Cronaca

Molesta la ex che lo fa arrestare a Pescara

 All'inizio di dicembre si era rivolta alla Squadra Mobile di Pescara per denunciare che il suo ex fidanzato, non accettando la fine della loro relazione, l'avrebbe molestata con telefonate e messaggi, anche minacciosi, in alcuni casi recandosi vicino al suo posto di lavoro o sotto casa. In base al racconto della donna, gli agenti hanno avviato indagini, culminate ieri sera nell'arresto dello stalker, un 40enne pugliese, colto in flagranza di reato di atti persecutori. I poliziotti lo hanno infatti sorpreso a inviare messaggi alla donna non distante dalla sua abitazione. L'uomo era alla stazione ferroviaria; durante l'ultima telefonata molesta la donna aveva sentito in sottofondo l'annuncio di un treno in partenza e aveva segnalato la cosa alla Polizia.

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Francavilla, orario di lavoro più lungo per la polizia municipale durante le festività natalizie

Orario di lavoro piu' lungo, fino alle 24 invece delle 20 come avviene durante la stagione invernale, per i vigili urbani di Francavilla mare e cio' fino al prossimo 6 gennaio e dunque per l'intero periodo natalizio. Lo scopo e' fare in modo che i vigili siano presenti in occasione delle numerose manifestazioni previste sul territorio durante il periodo natalizio, ma anche e soprattutto di controllare le contrade, comprese quelle periferiche, in modo da prevenire furti nelle abitazioni e danneggiamenti.

''Il servizio serale della polizia municipale si rivela molto utile quale deterrente da comportamenti scorretti durante specifici periodi dell'anno come quello estivo o ancora in concomitanza col periodo di Natale - commenta il consigliere comunale delegato alla polizia municipale Massimo Nunziato. La scorsa estate, infatti, il servizio notturno della polizia municipale si rivelo' utile anche nei controlli per contrastare il fenomeno della prostituzione su strada. Il lavoro e' svolto dai vigili naturalmente in collaborazione con le altre forze dell'ordine presenti sul territorio, carabinieri della stazione locale in primis, che pure mettono piu' uomini a disposizione in periodi specifici dell'anno per assicurare un maggiore controllo della città''. 

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Inchiesta sulla Accord Phoenix, sigilli all’azienda

La Procura della Repubblica dell'Aquila ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di truffa sulla vicenda di Accord Phoenix, l'azienda di trattamento di rottami elettronici che dovrebbe riassumere 128 persone dell'ex polo elettronico aquilano. L'indagine e' coordinata dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza del capoluogo, comandato dal tenente colonnello Sergio Aloia. Al momento gli inquirenti mantengono uno strettissimo riserbo sulle attivita' d'inchiesta. Secondo quanto si e' appreso, comunque, ci sono gia' persone iscritte nel registro degli indagati. Nella giornata di ieri, lunedi', in serata, una trentina di finanzieri si era presentata in sede, acquisendo documenti per tutta la notte.

L'azienda e', insomma, al momento chiusa, anche se da quanto si e' appreso ci sara' istanza di dissequestro. Accord si e' insediata con un investimento privato mai ben stimato, tra 35 e 50 milioni di euro, e con una quota di fondi pubblici di 10,8 milioni concessi dall'agenzia Invitalia e resi disponibile dalla delibera Cipe numero 135, sul quale ora si e' concentrata l'attenzione della procura, anche grazie a una serie di esposti presentati per denunciare possibili illeciti. A supportare i controlli, anche alcuni finanzieri del nucleo Pt di Pescara e un elicottero. Al corrente della notizia, ma ancora sprovvisti dei dettagli, i sindacati. "Siamo stati chiamati dai dipendenti mandati a casa, sappiamo solo che e' stata chiusa l'azienda e che e' arrivata la Finanza, domani alle 10 in un incontro sindacale cercheremo di saperne di piu'", ha spiegato Alfredo Fegatelli della Fiom.

