nordovest (+275.000, +35,7%) e il Nordest (+187.000, +30,1%). Campania (+68,6%), Calabria (+66,7%) e Puglia (+62,3%), invece, hanno registrato la piu' alta percentuale di crescita. Marche (+26%), Umbria (+22,8%) e Veneto (+12%), viene infine indicato, sono state meno coinvolte dall'aumento della "precarizzazione" del mercato del lavoro.(

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In Italia tassi di sopravvivenza ai tumori più alti che in Europa

In Italia il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di malattie oncologiche e' piu' alto della media europea anche se il sistema sanitario nazionale soffre ancora di forti diseguaglianze tra Nord e Sud e ha un problema di accesso alle cure. E' quanto si legge nel rapporto "State of Health in the EU: Italy. Country Health Profile 2019" elaborato dall'Ocse e presentato questa mattina a Bari, nell'aula del consiglio regionale pugliese, nell'ambito di un evento organizzato dall'Aress Puglia in collaborazione con la Commissione europea, Ocse e Osservatorio Europeo sui Sistemi Sanitari e sulle Politiche Sanitarie. Il report analizza l'efficacia del sistema sanitario italiano paragonandolo a quello di 26 Stati membri dell'UE. Per il tumore alla prostata, in Italia il tasso di sopravvivenza e' del 90% contro una media dell'87% nel resto di Europa; il tasso di sopravvivenza per il cancro ai polmoni e' del 16% in Italia, 15% in Europa; quello al seno 86% in Italia contro l'83% europeo; per il tumore al colon, il tasso di sopravvivenza in Italia e' pari al 64%, in Europa 60%. "Il sistema sanitario nazionale - si legge nel rapporto - fornisce di norma cure efficaci e tempestive per i pazienti oncologici". Piu' in generale, e' l'intero sistema sanitario italiano ad essere promesso: in Italia, infatti, si registrano tassi di mortalita' piu' bassi rispetto alla media europea anche per le cardiopatie ischemiche, ictus e cancro colon-rettale. Pero', sono le disparita' tra Regioni nella qualita' dei servizi e nell'accesso alle cure il tallone d'Achille: basti pensare che gli abitanti del Nord vivono oltre tre anni in piu' rispetto a quelli del Sud. Non solo: nel 2017, il 2% circa della popolazione italiana ha denunciato un bisogno sanitario non soddisfatto principalmente a causa di problemi connessi ai costi e a problematiche legate ai tempi di attesa. "I dati sui bisogni sanitari non soddisfatti - si legge nel rapporto - indicano notevoli differenze di accesso alle cure tra le regioni: i cittadini delle regioni meridionali, meno prospere, hanno una probabilita' quasi doppia di riscontrare un bisogno sanitario non soddisfatto rispetto a quelli nelle piu' ricche regioni settentrionali. Nelle regioni meridionali sono superiori anche il tasso di bisogni sanitari non soddisfatti legati ai tempi di attesa e alle distanze da percorrere". Il sistema sanitario e' efficace nonostante i minori fondi investiti: nel 2017 l'Italia ha destinato alla sanita' l'8,8 % del proprio Pil, collocandosi al di sotto della media europea, pari al 9,8 %. La spesa sanitaria pro capite si e' attestata a 2.483 euro, oltre il 10 % in meno rispetto alla media dell'Europa, pari a 2.884 euro. Gli stili di vita, secondo il rapporto Ocse, incidono sui decessi: circa un terzo delle morti registrate nel 2017 e' attribuibile a fattori di rischio comportamentali, tra cui i rischi connessi alla dieta, il tabagismo, il consumo di alcolici e la scarsa attivita' fisica. Nel dettaglio, nel 2017, 98.000 decessi sono riconducibili a rischi connessi alla dieta, 90.000 al fumo di sigarette. Sul fronte della patologie, invece, cardiopatia ischemica (90 decessi ogni 100mila abitanti) e ictus (75 decessi ogni 100mila abitanti) sono le due principali cause di morte. Infine, il rapporto evidenzia un rischio di carenza di medici per il mancato ricambio generazionale: nel 2017 piu' della meta' dei medici italiani in attivita' aveva 55 o piu' anni, la percentuale piu' elevata di Europa (media di 38 anni). Parallelamente, l'Italia, tra il 2010 e il 2018, ha "perso" 8.800 giovani medici che hanno preferito trasferirsi all'estero. 

