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L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa

L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa. Ad annunciarlo, in una nota, il Presidente Nazionale dell’associazione Gianni Cicero: “Un incarico importante che Pantalone saprà condurre con le sue indubbie capacità”. Per Manuel Pantalone si tratta di: “Un compito nobilitante ma al contempo di grande responsabilità, che porterò avanti profondendo il massimo impegno in un momento assai delicato per le PMI in Italia causato dalla crisi gravissima che sta attanagliando la nostra economia. È dai giovani imprenditori che si dovrà ripartire, attraverso la formulazione di proposte concrete da sottoporre al legislatore per ridare fiducia al 98% de PIL del nostro Paese”. 
Il neo Coordinatore Nazionale dei Giovani Imprenditori di Valore Impresa Manuel Pantalone opera nel campo della sanità, segnatamente nel biomedicale, è amministratore delle aziende leader di settore Archis ed Umbra Medical Italy e di altre tre aziende del comparto ed è, in questi mesi di profonda emergenza, impegnato in prima linea nella gestione della stessa garantendo forniture tempestive alle aziende sanitarie locali del Paese unitamente ad un servizio basato sui più alti standard qualitativi. 
 
Il Gruppo Nazionale dei Giovani Imprenditori del Network Valore Impresa è la rappresentanza dei volti giovani del network. La base associativa del gruppo è infatti costituita dagli imprenditori "under 45" aderenti al Network Valore Impresa.

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La repressione nei conflitti politici. Teorie, discorsi e pratiche (XVI – XX secolo): convegno telematico dell’Università di Teramo

Si terrà il prossimo 30 aprile, alle ore 15,  un convegno telematico sulla piattaforma Meet organizzato dall'Università degli Studi di Teramo dal titolo "La repressione nei conflitti politici. Teorie, discorsi e pratiche (XVI - XX secolo)".
Per consultare il programma, in allegato la locandina e di seguito il link dell'evento:
Il convegno è a numero chiuso per un massimo di 250 partecipanti. Per partecipare, occorre iscriversi entro le ore 12 di mercoledì 29 aprile 2020 al link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSelOj1lTVayorpUriuWgvhEJaeyqrvqxboRg3033rEsrDJ7Ug/viewform
Il convegno è dedicato alle teorie, ai discorsi e alle pratiche attraverso le quali le autorità pubbliche e i soggetti politici hanno contrastato, favorito, manipolato e spiegato alcuni tra i più importanti conflitti politici tra XVI e XX secolo. L'obiettivo è riflettere su come tali azioni e discorsi abbiano contribuito a fissare in presa diretta le interpretazioni di tali conflitti e la fisionomia dei gruppi sociali e delle fazioni che vi prendevano parte. A tal fine si procederà tramite un approccio interdisciplinare che combinerà l’analisi storico-evenemenziale con quella discorsiva e mobiliterà le metodologie della storiografia, della storia del pensiero politico e della storia del diritto. 

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Emergenza Covid-19. La Mazda Motor Italia in supporto della montagna abruzzese

I Sindaci dei Comuni della Comunità Montana Sirentina ed il Commissario Luigi Fasciani, ringraziano la Mazda Motor Italia nella persona dell’A.D. Roberto Pietrantonio, per aver concesso, in comodato gratuito, al proprio Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile, un crossover CX 30 Hybrid, sanificato, per agevolare le attività di protezione civile nella gestione dell’Emergenza Covid-19 nel territorio sirentino.

Le testate nazionali in questi giorni ne hanno già dato notizia, lanciata con un comunicato dalla manager P.R.& Press dr.ssa Erika Giandomenico della Casa automobilistica del Sol Levante. (*)

Il Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile della C.M. Sirentina, nato come progetto pilota ed innovativo con iscrizione all’Albo speciale Regionale nel 1994, costituisce una simbiosi possibile fra enti locali e cittadini ed è stato uno dei primi in Italia e l’unico sperimentato fra le comunità montane abruzzesi, attualmente commissariate, a seguito dello spending review ed in regime di proroga.