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Colpo di sonno fatale, automobilista investe un uomo

 E' di un morto, un ferito e due cani ammazzati il bilancio di un incidente stradale verificatosi oggi alle 7.15 a Sant'Eusanio del Sangro. A perdere la vita e' stato Pasquale Altobelli, 66 anni, residente del posto. L'uomo come ogni mattina stava facendo la passeggiata con suo cane, unitamente a un amico di 50 anni, quando alle spalle sono stati investiti da un Opel Corsa condotta da un giovane di 21 anni, residente nella vicina Selva di Altino. Entrambi i pedoni sono stati falciati e Altobelli e' deceduto. Il suo amico e' stato invece sbalzato sul parabrezza dell'auto che e' stato sfondato ed e' praticamente finito a fianco del giovane conducente. Nell'urto ha subi'to la frattura delle gambe ed e' stato ricoverato all'ospedale di Pescara. Deceduti anche il cane della vittima e un altro che si era messo al seguito. Sul posto 118, carabinieri e polizia. Dopo l'incidente, l'investitore, indagato per omicidio colposo, si e' fermato e ha chiesto aiuto in un'abitazione vicina. Dalle prime testimonianze rese il giovane avrebbe riferito di aver accusato un colpo di sonno, tanto che poco prima si sarebbe fermato e poi ripreso a guidare. Poi di nuovo il sonno. La versione del conducente, rimasto sotto choc, e' al vaglio degli investigatori.

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Aveva 33 grammi di eroina, 19enne pescarese ai domiciliari

Arrestato perche' trovato in possesso di 33 grammi di eroina e 1,5 di cocaina: ai domiciliari, nell'ambito della consueta attivita' di contrasto al crimine diffuso e allo spaccio di sostanze stupefacenti, portata a termine nelle ultime ore dagli agenti della polizia di stato, e' finito G.M, 19enne pescarese. Il giovane, sottoposto a perquisizione, e' stato trovato in possesso dello stupefacente che e' stato sequestrato dai poliziotti. Il 19enne, ora agli arresti nel suo domicilio, e' a disposizione dell'autorita' giudiziaria. 

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Omicidio Chieti, interrogatorio di oltre un’ora per l’indagato

Un interrogatorio durato un'ora in Procura a Chieti dinanzi al sostituto procuratore Giancarlo Ciani, titolare dell'inchiesta, per Emanuele Cipressi, il 24enne di Chieti che lo scorso 9 ottobre e' stato sottoposto a fermo del pubblico ministero con l'accusa di omicidio volontario per aver ucciso Fausto Di Marco, 40 anni, colpendolo al collo con un coccio di vetro davanti ad un circolo privato di Chieti Scalo, e successivamente raggiunto da  un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Una scelta di Cipressi, che e' assistito dagli avvocati Marco Femminella e Omar Sanelli, quella di essere sentito dal Pm, dopo che nell'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip si era avvalso della facolta' di non rispondere. Cipressi, che si trova in carcere, e' apparso molto provato e nell'interrogatorio ha ricostruito cio' che e' accaduto intorno alle ore 4 dinanzi al Circolo Tre Assi di Chieti Scalo in seguito ad un iniziale tentativo di approccio della vittima nei confronti di una ragazza. Cipressi, secondo quanto e' emerso dall'interrogatorio, non voleva uccidere, e quando ha rotto la bottiglia con la quale poi ha colpito mortalmente Di Marco alla gola, lo avrebbe fatto solo per spaventare quest'ultimo, anche se poi i fatti hanno preso una piega diversa, con l'epilogo tragico che nessuno avrebbe voluto

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Dino Carletti, primo classificato al Mundialito di Morro d’Oro

