Redazione Notizie D'Abruzzo

Scomparso nel nulla dalla chiesa di S. Maria Paganica dell’Aquila sepolcro funebre del xv secolo

di Fulvio Giustizia (storico-archeologo)

  La scomparsa dell’importante manufatto non è dovuta al terremoto del 1703 e neppure al recente disastroso sisma del 2009, che ha letteralmente decapitata la chiesa, per la quale, purtroppo, dopo otto anni, ancora non si nota un benché mi-nimo cenno di ricostruzione. Esiste un testimone oculare d’eccezione che, intorno agli anni Sessanta del sec. XVIII, attesta la presenza dell’artistico monumento nella collegiata di Santa Maria Paganica. Si tratta dell’illustre cittadino aquilano Antonio Ludovico Anti-nori (1704-1778), benemerito storico di cose abruzzesi, nonché fedele servitore della Chiesa, per essere stato dal 1745 al 1757 arcivescovo di Lanciano e successivamente di Matera ed Acerenza.

Già collaboratore del Muratori nel 1731 per la realizzazione dei Rerum Italicorum Scripto-res, con il suo ritorno all’Aquila dal 1757 al 1778 ebbe modo di dedicarsi con maggior im-pegno agli studi storici, la maggior parte dei quali, conservati nella Biblioteca Salvatore Tommasi, ci sono arrivati 51 manoscritti, e sono: Annali degli Abruzzi (volumi 1-24), Co-rografia storica degli Abruzzi (volumi 25-42), Raccolta delle iscrizioni (volumi 43-47), Mo-numenti, uomini illustri e cose varie. Annali di Aquila (volumi 48-51).

Ma veniamo all’interessante oggetto della sua testimonianza, che trascriviamo da un suo manoscritto dell’Archivio di S. Maria Paganica, Corografia 48/2. S. Maria di Paganica, pp. 6-7 e p. 9, una copia di quello presente nella Biblioteca Salvatore Tommasi:

«Resta un sepolcro ben elevato in questa Chiesa dalla parte laterale della nave trasversa. Sembra opera del XV secolo, e forse è di Maria Cantelma, che vedova di Giordano Orsini Conte di Manoppel-lo sen venne a L’Aquila, e forse vi morì. La congettura nasce dal trovarsi nell’Archivio di questa Chiesa un real Diploma a lui spedito nel 1438; onde pare che benemerito di questa Chiesa vi eleg-gesse sepoltura, e legasse qualche cosa, di cui poteva disporre, onde restassero le scritture ancora di quella. Il Sepolcro è magnifico, e rilevato affisso in muro nella piegatura della nave riguardante verso l’altar maggiore. Era prima di essere affisso, quel muro dipinto a varie sacre immagini. Intor-no alla cassa di pietra sono scolpite le effigie del Salvatore, e dei SS. Pietro, Giovanni Battista, e Cate-rina martire. Resta essa cassa vuota; e non vi fu messo il Cadavere; o n’è stato poi tolto via. Su la cassa giace la statua di Donna con manto, e quanti ornati; varij libri sparsi; s’innalzano quindi due colonne le quali sostengono padiglione aperto di qua e di là da puttini alati. Niuna iscrizione e arma gentilizia».

L’Antinori, a p.9 dello stesso manoscritto, ha dei dubbi circa l’attribuzione del monumento e avanza un’altra ipotesi: «Il sepolcro esistente in S. Maria di Paganica sembra di Rita di Acquaviva, che nel 1448 rinunziò il Badessato di S. Maria a Graiano» presso Fontecchio. Nella puntuale descrizione del “magnifico sepolcro” confessiamo di aver pensato all’analogo monumento a Maria Pereyra Camponeschi in S. Bernardino, eseguito dallo scultore Silvestro dell’Aquila nel 1496.

