Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, dieci ospiti della casa di riposo di via del Santuario trasferiti in hotel

Dieci ospiti della casa di riposo di via del Santuario a Pescara, su disposizione del referente regionale per le maxi emergenze sanitarie Alberto Albani e dell'assessore alla Salute Nicoletta Veri', sono stati trasferiti in un hotel cittadino. Gli ospiti, tutti ultraottantenni e tra i quali ci sono una suora e una donna di 103 anni, non sono contagiati da Covid 19 e sono stati precauzionalmente allontanati dalla struttura assistenziale per evitare contatti con altri ospiti invece risultati positivi al virus

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Coronavirus, dalla zona rossa esce l’area Vestina

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ridefinisce i confini della zona rossa abruzzese, in scadenza domani, prorogando le maggiori restrizioni solo per alcuni territori. I divieti restano in vigore, dal 20 aprile e "fino a cessate esigenze", nei comuni della Val Fino, in provincia di Teramo - Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Arsita e Montefino - e nella frazione Villa Caldari di Ortona Escono, invece, Elice, Civitella Casanova, Farindola, Montebello di Bertona e Penne, nel Pescarese. La decisione del governatore si basa sulle relazioni delle Asl. L'azienda sanitaria teramana, infatti, a proposito dei comuni della Val Fino, nel documento sottolinea, "a seguito del monitoraggio della situazione, l'importanza della prosecuzione delle misure ulteriormente restrittive, circoscrivendo la suddetta area, anche in riferimento alle situazioni in corso di accertamento ed alle attivita' territoriali di profilassi". Per quanto riguarda la frazione Villa Caldari di Ortona, la Asl di Chieti scrive che "il tasso cumulativo di prevalenza pari n a 1441/100.000" e' "superiore di oltre 10 volte il tasso di prevalenza dell'intero Comune di Ortona", che "considerando il periodo di incubazione, il focolaio epidemiologico della contrada Caldari di Ortona non puo' assolutamente definirsi spento". Di conseguenza "una intempestiva revoca delle restrizioni porterebbe con molta probabilita' a riaccensioni e pericolose ulteriori diffusioni del Covid-19". In merito al Pescarese, invece, la Asl del capoluogo adriatico afferma che "la valutazione del numero dei casi e dei trend ad essi associati nei vari comuni della provincia, relativa all'ultima settimana di osservazione, permette di evidenziare in senso generale un ulteriore rallentamento delle nuove diagnosi anche nelle zone urbane piu' popolose. Persiste il gia' osservato costante incremento dei casi a provenienza dalle strutture residenziali ed assistenziali territoriali si legge - Si ritiene pertanto non necessario il mantenimento delle ulteriori restrizioni nei centri oltre la suggerita scadenza del 19 aprile". Nella zona rossa sono in vigore maggiori restrizioni, a partire dal divieto di allontanamento e di accesso al territorio comunale. 

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Confartigianato, parrucchieri ed estetisti hanno perso ricavi per 1,1 miliardi

Il lockdown decretato per combattere il coronavirus ha provocato un aumento degli abusivi nei settori dell'acconciatura e dei centri estetici in cui operano 130.000 imprese con 263.000 addetti. Secondo Confartigianato, il tasso di irregolarita' in questi comparti e' del 26,3%, rispetto alla media del 15,5% del totale delle attivita' economiche. "Si tratta", sottolinea una nota, di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l'attivita'. Confartigianato calcola che l'effetto combinato dei mancati ricavi a causa della chiusura e dell'abusivismo causera' alle imprese di acconciatura e di estetica una perdita economica di 1.078 milioni di euro nei mesi di marzo, aprile e maggio, pari al 18,1% del fatturato annuo. Pesanti anche le ripercussioni sull'occupazione: i mancati ricavi, infatti, mettono a rischio il lavoro di 49 mila addetti del settore

