In Breve

Meritocrazia Italia: valorizzazione del merito e delle competenze fondamentali per la società

"In un momento di crisi, sfiducia e diffidenza, Meritocrazia Italia procede nel suo percorso di crescita restando fedele ai Valori da sempre enunciati. La tutela delle risorse ambientali e il recupero della forza del ‘Made in Italy’ passano per la responsabilità di condotta dei singoli, la valorizzazione del merito e il recupero delle competenze". Lo afferma  il Presidente di Meritocrazia Italia.

"Eppure si assiste spesso alla marginalizzazione dei più capaci, a favore di persone meno inclini all’autonomia di pensiero e più disponibili a rispondere al comando. Meritocrazia punta su tutti coloro che sono pronti a dedicare energie per raggiungere l’obiettivo comune, a seguire la direzione senza distrazioni, a coltivare con cura il desiderio di Rivoluzione culturale. Nella consapevolezza che l’impresa è ardua. La missione impone il sacrificio di ambizioni personali e individualismi. Serve lungimiranza per comprendere che scelte impopolari o sulle prime non condivise possono servire a raggiungere un risultato importante nel lungo periodo. È che la politica impone sempre delle scelte. Ce lo insegna il presente. Le Istituzioni hanno rivelato superficialità di gestione e scarsa capacità di analisi. Hanno scelto di mostrarsi rassicuranti, a beneficio di una più rapida diffusione dell’epidemia. Con le note conseguenze in termini di perdite (anche ma non soltanto) economiche, e a carico di un Paese già fragile. Il passato recente ha decretato il successo di un gruppo che ha fatto della compattezza avverso un nemico comune il proprio punto di forza; ha millantato capacità di rottura rispetto alle storture di un’Italia corrotta; ha sacrificato la proposizione alla contestazione; e ha finito per cedere alle lusinghe di potere e affermazione dell’Io. Muoversi lungo il percorso delle idee è faticoso e impone costanza e determinazione. Non perdere di vista i propri punti di riferimento lo è ancora di più. Equilibrio e coerenza sono un conquista importante. Meritocrazia Italia accetta la sfida. Sceglie di costruire sul confronto dei pensieri e sulla discussione e offre il palco al Merito e alla competenza, nella certezza che far politica vuol dire essere capaci di cogliere le debolezze e offrire soluzioni adeguate. «Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta» (Goethe)".

 

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Pescara, giovane finisce nel fiume ma viene salvato

Un giovane di 26 anni è finito nel fiume a Pescara dal Ponte della Liberta', ma è stato salvato e trasportato in ospedale. L'episodio si è verificato dopo le sei di questa mattina quando il custode di un rimessaggio di barche, allertato dal forte tonfo, e' intervenuto, permettendo in qualche modo al ragazzo di riemerge dalle acque torbide del fiume e mettersi in salvo. Sul posto sono poi intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato in ospedale in ambulanza il 26enne per una sindrome da annegamento. 

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Pescara, trovati con arnesi da scasso e denunciati

Gli agenti della Squadra Volante di Pescara, impegnati nel consueto servizio di prevenzione e repressione dei reati, hanno proceduto al controllo di 2 extracomunitari che si aggiravano con atteggiamento sospetto per strada. I due sono stati perquisiti e trovati in possesso di vari arnesi da scasso (pinze, forbici, coltello a serramanico) motivo per cui sono stati denunciati, in stato di libertà, per porto di armi od oggetti atti ad offendere e per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Uno dei era stato già denunciato 2 giorni prima, dal personale della Squadra Volante, dopo esser stato colto mentre commetteva un furto all'interno di un'autovettura parcheggiata. Al termine dell'identificazione e della redazione degli atti di polizia giudiziaria gli stessi venivano posti in libertà. Dopo circa mezz'ora gli agenti sono intervenuti chiamati dagli addetti di un furgone-frigo, intenti ad effettuare le consegne presso vari supermercati, perché erano stati appena derubati di generi alimentari per un valore di circa 120euro. La descrizione fornita dei colpevoli corrispondeva alle descrizioni dei 2 bloccati, che sono stati rintracciati e bloccati dai poliziotti. La merce è stata e i due sono stati ancora una volta denunciati. 