Oltre al monumento, composto da varie sculture, è interessante anche la notizia circa il «muro dipinto a varie immagini». In una copia cartacea coeva di testamento del 20 dicem-bre 1454 dell’Archivio della Chiesa, si menziona un certo Iacobus Mactutii che lascia dispo-sizione per la costruzione, presso l’altare maggiore, di una cappella patronale dell’Annunciazione, nella quale si dovranno eseguire delle pitture di santi, secondo le mo-dalità scelte dagli esecutori testamentari. Altre notizie di affreschi, oggi scomparsi, perché distrutti o in parte ricoperti nel corso dei restauri fine Settecento - inizio Ottocento, si menzionano in un contratto del 31 maggio 1493, in cui il pittore Sebastiano di Cola da Cosentino s’impegna a terminare l’opera pittorica per la Cappella di Jacopo di Notar Nanni. Lacerti di questi affreschi (Fig.3), insieme a frammenti scultorei (Fig.4) e architet-

tonici sono riemersi con il crollo delle pareti nel sisma del 2009 e sono stati presentati a L’Aquila, nel luglio del 2010, in una mostra al Palazzo della Regione, una rassegna docu-mentata da un’ottima guida illustrata, Le macerie rivelano, di AAVV, a cura di Vincenzo Torrieri, della Sovrintendenza Archeologica.

La Guida, a pag. 91 riporta la foto di un frammento scultoreo di cm 31,7x 12,8 x 13, 4 spes-sore max (Fig. 4), rinvenuto nel crollo del muro presso il braccio destro del transetto, con la seguente descrizione:

«porzione di bassorilievo su lastra caratterizzato da un drappeggio verticale che avviluppa una cornice con motivo corrente di foglie d’acanto. La tipologia e le caratteristiche icono-grafiche del manufatto scultoreo sembrano ricondurre ad un monumento funerario (…) collocabile in ambiti culturali XV- XVI sec.».

Il luogo preciso del rinvenimento e la tipologia sembrano rimandare alla notizia del “sepol-cro ben rilevato” dell’Antinori. Se così è, che fine hanno fatto l’impalcatura architettonica del monumento e le statue della distesa “donna con manto”, delle statue “del Salvatore e dei SS. Pietro, Giovanni Battista e Caterina martire”, nonché dei “puttini alati”? C’è speranza di un rinvenimento più esauriente, previa indagine termografica, frugando nelle intercape-dini del muro? Lo speriamo, anche se siamo ben consapevoli che nelle ristrutturazione dei monumenti nei secoli passati non si aveva, come si tenta di avere oggi, una sufficiente co-scienza culturale per preservare in essi i segni importanti del loro vissuto.

Nel 1848, Angelo Leosini, nel lamentare la perdita in S. Maria Paganica della tomba di Sal-vatore Massonio e del rilievo del conte Gagliardo di Riparola (oggi rinvenuto in fram-menti, cfr. Fig. 5), esprime con grande amarezza un giudizio che non possiamo non condi-videre:

«Coll’andare de’ tempi e col restaurare i vecchi edifici si sono lasciate perire tante memorie che illustravano la nostra città; ed io per primo griderei la croce contro i nostri concittadini che sì poca cura hanno de’ monumenti antichi quasi che fossero di nessun pregio». (A. LEOSINI, Monumenti storici artistici della città di Aquila e con-torni, L’Aquila, 1848, p. 95).

 

 

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Licheri segretario regionale di Sinistra Italiana

Daniele Licheri e' stato eletto coordinatore regionale di Sinistra Italiana in Abruzzo. Licheri, 38 anni, al termine del congresso ha dichiarato: "Sappiamo che sara' una sfida difficile, Sinistra Italiana provera' ad essere un partito curioso, aperto, che guarda all'innovazione e teso all'ascolto di tutto quello che si muove sul territorio, movimenti, associazioni, comitati. Vogliamo lavorare dal basso insieme ai tanti e le tante che oggi non si sentono rappresentati dall'attuale quadro politico per costruire insieme a loro una nuova casa accogliente che torni finalmente ad occuparsi degli ultimi. Di una cosa siamo sicuri: non saremo l'ennesima formazione politica che nasce solo per appuntamenti elettorali. Vogliamo guardare lontano e gettare le basi per un progetto politico dai "pensieri lunghi" e che faccia del mutualismo e del conflitto sociale la propria carta' identita'". Il congresso, molto partecipato, e' stato introdotto da Cesare Roseti del dipartimento organizzazione in qualita' di garante nazionale. La relazione si e' concentrata sugli aspetti organizzativi e sul percorso che ha portato al superamento dell'esperienza di Sel e delle diverse soggettivita' pre-esistenti e quindi al varo di Sinistra italiana. Si e' trattato di un ''dibattito vivace e che ha sottolineato la necessita' di dotarsi di un'organizzazione in grado di radicare una sinistra utile per l'Abruzzo individuando alcune priorita' programmatiche su cui costruire vertenzialita', iniziative e consenso, racchiuse nel documento politico conclusivo: dall'emergenza occupazione e all'introduzione del reddito minimo fino ai temi della ricostruzione e dell'abbandono delle aree interne passando per il capitolo sanita' con l'opposizione ferma al project financing e il rilancio di una difesa e tutela del diritto alla salute, le vertenze ambientali come luoghi di conflitto e la messa in sicurezza del territorio come l'unica grande opera pubblica che serve all'Abruzzo e all'Italia, le battaglie di civilta' a partire dall'istituzione del garante dei detenuti e di una seria politica dell'accoglienza e dell'integrazione'', conclude la nota