Tale iniziativa innovativa, nel corso del 1995 - 1996, presso il Dipartimento di Protezione Civile - Presidenza Consiglio dei Ministri, quando a Capo era il prof. Franco Barberi, è stata oggetto di discussione di una interessante tesi di fine corso, sulla “Gestione delle Emergenze-Disaster Management”, comparata con altre realtà settentrionali della Lombardia e del Veneto, da parte del proprio dipendente, dr. Giovanni Pizzocchia, che attualmente ancora ne cura il servizio.

Fra le attività rilevanti nell’emergenza attuale Covid-19, la Protezione Civile Sirentina provvede al ritiro dei dpi, presso la sede regionale della Protezione Civile ed alla consegna ai Sindaci, su richiesta degli stessi. I volontari già hanno provveduto alla fornitura di farmaci salvavita a pazienti che erano impossibilitati a recarsi presso la farmacia dell'ospedale di Sulmona. Con l’apertura del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Castelvecchio Subequo, poiché un cittadino è risultato contagiato, di intesa col sindaco Pietro Salutari, il Gruppo è di supporto nelle funzioni di Volontariato ed Assistenza alla popolazione. Per giunta, a causa di qualche dissennato, perfino in questi giorni di quarantena, si è dovuto intervenire tempestivamente col caposquadra AIB Graziani Barnaba ed i VV.F di Sulmona, per spegnere tre principi di incendi boschivi in agro Secinaro-Castelvecchio Subequo, grazie al mezzo AIB, concesso in comodato dalla Regione Abruzzo con cui il Gruppo è convenzionato.

La Mazda, la cui denominazione è ispirata all’assonanza del nome del suo fondatore (Jujiro Matsuda) con quello di una divinità mediorientale Mazda, deve una singolare riconoscenza alla montagna. Difatti non tutti sanno che lo stabilimento ha i suoi impianti ad Hiroshima, città giapponese drammaticamente famosa per quell'agosto del 1945, quando subì la micidiale bomba atomica dagli americani. Lo stabilimento Mazda si salvò miracolosamente, grazie proprio alla montagna che fece da barriera dal punto di impatto dell’esplosione nucleare ed anzi lo stabilimento divenne perfino il punto logistico per i soccorsi e la successiva ricostruzione di Hiroshima.

Probabilmente sarà stato tale sentimento ad ispirare i vertici del prestigioso marchio giapponese, a scegliere di aiutare, offrendo in comodato gratuito il confortevole Crossover CX30 ibrido che rispetta l’ambiente, proprio ad una popolazione ai piedi di un Monte, il Sirente, nel cuore dell’Appenino abruzzese, unendo così due ambientazioni diverse in un'unica narrazione, che è proprio nel significato del termine inglese “crossover”.

Si costituisce così una formula innovativa, sinergica, fra industria ed istituzioni locali, coniugando marketing aziendale con sviluppo sostenibile e solidarietà.

(*)https://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2020/04/21/news/mazda_supporta_city_angels_odv_e_la_protezione_civile_della_comunita_sirentina_per_accorciare_la_distanza_sociale_delle_pers-254589506/

 

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Emergenza idrica: a Guardiagrele polemica per i fondi

"In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che la Regione Abruzzo ha destinato circa 6 milioni di euro per l’emergenza idrica del Vastese. Il Sindaco di Guardiagrele grida ad uno scippo da parte della regione, ma non è così". Lo affermano Flora Bianco e Orlando Console, Consiglieri comunali del gruppo consiliare “Progetto per Guardiagrele” e Sandro Salvi, già sindaco di Guardiagrele.