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Atessa, tre ragazze ferite in un incidente stradale

E' di tre ragazze ferite il bilancio di un incidente stradale avvenuto ad Atessa. La vettura su cui viaggiavano, condotta da un ragazzo di Chieti (20) rimasto solo contuso, e' finita fuori strada nei pressi del terminal bus autostazione ed ha impattato contro un muretto a lato della carreggiata. Le condizioni sanitarie peggiori le ha riportate una ragazza di Opi , di 19 anni, soccorsa dal 118 ed elitrasportata in codice rosso all'ospedale di Pescara dove e' stata ricoverata per politrauma. In ospedale, a Lanciano, sono finite anche due sorelle di Tornareccio, di 18 e 21 anni, le cui condizioni sono apparse meno gravi. 

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L’Abruzzo intero si unisce nel ricordo della tragedia dell’hotel Rigopiano

Alle ore 16.49 in punto, orario in cui il 18 gennaio 2017 una enorme valanga travolse e distrusse l'hotel Rigopiano di Farindola provocando la morte di 29 persone, il suono delle trombe, seguito da un momento musicale, ha ricordato tra la commozione generale la tragedia durante la cerimonia per il terzo anniversario in corso al palazzetto dello sport di Penne, in quella che all'epoca fu la sede operativa dei soccorsi. Allo stesso orario e' stato scoperto un pannello gigante raffigurante i volti delle vittime.

Alla cerimonia, oltre ai parenti delle vittime e ad alcuni dei superstiti, stanno partecipando, tra gli altri, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, il prefetto di Pescara, Gerardina Basilicata, l'ex vicepresidente del Csm e consigliere regionale Giovanni Legnini, esponenti politici regionali e locali, rappresentanti delle forze dell'ordine, tra cui il questore di Pescara e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.

"Oggi rappresento lo Stato che deve essere qui in silenzio a dire ai familiari che e' al loro fianco e che lo sara' per tutto questo percorso. Che chiedera' scusa ogni volta che ci sara' da chiedere scusa per non aver avuto la capacita' di difendere le vite e proteggere i loro familiari". Cosi' il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel suo intervento al Palazzetto dello Sport di Penne, dove ha partecipato alla commemorazione delle vittime di Rigopiano. "E' un dovere istituzionale e morale di dare una risposta di giustizia sapendo che quella giustizia e quella verita' non riportera' in vita i vostri fratelli, padri, madri e figli che sono morti tre anni fa", ha aggiunto. "Lo Stato ci sara'- ha detto ancora Bonafede-. Oggi raccolgo il ricordo, la memoria, il vostro dolore e i vostri sguardi ricordando a me stesso e a tutti quelli che lavorano nelle istituzioni che tutti i giorni dell'anno siamo chiamati a lavorare senza sosta a testa bassa, per scrivere leggi che possono impedire tragedie come quella di Rigopiano". Per Bonafede la risposta che lo Stato deve dare ai familiari e' "che i responsabili di quello che e' successo possano pagare. E' questa la mia promessa ed e' tutto quello che posso fare. Nessuna delle vostre lacrime e delle vostre parole rimarra' qui oggi".

L'Abruzzo intero si è stretto nel ricordo della tragedia del 18 gennaio 2017 quando l'hotel Rigopiano fu travolto da una valanga che provoco' la morte di 29 persone. In seguito alla rimozione delle macerie, per chi non conosce la zona, da cio' che oggi visibile e' difficile capire dove fosse collocato l'hotel. Resta il totem, l'insegna del resort, neppure sfiorato dalla valanga. Rimangono le fondamenta, alcuni locali e qualche parte di quello che un tempo fu uno degli alberghi piu' lussuosi d'Abruzzo. Impressiona, alzando lo sguardo, il canalone creato dalla valanga, dove sono ancora presenti e ben visibili detriti e resti di alberi divelti. Sul totem ci sono le foto di tutte le vittime, posizionate dopo la tragedia, quasi a rappresentare un simbolo indelebile della memoria

 

Nella foto l'immagine di tre anni fa dei resti dell'hotel

 

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Rigopiano, Sospiri: Regione al lavoro per evitare il ripetersi di queste catastrofi