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Coniugi morti durante la gita al fiume Orta, indagini sulla dinamica dell’incidente

I Carabinieri Forestali e quelli della Compagnia di Popoli  sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente avvenuto ieri sul fiume Orta, nel comune di Caramanico Terme , in cui hanno perso la vita due coniugi 32enni di Scerni . Al momento, in base alle prime informazioni, e' stato accertato che la coppia si e' allontanata dal resto del gruppo e si e' avvicinata al fiume, ma dalle testimonianze fino ad ora raccolte non e' emerso se lo abbia fatto per scattare delle foto, un selfie o semplicemente per guardare le rapide da vicino. I Carabinieri stanno ascoltando le persone presenti sul posto al momento dell'incidente, tra cui alcuni famigliari dei due giovani. Intanto si e' conclusa all'ospedale di Chieti la ricognizione cadaverica sui corpi dei 32enni e nel primo pomeriggio le salme dovrebbero essere riconsegnate alle famiglie.

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Sono state trasferite all'obitorio dell'ospedale di Chieti le salme dei coniugi trentaduenni di Scerni morti ieri pomeriggio cadendo nelle acque del fiume Orta durante una gita a Caramanico Terme, dove stavano trascorrendo il primo maggio insieme ad alcuni famigliari.La coppia di 32 anni Giuseppe Pirocchi e Silvia D'Ercole, originaria di Scerni è caduta in acqua e non è stato possibile fare nulla, malgrado i disperati tentativi dei soccorsi scattati immediatamente. La zona impervia e le prime ombre della sera non hanno facilitato il recupero dei corpi. In mattinata e' attesa la ricognizione cadaverica che servira' a stabilire le cause della morte. Poi il magistrato di turno, Valentina D'Agostino del Tribunale di Pescara, decidera' se disporre ulteriori accertamenti prima di restituire le salme alla famiglia. I Carabinieri della compagnia di Popoli e i Forestali stanno raccogliendo testimonianze per ricostruire la dinamica dell'incidente, avvenuto nella Valle dei Luchi, una zona molto suggestiva del fiume Orta caratterizzata da canyon e vere e proprie rapide, lontana dai sentieri, dove le pietre in alcuni tratti possono essere molto scivolose.

"Una tragica fatalita' ha tolto la vita a due giovani ragazzi della nostra comunita'. Un triste pensiero va ai loro bambini, ai familiari in questo momento difficile. Ci stringiamo con dolore e affetto alla famiglia D'Ercole e Pirocchi". E' quanto si legge sulla pagina istituzionale del Comune di Scerni, dove vivevano i coniugi morti ieri pomeriggio a Caramanico Terme cadendo nelle acque del fiume Orta. La coppia era in gita insieme alla famiglia in uno dei luoghi piu' suggestivi del Parco nazionale della Majella. Sul proprio profilo il sindaco di Caramanico, Simone Angelucci, scrive: "Caramanico Terme si stringe intorno alla Comunita' di Scerni. Esprimiamo la nostra affettuosa vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari delle vittime del tragico incidente verificatosi ieri in localita' I Luchi"

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Sgominato racket della prostituzione nel pescarese

