In Breve

Conferenza Stato – Regioni, Marsilio nella cabina di regia per Fsc

 La Conferenza Stato-Regioni ha rinnovato la composizione della Cabina di Regia del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, confermando la Regione Abruzzo, nella persona del presidente Marco Marsilio, in rappresentanza delle Regioni "meno sviluppate e in transizione". La nuova composizione prevede le Regioni Umbria e Calabria (in affiancamento) per le Regioni "piu' sviluppate" e Abruzzo e Campania per le "meno sviluppate e in transizione" (con Piemonte e Sicilia come supplenti). "Ringrazio la Conferenza delle Regioni e i colleghi Presidenti - ha commentato Marsilio - che mi hanno onorato della loro fiducia e considerazione. Il Fondo Sviluppo e Coesione e' un pilastro fondamentale per il rilancio economico dell'Italia, in particolare per il Centro-Sud che vede destinato l'80% delle risorse. Un'importanza ancora maggiore in questo momento di grave crisi economica, con le Regioni chiamate a riprogrammare le risorse per fronteggiare l'emergenza".

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Chieti, dati positivi sulla casistica del trattamento preoperatorio dei tumori del retto

Una sopravvivenza globale, a cinque anni, dell'82%, una sopravvivenza libera da malattia del 65,5% e un controllo locale dell'81,2%, mentre a dieci anni la sopravvivenza globale e' stata del 79%, la sopravvivenza libera da malattia del 93% ed il controllo locale del 90%. I dati sono quelli della casistica storica sul trattamento radio-chemioterapico concomitante preoperatorio nei tumori del retto localmente avanzati condotta dall'unita' operativa di Radioterapia Oncologica di Chieti diretta del professor Domenico Genovesi, pubblicata sulla rivista scientifica ''In Vivo'' . Nella casistica della Radioterapia di Chieti, una risposta patologica completa, ovvero assenza di cellule tumorali all'esame istopatologico post-intervento, e' stata del 26,7%, in linea con i dati della letteratura scientifica che la riportano con un range del 15-25%.Sommando il tasso di risposte complete con il numero di risposte quasi-complete ovvero riscontro di poche cellule tumorali all'esame istopatologico post-intervento, la percentuale sale al 41,8%. Il trattamento e' nato con l'intenzione di preservare la funzionalita' sfinterica nei pazienti con localizzazioni tumorali a sede rettale bassa e pertanto suscettibili di chirurgie demolitive con il confezionamento della stomia ovvero il ''sacchetto'' esterno e con il tempo e' stato osservato un importante impatto non solo sulla bassa percentuale di recidive locali, ma anche e soprattutto un importante impatto sulla sopravvivenza dei pazienti. I pazienti che rispondono meglio al trattamento radio-chemioterapico preoperatorio e presentano risposte oncologiche complete o parziali hanno percentuali di sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza globale molto importanti. '

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Castel di Sangro, esplode bombola gettata in un falo’

Momenti di panico a Castel di Sangro per una bombola del gas lanciata da alcune persone in un falo' che ha determinato una potente deflagrazione. E' accaduto in localita' De Contra, vicino alla stazione di S.Ilario. Sono subito intervenuti i Vigili del fuoco per spegnere un principio di incendio, i Carabinieri Forestali per i rilievi e il sindaco, Angelo Caruso. Per fortuna non ci sono feriti, i Carabinieri stanno effettuando tutte le verifiche per accertare eventuali responsabilita'. La deflagrazione ha distrutto un manufatto in cemento. 

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L’Aquila, la Finanza consegna mascherine ai malati di Sla

I militari del Comando regionale Abruzzo della Guardia di finanza hanno consegnato, per conto dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), mascherine protettive ai malati Sla residenti nella provincia aquilana o in cura all'ospedale San Salvatore di L'Aquila, presso la clinica neurologica. "Il responsabile dell'Aisla per la Provincia di L'Aquila, Marco Di Norcia, si e' rivolto alla Guardia di Finanza chiedendoci di consegnare mascherine alle persone affette da sindrome di Sla - spiega il Comandante regionale Abruzzo della Gdf, generale di Brigata Gianluigi D'Alfonso -. Soprattutto nella fase 2, in cui sara' ancor piu' indispensabile indossare i dispositivi di protezione individuali allo scopo di prevenire il contagio da Covid-19, e' importante dare a questi pazienti un segnale tangibile di vicinanza delle Forze dell'ordine e delle Istituzioni italiane affinche' le persone colpite da patologie neurodegenerative come la SLA non si sentano emarginate o dimenticate dalla società".

