Cronaca

Pazienti maltrattati, le vittime chiedono i danni alla casa di riposo

Rinviata l'udienza del processo a carico di una operatrice sanitaria di 52 anni, accusata di maltrattamenti nei confronti di tre anziane ricoverate in una casa di riposo del Pescarese, per fatti che risalirebbero ad un periodo compreso tra l'agosto e il dicembre del 2014. I legali delle parti offese, tra cui l'avvocato Canio Salese, hanno infatti chiesto al giudice del tribunale monocratico di Pescara, Laura D'Arcangelo, che la casa di riposo nella quale sarebbero avvenuti i maltrattamenti sia chiamata a rispondere dei danni procurati. Una decisione, in tal senso, verra' assunta il 17 gennaio prossimo.

Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Rosangela Di Stefano, l'operatrice sanitaria avrebbe picchiato le presunte vittime con schiaffi e pugni e le avrebbe anche offese ripetutamente. Una delle tre donne e' un'anziana con problemi di deambulazione, che si muove su una sedia a rotelle: l'imputata - sempre secondo l'accusa - in un'occasione le avrebbe impedito di terminare il pasto, spostandola dal tavolo e spingendola bruscamente. L'operatrice sanitaria avrebbe anche minacciato una delle tre pazienti per impedirle di raccontare tutto ai parenti. 

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Rapinano e molestano coetanea, 15enni denunciati

 Per una decina di giorni avrebbero reso la vita impossibile a una coetanea, aspettandola fuori da scuola, rapinandola e portandole via il cellulare e piccole somme di denaro e cercando piu' volte di palpeggiarla: atti di bullismo spinto quelli messi in atto da otto ragazzini, tutti quindicenni e di origine straniera, nei confronti di una coetanea italiana che frequenta il loro stesso istituto tecnico, che sono costati ai giovanissimi la denuncia per rapina e tentativo di violenza sessuale. Per due di loro, inoltre, al termine delle attivita' di indagine svolte dai Carabinieri, e' scattata l'ordinanza di custodia della permanenza in casa emessa dal Tribunale dei minori dell'Aquila. Le indagini erano scattate dopo che all'inizio dell'anno scolastico i genitori della ragazzina erano andati dai carabinieri per denunciare gli atti di violenza subiti dalla figlia.

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Efficientamento energetico, Comardi: “Con le lampade a led nelle scuole risparmio del 30%”

Prosegue il progetto di efficientamento energetico delle scuole di Montesilvano avviato dall'Amministrazione Comunale. Dopo l'installazione di lampade a led, effettuata durante la pausa estiva nella scuola dell'infanzia di via Vestina (ex Fea) e in quella di via De Gasperi (Collemare), nel corso di queste festività natalizie, ad essere oggetto dei lavori di sostituzione di tutti i punti luce sarà la scuola primaria Fanny Di Blasio dell'Istituto Comprensivo Troiano Delfico.

«L'operazione di efficientamento energetico avviata nei primi mesi dell'anno scolastico nelle due scuole - spiega l'assessore al Bilancio Deborah Comardi - ci ha consentito di accertare e conseguire un risparmio per le casse comunali del 30%. Stiamo dunque portando avanti questo progetto, che nel corso delle successive annualità verrà esteso a tutti gli edifici scolastici del territorio».

Gli interventi, affidati alla ditta Ferri Com di Pescara, consisteranno nella installazione di 132 punti luce, in tutte le aule e negli spazi comuni. L'illuminazione a led permette di ammortizzare i costi di acquisto delle lampade e ridurre quelli di manutenzione, dal momento che la sua durata è notevolmente superiore. Nelle due scuole Ex Fea e Collemare erano state installate 15 plafoniere a led. Ad oggi il Comune spende circa 90.000 euro per l'illuminazione delle scuole della città. Con la dotazione di tutti i plessi di apparecchiature a led, si otterrà un risparmio del 30%, pari cioè a circa 27.000 euro.

