Cronaca

Il Nas di Pescara indaga sulla casa di riposo Santa Maria di Atessa

Il Nas di Pescara indaga anche sulla casa di riposo Santa Maria di Atessa a seguito dei venti casi di contagio da Covid-19 tra gli ospiti e il personale. Due anziani sono deceduti nelle scorse settimane e di altri due decessi si attendono le risposte dei tamponi. Oggi il sindaco di Atessa Giulio Borrelli ha emesso un'ordinanza nella quale obbliga il personale a rimanere prevalentemente nella struttura, che dispone di sufficienti camere, che il gestore e la Asl trovino eventuali residenze alberghiere per ospitarli, e che in ogni caso gli operatori, in entrata e uscita, vadano esclusivamente a casa senza andare in giro come veicolo di contagio, come gia' accaduto per alcuni infetti. Dei 21 anziani ospiti (17 donne e 4 maschi) i positivi sono 10 e 11 sono in attesa di risposta. Degli 11 operatori in quarantena invece sei sono positivi e 5 in attesa dei tamponi. I 10 operatori attivi attendono tutti analoghi risultati.

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Le proposte di Fiab Pescara per la mobilità dopo il lockdown

Prepararsi alla Fase 2 quando presumibilmente ci sara' un ritorno in larga scala del traffico di mezzi privati. Nelle prossime ore la Fiab Pescara presentera' un documento indirizzato al Comune dove sono contenute le proposte che possano servire a non farsi trovare impreparati, considerando le problematiche che ci saranno per i mezzi pubblici dove bisognera' mantenere il distanziamento sociale. "Noi diciamo che la mobilita' sostenibile e' sostenibile in tutto, anche rispetto al Coronavirus perche' - spiega Filippo Catania, presidente Fiab Pescara - per le distanze brevi la bicicletta e' il mezzo migliore, oltre che andare a piedi. Auspichiamo vari percorsi progettuali e iniziative come mantenere il sistema di mobilita', senza ridurre o stravolgere la sosta regolamentata e le corsie preferenziali". "Occorre ricorrere a infrastrutture poco costose per la mobilita' pedonale e ciclabile, perche' bisogna tener conto dell'utenza debole. Crediamo si debba andare a diminuire la velocita' delle auto in citta' e mandare avanti progetti previsti nel Pums, fra cui il Bike sharing. Ricordiamo il mobility management con l'orientamento casa-lavoro e casa-scuole, regolamentare gli spostamenti per dipendenti pubblici e privati di enti e aziende con oltre 300 dipendenti, infine adottare incentivi economici per la mobilita' attiva come i bonus mobilita' per ogni chilometro percorso in bicicletta". 

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Ospedale di Atessa, arriva la tac altamente tecnologica

Arriva ad Atessa, in provincia di Chieti, la tac altamente tecnologica che permette la ricostruzione dei distretti corporei fino a 160 strati, con protocolli di acquisizione distinti in funzione della diagnosi e del tipo di esame richiesto. Ad aggiudicarsi la gara per il suo acquisto e' stata la Canon con la Asl che ha cosi' rinunciato all'ipotesi di noleggio e scelto di investire su uno strumento del valore di 250mila euro che arrivera' a maggio, "perseguendo l'obiettivo - scrive in una nota l'Azienda sanitaria - di lasciare al territorio un servizio importante e qualificato". Ospedale che sta anche completando i lavori per quello che e' stato definito il Covid Hospital della struttura, ovvero il Poliambulatorio che, con i lavori che si portano avanti anche nella parte sottostante l'edificio e che saranno destinati al Centro raccolta sangue e il Punto prelievi, restera' a fine emergenza un patrimonio a disposizione della Asl e i cittadini. Fino a fine emergenza resta invece a Casoli l'apparecchio endoscopico cosi' da garantire ai pazienti No Covid di poter effettuare in piena sicurezza quei controlli utili soprattutto alla prevenzione del tumore al colon che solo nei primi mesi del 2020, ad Atessa, ha permesso di individuare e rimuovere 51 neoformazioni e nei primi mesi del 2020 gia' eseguite 42 colonscopie con 23 asportazioni di polipi