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Meritocrazia Italia: la scarcerazione non e’ la soluzione

"L’emergenza legata al “Covid-19” ha riportato al centro dell’agenda politica del Paese le tante difficoltà del nostro
sistema penitenziario. Noti a tutti sono i drammatici episodi verificatisi nelle scorse settimane, in ventisette istituti
penitenziari, ove sono stati registrati diversi casi di decessi, emergenze sanitarie, evasioni, aggressioni, danneggiamenti,
culminati nelle recenti contestate scarcerazioni di alcuni boss mafiosi". Lo afferma Walter Mauriello, Presidente di Meritocrazia Italia.
Meritocrazia Italia è consapevole che il rischio di contagio, particolarmente alto nelle carceri che si trovano in condizioni
di sovraffollamento, pone la difficile sfida di riuscire a bilanciare in modo equilibrato il diritto costituzionale alla salute,
di cui tutti i detenuti devono godere, con la tutela della sicurezza pubblica, che potrebbe essere messa a rischio da un
novero non adeguatamente ponderato di scarcerazioni. Ciò specialmente quando l’applicazione della misura
domiciliare, che certamente non assicura il necessario grado di neutralizzazione della pericolosità del condannato, viene
concessa ai detenuti sottoposti al regime detentivo speciale del 41 bis.
Ed è su tali basi che invoca un diverso contemperamento delle esigenze contrapposte in campo, mediante una gestione
efficace della problematica, che vada nella doppia direzione dell’adozione di alcune misure emergenziali finalizzate al
contrasto pandemico, in uno alla programmazione di un intervento strutturale più ampio e di sistema in materia di
edilizia carceraria.
Per tali ragioni Meritocrazia Italia auspica che:
a)- sul fronte emergenziale si adottino tutte le misure sanitarie ed organizzative di prevenzione dettate in materia di
prevenzione, con contestuale implementazione dell’assunzione di nuovo personale medico socio-sanitario e
penitenziario e potenziamento di strumenti telematici per una maggiore comunicazione a distanza tra detenuti e
familiari;
b) mentre sul fronte strutturale, invece, venga data celere attuazione al piano di edilizia penitenziaria, finalizzato alla
creazione di nuovi spazi detentivi, con nuove strutture, nuovi reparti e nuove sezioni, in uno alla ristrutturazione ed alla
manutenzione, anche straordinaria, degli immobili in uso all’amministrazione penitenziaria, mediante procedure di
affidamento snellite nel percorso burocratico.
Solo così lo Stato potrà garantire la tutela della salute del detenuto, in un luogo che realizzi una maggiore e migliore
soddisfazione delle istanze di prevenzione, perché, altrimenti, quando il virus sarà debellato, il sovraffollamento delle
carceri, senza interventi incisivi, rimarrà una “bomba ad orologeria” pronta a riesplodere al primo accenno di un nuovo
innesco". 

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Banda di Ortona, Iubatti scrive a Marsilio