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Sindaci su programmazione sanitaria Regione illustri cosa intende fare per territorio della Marsica

n merito alla polemica sul ruolo della sanità marsicana nell’emergenza epidemiologica, le affermazioni dell'Assessore alla salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, nella giornata di ieri ci lasciano alquanto perplessi. In un delicato momento come questo, della contrapposizione politica facciamo volentieri a meno: l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è conoscere, nel dettaglio, cosa la Regione intende fare sulla programmazione sanitaria nella Marsica. Francamente siamo stanchi di sentirci dire che “non verremo abbandonati”, senza sapere come si occuperanno di noi. L’unica vera notizia emersa ieri è la scelta di lasciare no-Covid i due presidi di Pescina e Tagliacozzo, contrariamente a quanto però affermato nei giorni scorsi da altri esponenti politici.  Un orizzonte caotico è quello che ci troviamo davanti a oltre un mese dall’inizio dell’emergenza e dopo i vari interventi che hanno interessato gli ospedali HUB della nostra regione, ultimo in ordine temporale la realizzazione del Covid Hospital a Pescara. Da qui rivolgiamo al Presidente Marsilio una serie di domande per capire cosa ci aspetta.

L'articolo 18 del D.L. 18/2020 ha assegnato all'Abruzzo delle risorse straordinarie aggiuntive per fronteggiare l'emergenza. Con Deliberazione della Giunta regionale del 8.4.2020, n. 176, sono state iscritte nei rispettivi capitoli di entrata e di spesa risorse per un totale di euro 30.908.850 di euro. Tenuto conto che ciascuna Regione è tenuta a redigere un apposito Programma operativo per la gestione dell'emergenza Covid-19, che deve essere approvato dal Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, siamo a chiedere:

1)                  Quando verranno riattivate tutte le funzioni dei presidi sanitari di Pescina e Tagliacozzo e dei relativi Punti di Primo Intervento, ancora tutt’oggi sospesi dall’inizio dell’emergenza?

2)                  Il programma operativo per la gestione dell’emergenza è stato redatto dalla Regione Abruzzo e trasmesso al Ministero della Salute?

3)                  All’interno del programma operativo di cui al punto 2), qual sarà il ruolo del Presidio Ospedaliero di Avezzano e delle strutture di Pescina e Tagliacozzo?

4)                  Con lo scopo decongestionare il carico di lavoro sui presidi ospedalieri che attualmente stanno gestendo i pazienti COVID ed al fine di assicurare ai pazienti No-COVID una maggiore sicurezza, la Regione intende disporre lo spostamento di alcuni reparti come lungodegenza e geriatria nelle strutture di Pescina e Tagliacozzo?

5)                  In relazione alla pianificazione della fase due, in che modo le strutture di Pescina e Tagliacozzo verranno interessate dalla necessità di assicurare il celere smaltimento delle liste di attese, alla luce delle riprogrammazioni disposte dalla fase uno?

6)                  Con riferimento al punto 4) in che misura la Regione Abruzzo sta immaginando di potenziare le prestazioni attualmente erogate dai presidi sanitari pubblici, in che misura, e con quali tempistiche?

Mai come in questo momento abbiamo bisogno di certezze sulla pianificazione della sanità regionale nell’interesse dei cittadini e per tale ragione è indispensabile che la Regione parli chiaramente e per fatti anche del futuro della sanità marsicana. La comunità che rappresentiamo ha bisogno di servizi e impegni concreti, perché il territorio sia coperto e il diritto alla salute tutelato pienamente.

Stefano Iulianella (Sindaco di Pescina), Tonino Mostacci (Sindaco di Collarmele), Vincenzo Giovagnorio (Sindaco di Tagliacozzo), Roberto Giovagnorio (Consigliere provinciale), Enzo Di Natale (Sindaco di Aielli), Velia Nazzarro, (Sindaco di Carsoli), Gianfranco Tedeschi (Sindaco di Cerchio), Rosanna Salucci (Sindaco di Collelongo), Gianclemente Beradini (Sindaco di Gioia dei Marsi) Lorenzo Berardinetti (Sindaco di Sante Marie), Olimpia Morgante (Sindaco di Scurcola Marsicana).

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Fossacesia, obbligo dell’uso di mascherine su tutto il territorio comunale

Il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, ha firmato oggi l’ordinanza con cui si obbligano tutti coloro presenti sul territorio comunale all’uso della mascherina protettiva in spazi pubblici e all'interno degli esercizi commerciali la cui attività non risulti essere sospesa, degli uffici pubblici e privati e delle filiali di istituti di credito e degli uffici postali. “Ho ritenuto opportuno, sentiti i capigruppo consiliari, Petrosemolo, Arrizza ,Allegrini e la Giunta, rendere obbligatorio l’utilizzo della mascherina su tutto il territorio comunale al fine di assicurare una protezione ancora maggiore rispetto alle misure di sicurezza già prese – spiega il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – Indossare correttamente la mascherina infatti riduce il rischio di contagio, soprattutto se ragioniamo in prospettiva futura”. L’ordinanza che è entrata in vigore a partire dalle ore 24.00 di ‪oggi, 18‬ aprile, ed avrà validità sino al ‪3 maggio‬, prevede inoltre una sanzione pecuniaria a carico dei trasgressori . “Ho chiesto alle Forze dell’Ordine di vigilare con la massima attenzione sull’obbligo dell’utilizzo delle mascherine – conclude il Sindaco Di Giuseppantonio – perché spero che ogni azione possa essere utile a uscire da questa situazione. Confido ovviamente come sempre nel buon senso delle persone della mia città”