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Coronavirus, la Filcams Cgil: c’è difficolta’ a far rispettare le misure di sicurezza alla clientela

 "La fornitura di dispositivi di sicurezza, a tutela dei dipendenti di negozi e supermercati, non e' omogenea nei punti vendita abruzzesi e una delle maggiori criticita' e' rappresentata dalla difficolta' di far rispettare le misure di sicurezza alla clientela". Cosi' Lucio Cipollini e Davide Urbano, rispettivamente coordinatore regionale e segretario provinciale di Pescara della Filcams Cgil, in merito alle condizioni in cui si trovano ad operare i lavoratori dei punti vendita abruzzesi in questa fase di emergenza coronavirus. "Alcune aziende hanno fornito ai dipendenti guanti, mascherini e gel in maniera appropriata - spiegano Cipollini e Urbano - ma altre hanno messo a disposizione attrezzature insufficienti e si e' arrivati perfino al punto che un supermercato della provincia di Chieti ha chiesto ai propri dipendenti di pagarsi le mascherine". I due sindacalisti rimarcano inoltre che "nei negozi non ci sono solo i dipendenti, ma anche i clienti, che molto spesso non rispettano le misure di sicurezza e diventa complicato gestirli quando non indossano guanti e mascherine o non rispettano le distanze, tanto che come noto si sono verificate anche intemperanze"

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Sanità, Anaao Assomed chiede una rimodulazione dell’accordo con le cliniche private

 "L'accordo con le cliniche e' pieno di criticita' e va immediatamente rimodulato". A dichiararlo e' il segretario aziendale L'Aquila Anaao Abruzzo, Loreto Lombardi, secondo il quale l'ultima ordinanza della Regione sarebbe "un tentativo di deregulation a beneficio dei privati". "L'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, dopo il tentativo di farci pagare gli extrabudget delle cliniche private - spiega Lombardi - torna alla carica e, in un periodo cosi' critico ed emergenziale per il Servizio Sanitario Nazionale, fa un accordo con queste ultime senza possibilita' di replica da parte delle Direzioni Aziendali che dovranno obbligatoriamente firmare. Eppure, esaminando accuratamente l'ordinanza numero 28 dell'8 aprile 2020 e gli allegati gia' preconfezionati, emergono numerose criticita'. "Tra le piu' importanti - aggiunge Lombardi - la causa giuridica - alla base di ogni accordo o contratto, che viene riportata nell'ordinanza: 'Non attivare forme di cassa integrazione che, oltre alle ripercussioni sociali, potrebbero mettere a rischio la propria capacita' produttiva' (all.2, pag. 2). Un'incongruenza che appare notevole, dato che a quanto ci risulta il Servizio Sanitario Regionale dovrebbe assicurare la salute pubblica e non salvare privati che vengono sovvenzionati con denaro pubblico come le case di cura convenzionate. Gli strumenti di questo salvataggio sono molteplici e molto fantasiosi, per non dire altro. Si va dal pagamento a giornata di degenza per pazienti Covid19 (da 250 a 1.100 euro se il paziente e' in terapia intensiva) all'abbattimento dei DRG per patologie non Covid del 15% se i nostri sanitari andranno a lavorare nelle cliniche. In parole povere e volendo esemplificare, nel conto economico di un ipotetico intervento effettuato da un chirurgo delle Asl abruzzesi in una casa di cura privata, il valore economico dell'intervento (cioe' l'elemento piu' importante) rappresentera' solo il 15% del totale". "Altra chicca - prosegue Lombardi - e' che, per garantire la liquidita' alle case di cura, le Aziende sanitarie locali dovranno anticipare l'80% del budget mensile anche senza prestazioni effettuate dalle stesse (pag. 3, all. 2). Le cliniche potranno ristorare questi anticipi aumentando i DRG nei rimanenti mesi dell'anno, dunque a questo punto ci domandiamo come sara' possibile con gli stessi posti letto, lo stesso numero di operatori e gli stessi standard di qualita'. Nello stesso schema, a pag. 5, si evidenzia che 'il coordinamento delle iniziative e del quadro organizzativo delle prestazioni sia riservato al Referente Sanitario Regionale (RSR) per le maxi emergenze' (dott. Albani) su richiesta del Direttore Sanitario di Azienda. In questo modo si esautora pero' di fatto la Direzione Generale poiche' la Asl dovra' solo curare gli adempimenti connessi all'attuazione ed al monitoraggio del contratto".