"Qualche giorno fa ho inviato una lettera all’Assessore Regionale Dott. Febbo per rappresentare
l’esigenza di una realtà debole, quale è la Banda di Ortona che mi onoro di presiedere, per
sopravvivere alle difficoltà causate dal coronavirus". Lo afferma l'Ing. Tommaso Iubatti, Presidente della Banda Città di Ortona.
"Con convinzione ho scritto che la Banda Musicale rappresenta uno dei leganti necessari al
mantenimento delle tradizioni, di certa cultura musicale e dell’aggregazione sociale, elemento che
nelle piccole comunità rappresenta in molti casi un fattore di sopravvivenza della stessa e preziosa
risorsa per la serena convivenza tra gli uomini auspicando il sostegno da parte della Regione a
favore di quanti sono coinvolti in questa realtà.
Ieri l’Assessore Regionale alla Cultura a mezzo stampa ha dato notizia che i lavoratori dello
spettacolo non sono stati e non saranno dimenticati e quindi attendiamo fiduciosi di conoscere le
procedure per le erogazioni in favore degli enti e associazioni culturali ai sensi della Legge
Regionale n 9 del 6 aprile 2020.
Abbiamo lavorato in questi giorni, con le esigue risorse a disposizione, per mantenere quanto si
stava facendo ed è quindi con grande soddisfazione che comunico a nome mio personale e
dell’intero Direttivo della Banda di Ortona che siamo riusciti, grazie alla disponibilità degli
Insegnanti e del Maestro Andrea Morone, ad attivare i corsi on line nella Scuola di Musica.
I corsi on line saranno erogati a tutti i diciannove Allievi e saranno gratuiti per i nove allievi sotto i
dieci anni che studiano flauto, ottavino, clarinetto e tromba: l’auspicio è che essi proseguano
nell’apprendimento musicale senza che ciò rappresenti un ulteriore costo per le famiglie. Gli altri
Allievi dei corsi di sax, trombone e corno- tutti maggiorenni- con entusiasmo stanno proseguendo
nelle lezioni on line a proprie spese.
Il Direttivo della Banda di Ortona ha fatto questa scelta perché gli Allievi della Scuola di Musica
non possono e non devono essere abbandonati e, soprattutto i più piccoli, demotivati perché non
hanno più traguardi da raggiungere!
Ora continuiamo a lavorare per ripristinare le condizioni ante nel rispetto delle nuove direttive: si
tratta dei locali per le prove, del distanziamento tra i musici e di tutte quelle altre soluzioni tecniche
da attivare immediatamente prima della prossima auspicata ripresa della normalità.
Potremo ripartire per ultimi e ci vorranno ulteriori risorse, ma ce la faremo!". 

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‘Doniamo il plasma dei guariti da Covid-19 alla Russia’

Il presidente dell'Associazione degli Italiani amici della Russia, Lorenzo Valloreja, ha detto all'agenzia statale russa RIA Novosti di aver inviato "una lettera aperta" al presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte in cui chiede di "inviare alla Federazione Russa il plasma degli italiani guariti dal coronavirus" in segno di ringraziamento per gli aiuti forniti dal ministero della Difesa. "Ora che la situazione in Italia e' migliorata e le autorita' hanno annunciato l'inizio della cosiddetta 'fase 2' e' giunto il momento di dare una mano alla Russia", direbbe la lettera, stando a quanto riporta RIA (che fa parte della holding Russia Oggi, all'interno della quale figurano anche Sputnik e l'emittente RT). L'associazione - si legge sul sito - ha sede a Cepagatti, in provincia di Pescara.

Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha fatto sapere proprio oggi che il ritiro degli specialisti militari giunti in Italia per aiutare nella lotta contro il coronavirus comincerà domani. 

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Ada Manes Foundation for Children Onlus dona 7mila euro in dispositivi alle Usca

Una donazione complessiva del valore di 7mila euro in dispositivi e attrezzature per sostenere soprattutto le Usca (Unita' sanitaria di Continuita' assistenziale) delle Asl Pescara e Lanciano-Vasto-Chieti, ma anche l'unita' operativa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale di Chieti diretta dal professor Diego Gazzolo. L'iniziativa e' di Ada Manes Foundation for Children Onlus, fondazione che si occupa principalmente di chirurgia pediatrica nei Paesi piu' poveri del mondo e presieduta dal chirurgo pediatra Grazia Andriani, con sede a Pescara. Ieri dunque la consegna all'Usca che fa riferimento alla Asl della citta' adriatica 6 tablet, 8 termometri al laser, 50 saturimetri, 1000 guanti in nitrile per un valore complessivo di 5.000 euro, e 30 pulsossimetri alla Usca che fa capo alla Asl Chieti cui si aggiungono i 5 termometri laser no contact donati alla neonatologia (valore totale di 2mila euro). La scelta, dunque, di dare un contributo concreto a chi, in questo momento "sostiene le persone piu' fragili 'casa per casa'", si legge nella nota della fondazione.