"Il Sindaco confonde l’accordo ACA-SASI-ERSI dell’estate scorsa, che va avanti e sul quale non c’è nessuno scippo, con i fondi regionali del Ministero delle Infrastrutture per il comparto idrico del 2015. Stiamo parlando dei fondi che andavano a finanziare un progetto della SASI del 2014 di circa 8,5 milioni di euro. Avuti dalla Regione all’epoca della Giunta Chiodi, grazie all’interessamento dell’allora Sindaco Sandro Salvi, del Presidente della SASI Domenico Scutti, con la collaborazione dell’allora Sottosegretario Giovanni Legnini e del Presidente della Regione Gianni Chiodi. Però della somma, con l’avvento della Giunta D’Alfonso, vennero stanziati soltanto 1,6 milioni di €uro, lo stesso D’Alfonso, precisò in una successiva delibera regionale, che le economie di tutti i lavori del comparto idrico della Regione Abruzzo dovessero servire successivamente per finanziare la restante parte del Progetto Avello. Perché non ha protestato, quando D’Alfonso gli ha ridotto i fondi da 8,5 milioni a 1,6 milioni? La SASI ha appaltato i lavori per il rifacimento della rete idrica di Guardiagrele ed Orsogna, lavori affidati nel 2017, ma che ad oggi non ancora iniziano. A distanza di 3 anni, il Comune di Guardiagrele non ancora autorizza la SASI per eseguire i lavori per rifare la condotta di Via Roma, mentre per la parte che interessava il Comune di Orsogna i lavori sono quasi terminati. Questa è la realtà dei fatti, Dal Pozzo con i suoi metodi ha ritardato l’inizio dei lavori di 3 anni. Lo avevamo denunciato già agli inizi del 2019. La Regione Abruzzo adesso stava rischiando di ridare al Governo le economie dei lavori già eseguiti, solo lo scorso 10 febbraio è riuscita ad avere l’autorizzazione per utilizzare le somme residue. Le somme che il Governo ha messo a disposizione nel 2015 per il comparto idrico, secondo la delibera di Giunta Regionale n. 312/2015 erano di circa €. 70 milioni, le economie sono sufficienti sia per gli interventi nel Vastese che nel territorio di Guardiagrele che riguardano anche i Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli (per Ascigno).  Ma poi, ci sono stati i fondi del 2016 e del 2017, come mai il Sindaco di Guardiagrele in quegli anni non ha richiesto nulla? Ed adesso si grida allo scippo per una presunta somma che doveva essere recuperata nei finanziamenti del 2015.  E’ un atteggiamento che nulla di buono porta a Guardiagrele e ai guardiesi. Noi, al posto di alzare inutili polveroni, ci siamo informati ed abbiamo chiesto una ridistribuzione delle somme. Infatti, notizia di oggi, per Guardiagrele ed i Comuni del comprensorio ci sarà circa 1 milione di Euro a disposizione oltre quanto già assegnato, sempre se i lavori già previsti vengano realizzati. Adesso abbiamo che, a causa dei ritardi del Sindaco Dal Pozzo, la Regione stava perdendo i fondi ed i Sindaci dei Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli ne subiscono le conseguenze. Serve dialogare con la SASI e la Regione e confrontarsi anche con gli altri Sindaci del comprensorio per finanziare il resto del progetto".



 

 

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Coronavirus, Confartigianato: Inaccettabili 3 mesi di stop per acconciatori ed estetisti

 Incomprensibile e inaccettabile. Così Confartigianato Chieti L'Aquila definisce la decisione del Governo di rinviare al primo giugno la riapertura di acconciatori e centri estetici. Concreto, secondo l'associazione, il rischio di ripercussioni sull'occupazione, in un settore che in Abruzzo dà lavoro a migliaia di operatori. La perdita economica, secondo le stime dell'associazione, è di svariate decine di milioni di euro, pari al 20% circa del fatturato annuo. Oltre ad una crescita esponenziale del fenomeno dell'abusivismo, il rischio, ora, è che molti addetti non ce la facciano a ripartire. 

"Il 4 maggio saranno nove settimane di chiusura. E' impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane - afferma il presidente Confartigianato Acconciatori Chieti L'Aquila, Denis Iezzi - Tutto questo non farà altro che alimentare il sommerso, sia perché i clienti non vogliono più attendere sia perché gli operatori non riescono più a reggere dato che lo Stato non li aiuta. Di conseguenza c'è chi è disposto a correre rischi".

"La decisione di attendere il primo giugno è inaccettabile ed incomprensibile. Ci dicono che dobbiamo abituarci a convivere con il virus, ma allora perché aspettare un altro mese? Ci insegnassero a convivere con il Covid-19. Con senso di responsabilità abbiamo elaborato tempestive proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Il primo giugno - aggiunge - cosa potremo fare di più rispetto ad oggi? E' inammissibile".

"E' fondamentale, a questo punto, inasprire i controlli contro l'abusivismo e cercare di arginare quanto più possibile il lavoro sommerso. La nostra associazione, su tutti i livelli, dal nazionale a quelli locali - conclude Iezzi - non resterà in silenzio e farà la sua parte".