E' di undici arresti (otto in carcere e tre ai domiciliari) il bilancio di una operazione della squadra mobile di Pescara contro lo sfruttamento della prostituzione. Nel mirino sono finiti cinque gruppi criminali che operavano prevalentemente nell'area di Pescara centro (stazione e zone limitrofe), e nella zona sud della citta', nei pressi della pineta dannunziana. Le indagini hanno preso il via alla fine del 2016, anche basandosi sulle segnalazioni di un comitato spontaneo di cittadini, e sono state supportate dalle intercettazioni telefoniche. Gli investigatori hanno documentato e mappato le postazioni di lavoro delle prostitute, in buona parte gia' note perche' sfruttate da persone arrestate e condannate in passato per reati specifici. In particolare, sono stati monitorati cinque nuclei criminali, eterogenei e autonomi tra loro, di cui due di matrice albanese e tre di matrice romena, dotati di una struttura organizzativa seppur minima, dediti allo sfruttamento della prostituzione secondo accordi prestabiliti che avevano il fine di evitare i conflitti su strada per non attirare l'attenzione delle forze dell'ordine, in modo da massimizzare i profitti

L'autorita' giudiziaria, facendo salvi i diritti connessi alla tutela dei dati sensibili delle persone coinvolte, ha autorizzato la diffusione della notizia al fine di acquisire ulteriori elementi utili ad avvalorare l'ipotesi di responsabilita' della donna per la possibile trasmissione di queste patologie. La polizia, con l'assoluta garanzia dell'anonimato, invita chiunque abbia notizie utili da riferire, a recarsi negli uffici della squadra mobile. Gli arresti sono stati disposti dal gip Nicola Colantonio su richiesta del pm Gennaro Varone e sono stati eseguiti in collaborazione con i poliziotti delle squadre mobili di Teramo e Lucca.

Nel corso dell'operazione, denominata "Mami", sono finiti in carcere tre albanesi e cinque rumeni. Ai domiciliari sono invece finiti due fratelli italiani, residenti nel Pescarese, che avevano il ruolo di gregari, e un albanese. Uno degli undici destinatari della misura cautelare e' attualmente latitante in Romania. Ad uno dei gruppi di matrice albanese e' contestato anche il reato di associazione per delinquere. Gli investigatori hanno ricostruito un giro di affari di centinaia di migliaia di euro al mese. "Uno dei gruppi piu' strutturati - ha spiegato il dirigente della squadra Mobile di Pescara, Pierfrancesco Muriana - nel giro di un anno ha effettuato rimesse in Albania per 160 mila euro, che sono solo una parte dei ricavi complessivi perche' immaginiamo che un'altra parte cospicua sia stata destinata ad altre spese di mantenimento. Senza tenere conto dei contanti che non abbiamo potuto tracciare". I dettagli sono stati forniti in conferenza stampa da Muriana e dal questore di Pescara Francesco Guglielmo Misiti.

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Dal 4 al 7 maggio Montesilvano ospita la fase finale del Trofeo Scacchi Scuola

«Il territorio di Montesilvano intende caratterizzarsi per offerte positive. Ospitare il Trofeo Scacchi Scuola rientra in questa direzione. Grazie al lavoro al fianco degli organizzatori abbiamo l’opportunità di rendere la città un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale nel mondo degli scacchi».

Così il sindaco Francesco Maragno annuncia la manifestazione che si terrà dal 4 al 7 maggio al Pala Dean Martin. Montesilvano ospiterà infatti la fase finale del Trofeo Scacchi Scuola organizzato dalla Federazione Scacchistica Italiana in collaborazione con il Miur e il Coni Abruzzo.

Oltre 355 le squadre provenienti da tutte le regioni Italiane. «Quella che sta per iniziare – ha dichiarato Roberto Mogranzini, amministratore dell’Accademia Internazionale di Scacchi a cui è affidata la direzione tecnica del campionato - è un’edizione da record. Nel 2011 Spoleto aveva raggiunto 286 squadre. Oggi con 355 otteniamo un nuovo importante traguardo. Ciò significa che 1600 atleti, tra gli 8 e i 19 anni, si sfideranno contemporaneamente all’interno del Pala Dean Martin in quattro giornate di gare». Ai 1600 atleti si aggiungono 300 riserve, circa 1000 accompagnatori, creando un giro che raggiunge ben 12.000 presenze nelle 4 giornate. «Negli scacchi, come negli sport in genere - ha aggiunto Mogranzini – il concetto di collaborazione e condivisione è molto importante per ottenere successo. Questi valori li abbiamo trovati in Montesilvano, negli albergatori che hanno risposto positivamente alle richieste, e nel Comune. Questo permetterà di costruire un binomio della città con il mondo degli scacchi molto importante». Un connubio che ha già preso forma secondo quanto annunciato da Andrea Rebeggiani, presidente del circolo Scacchi Fisher di Chieti, realtà consolidata nel panorama nazionale e che ha affermato che «Montesilvano nel 2019 potrebbe essere scelta per il Campionato Europeo Scolastico individuale. Una manifestazione che durerà 11 giorni, con un impatto commerciale importantissimo su tutto il territorio. Questo sarà possibile grazie alla struttura congressuale, all’offerta alberghiera e alla centralità, tutte caratteristiche che vedono Montesilvano città ideale e la possono rendere capitale europea degli scacchi».

