Cronaca

Osservatorio Salute, l’Abruzzo fuori dal contagio il 7 maggio

"La fine dell'emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori piu' o meno esposti all'epidemia". La mappa della riapertura e' stata disegnata dall'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato dal direttore dell'Osservatorio Walter Ricciardi, e dal direttore scientifico Alessandro Solipaca. L'Osservatorio, basandosi sui dati messi a disposizione dalla Protezione civile, ha individuato la data prima della quale e' poco verosimile attendersi l'azzeramento dei nuovi contagi. Le prime a ripartire sarebbero le regioni del Centro Sud, dove l'azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe avvenire tra la fine di aprile e l'inizio di maggio. Al contrario le ultime a riaprire sarebbero la Lombardia e le Marche, che arriverebbero a zero contagi non prima di giugno. Le date nel dettaglio: Umbria e Basilicata 21 aprile; Molise 26 aprile; Sardegna 29 aprile; Sicilia 30 aprile; Calabria 1 maggio; Puglia e Abruzzo 7 maggio; Campania 9 maggio; Lazio 12 maggio; Valle d'Aosta 13 maggio; Liguria 14 maggio; Trento 16 maggio; Friuli Venezia Giulia 19 maggio; Veneto e Piemonte 21 maggio; Bolzano 26 maggio; Emilia Romagna 29 maggio; Toscana 30 maggio. Infine, Marche 27 giugno e Lombardia 28 giugno. Dall'osservatorio e' stato specificato che i modelli statistici non sono di tipo epidemiologico, ma approssimano l'andamento dei nuovi casi osservati nel tempo.

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L’Appello dei Centri antiviolenza abruzzesi alle istituzioni

 

I Centri antiviolenza abruzzesi, tutti attivi e pienamente operanti anche in queste ultime settimane di emergenza hanno avviato una serie di riflessioni suscitate dalle criticità che si sono presentate per assicurare il sostegno alle donne già seguite dai centri, agevolare le nuove richieste di aiuto e attivare forme di protezione alternative alle Case Rifugio, la cui accoglienza è temporaneamente sospesa causa COVID 19, per quelle donne per cui si rende necessaria l’allontanamento dall’ambiente domestico.

Assicurare l’allontanamento in protezione di donne a rischio di vita nelle mura domestiche è una questione centrale. Come anche sottolineato dalla Circolare ministeriale del 21 Marzo i CAV necessitano di alloggi alternativi viste le limitazioni di ingresso imposte dall'emergenza COVID alle Case rifugio esistenti.

Le case rifugio abruzzesi e i Centri Antiviolenza "La Libellula” di Sulmona, “Donatella Tellini dell’Aquila, "Alpha" di Chieti; "Non sei sola" di Ortona; "La Fenice" di Teramo, "Ananke" di Pescara, "Donn.è" di Ortona, "DonnAttiva" di Vasto, "Dafne" dì Lanciano e “La casa delle Donne nella Marsica” hanno sottoscritto un appello alla Regione Abruzzo indirizzandolo al Presidente, all'Assessorato alla Sanità, a quello delle Politiche sociali, al Dipartimento Lavoro – Sociale della Regione Abruzzo, sempre vicino alle esigenze dei Centri, e alle quattro Prefetture abruzzesi.

 

I Centri chiedono, a partire dal Decreto del 4 aprile con cui il Ministro per le Pari Opportunità ha disposto l’iter straordinario per l’erogazione alle Regioni dei fondi relativi all’annualità 2019 "stabilendo che quota parte di essi possano essere utilizzati per le esigenze emerse in questa fase emergenziale in particolare per il funzionamento delle citate “strutture d’accoglienza alternative e temporanee:

 

- una Cabina di regia regionale che coinvolga i rappresentati della Regione Abruzzo -Uffici del Dipartimento per la Salute e il Welfare e i rappresentati dei centri e delle case rifugio,