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San Salvo, Magnacca: preoccupazione per il dopo Covid-19

“Ho il dovere di pronunciare parole di speranza, ma non nego la mia forte preoccupazione per la ripresa della produzione delle attività insediate nella zona industriale, molte delle quali legate al settore dell’automotive, che più di ogni altro comparto ha segnato un crollo di cui sarà difficile rivedere una ripresa in tempi brevi”. E’ il commento severo quanto realista del sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca che non vede roseo il futuro per le imprese di questo territorio.

“Preoccupazione anche per le attività turistiche che con il loro lavoro contribuiscono a sostenere la nostra economia – aggiunge il sindaco – per le quali le nubi all’orizzonte sono dense e nere. Ho il dovere di infondere ottimismo, ma oltre le buone intenzioni solo il sostegno governativo e politiche economiche nella direzione di una diffusa solidarietà con contributi statali e regionali non si potrà rimettere in moto la nostra economia”.

Per il sindaco di San Salvo c’è il rischio che possa crescere la povertà e l’esclusione sociale di gran parte dei cittadini per questo “occorre intensificare politiche economiche d’emergenza che oltre a evitare il collasso del sistema italiano possa contribuire a immettere nelle tasche dei cittadini denaro circolante”.

“Voglio infine sperare che ci sia tra noi sindaci un patto tra i sindaci per la condivisione delle esperienze maturate in queste settimane di emergenza di coronavirus per avere, più di ogni altro, avuti contatti diretti con i cittadini ascoltandone gli umori, le attese, le frustrazioni e le richieste di aiuto. Su questo il governo centrale ne tenga conto nel prendere ulteriori decisioni che ci consentano di uscire dalla fase uno per il rilancio del sistema-paese Italia” conclude il sindaco di San Salvo.

 

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Spoltore, ultimata la consegna dei buoni spesa alle famiglie con reddito zero

Prosegue a Spoltore la distribuzione dei buoni spesa per l'emergenza alimentare Covid-19: ieri (15 aprile 2020) è stata ultimata la consegna alle prime 130 famiglie, quelle a reddito zero. Nel frattempo molti cittadini chiedono quale sia l'esito delle loro domande, ma non è necessario: le famiglie che hanno ottenuto il beneficio, ed anche quelle che non l'hanno ottenuto, vengono contattate direttamente dai Servizi Sociali. Insieme al buono spesa vengono distribuiti anche gli elenchi dei negozi dove si può spendere. L'elenco degli esercizi commerciali aderenti all'iniziativa sono comunque pubblicati sul sito internet istituzionale www.comune.spoltore.pe.it

. Per la fase successiva di distribuzione sarà necessario attendere l'integrazione delle domande incomplete: il Comune ha dato infatti questa possibilità ai nuclei familiari, una scelta necessaria per evitare di scartare molte domande e aiutare il numero più alto possibile di persone. Spiegano dai Servizi Sociali: "L’alto numero di domande pervenute e l’incompletezza o imprecisione delle dichiarazioni rese, rendono necessarie integrazioni da parte dei cittadini. Tale circostanza ritarda la conclusione del procedimento, e pertanto la formazione della seconda graduatoria". "Contiamo che entro la settimana si riescano ad assegnare tutti" assicura il sindaco Luciano Di Lorito. "In ogni caso, tutte le famiglie saranno contattate". Il buono spesa è una tantum: l'importo varia dai 150 ai 500 euro a seconda del numero di persone che compongono il nucleo familiare e i fondi sono stati assegnati in base a graduatoria, dando priorità ovviamente alle situazioni economiche più critiche e a nuclei familiari con minori, disabili o altre situazioni di disagio. E' possibile acquistare con i buoni esclusivamente "generi di prima necessità", espressione che comprende: i prodotti alimentari, per l’igiene personale (ivi compresi pannolini, pannoloni, assorbenti) e prodotti per l’igiene della casa. Per ogni informazione è possibile chiamare il COC (Centro Operativo Comunale) al numero 085/4964255 (tutti i giorni, ore 9.00-13.00 e 15.00-18.00).