«Voglio ringraziare - ha aggiunto l’assessore al Turismo Ernesto De Vincentiis - gli organizzatori che hanno scelto Montesilvano per ospitare questa manifestazione che è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione. La nostra città ha una forte vocazione turistica e tali eventi valorizzano questa inclinazione. Quest’anno le strutture alberghiere sono già piene di prenotazioni e questo aspetto dà forza e coraggio all’economia».

«L’Abruzzo e Montesilvano hanno una geografia ottimale - afferma il presidente del Coni Abruzzo Enzo Imbastaro - che in Italia ben pochi hanno. E’ importante cercare quindi di sfruttare manifestazioni di questo tipo, per far conoscere il territorio e creare quei presupposti necessari per far sì che la regione possa trarre benefici anche economici». «Il Trofeo di Scacchi Scuola – ha concluso il consigliere Adriano Tocco - ha una valenza enorme, perché dà una visibilità positiva alla città; è un’occasione per mostrare a tutte le regioni d’Italia che è un luogo meraviglioso e ricco di offerta dove passare le vacanze. Continuando a lavorare in questo senso permette di consolidare questa vocazione».

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Associazioni di volontariato Area Vestina: Csv Pescara presenta piano formativo e prossime attività

Si terrà il 5 maggio, nella sala Polivalente del Comune di Collecorvino, l’incontro voluto dal Centro Servizi per il Volontariato di Pescara per presentare le attività in programma per l’Area Vestina e il piano formativo dedicato alle associazioni del territorio.

Centrali nell’incontro i temi legati  ai processi di crescita per diventare competitivi nell’attuale sistema nazionale ed europeo delle risorse, la valutazione dell’impatto come strumento di sviluppo per le associazioni di volontariato, il cambiamento del sistema del welfare e il ruolo delle associazioni in questa fase di profondo cambiamento della comunità. Il Csv ritiene, infatti, fondamentale che le organizzazioni di volontariato possano diventare in grado di usare gli strumenti tecnici e finanziari offerti dall’attuale quadro nazionale ed europeo dei programmi di finanziamento.

Inoltre, nell’appuntamento saranno esposte le attività messe in campo dal Csv Pescara nell’Area Vestina per promuovere, sostenere e rafforzare il volontariato.

L’incontro è rivolto a tutta la cittadinanza dell’area Vestina, di fatto coinvolta nel volontariato, in quanto riceve quotidianamente il valore aggiunto che le associazioni riversano nel contesto sociale. Con l’apertura della Piazza del Bene Comune, avvenuta il 3 febbraio scorso, il Csv Pescara ha chiesto alle associazioni di volontariato quali fossero le loro reali esigenze, cosa apprendere per crescere e migliorare le proprie attività. Grazie all’ascolto è stato possibile elaborare una proposta formativa e progettare attività ritagliate sulle esigenze delle associazioni, finalizzate a raggiungere i propri obiettivi.

All’incontro interverranno Stefano Gheno, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Casto Di Bonaventura e Massimo Marcucci, Presidente e Direttore del Csv Pescara.

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Vasto. Il Comune punta su alternanza scuola-lavoro

Il Sindaco Menna: “Doveroso valorizzare le nuove professionalità”

L’Amministrazione Comunale crede profondamente nella necessità di sviluppare percorsi di valorizzazione delle nuove professionalità, e puntare sui ragazzi impegnati nell’ultimo scorcio delle scuole superiori è doveroso da parte della Pubblica Amministrazione verso una nuova generazione sempre più dedita all’interscambio e ad una formazione lavorativa non settoriale ma globale.”