 Confartigianato Benessere, che rappresenta i saloni di acconciatura e i centri estetici, ha stilato un codice di autoregolamentazione per consentire alle imprese di riaprire al piu' presto l'attivita', garantendo la sicurezza dei clienti, degli imprenditori e dei loro dipendenti. Si tratta di misure organizzative e igienico-sanitarie che integrano sia le disposizioni emanate dal Governo per il contenimento del Covid-19 sia quanto gia' previsto dalle leggi di settore e dai Regolamenti regionali e comunali. Le condizioni indicate da Confartigianato Benessere prevedono, tra l'altro lo svolgimento delle attivita' esclusivamente su appuntamento, il distanziamento delle postazioni, meccanismi di rotazione della clientela per limitarne la permanenza nei centri, utilizzo di dispositivi di protezione individuale e sanificazione degli ambienti

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Coop Alleanza dona 660 mila alla Caritas

Un gesto concreto per essere al fianco di chi assiste le fasce piu' deboli di fronte all'emergenza Covid-19: Coop Alleanza 3.0 sostiene la Caritas con oltre 660mila euro che, sotto forma di buoni spesa, saranno distribuiti dall'organismo pastorale della Cei alle famiglie piu' bisognose e alle fasce piu' deboli della popolazione tramite le Caritas ubicate nei territori in cui opera la Cooperativa: Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Sicilia. I buoni spesa, spendibili nei supermercati e negli ipercoop di Coop Alleanza 3.0, saranno di due tipologie differenti di valore: da 50 e da 100 euro. Il sostegno della Cooperativa alla Caritas e' possibile anche grazie alla scelta di Coop Alleanza 3.0 di devolvere l'1% delle vendite di prodotti a marchio Coop ad un fondo emergenza Coronavirus che sostiene tutte le azioni in ambito sanitario, economico e sociale attuate per rispondere all'attuale situazione di crisi. Tra le iniziative sostenute c'e' anche "L'unione fa la spesa", la consegna gratuita della spesa alle persone piu' vulnerabili.

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Coronavirus, Albani traccia il bilancio dei primi 2 mesi di attività

"Abbiamo messo a punto una governance del sistema partendo praticamente da zero, perche' nessuno di noi aveva mai dovuto affrontare una pandemia come questa.  Oggi, pero', a quasi 2 mesi dall'inizio dell'emergenza credo sia importante tracciare un piccolo bilancio delle attivita' svolte in queste settimane". A parlare e' il dottor Alberto Albani, referente regionale per le maxi emergenze sanitarie, che da fine gennaio sta guidando la task force regionale sul Covid 19. "Capisco che la situazione contingente possa portare ad avere una certa percezione della realta', che si concentra solo sugli aspetti negativi dell'emergenza - spiega Albani - ma e' opportuno ricordare che la Regione e' intervenuta tempestivamente, con specifiche ordinanze, su molteplici fronti che si sono aperti in queste settimane: a partire dalla sospensione delle attivita' ambulatoriali e di tutte le prestazioni sanitarie non urgenti, che hanno permesso di razionalizzare gli accessi esterni a tutte le strutture. Si e' poi passati ad implementare le attivita' di telemedicina, per garantire la continuita' assistenziale a quei pazienti le cui terapie non potevano essere sospese. E si e' lavorato anche sulle misure di contenimento dei contagi sia nelle strutture per anziani, che nei penitenziari, con l'introduzione di precisi protocolli di monitoraggio e controllo". Il coordinatore della task force ribadisce come l'Abruzzo abbia scelto di attivare ogni procedura precauzionale per non farsi trovare impreparato di fronte a un improvviso evolversi negativo dell'epidemia.
Il dottor Albani elenca anche una serie di dati, legati alla distribuzione di dispositivi di protezione individuale e altro materiale, che la Protezione civile regionale ha provveduto a distribuire alle Asl. Dall'inizio dell'emergenza ad oggi, le aziende sanitarie hanno ricevuto 16.520 mascherine ffp3, 214.380 ffp2, 261.017 mascherine chirurgiche, 111.400 guanti, 46.700 cuffie, 7.340 tute, 127.700 calzari, 6.643 occhiali, 4.086 camici, 1.250 termometri, 2.050 visiere, 144 mila litri di gel igienizzante. E poi ancora 44 ventilatori e 323 monitor. "Questo per ribadire - conclude il referente per le maxi emergenze sanitarie - che il sistema Abruzzo c'e' ed e' efficiente e ne fanno parte tanti validi professionisti, in campo per combattere il Covid 19".