-l’attivazione di una procedura regionale semplificata che permetta l’individuazione di strutture ospitanti alternative (strutture alberghiere, B&B, residence, anche eventualmente in accordo con le Prefetture tramite il ricorso alle requisizioni in uso (ai sensi del comma 7 dell’art. 6 del D.L. 17marzo 2020, n. 18) che abbiano caratteristiche adeguate alle esigenze delle donne e dei loro eventuali figli minori, possibilmente in prossimità dei Centri e delle Case rifugio;

-la disponibilità delle Asl territorialmente competenti alla somministrazione del tampone alle donne accolte nelle strutture temporanee affinché possa essere agevolato il loro successivo ingresso nelle Case rifugio sia locali che fuori regione;

-la massima collaborazione di tutti Enti ed Organismi privati coinvolti nel garantire l’anonimato e la riservatezza alle donne e ai minori eventualmente ospitati nonché un sostegno concreto alle incombenze quotidiane di gestione delle strutture individuate.

Inoltre, i Centri, hanno scritto alle Procure e ai Tribunali sottolineando l'opportunità di fare ricorso, come via prioritaria sempre preferibile, all'allontanamento dalla casa familiare del maltrattante.

 

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Coronavirus, dalla zona rossa esce l’area Vestina

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ridefinisce i confini della zona rossa abruzzese, in scadenza domani, prorogando le maggiori restrizioni solo per alcuni territori. I divieti restano in vigore, dal 20 aprile e "fino a cessate esigenze", nei comuni della Val Fino, in provincia di Teramo - Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Arsita e Montefino - e nella frazione Villa Caldari di Ortona Escono, invece, Elice, Civitella Casanova, Farindola, Montebello di Bertona e Penne, nel Pescarese. La decisione del governatore si basa sulle relazioni delle Asl. L'azienda sanitaria teramana, infatti, a proposito dei comuni della Val Fino, nel documento sottolinea, "a seguito del monitoraggio della situazione, l'importanza della prosecuzione delle misure ulteriormente restrittive, circoscrivendo la suddetta area, anche in riferimento alle situazioni in corso di accertamento ed alle attivita' territoriali di profilassi". Per quanto riguarda la frazione Villa Caldari di Ortona, la Asl di Chieti scrive che "il tasso cumulativo di prevalenza pari n a 1441/100.000" e' "superiore di oltre 10 volte il tasso di prevalenza dell'intero Comune di Ortona", che "considerando il periodo di incubazione, il focolaio epidemiologico della contrada Caldari di Ortona non puo' assolutamente definirsi spento". Di conseguenza "una intempestiva revoca delle restrizioni porterebbe con molta probabilita' a riaccensioni e pericolose ulteriori diffusioni del Covid-19". In merito al Pescarese, invece, la Asl del capoluogo adriatico afferma che "la valutazione del numero dei casi e dei trend ad essi associati nei vari comuni della provincia, relativa all'ultima settimana di osservazione, permette di evidenziare in senso generale un ulteriore rallentamento delle nuove diagnosi anche nelle zone urbane piu' popolose. Persiste il gia' osservato costante incremento dei casi a provenienza dalle strutture residenziali ed assistenziali territoriali si legge - Si ritiene pertanto non necessario il mantenimento delle ulteriori restrizioni nei centri oltre la suggerita scadenza del 19 aprile". Nella zona rossa sono in vigore maggiori restrizioni, a partire dal divieto di allontanamento e di accesso al territorio comunale. 

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Coronavirus, dieci ospiti della casa di riposo di via del Santuario trasferiti in hotel

Dieci ospiti della casa di riposo di via del Santuario a Pescara, su disposizione del referente regionale per le maxi emergenze sanitarie Alberto Albani e dell'assessore alla Salute Nicoletta Veri', sono stati trasferiti in un hotel cittadino. Gli ospiti, tutti ultraottantenni e tra i quali ci sono una suora e una donna di 103 anni, non sono contagiati da Covid 19 e sono stati precauzionalmente allontanati dalla struttura assistenziale per evitare contatti con altri ospiti invece risultati positivi al virus