Il Sindaco di Vasto Francesco Menna commenta così i progetti di alternanza scuola-lavoro che il Comune di Vasto sta portando avanti con gli Istituti scolastici superiori vastesi. Nei giorni scorsi sono state sottoscritte le Convenzioni propedeutiche e, successivamente, attivati i primi percorsi di Alternanza per 21 studenti del “Palizzi”, del “Pantini-Pudente” e del “Mattei”. Nei prossimi giorni altri 4 alunni del Mattioli verranno inseriti all’interno degli Uffici Comunali.

L’alternanza scuola-lavoro è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 13 Luglio 2015 (La Buona Scuola), obbligatoria per tutti gli studenti dell’ ultimo triennio delle Scuole Secondarie di secondo grado.

Con gli studenti ammessi è stato portato avanti un lavoro di formazione ed affiancamento operativo da parte di un Tutor interno (della Scuola di provenienza) ed uno esterno (degli uffici Comunali) nei settori di promozione turistica, di front-office e di espletamento delle procedure contabili ed amministrative, fiscali e tributarie, affiancati. Gli Uffici di destinazione all’interno del Municipio sono stati: CED, Economato, Tributi, Urbanistica, Lavori pubblici, Società partecipate del Comune, Archivio Storico e Biblioteca Mattioli.

L’obiettivo – ha dichiarato l’Assessore all’Istruzione, all’Innovazione e alle Politiche Comunitarie Anna Bosco – è che la scuola diventi la più efficace politica strutturale a favore della crescita e della formazione di nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro.”

Coerentemente con il lavoro che il Miur sta portando- grazie ai Fondi Strutturali Europei- con l’ausilio di ANCI Abruzzo e di tutte le realtà imprenditoriali ed associative che collaborano nel territorio, anche l’Amministrazione Comunale lavorerà nei prossimi mesi per il potenziamento dei percorsi di Alternanza Scuola lavoro, mettendosi a disposizione delle Scuole che vorranno candidarsi per i prossimi bandi e creare sinergie ed esperienze sempre migliori sul territorio.

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XLIV edizione del Premio Teramo per un racconto inedito 2016

Cerimonia di Premiazione. Giovedì 4 maggio 2017 – ore 17.30 Sala Ipogea – Piazza Garibaldi

Dopo due rinvii - dovuti agli eventi sismici di ottobre e alla nevicata eccezionale di febbraio – giovedì 4 maggio 2017, alle ore 17.30, presso la Sala Ipogea di Piazza Garibaldi a Teramo, si terrà la cerimonia di premiazione della XLIV edizione del Premio Teramo per un racconto inedito. Nel corso della manifestazione saranno consegnati i riconoscimenti ai vincitori delle tre sezioni in cui si articola il Premio: Premio Teramo per un racconto inedito, Premio Teramo “Giacomo Debenedetti” riservato a uno scrittore giovane, Premio Teramo “Mario Pomilio” riservato a uno scrittore abruzzese. Il giornalista e scrittore Corrado Augias, ospite della serata, riceverà un premio speciale per la promozione del libro e la diffusione della cultura. L'evento, presentato da Laura De Berardinis e arricchito dalle letture di Mauro Di Girolamo della compagnia teatrale Spazio Tre e dagli interventi musicali del Melos Clarinet Ensemble, formato da allievi ed ex allievi del Conservatorio Statale “G. Braga” di Teramo, vedrà la partecipazione del vicesindaco Mirella Marchese, dell’assessore alla Cultura Caterina Provvisiero, del Segretario del Premio Teramo Paolo Ruggieri e dei membri della commissione giudicatrice: Raffaella Morselli, Lucilla Sergiacomo, Renato Minore, Attilio Danese, Stefano Traini, Roberto Michilli, Arianna Giorgia Bonazzi. La Sala Ipogea accoglierà una mostra fotografica dal titolo “Alle origini del Premio Teramo. I primi vent’anni (1959-1978)”, composta da dieci pannelli con foto d’archivio delle prime venti edizioni del Premio.