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Meritocrazia Italia: burocrazia zero unica opzione per effettivo rilancio nazione

"L’attuale crisi emergenziale sanitaria ha messo a nudo i grossi limiti della dirigenza pubblica che si è trovata ad affrontare un momento di grande difficoltà con i vecchi canoni di una burocrazia avanzata, mostrandosi un alleato inaffidabile per l’organo politico". Lo affermano i referenti di Meritocrazia Italia.


"La prova evidente è la pesante esternalizzazione di competenze amministrative, affidate a professionisti esterni, chiamati ad infoltire il numero delle diverse task force, che mette in dubbio il razionale sfruttamento delle risorse pubbliche a base dell’evoluzione del nostro Paese. L’esperienza che stiamo vivendo ci ha restituito l’immagine di un pubblico management inadeguato all’emergenza, legato a schemi vecchi e superati di gestione burocratica e passaggio di competenze, a volte resi necessari dai vincoli di bilancio e dall’incapacità di reperire regole, nella fitta boscaglia di leggi e regolamenti, per reperire risorse e finanziamenti. L’ampia burocratizzazione che contraddistingue l’operato del management pubblico può essere considerata la dimostrazione che il c.d. sistema Weberiano di stampo verticistico e rigorosamente burocratico, che il legislatore attraverso le riforme del 2009 (riforma Brunetta) e del 2013 (riforma Madia) voleva superare, in realtà non è mai definitivamente tramontato.  Già prima dell’avvento della grave emergenza legata al CoVid-19 il sistema di performance della P.A. fondato su di un ciclo di programmazione e di controllo del risultato era già fortemente in crisi, a causa di fattori economici e di incertezza politica e normativa, che avevano restituito al sistema burocratico una posizione centrale dell’apparato della pubblica amministrazione. Ciò è dovuto al generale contesto di fragilità del sistema della performance (performance measurement), soffocata per volontà dello stesso legislatore da eccessivi strumenti di pianificazione e di controllo, attorno ai quale si agita lo spettro del mancato raggiungimento del risultato con conseguenze aberranti per la continuità stessa del rapporto di lavoro. Meritocrazia Italia ritiene necessario un ripensamento della struttura e della politica del management pubblico, con strumenti rapidi ed efficaci che incidano sul sistema di reclutamento, di formazione e di performance del personale dirigenziale, per permettere alla P.A. di arrivare puntuale e preparata a gestire le nuove sfide della imminente ripresa economica. Il management pubblico deve dunque pensare in modo innovativo e competente, ponendosi come valido interlocutore dei soggetti economici privati e non come ostacolo all’evoluzione del Paese. Per realizzare ciò occorre tuttavia operare in un contesto che renda più agili le procedure amministrative, attribuendo maggiore autonomia e responsabilità alle scelte dirigenziali. Meritocrazia Italia auspica dunque una risposta concreta alle seguenti politiche: Reclutamento del personale dirigenziale. Semplificazione dei Ruoli dirigenziali, abolendo gli eccessivi verticismi che governano la struttura, comportando di fatto il rischio che le competenze si disperdano ovvero vengano duplicate. Revisione dell’assetto delle performance, liberandolo da eccessivi strumenti di pianificazione e di controllo, attorno ai quale si agita lo spettro del mancato raggiungimento del risultato con conseguenze aberranti per la continuità stessa del rapporto di lavoro, (si rischia il licenziamento). In questo senso giocano un ruolo fondamentale anche coinvolgendola contrattazione collettiva nazionale e integrativa:

1) introduzione di politiche aziendali di lavoro c.d. di team, con la consapevolezza il lavoro di gruppo offre lo strumento ottimale per affrontare la scelta più giusta nei momenti di crisi;
2) Competenze di programmazione/monitoraggio degli effetti del proprio lavoro a tutti i livelli soprattutto quando si lavora per obiettivi;

3) Sistemi di incentivazione meritocratica che premino il benessere sostenibile del dipendente e non necessariamente il patrimonio;

4) Rafforzamento della consapevolezza del pubblico dipendente nel rapporto di comprensione tra pubblica amministrazione e cittadini in termini di servizio pubblico.