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Allevatore di trote dona 75 mila euro agli ospedali d’Abruzzo

Altra donazione, questa volta a tre ospedali abruzzesi, da parte dell'allevatore di trote di Sefro Lino Rossi. Dopo i 100 mila euro in apparecchiature a favore dei presidi ospedalieri di Camerino e Macerata, la "Eredi Rossi Silvio", di cui Rossi e' presidente, ha donato altri 75mila euro ai nosocomi dell'Aquila, Pescara e Popolim che sono serviti ad acquistare due ecografi per le strutture dei capoluoghi e del materiale sanitario per quella di Popoli. "Ci e' stato chiesto un ulteriore contributo e abbiamo ritenuto giusto fare ancora la nostra parte - ha spiegato Rossi-. Di fronte a tutto quello che stanno facendo in queste settimane medici e infermieri che, per salvare le vite altrui, mettono a rischio la propria, non si puo' rimanere insensibili". In Abruzzo la societa' marchigiana che alleva e commercializza trote in tutta Italia e in mezza Europa ha tre allevamenti.

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Penne, donato materiale all’ospedale

Rustichella d'Abruzzo insieme a The Prototype, innovativa startup abruzzese di due giovanissimi, Andrea Pericoli e Martino Bucci, hanno donato 250 supporti per mascherine stampati in 3D al personale dei reparti COVID-19, 118 e Rianimazione dell'ospedale San Massimo di Penne. "Un piccolo gesto - si legge in una nota di Rustichella - per il grande aiuto che medici, infermieri e operatori sanitari stanno svolgendo per la comunita' vestina. La collaborazione con la start up abruzzese The Prototype nasce per far conoscere la tradizione della nostra regione in maniera innovativa e in un'ottica perfettamente ecosostenibile. Sfruttando la stampa tridimensionale - conclude la nota - abbiamo realizzato in stampa 3D le classiche presentose (il tradizionale gioiello femminile abruzzese) che verranno presto lanciate con il brand Mandma'"

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Giuliante (Tua): nuove modalita’ di utilizzo del trasporto pubblico locale

"Occorre un comitato guida politico-tecnico che valuti le modalita' di utilizzo del trasporto pubblico locale e il distanziamento sociale per affrontare la Fase 2, post Coronavirus". Lo sostiene Gianfranco Giuliante, presidente di Tua, l'azienda di trasporto unica Abruzzese. "Il comitato dovra' relazionarsi con la cabina di regia della Regione per scongiurare il sovraffollamento a bordo dei bus, incompatibile con il distanziamento sociale . La Fase2 per il Trasporto pubblico locale comportera' un cambio nello stile di vita e nel lavoro e dovra' basarsi sull'integrazione tra sistema produttivo, le Universita', il sistema scolastico e la Pubblica amministrazione. Si porra' poi il problema di verificare che vengano rispettate le norme di sicurezza a bordo dei bus: l'uso della mascherina, il rispetto del numero di utenti consentito a bordo di un autobus in ottemperanza alle direttive per il distanziamento sociale. Attualmente la distanza da rispettare deve essere di 1 metro lineare, ma c'e' una proposta che prevede invece il distanziamento di 1 metro quadro che consentirebbe una capacita' di utilizzo del mezzo pubblico da un numero maggiore di utenti pari a un +50%. Di sicuro - conclude Giuliante - non potra' essere un controllo a carico del trasporto pubblico locale che ha altre competenze e altre responsabilità. Si deve considerare che la mobilita' vive il momento di "punta" ossia di massima fruizione da parte dell'utenza e i momenti detti di "morbida", ossia le fasce orarie in cui l'affollamento e' inferiore. Bisognera' da un lato ricostruire gli orari in base alle fasce di maggior/minor utilizzo, dall'altro adottare delle modalita' nuove per la fruizione dei mezzi di trasporto alla luce del distanziamento sociale".  