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Bonus Abruzzo, assistenza dei Comuni per presentare le domande

I Comuni abruzzesi si attivano per supportare i cittadini nella richiesta delle domande per ottenere i benefici previsti dalla legge regionale 9/20 in favore dei nuclei familiari in condizione di particolare disagio derivante dall'emergenza da Covid-19. La scadenza e' fissata alle 23.59 del 23 aprile. Tra gli enti che hanno gia' attivato un servizio di assistenza vi sono Avezzano e Atri. Nel centro marsicano, il Comune, attraverso il settore dei Servizi sociali e in collaborazione con il Centro ThinK Thank Agora' ed altri organismi della Rete solidale permanente per l'inclusione sociale e del Terzo settore, ha attivato una rete di sportelli con funzione di supporto informativo guida e assistenza per la compilazione delle domande online, verso i cittadini interessati. Il servizio "diffuso" viene garantito da remoto o in presenza, da lunedi' 20 a giovedi' 23 aprile. Anche ad Atri il Comune ha deciso di agevolare i cittadini nella comprensione dell'avviso, supportandoli, telefonicamente, nella compilazione della domanda e degli allegati necessari. I cittadini interessati potranno chiamare gli uffici comunali ai numeri di telefono 085.8791210 e 085.8791405 martedi' 21, mercoledi' 22 e giovedi' 23 aprile dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 18.

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Chieti, parrucchiere aperto malgrado i divieti scoperto dalla Polizia Municipale

Un parrucchiere di Chieti è stato sorpreso mentre continuava a lavorare pur avendo il negozio chiuso. Il locale e' stato chiuso con sospensione dell'attivita' per cinque giorni e sia il parrucchiere che il cliente, trovato all'interno, sono stati sanzionati ciascuno per 400 euro. La Polizia Municipale e' intervenuta dopo aver ricevuto una segnalazione: inizialemente, dopo aver bussato alla saracinesca, gli agenti non avevano avuto alcuna risposta. Ma gli agenti sono rimasti sul posto, dopo alcuni minuti hanno bussato di nuovo il parrucchiere ha aperto rivelando di fatto di essere al lavoro.

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Cia Abruzzo chiede certificazione IGP per l’arrosticino d’Abruzzo

Negli ultimi giorni la trasmissione Report ha alimentato un dibattito relativamente all’impatto che gli allevamenti zootecnici intensivi avrebbero sull’ambiente.

Nel rigoroso rispetto delle stringenti normative, l'applicazione di buone pratiche agronomiche ed il corretto spandimento delle deiezioni animali, concorrono al fondamentale apporto di materia organica nel terreno che ne è sempre più carente, preservandone fertilità e capacità di assorbire carbonio e di trattenere acqua.

In Abruzzo la zootecnia è caratterizzata da forme di allevamento tradizionale e molto spesso estensivo, a totale beneficio della manutenzione del paesaggio e del territorio.

“La pastorizia, con la sua esperienza fatta di valori, identità, sostenibilità può ancora oggi rappresentare una opportunità per aree interne”, dichiara il Presidente Cia Abruzzo Mauro Di Zio “sarebbe opportuno richiedere la certificazione IGP su uno dei prodotti più amati e identitari: l’arrosticino d’Abruzzo”. Si producono ogni anno decine di milioni di arrosticini e il marchio IGP potrebbe rappresentare un’ottima opportunità per il settore, poiché tutela e valorizza i processi tradizionali di lavorazione. La certificazione richiesta dovrà rappresentare un valore aggiunto per gli allevatori del territorio, che potranno essere chiamati ad incrementare la consistenza e modificare l'indirizzo produttivo. Oltretutto la recente crisi dei consumi ha portato molti di loro ad allevare le agnelle invendute come future fattrici “ conclude Di Zio.