«Abbiamo voluto dare un segnale dell’apprezzamento ad un montesilvanese che con i suoi successi porta alto il nome di Montesilvano in Abruzzo e non solo». Così il consigliere Claudio Daventura commenta la consegna di una targa di riconoscimento, insieme al sindaco Francesco Maragno e all’assessore Ernesto De Vincentiis, a Dino Carletti che lo scorso agosto si è classificato primo a Mundialito, il campionato di ciclismo amatoriale, giunto alla sua ventunesima edizione, che si è svolto a Morro D'Oro. Carletti ha completato il percorso in un’ora e 18 minuti, laureandosi campione d’Italia nella categoria M8, quella dei corridori più anziani che vanno dai 65 anni in su. Solo nel 2016 sono ben 16 le gare tra Abruzzo e Marche che hanno visto Dino Carletti conquistare le prime posizioni. «Carletti - prosegue Daventura - è una eccellenza di Montesilvano, che con impegno asseconda la sua passione e ottiene importanti riconoscimenti. A lui abbiamo voluto consegnare un riconoscimento della nostra stima». «E’ un grande onore - ha commentato lo sportivo – essere premiati dall’Amministrazione Comunale della propria città, che mi rende fiero ed orgoglioso».

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Una rete di volontari per tutela dell’Orso bruno marsicano

 Dare esecuzione alla legge regionale "Interventi a favore della conservazione dell'Orso bruno marsicano" (L.R. 9 giugno 2016, n. 15), tramite la quale dovranno essere messi a disposizione dei fondi per pagare i danni causati dall'Orso alle attivita' rurali dell'Abruzzo montano; e alle misure previste dal PATOM, il "Patto per la tutela dell'Orso marsicano", strumento di concertazione e indirizzo nazionale voluto dal Ministero dell'Ambiente e di cui la Regione Abruzzo e' parte fondamentale. Sono alcune delle richieste rivolte alla Regione Abruzzo dalle Associazioni "Salviamo l'Orso", "Dalla parte dell'Orso" e WWF Abruzzo che hanno oggi presentato il report "Il contributo delle Associazioni ambientaliste per la salvaguardia dell'Orso bruno marsicano". 

Poi, le associazioni chiedono di aprire un tavolo di confronto con gli Enti gestori delle aree naturali protette, gli Istituti scientifici e le Associazioni ambientaliste "per verificare la compatibilita' di una serie di interventi programmati sulle montagne abruzzesi (a partire dal Master Plan) e la tutela dell'Orso e del suo habitat; di mettere da parte l'ennesima proposta di riperimetrazione del Parco regionale del Velino-Sirente e al contrario rilanciarlo con convinzione, facendone uno strumento concreto di tutela dell'Orso e del suo habitat; di ristabilire una presenza competente della Regione Abruzzo al tavolo del PATOM e garantire le necessarie sinergie tra i diversi Assessorati e gli Uffici regionali per evitare l'isolamento operativo del rappresentante regionale vanificando gli sforzi compiuti".

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Rapina, mandato di cattura internazionale per 2 albanesi

a Procura della Repubblica di L'Aquila ha chiesto ed ottenuto un mandato di cattura internazionale nei confronti di due cittadini albanesi, X.A. di 31 anni e N.K. di 27 anni, ritenuti responsabili di una cruenta rapina a una donna che poco prima aveva prelevato del denaro dal bancomat della filiale di un istituto di credito, vicino alla sede della Questura del capoluogo regionale. Ad identificare e denunciare i due rapinatori e' stata la squadra mobile diretta dal dirigente Gennaro Capasso, in seguito agli elementi raccolti. Da informazioni apprese dagli uffici collaterali in Albania, e' emerso che N.K. e' rimasto ucciso, probabilmente nel corso di un regolamento di conti, a seguito di un colpo di pistola alla testa; il complice, invece, e' a tutt'oggi latitante. L'atto criminoso e' stato brutale: la donna e' stata violentemente sbattuta a terra e colpita ferocemente con calci e pugni in tutto il corpo riportando gravi lesioni.

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