La prima edizione del Premio Teramo risale al 1959. Sin dall’inizio, il Premio si è distinto per l’attenzione riservata al racconto inedito, per il numero e la qualità degli autori che hanno partecipato alle varie edizioni – ricordiamo, fra gli altri, Edith Bruck, Andrea Zanzotto, Piero Chiara, Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Mario Pomilio, Giovanni Raboni, Ferdinando Camon, Carlo Sgorlon, Giorgio Soavi, Renato Minore, Grazia Livi, Carlo Bernari –, per lo spessore culturale dei membri delle commissioni giudicatrici, che hanno visto avvicendarsi nomi del calibro di Diego Valeri, Carlo Bo, Giacomo Debenedetti, Luigi Baldacci, Michele Prisco, Mario Pomilio, Raffaele Nigro, Giuseppe Pontiggia. Tutto ciò ha dato vita a un felice connubio di rigore e di appassionata dedizione alla scrittura narrativa, che nel corso degli anni ha reso il Premio Teramo un importante appuntamento letterario e una preziosa occasione di confronto per gli scrittori che desiderino mettersi in gioco sul terreno della narrazione breve.

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Progetto Abruzzo. Iniziativa delle 4 Camere di Commercio abruzzesi per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi.

 

Il Consiglio della Camera di Commercio dell’Aquila, riunitosi in 28 Aprile u.s., ha

approvato, a maggioranza, il “Progetto Abruzzo - Una iniziativa del sistema camerale

abruzzese per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi” da finanziare con

le risorse derivanti dall’aumento del diritto annuale del 20% rispetto all’importo previsto

per il 2017. Analoga decisione è stata adottata dai Consigli delle Camere di Commercio di

Pescara, Teramo e Chieti.

Come noto, le Camere di commercio sono state interessate da un processo di riforma

avviato con l’articolo 28 della L. n. 114/2014, di conversione del D.L. n. 90/2014 ("Misure

urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici

giudiziari"), che ha previsto una riduzione graduale del diritto annuale delle Camere di

Commercio pari al 35 per cento per l'anno 2015, al 40 per cento per l'anno 2016 e al 50

per cento a decorrere dall'anno 2017, confermando, la possibilità per le Camere di

aumentare l’importo del diritto annuale fino ad un massimo del 20%, con le procedure

indicate all’art. 18 della legge 580/1993, come modificate dal decreto legislativo 219/2016.

In particolare, l’aumento del diritto è previsto per “il finanziamento di programmi e

progetti presentati dalla camere di commercio, condivisi con le Regioni ed aventi per scopo

la promozione dello sviluppo economico e l’organizzazione di servizi alle imprese” . Il

Ministro dello sviluppo economico, su richiesta di Unioncamere, valutata la rilevanza

dell’interesse del programma o del progetto nel quadro delle politiche strategiche

nazionali, può autorizzare l’aumento della misura del diritto annuale, per gli esercizi di

riferimento, fino al massimo del venti per cento.

Con lettera dello scorso 8 marzo, indirizzata al presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, il

Ministro Calenda ha comunicato di condividere le due proposte progettuali “Punti Impresa

Digitale” e “Servizi di Orientamento al Lavoro e alle Professioni” e ha, inoltre, espresso

orientamento favorevole ad “autorizzare per entrambe le soluzioni l’incremento del diritto

annuale, nella misura necessaria alla loro realizzazione fino ad un massimo del 20%, per il

triennio 2017-2019”, in coerenza con la previsione normativa sopra citata”, ritenendole

rispondenti alle finalità della legge di riforma e alle strategie del Governo.

A questi due progetti si aggiunge la linea progettuale dell’area Turismo e Cultura, che si

inquadra nella strategia nazionale del settore, con particolare riferimento al Piano

Strategico del Turismo 2017-2022, elaborato dal Comitato Permanente di Promozione del

Turismo (art. 4 DM 8/8/14), con il coordinamento della Direzione Generale Turismo del

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - MiBACT, con l’obiettivo di dotare

di una visione unitaria l’Italia del turismo e della cultura, rispondendo all’esigenza di porre

il settore turistico al centro delle politiche di sviluppo del Paese.

Le Camere di Commercio abruzzesi hanno ritenuto che le risorse derivanti dall’aumento

del 20% del diritto dovessero essere investite interamente su un unico progetto di natura

trasversale, su turismo e cultura, finalizzato alla valorizzazione dei territori, delle tipicità,

delle eccellenze e dei borghi, progetto che coinvolge le imprese di tutti i settori –

dall’agricoltura, all’industria, all’artigianato, al terziario di mercato, ai servizi e alle imprese

di più piccola dimensione, incluse quelle individuali, anche nell’ottica del superamento della

comunicazione mediatica negativa derivante dagli eventi calamitosi del gennaio di

quest’anno (sisma ed eventi meteorologici) e della conseguente esigenza di rilancio

dell’offerta turistica locale.