«Questo progetto articolato in più annualità - dice ancora l'assessore Comardi - consente di ottenere risultati non solo da un punto di vista finanziario per le casse comunali e dunque per tutti i cittadini, di salvaguardia ambientale nonché di riammodernamento e di miglioramento degli impianti degli edifici scolastici del territorio. Andiamo avanti con il lungo percorso di efficientamento della spesa, che sta portando a risultati concreti e tangibili».

 

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Esami “facili” all’università d’Annunzio, condannato il professore

Quattro anni e due mesi di reclusione, e interdizione perpetua dai pubblici uffici per  Luigi Panzone, il docente di tecnica bancaria e professionale accusato di corruzione e falso ideologico, in seguito all'inchiesta sugli esami truccati all'universita' D'Annunzio di Chieti-Pescara, per fatti risalenti al 2012. La sentenza di primo grado, nell'ambito del procedimento con giudizio immediato, e' stata emessa dal tribunale collegiale di Pescara presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine. In mattinata si erano tenute le repliche del pubblico ministero e delle difese.

A giudizio dell'accusa, Panzone avrebbe accettato da Riccardi la promessa di 50mila euro, nonche' il finanziamento di ulteriori somme necessarie a Panzone per riacquistare l'immobile dei familiari, o, comunque, l'impegno di Riccardi ad acquistare l'immobile anticipandone il prezzo. In cambio, Panzone si sarebbe impegnato per garantire a Riccardi il superamento degli esami universitari. Il docente, che era protestato e aveva un'impellente necessita' di denaro, avrebbe dunque segnalato ad alcuni suoi colleghi il sindaco e sarebbe intervenuto per consentire anche all'imprenditore foggiano Michele D'Alba, che gli avrebbe consegnato 13mila euro, di superare gli esami. Le pressioni esercitate da Panzone, per consentire a Riccardi e D'Alba di superare positivamente e agevolmente gli esami, sarebbero andate a buon fine. Nell'ambito della stessa inchiesta Nicola De Marco, docente di inglese alla facolta' di Scienze manageriali dell'universita' D'Annunzio di Chieti-Pescara, e' stato gia' giudicato con il rito abbreviato e condannato per falso a 5 mesi e 10 giorni. Ancora in corso di svolgimento, con il rito ordinario, il procedimento a carico di Riccardi, D'Alba e Joelle Touitou, compagna del professor Panzone.

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Incidenti stradali, morta l’anziana investita a Chieti

Una donna di Chieti e' morta nel pomeriggio all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate dopo essere stata investita sulle strisce pedonali da un'automobile, vicino casa. L'incidente era avvenuto ieri pomeriggio nel capoluogo teatino, in viale Abruzzo. La vittima, una donna di 80 anni era stata travolta mentre attraversava la strada da una Lancia Ypsilon condotta da un automobilista di 63 anni. Subito soccorsa dal 118, era stata trasportata prima all'ospedale di Chieti e poi trasferita in quello di Pescara, nel reparto di Neurochirurgia. Le sue condizioni erano apparse fin da subito gravissime. Dei rilievi si sono occupati i Carabinieri. 

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Cade a terra e batte la testa, 70enne muore in casa

Scivola in casa, batte la testa e muore: cosi', secondo gli accertamenti degli investigatori, ha perso la vita in un incidente domestico un pensionato 70enne di Civitella Casanova. L'uomo era solo in casa quando e' caduto a terra. Una volta scattato l'allarme perche' a casa non rispondeva nessuno, sul posto sono arrivati i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso. L'ispezione cadaverica ha poi confermato come la morte e' giunta per le ferite riportate nella caduta. Il magistrato di turno ha concesso il nullaosta per la restituzione della salma ai familiari. 