5) Affiancamento ai sistemi di controllo endoaziendali (OIV)= anche controlli etero aziendali affidati ad organismi terzi (autorità indipendenti), stakeholder.

6) modernizzazione della cultura organizzativa in fatto di mansioni. Recuperare il concetto di alleanza tra lavoratore e datore di lavoro (art. 2094 c.c.).

Formazione professionale, quale elemento imprescindibile per la carriera del dirigente pubblico, tanto in termini di attività quanto in termini di controllo sulla regolarità della formazione e aggiornamento continui.

 



 

 

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Dall’esperienza del Centro Avalon, su Facebook è nata la pagina Il tesoro del tempo, senza coperchio

Idee per disegnare, per interventi artistici da fare insieme, per un ballo o per ascoltare l’oroscopo. Il tutto online, da una pagina Facebook nata in questi giorni di lockdown. L'iniziativa è a cura del Centro Avalon, associazione di Pescara che si rivolge alla crescita della consapevolezza personale ed allo sviluppo. Ecco quindi “Il tesoro del tempo, senza coperchio” uno spazio per svagarsi e per andare incontro alle esigenze dei genitori, in compagnia della pentola Potty. Il nome è stato scelto coinvolgendo gli stessi utenti della pagina.      

“Dallo scenario generale del momento - spiegano dal Centro Avalon - emerge che in famiglia si creano tensioni perché i genitori hanno difficoltà a intrattenere i bambini per tante ore al giorno, essendo di fronte ad una quotidianità che non è quella usuale. Quindi abbiamo voluto creare una spazio di evasione, anche a fini educativi, anche per stemperare le tensioni e facilitare i genitori nella gestione del tempo del bambino”.

La realizzazione della pagina è di Luciano D’Amore, del duo comico Uno e due e vede la partecipazione di collaboratori del Centro Avalon nonché di Anastasia animazione. Con il contributo degli stessi utenti, di mamme e papà che condividono la loro esperienza e suggeriscono link interessanti per l’intrattenimento dei bambini.

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E’ uscito il nuovo singolo di Marco Ligabue dal titolo Dentro

E' uscito il nuovo singolo di Marco Ligabue dal titolo Dentro, il brano precede l’uscita di un album che racchiude i migliori pezzi di questi anni del cantautore emiliano.
Dentro è una canzone composta interamente in questi giorni di quarantena, un brano totalmente home-made, il video è stato montato in pochi giorni in casa da Marco, è il suo regalo per la figlia, fatto con il cuore e con l’anima piena di speranza per un futuro migliore. Ad oggi le views sono 250 mila.

Dentro è un abbraccio, una carezza un bacio mancato. Un segno di speranza.

Marco Ligabue, reduce dal successo di All Togheter Now a cui ha partecipato per due edizioni, ha deciso di scrivere una canzone intima dove racconta la nostalgia per la figlia, un tema attuale in questo periodo di lontananza forzata per tutti.
La storia di un padre che attende di riabbracciare il suo amore più grande.

«Papà, dobbiamo prenderci almeno venti gelati giganti, fare TikTok insieme e divertirci con quella challenge che mi avevi promesso!» Queste le parole di Viola durante una delle tante videochiamate in cui si dicono che si rivedranno presto.
“Mentre mia figlia mi elenca i progetti per il dopo quarantena” dichiara il cantautore “dentro di me scatta una molla e scrivo di getto una canzone per lei.
Conoscendo mia figlia, è il miglior modo per farle una sorpresa e accorciare la distanza fisica che ci separa in questo momento”.

Marco Ligabue spiega come nasce il brano: “Dentro è dedicata a mia figlia, ma anche a tutti quelli che sentono la distanza di qualcuno, soprattutto in questo momento così delicato. Ci ritroviamo chiusi "dentro", tra quattro mura, ma forse stiamo scoprendo qualcosa di più importante "dentro" di noi. Ho abbozzato il brano voce e chitarra e poi l'ho spedito in California a Corrado Rustici, amico e produttore artistico di livello internazionale. In pochi giorni lui ha arrangiato il pezzo e abbiamo velocemente mixato il tutto. Il video l'ho realizzato direttamente da casa.
Ho pensato ad immagini in bianco e nero, che rispecchiassero queste giornate opache, meno colorate. Ho inserito scene di grande attualità, come strade deserte, medici eroi, gente ai balconi che non vuole abbattersi e reagisce, e tanto altro, per incentrare la visione su come stiamo vivendo oggi. Non poteva, ovviamente, mancare la protagonista del brano, mia figlia Viola.
È un pezzo che vuole essere un abbraccio per tutti in questa tosta quarantena. Per il finale, però, ho scelto immagini a colori, segnale inequivocabile di grande speranza, per augurarci di ritornare presto alla vita che desideriamo”.