La Regione Abruzzo, in persona del Vice Presidente Gianni Lolli, Assessore alle Attività

Produttive e al Turismo, con nota 849 del 26 aprile 2017, ha espressamente condiviso il

“Progetto Abruzzo - Una iniziativa del sistema camerale abruzzese per la valorizzazione dei

territori, tipicità, eccellenze e borghi” ai fini della richiesta, da parte di UnionCamere, al

Ministro dello Sviluppo Economico, dell’autorizzazione all’aumento, per gli esercizi finanziari

2017 – 2018 – 2019, del diritto annuale nella misura del 20%.

Il progetto si propone la valorizzazione e la promozione del turismo, tramite azioni

assolutamente in linea con gli indirizzi del Piano strategico nazionale elaborato dal

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con l’obiettivo di:

o accrescere la competitività del sistema turistico, tramite la digitalizzazione e lo

sviluppo e la qualificazione delle imprese del turismo;

o sviluppare un marketing efficace e innovativo, tramite azioni di promozione sul

mercato interno, digitalizzazione dei servizi di promozione e commercializzazione;

o sviluppare una strategia per l’intercettazione dei target turistici, tramite iniziative sui

paesi esteri incentrate sulle tematiche dei borghi, dei parchi, delle tipicità del

territorio;

o sviluppare una adeguata campagna di promozione e comunicazione, in coerenza

anche con il concept proposto dalla Regione Abruzzo sulla “autenticità” del nostro

territorio.

Trattasi di un progetto organizzato per azioni di intervento che saranno esplicitate, così

come da richiesta, attraverso tavoli di partecipazione e condivisione del sistema produttivo

regionale e provinciale e troveranno attuazione esclusivamente attraverso bandi pubblici.

L’aumento del 20% deliberato produrrà, per il triennio 2017 – 2019, complessivamente,

una maggiore entrata di circa 320.000 euro all’anno da destinare al progetto in

argomento.

In realtà l’aumento del 20% del diritto camerale è una “non diminuzione” del diritto

medesimo, rispetto agli importi previsti per il 2016. Pertanto, senza l’incremento

deliberato, il risparmio conseguito dalle imprese, rispetto alle varie tipologie, oscillerebbe

tra 9 euro annui per quelle individuali, 20 euro annui per le società semplici non agricole e

le imprese individuali in sezione ordinaria e al massimo 281 euro annui per le società in

sezione ordinaria con oltre 50 milioni di fatturato.

Restano invece invariati i diritti di segreteria e di certificazione.

 

 

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A Vasto la Bandiera Blu 2017

Il Sindaco Menna: “Premiato un sistema virtuoso che valorizza la bellezza”

“Ricevere per la diciannovesima volta un riconoscimento così prestigioso significa essere in grado

di offrire a residenti e turisti un sistema virtuoso che sa valorizzare l’immensa bellezza in cui

fortunatamente siamo immersi, capace di assicurare servizi di accoglienza qualificati.”

Con queste parole il Sindaco di Vasto Francesco Menna esprime la propria soddisfazione per il

conferimento della Bandiera Blu 2017.

La comunicazione è stata effettuata da parte della Foundation for Environmental Education

(Fee) che premia la qualità delle acque di balneazione ma anche il turismo sostenibile, l’attenta

gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche.

La Bandiera Blu corrisponde ad una certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche

ed è un simbolo riconosciuto in tutto il mondo, sia dai turisti che dagli operatori del settore, come

un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri.

“Un riconoscimento – ha aggiunto il primo cittadino – che conferma la nostra Vasto tra le Città che

hanno saputo coniugare lo sviluppo turistico con la tutela dell’ambiente e del territorio; e ci

rafforza nell’impegno a migliorare i servizi offerti, con l’obiettivo – ampiamente dichiarato nelle

linee di mandato – di arrivare a costituire un sistema integrato con i comuni limitrofi.”

La cerimonia di consegna della Bandiera Blu è prevista per Lunedì 8 maggio, a Roma.

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