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Trovato morto in casa il parroco di Villa Sant’Angelo

E' stato trovato morto in casa dalla nipote che era andata a bussare alla porta perche' non rispondeva al telefono: l'82enne don Luigi Marcozzi, parroco del comune di Villa Sant'Angelo, ad una trentina di chilometri dall'Aquila, e' deceduto per morte naturale e non per coronavirus. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Demetrio e il medico di famiglia. A dare notizia e' stato l'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi: "don Luigi Marcocci Parroco di Villa Sant'Angelo e Amministratore Parrocchiale di Tussillo e Stiffe improvvisamente e' tornato alla Casa del Padre". Marcozzi dall'87 era parrocco di Villa Sant'Angelo, uno dei comuni piu' colpiti dal terremoto dell'Aquila del 2009. "E' stata una persona presente nella mia crescita visto che e' parrocco da quando ero adolescente - spiega il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, originario del centro aquilano dove e' stato primo cittadino -. La sua presenza e' stata costante, ricordiamo la sua simpatia fuori dal suo ruolo nelle conviviali con anziani e in occasione delle cerimonie" 

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Coronavirus, attese due settimane di crescita del numero di pazienti positivi

Questa settimana e la prossima "faranno  registrare ancora un alto numero di positivi e di nuovi  ricoveri", tenuto conto delle proiezioni matematiche. A sostenerlo è Alberto  Albani, capo della task force regionale per l'emergenza Covid -  19 che ha fatto il punto sull'andamento della curva epidemiologica, spiegando  che "in Abruzzo siamo ancora nella fase 1, nonostante il picco  sia gia' alle spalle, a causa di un plateau ancora costante".  Buone notizie arrivano dallo stato dei pazienti che  "all'ospedale si recano in condizioni cliniche non critiche,  come accadeva nelle prime fasi drammatiche di questa emergenza". In ordine alla esecuzione dei tamponi,  Albani ha evidenziato che il "numero altalenante e' legato non  gia' alla capacita' dei tre laboratori di eseguirli, ma ad una  difficile condizione del mercato che ne rende carente  l'approvvigionamento, soprattutto dopo l'esplosione del virus  negli Usa. Dunque il numero dei tamponi e' fortemente dipendente  da quanti ne troviamo sul mercato". Entro 10 giorni un nuovo  dispositivo sanitario rendera' possibile "tamponare" fino a  2.400 persone al giorno, con una scala di priorita' codificate  con i colori rosso, richieste ospedaliere per sintomativi;  giallo, richieste per personale esposto delle strutture  pubbliche e private; verde, tutto il resto della popolazione non  sintomatica che ha avuto contatti con Covid positivi. "Questa  codificazione - aggiunge Albani - e' gia' stata adottata dalle  asl a da tutte le strutture che a vario titolo sono coinvolte  nella gestione della malattia".

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Silvi, partiti i lavori di pavimentazione della SS 16

Sono partiti a Silvi i lavori di rifacimento della pavimentazione stradale della statale 16 che interesseranno una superficie di intervento di 50.000 metri quadri. L'opera sara' a totale carico di Autostrade per l'Italia. "E' un impegno che la direzione del 7° Tronco dell'autostrada A14 - ha detto il sindaco Scordella - si era assunto su nostra sollecitazione, dopo il disagio e i danni subiti dalla deviazione del traffico pesante sul nostro territorio per la chiusura del ponte Cerrano dell'austostrada. Finalmente il cantiere sara' aperto e avremo l'opportunita' di risistemare tutto il tratto stradale da nord a sud". "Abbiamo chiesto ad Autostrade - ha detto l'assessore Gianpaolo Lella - di anticipare i lavori in questo periodo per approfittare anche del limitato traffico di autoveicoli, sicche' si poteva contare sia su migliori condizioni di lavoro per la ditta che eseguira' i lavori sia sul fatto che i disagi per i cittadini saranno limitati. Il progetto dell'intervento si puo' trovare sul sito del Comune. I lavori termineranno entro il 31 maggio”