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Ortona, Fratelli d’Italia: scriviamo insieme un nuovo futuro per la città

"Oggi lunedì 4 maggio, dopo un lungo e tragico periodo di buio seguito alla grave pandemia ancora in corso, si rimette in moto il Paese. Tutti noi, senza mai dimenticare le migliaia di vittime innocenti e mantenendo sempre alta la guardia contro il rischio di nuove ondate di contagio, possiamo finalmente tornare a volgere lo sguardo al futuro". Lo affermano i rererenti di  Fratelli d’Italia ad Ortona.

"I prossimi mesi si annunciano particolarmente duri, per tutti gli ortonesi come per il resto degli italiani, a causa dei catastrofici effetti economici di un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma Fratelli d’Italia è pronta a raccogliere le nuove ed impegnative sfide che ci si porranno davanti, per traghettare la città ed il Paese al di fuori di questa drammatica crisi. L’amministrazione comunale - come e forse anche peggio del Governo nazionale - ha dimostrato tutta la propria inadeguatezza, incapacità ed autoreferenzialità. E’ arrivato dunque il momento di dare avvio ad una nuova fase, che dovrà essere necessariamente gestita da persone competenti, che abbiano realmente a cuore la città e che governino nell’interesse degli ortonesi, insieme agli ortonesi. Per questo Fratelli d’Italia lancia il progetto “Un nuovo futuro per Ortona”, aperto a tutte le forze sane della nostra società civile, allo scopo di ascoltare e coinvolgere, chiunque si riconosca nei nostri valori, nell’elaborazione di una piattaforma programmatica, ampia e condivisa, capace finalmente di tradursi in fatti concreti e di segnare un effettivo cambio di passo per la città. Nelle prossime settimane, nelle forme e nei modi consentiti dall’emergenza, daremo avvio ad una fitta serie di iniziative, aprendo un confronto con associazioni, esponenti delle categorie produttive, famiglie e singoli individui, per scrivere insieme “Un nuovo futuro per Ortona”. 

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100 persone interpretano Viva la libertà di Jovanotti

Non un gruppo di artisti, ma persone che si impegnano nel trasformare il disagio in risorsa. Nella cornice di Avalon formazione, con la supervisione di Zuleika Fusco, fondatrice di Avalon, associazione che si rivolge alla crescita della consapevolezza personale ed allo sviluppo del potenziale umano. L’associazione ha sede a Pescara.
 
Il progetto - che coinvolge 100 persone, di cui 99 fra donne, uomini, bambini, che cantano e ballano il celebre brano di Jovanotti - nasce per idea e proposta di Luciano D'Amore del duo comico Uno e Due, a Zuleika Fusco, di Avalon Formazione. Per cantare insieme “Viva la libertà”, seppur separati fisicamente per via del lockdown. L’hashtag #labuonaonda accompagna il progetto.

Video online sul canale YouTube di Avalon Formazione dalle 21 del 4 maggio.



«Le parole di Jovanotti “Allenami, insegnami a vivere con te” sono state l’invito a tutte le meravigliose anime coinvolte nel progetto, unite nell’obiettivo di trasformare costruttivamente le emozioni impegnative del periodo, dovute alla percezione dell’emergenza e all’isolamento - spiegano i promotori dell’iniziativa -. Il video non ha finalità estetiche o artistiche in senso stretto. Nasce dal desiderio di restituire valore ad una parola, a volte data per scontata: libertà».

Questo esperimento sociale, con la regia video di Luciano D’Amore - che ha raccolto i contributi inviati in questi giorni dai partecipanti - è anche una riflessione sul senso aggregativo e terapeutico dell’arte, in un momento in cui gli artisti sono così trascurati dalla politica che non li tutela, piuttosto che riconoscerli patrimonio.

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