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Rapina ai danni del supermercato di via Gobetti a Pescara

Rapina ai danni del supermercato Todis di via Gobetti, a Pescara. Alle 19.30, un uomo, armato di coltello e con il volto coperto da sciarpa, ha minacciato la cassiera e si e' impossessato di circa 1.500 euro. Il rapinatore e' fuggito, ma e' stato inseguito e poi picchiato dal direttore del punto vendita. L'uomo, caduto dalla bici con cui aveva raggiunto il supermercato, prima e' fuggito a piedi, poi e' salito su una vettura e, minacciando la conducente, si e' fatto trasportare per un breve tragitto. Poi e' sceso e si e' dileguato. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra Volante, della squadra Mobile e della polizia scientifica. Indagini in corso per risalire all'autore della rapina. Al vaglio della polizia anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza

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Galzio presenta le dimissioni da primario di Neurochirurgia

Il primario del reparto di Neurochirurgia dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, Renato Galzio, docente dell'ateneo del capoluogo, ha presentato ieri le dimissioni dalla guida della struttura ospedaliera nelle mani del direttore generale della Asl Avezzano Sulmona L'Aquila, Rinaldo Tordera. Secondo quando si e' appreso, Galzio ha adottato questa decisione in seguito alle voci circolate in questi giorni su un declassamento della struttura aquilana a vantaggio del reparto dell'ospedale di Avezzano. Non e' la prima volta che Galzio, professionista riconosciuto a livello internazionale, mostra la volonta' di abbandonare. Ora ci sono 60 giorni perche' le dimissioni vengano confermate o ritirate. I vertici universitari e della Asl sono al lavoro per scongiurare l'eventualita'. Proprio ieri, secondo quanto si e' appreso, si e' riunita la commissione paritetica Asl-universita' per prendere in esame tra le altre cose, il decreto 79, il cosiddetto decreto Lorenzin, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera: nella bozza trasmessa alla Regione Abruzzo il reparto di neurochirurgia rimarra' all'Aquila con l'attuale status e assetto organizzativo

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Molesta la ex che lo fa arrestare a Pescara

 All'inizio di dicembre si era rivolta alla Squadra Mobile di Pescara per denunciare che il suo ex fidanzato, non accettando la fine della loro relazione, l'avrebbe molestata con telefonate e messaggi, anche minacciosi, in alcuni casi recandosi vicino al suo posto di lavoro o sotto casa. In base al racconto della donna, gli agenti hanno avviato indagini, culminate ieri sera nell'arresto dello stalker, un 40enne pugliese, colto in flagranza di reato di atti persecutori. I poliziotti lo hanno infatti sorpreso a inviare messaggi alla donna non distante dalla sua abitazione. L'uomo era alla stazione ferroviaria; durante l'ultima telefonata molesta la donna aveva sentito in sottofondo l'annuncio di un treno in partenza e aveva segnalato la cosa alla Polizia.

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Francavilla, orario di lavoro più lungo per la polizia municipale durante le festività natalizie

Orario di lavoro piu' lungo, fino alle 24 invece delle 20 come avviene durante la stagione invernale, per i vigili urbani di Francavilla mare e cio' fino al prossimo 6 gennaio e dunque per l'intero periodo natalizio. Lo scopo e' fare in modo che i vigili siano presenti in occasione delle numerose manifestazioni previste sul territorio durante il periodo natalizio, ma anche e soprattutto di controllare le contrade, comprese quelle periferiche, in modo da prevenire furti nelle abitazioni e danneggiamenti.

''Il servizio serale della polizia municipale si rivela molto utile quale deterrente da comportamenti scorretti durante specifici periodi dell'anno come quello estivo o ancora in concomitanza col periodo di Natale - commenta il consigliere comunale delegato alla polizia municipale Massimo Nunziato. La scorsa estate, infatti, il servizio notturno della polizia municipale si rivelo' utile anche nei controlli per contrastare il fenomeno della prostituzione su strada. Il lavoro e' svolto dai vigili naturalmente in collaborazione con le altre forze dell'ordine presenti sul territorio, carabinieri della stazione locale in primis, che pure mettono piu' uomini a disposizione in periodi specifici dell'anno per assicurare un maggiore controllo della città''. 

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