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La Asl di Teramo ha sottoposto a tampone il 90 per cento del personale sanitario

La Asl di Teramo ha sottoposto a tampone il 90 per cento del personale sanitario, riscontrando un numero di casi positivi percentualmente inferiori al dato nazionale. E' quanto emerso questo pomeriggio nel corso dell'incontro tra la direzione generale, Cgil, Cisl e Uil, convocato per avviare un percorso di condivisione e dialogo sulle attivita' messe in campo dalla Asl nella lotta al Coronavirus. "La direzione, coadiuvata dalla propria task-force e dall'unita' di crisi - si legge in una nota della Asl - ha riferito che, ad oggi, sono stati eseguiti 7.906 tamponi, di cui 2.500 sul personale sanitario (il 90% del totale Asl), e 127 sul personale dei servizi esternalizzati. I tamponi positivi sono stati 88, percentuale di positivita' nettamente inferiore al dato nazionale. I risultati dei tamponi si ottengono nel giro di 24/48 ore dall'esecuzione e, nella procedura codificata dall'unita' di crisi, e' prevista anche la ripetizione dell'esame sul personale sanitario, con cadenze definite soprattutto in riferimento all'esposizione a fattori di rischio".

Nel corso dell'incontro sono state illustrate le azioni poste in essere fin dall'inizio dell'emergenza per limitare i contagi sia degli operatori che dei pazienti ricoverati nei 4 ospedali provinciali, a partire dalla formazione sul personale sanitario e sul team infermieristico dedicato all'esecuzione dei tamponi.

"In particolare, nell'ospedale di Teramo che e' certamente il piu' complesso in quanto dispone di reparti ad alta specializzazione che non possono comunque fermarsi neppure in tempo di Coronavirus - continua la Asl - e' stata rivista l'intera organizzazione, ad esempio dedicando sale operatorie esclusivamente ai pazienti Covid, posti di terapia intensiva post-operatoria e di degenza altrettanto dedicati, separando, anche attraverso la costruzione di strutture murarie, le aree riservate ai pazienti positivi al virus dalle altre aree. Per quanto riguarda poi la disponibilita' di Dpi per i dipendenti, la Asl di Teramo ha proceduto anche individualmente all'acquisto dei dispositivi di protezione che non sono mai mancati".

La riunione si e' conclusa con la previsione di un tavolo di confronto tra azienda e Sindacati che, a scadenze regolari, "permettera' un reciproco scambio di idee e di informazioni utili".

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Università ‘d’Annunzio’, servizio di counseling psicologico online gratuito per studenti e dipendenti

Inizierà lunedì 20 aprile prossimo il servizio di counseling psicologico online gratuito per studenti e dipendenti dell'Università degli Studi ''G. d'Annunzio'' di Chieti-Pescara. Ne ha dato conferma il prof. Piero Porcelli, Ordinario di Psicologia Clinica e Delegato del Rettore alle attività del Servizio per la Disabilità in Ateneo. Questo nuovo servizio è stato organizzato e verrà curato dai Docenti e dai collaboratori dei Laboratori di Psicologia Clinica e Dinamica del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio della ''d'Annunzio''. Per potervi accedere, informa una nota, basterà compilare una scheda scaricabile dalla home page di Ateneo, alla sezione ''#UDANONSIFERMA'', compilarla e inviarla al laboratorio di Psicologia Clinica, seguendo le semplici e veloci indicazioni evidenziate nella locandina che annuncia il nuovo servizio. Sempre in modalità online prosegue l'attività di assistenza riservata agli studenti con disabilità e agli studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), i quali possono continuare a richiedere sia le informazioni sia l'assistenza direttamente su (https://www.unich.it/campus/servizi/servizi-studenti-con-disabilita-e-studenti-con-dsa).

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