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Sanità, Pd e ChietixChieti chiedono investimenti per gli ospedali cittadini

Un piano di recupero e valorizzazione delle strutture ospedaliere di Chieti, dal San Camillo ai corpi C ed F del Santissima Annunziata. A chiedere l'utilizzo dei 120 milioni di euro di fondi a disposizione per la sanità teatina è il Partito Democratico di Chieti con i gruppi consiliari Pd e ChietixChieti, in vista della fase 2 dell'emergenza Covid-19. 
«Manca completamente la programmazione - spiega il PD - sia sul fronte dell'emergenza sia su quello della programmazione. In queste settimane sono stati lasciati soli gli operatori della sanità, i sindaci dei territori e soprattutto i cittadini: mancavano i dispositivi di protezione individuale (DPI) come guanti e mascherine e sui risultati dei tamponi effettuati abbiamo avuto dei ritardi nelle risposte che si sono protratti fino a 15-18 giorni. Nel frattempo si conclude in appena 4 giorni una gara di 11 milioni per un plesso sanitario a Pescara, ma è inaccettabile che si dimentichino completamente di prevedere interventi per tutti gli altri territori»
 
Il Pd di Chieti ricorda l'elenco delle risorse disponibili per gli interventi sui nosocomi teatini. «Con la delibera di Giunta Regionale 176/2020 la Regione ha previsto le risorse trasferite dalo Stato per 31 milioni di euro, di questi fondi quanti  saranno investiti nella Provincia di Chieti e nello specifico nella città di Chieti? Oltre a questi 31 milioni il Fondo sanitario è stato incrementato di oltre 4 miliardi di euro, che implica per l'Abruzzo un aumento di oltre 80 milioni, soldi che si sommano alle altre risorse». 
I capigruppo Febo e Zappalorto puntano il dito contro il sindaco Umberto Di Primio e l'assessore regionale Mauro Febbo: «finora è giunto solo un silenzio assordante. Gli investimenti nella sanità del territorio sono fondamentali per mettere in campo iniziative di prevenzione e sorveglianza sanitaria anche nella fase 2 dell'emerenza Covid-19. Spiace rilevare che in un anno di guida del centrodestra in Regione Abruzzo siano stati tolti fondi per il nuovo ospedale e non sia stato previsto nulla»

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Artigiancassa Point di Fidimpresa Abruzzo attivi per i prestiti del Cura Italia

Da  lunedi' 20 aprile, attraverso la rete degli Artigiancassa Point di Fidimpresa Abruzzo, le imprese potranno richiedere online e ottenere in tempi rapidissimi, entro cioe' non piu' di 7 o 8 giorni dal momento della presentazione della domanda, prestiti di 25mila euro con garanzia al 100% dello Stato secondo quanto previsto dal Decreto liquidita' varato dal Governo Conte. "Le condizioni economiche applicate - spiega il coordinatore del confidi del sistema CNA Abruzzo, Paolo D'Amico - sono assolutamente vantaggiose. Gli imprenditori interessati, pur restando a casa, attraverso la nostra rete potranno ottenere dalla banca il finanziamento. Tutta la documentazione necessaria, peraltro piuttosto scarna, sara' caricata da noi, riducendo al minimo l'impegno di chi richiede il finanziamento". 

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