Il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha partecipato alla commemorazione della tragedia di Rigopiano. Presente innanzitutto al momento di raccoglimento nel luogo dove persero la vita 29 persone e poi alla fiaccolata con i familiari delle vittime che si e' conclusa nel piazzale della Chiesa di San Nicola di Farindola dove si e' tenuta la Santa Messa. "Siamo qui come 3 anni fa - ha detto Sospiri - non solo per esprimere la nostra vicinanza a chi ha perso i propri cari in questa immane tragedia, ma per testimoniare il nostro impegno come amministratori. La Regione Abruzzo e' al lavoro e mettera' in campo tutti le azioni necessarie affinche' catastrofi come questa non si ripetano più"

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M5S, si vota per i facilitatori regionali

"Lunedi' su Rousseau si vota per eleggere i facilitatori regionali. Ecco le liste di tutti i candidati". Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, rimandando all'annuncio pubblicato sul Blog delle stelle su cui sono pubblicato tutti i nomi. "Si comunica che nelle regioni Abruzzo, Marche, Trentino Alto-Adige e Veneto per l'Area Formazione e Coinvolgimento non si procedera' alla votazione sulla piattaforma Rousseau in quanto il numero di candidati e' uguale o minore rispetto al numero di facilitatori richiesti. In assenza di candidati la designazione sara' a cura del Capo Politico e Team del Futuro", spiega tra l'altro il Blog delle stelle. "Questi giorni di esposizione pubblica dei nominativi sono estremamente importanti sia per consentire agli iscritti di guardare con attenzione i profili dei candidati e poter scegliere con la massima consapevolezza il giorno del voto, sia per permettere al Collegio dei probiviri e al Comitato di Garanzia di recepire ulteriori segnalazioni utili a tutela del MoVimento 5 Stelle", sottolinea ancora il blog.

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Via libera ai lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 220

Via libera ai lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 220 "della Maielletta" a Passolanciano, ad opera della Regione Abruzzo. Lo ha deciso il tavolo tecnico convocato dall'assessore al Turismo Mauro Febbo, per risolvere la situazione del tratto stradale che collega la zona di Mammarosa con il rifugio "Pomilio", attualmente chiuso su ordinanza della Provincia di Chieti. "Abbiamo ottenuto un primo importante risultato che permette di avviare un percorso che porterà al rilancio turistico dell'area di Passolanciano - ha detto l'assessore Febbo -. Il confronto con il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo è stato a tratti molto duro, ma il nostro obiettivo era uscire con una soluzione in mano in grado di riaprire la partita turistica. Abbiamo dovuto fare i conti con un atteggiamento di netta chiusura da parte di Pupillo e se oggi possiamo dire che verrà garantita la messa in sicurezza della strada lo si deve alla nostra pervicacia e alla capacità dei tecnici della Regione di aver trovato le risorse". Alla riunione nella sede della Regione erano presenti, oltre al presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, il sottosegretario della Giunta regionale Umberto De Annuntiis, la Prefettura di Chieti, i rappresentanti del Cai Abruzzo e del Parco nazionale della Majella, i sindaci di Pretoro, Pennapiedimonte e Rapino. La riapertura della strada è possibile solo dopo la messa in sicurezza della stessa, ha ribadito il presidente Pupillo, che ha presentato alla Regione un progetto di massima dei lavori per oltre 530 mila euro, aggiungendo che la provincia non ha risorse necessarie da investire per quei lavori. Inoltre la Provincia ha confermato che la strada, una volta messa in sicurezza, sarà aperta al transito nei mesi primaverili e estivi, dal 15 aprile al 15 novembre, ma comunque chiusa in quelli invernali. "Un passo alla volta - ha detto Febbo - per il momento la Regione si è fatta carico di aver reperito i 530 mila euro per i lavori, di cui 290 mila con propri fondi e per 240 mila con economie APQ da rimodulare da parte provincia di Chieti che può riprogrammare solo per l'intervento sulla Maielletta. Ad aprile la Provincia ha assicurato che farà partire la messa in sicurezza e quindi già questa estate il rifugio Pomilio sarà raggiungibile con mezzi e con auto. Per la stagione invernale prossima si apre un'altra partita e un primo impegno lo abbiamo raccolto nella riunione di oggi, nel senso che gli enti interessati alla partita hanno assicurato, su mia espressa richiesta, il proprio impegno a trovare deroghe o soluzioni, anche provvisorie, che permettano di transitare anche in inverno sul tratto della provinciale Mammarosa-Rifugio Pomilio".

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