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San Salvo, Magnacca: fare memoria della Resistenza

Cerimonia del 75°Anniversarsario della Liberazione d'Italia a San Salvo.

 

“Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all'oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore”. E ancora: “Insieme possiamo farcelo e lo stiamo dimostrando”. Sono alcuni passaggi del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel settantacinquesimo anniversario della festa della Liberazione.  Sono parole che faccio diventare mie -afferma il sindaco Tiziana Magnacca - da consegnare, a mia volta, ai miei concittadini.  L’Amministrazione comunale di San Salvo non è voluta mancare all’appuntamento con la storia con una cerimonia commemorativa con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti. Era presente, in rappresentanza di tutto il Consiglio comunale, il presidente Eugenio Spadano per celebrare “l’anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione”. Ora più che mai, prendendo esempio dagli uomini e dalle donne che seppero ricostruire l’Italia nel dopoguerra, anche noi, con volontà, idealità, senso del Bene Comune, tenacia e sacrificio, ricostruiamo il Paese duramente colpito nella sua struttura sociale, economica e di libertà dalla pandemia. Nel salutare tutta la mia comunità, tenace come tutti gli abruzzesi, un pensiero affettuoso rivolgo a Gilberto Malvestuto – ultimo ufficiale sopravvissuto della Brigata Maiella che lo scorso 17 aprile ha compiuto 99 anni – che ci ha ricordato chi sono coloro che sono in “trincea” in questo tempo sospeso e difficile come quello che stiamo vivendo. E insieme a lui tutti gli operatori delle forze dell’ordine, delle associazioni di protezione civile, e delle altre associazioni di volontariato, come la Croce Rossa e la Caritas, che non hanno mai smesso un istante in questi giorni di combattere per noi e di proteggerci.  Buon 25 aprile nelle vostre case sventolando il Tricolore. Viva San Salvo! Viva l'Italia! Viva la Repubblica!"  

 

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Muore infermiere a Popoli, il dolore dell’ordine delle professioni infermieristiche di Pescara

“Oggi la nostra comunità professionale piange un collega che lavorava nel presidio ospedaliero di Popoli e si stringe al dolore dei suoi familiari. Vorremmo ricordare Francesco per la bella persona che era: affamato di conoscenza e sempre pronto a dare una mano ed essere vicino ai suoi colleghi. Ci lascia in questa battaglia efferata che non sta risparmiando la nostra professione. Alla sua famiglia e alla sua equipe di lavoro vanno le più sentite condoglianze da parte del consiglio direttivo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Pescara e di tutti gli infermieri”. Con queste parole il consiglio direttivo dell’OPI di Pescara esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Di Berardino, l’infermiere di Scafa, in servizio all’ospedale di Popoli, che è stato tra i primi a essere risultato positivo al Covid e il primo infermiere abruzzese vittima del virus.

 “La notizia della morte di Francesco - aggiunge Irene Rosini, presidente dell’OPI di Pescara – ci lascia sgomenti e addolorati. È una vicenda che colpisce da vicino tutta la nostra compagine professionale perché questo non vuol dire morire da eroi, ma morire da martiri. La guerra contro l’epidemia da Covid-19 è stata combattuta da tutto il personale sanitario senza armi e con scarse protezioni. Noi avevamo già denunciato la carenza dei dispositivi di protezione individuale e le tante dotazioni non a norma. Da adesso iniziamo a pagarne le conseguenze”. “Non è questo il momento delle polemiche – conclude Rosini – questo è il momento del dolore. Tuttavia ci fa tanta rabbia pensare che probabilmente il nostro dolore possa derivare dalle mancanze di qualcun altro”.

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