 

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Il Nas di Pescara indaga sulla casa di riposo Santa Maria di Atessa

Il Nas di Pescara indaga anche sulla casa di riposo Santa Maria di Atessa a seguito dei venti casi di contagio da Covid-19 tra gli ospiti e il personale. Due anziani sono deceduti nelle scorse settimane e di altri due decessi si attendono le risposte dei tamponi. Oggi il sindaco di Atessa Giulio Borrelli ha emesso un'ordinanza nella quale obbliga il personale a rimanere prevalentemente nella struttura, che dispone di sufficienti camere, che il gestore e la Asl trovino eventuali residenze alberghiere per ospitarli, e che in ogni caso gli operatori, in entrata e uscita, vadano esclusivamente a casa senza andare in giro come veicolo di contagio, come gia' accaduto per alcuni infetti. Dei 21 anziani ospiti (17 donne e 4 maschi) i positivi sono 10 e 11 sono in attesa di risposta. Degli 11 operatori in quarantena invece sei sono positivi e 5 in attesa dei tamponi. I 10 operatori attivi attendono tutti analoghi risultati.

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Penne, trovato morto in casa

Un uomo di 47 anni e' stato rinvenuto senza vita all'interno di una abitazione in via Ringa a Penne. Il 47enne non rispondeva al telefono e cosi' sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che sono entrati in casa, trovando il corpo senza vita dell'uomo. Sul posto anche i sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso dell'uomo. Sul corpo, ad un primo esame, non sarebbero presenti segni di violenza, ma per il momento non si esclude nessuna ipotesi. Sul posto i carabinieri della locale Compagnia che stanno provando a ricostruire l'accaduto.

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Coronavirus, Albani traccia il bilancio dei primi 2 mesi di attività

"Abbiamo messo a punto una governance del sistema partendo praticamente da zero, perche' nessuno di noi aveva mai dovuto affrontare una pandemia come questa.  Oggi, pero', a quasi 2 mesi dall'inizio dell'emergenza credo sia importante tracciare un piccolo bilancio delle attivita' svolte in queste settimane". A parlare e' il dottor Alberto Albani, referente regionale per le maxi emergenze sanitarie, che da fine gennaio sta guidando la task force regionale sul Covid 19. "Capisco che la situazione contingente possa portare ad avere una certa percezione della realta', che si concentra solo sugli aspetti negativi dell'emergenza - spiega Albani - ma e' opportuno ricordare che la Regione e' intervenuta tempestivamente, con specifiche ordinanze, su molteplici fronti che si sono aperti in queste settimane: a partire dalla sospensione delle attivita' ambulatoriali e di tutte le prestazioni sanitarie non urgenti, che hanno permesso di razionalizzare gli accessi esterni a tutte le strutture. Si e' poi passati ad implementare le attivita' di telemedicina, per garantire la continuita' assistenziale a quei pazienti le cui terapie non potevano essere sospese. E si e' lavorato anche sulle misure di contenimento dei contagi sia nelle strutture per anziani, che nei penitenziari, con l'introduzione di precisi protocolli di monitoraggio e controllo". Il coordinatore della task force ribadisce come l'Abruzzo abbia scelto di attivare ogni procedura precauzionale per non farsi trovare impreparato di fronte a un improvviso evolversi negativo dell'epidemia.
Il dottor Albani elenca anche una serie di dati, legati alla distribuzione di dispositivi di protezione individuale e altro materiale, che la Protezione civile regionale ha provveduto a distribuire alle Asl. Dall'inizio dell'emergenza ad oggi, le aziende sanitarie hanno ricevuto 16.520 mascherine ffp3, 214.380 ffp2, 261.017 mascherine chirurgiche, 111.400 guanti, 46.700 cuffie, 7.340 tute, 127.700 calzari, 6.643 occhiali, 4.086 camici, 1.250 termometri, 2.050 visiere, 144 mila litri di gel igienizzante. E poi ancora 44 ventilatori e 323 monitor. "Questo per ribadire - conclude il referente per le maxi emergenze sanitarie - che il sistema Abruzzo c'e' ed e' efficiente e ne fanno parte tanti validi professionisti, in campo per combattere il Covid 19".

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