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Carrozzine determinate critica il bando della Regione Abruzzo

 "Con la legge regionale 9/2020 sono state predisposte dalla Regione Abruzzo delle misure straordinarie ed urgenti per l'economia e la disoccupazione per contrastare l'emergenza dovuta al coronavirus. Da questa mattina non facciamo che raccogliere la denuncia delle famiglie dei propri associati, che pur avendo i requisiti per poter accedere alla richiesta sono di fatto impossibilitati a presentarla". Lo afferma l'associazione Carrozzine Determinate Abruzzo a proposito del bando regionale dedicato alle famiglie in difficolta'. "Un bando - sottolinea il presidente dell'associazione, Claudio Ferrante -  non puo' necessitare per l'inoltro della domanda della disponibilita' di un computer, di una stampante e di uno scanner. In un momento storico di emergenza in cui tra l'altro non e' consentita la mobilita' della circolazione, gli uffici preposti chiusi al pubblico, sarebbe stato necessario abbattere completamente la burocrazia e non rendere impossibile a molti l'accesso ai benefici". "Si era parlato di procedure semplificate, di sburocratizzazione della macchina della pubblica amministrazione, di facilita' di accesso del cittadino agli strumenti che governo e regioni stanno mettendo in campo per superare questa straordinaria situazione di crisi dovuta al coronavirus - prosegue - invece la regione Abruzzo non ha previsto neppure un numero di telefono dedicato a questo servizio, solo una mail a cui dopo molte ore non risponde nessuno".

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Tamponi nella zona rossa di Villa Caldari di Ortona

In considerazione del volume elevatissimo di tamponi confluiti nei laboratori regionali per l'accertamento di positivita' al Coronavirus, la Direzione della Asl Lanciano Vasto Chieti ha deciso di limitare alla sola giornata di sabato 18 aprile i test a Caldari, contrada di Ortona. La scelta, si legge in una nota, e' stata determinata dalla necessita' di non gravare ulteriormente i laboratori in questa fase, nella quale gli stessi sono sottoposti a una grande pressione e si rende indispensabile evadere i numerosi tamponi gia' consegnati e in attesa di essere lavorati. Inoltre, il campione ematico che sara' prelevato per l'esame sierologico sara' congelato, in attesa di essere analizzato appena ci saranno le necessarie autorizzazioni. I risultati resteranno anonimi e saranno utilizzati ai fini di un approfondimento epidemiologico. Alla luce dei risultati dei test eseguiti sabato 18 si faranno le dovute valutazioni sulla 'zona rossa' e sull'eventuale rimodulazione dei provvedimenti restrittivi.  

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Sanità, Pd e ChietixChieti chiedono investimenti per gli ospedali cittadini

Un piano di recupero e valorizzazione delle strutture ospedaliere di Chieti, dal San Camillo ai corpi C ed F del Santissima Annunziata. A chiedere l'utilizzo dei 120 milioni di euro di fondi a disposizione per la sanità teatina è il Partito Democratico di Chieti con i gruppi consiliari Pd e ChietixChieti, in vista della fase 2 dell'emergenza Covid-19. 
«Manca completamente la programmazione - spiega il PD - sia sul fronte dell'emergenza sia su quello della programmazione. In queste settimane sono stati lasciati soli gli operatori della sanità, i sindaci dei territori e soprattutto i cittadini: mancavano i dispositivi di protezione individuale (DPI) come guanti e mascherine e sui risultati dei tamponi effettuati abbiamo avuto dei ritardi nelle risposte che si sono protratti fino a 15-18 giorni. Nel frattempo si conclude in appena 4 giorni una gara di 11 milioni per un plesso sanitario a Pescara, ma è inaccettabile che si dimentichino completamente di prevedere interventi per tutti gli altri territori»
 
Il Pd di Chieti ricorda l'elenco delle risorse disponibili per gli interventi sui nosocomi teatini. «Con la delibera di Giunta Regionale 176/2020 la Regione ha previsto le risorse trasferite dalo Stato per 31 milioni di euro, di questi fondi quanti  saranno investiti nella Provincia di Chieti e nello specifico nella città di Chieti? Oltre a questi 31 milioni il Fondo sanitario è stato incrementato di oltre 4 miliardi di euro, che implica per l'Abruzzo un aumento di oltre 80 milioni, soldi che si sommano alle altre risorse». 
I capigruppo Febo e Zappalorto puntano il dito contro il sindaco Umberto Di Primio e l'assessore regionale Mauro Febbo: «finora è giunto solo un silenzio assordante. Gli investimenti nella sanità del territorio sono fondamentali per mettere in campo iniziative di prevenzione e sorveglianza sanitaria anche nella fase 2 dell'emerenza Covid-19. Spiace rilevare che in un anno di guida del centrodestra in Regione Abruzzo siano stati tolti fondi per il nuovo ospedale e non sia stato previsto nulla»

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