Cronaca

Montesilvano: emergenza tir, inviata nei giorni scorsi una lettera per il risarcimento danni 

Nei giorni scorsi il sindaco Ottavio De Martinis ha inviato una lettera, ragionata con l’assessore alla Mobilità Anthony Aliano, ad Atlantia Spa, concessionaria delle autostrade, al Ministro dei Trasporti Paola De Micheli e al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio per segnalare i disagi ma anche i danni arrecati all’economia e al patrimonio pubblico di Montesilvano a causa della chisura del tratto autostradale.

“Ringraziamo il sig. Taucci per il suggerimento, ma abbiamo già provveduto ad inviare una lettera per segnalare l’emergenza tir in città. Dal 7 dicembre 2019, data di emissione del provvedimento di sequestro del viadotto sul Vomano (provincia di Teramo – A14) adottato dal G.I.P. del Tribunale Penale di Avellino – ha scritto il sindaco De Martinis nella lettera -, il territorio che amministro ha registrato un impiego consistente e non sostenibile delle strade comunali, occupate prevalentemente da mezzi pesanti in sosta da congestionamento del traffico, poiché costretti a ripiegare sul percorso urbano cittadino proprio per effetto della misura cautelare appena citata. Ciò ha determinato, senza timore di smentita, precarie e riscontrate condizioni di salute ambientale delle zone interessate dalla congestione veicolare, consistenti danni economici da cui sono stati afflitti – e continuano ad esserlo – i cittadini e gli operatori commerciali presenti nelle aree interessate dall’evento nonché danni patrimoniali, per effetto del danneggiamento da sollecitazione smisurata del manto stradale, delle sottostrutture e, dunque delle infrastrutture tutte, delle opere di urbanizzazione e dell’arredo urbano. Non va peraltro sottovalutato il danno d’immagine sofferto dalla città per la indecorosa cartolina conferita in comunicazione a turisti e tour operator all’uopo scoraggiati dalla pessima pubblicità offerta dai media locali e nazionali. Mi vedo costretto, sulla scorta di quanto rappresentato, a dover interessare – per mezzo di delibera di giunta comunale – il dirigente del settore legale di questo Ente affinché, assunti tutti i fatti qui sommariamente enucleati e qualificata e quantificata la pretesa risarcitoria, proceda senza indugio per la tutela dei diritti del Comune che amministro”.

“In maniera responsabile – prosegue il sindaco De Martinis - abbiamo portato ai tavoli regionali l’emergenza riguardo l’economia cittadina, la centralina dell’Arta è già presente nel parcheggio del Cormorano ed è stata utile per monitorare la situazione, altre centraline non si possono installare a breve termine perché ci sono città, come Silvi e Città Sant’Angelo, che hanno fatto richiesta da tempo e c’è una graduatoria gestita dalla Regione Abruzzo. Il divieto di transito ai tir sul nostro territorio lo stiamo ragionando da giorni insieme agli altri comuni coinvolti e alle prefetture di Pescara e Teramo”.

 “Alla luce di quello che sta accadendo – ha affermato l’assessore alla Mobilità Anthony Aliano – ci siamo attivati fin da subito per promuovere una class action al fine di tutelare l’economia cittadina e l’immagine di della città. Inoltre con il legale del Comune e con le associazioni di categoria cercheremo da giorni di quantificare i danni, che nel caso specifico dei commercianti verranno forniti tenendo degli incassi di quest’anno rispetto agli intrioti dello scorso anno oppure riprendendo il trend del mese precedente. Sappiamo che il Governatore Marsilio è in contatto con il minsitro De Micheli. Auspichiamo risposte celeri”.

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Non si ferma la battaglia contro la costruzione della centrale di compressione gas della Snam a Sulmona

Non si ferma la battaglia contro la costruzione della centrale di compressione gas della Snam a Sulmona.
“E’ stata redatta la bozza del Parere Istruttorio Conclusivo (P.I.C) riguardante il rilascio della A.I.A (Autorizzazione Integrata Ambientale), che abbiamo ricevuto ieri, dalla Commissione Ippc del Ministero dell’Ambiente. E’ urgente un tavolo tecnico, anche con i referenti della Asl, al fine di produrre osservazioni sul procedimento, che dovranno essere inviate entro il prossimo 13 febbraio. Stiamo continuando a lavorare insieme all'architetto Mario Mazzocca, che, su incarico del Comune, conferisce un determinante e competente supporto tecnico per la procedura AIA. Sulmona deve proseguire la battaglia, come abbiamo fatto fino ad ora, in questi anni, esprimendo contrarietà concreta, con tutti i mezzi a disposizione e su tutti i fronti, per impedire la realizzazione nel nostro territorio di un impianto impattante e inutile, che trova la contrarietà di un’intera comunità. Si attende, intanto, l’esito del ricorso al Consiglio di Stato, previsto per la prossima estate, che il Comune di Sulmona, ha depositato, grazie a un lavoro svolto con grande professionalità e determinazione dall’avvocato Alfonso Celotto, contro il procedimento del Consiglio dei Ministri, in seguito alla sentenza del Tar del Lazio, che aveva respinto il ricorso presentato ad adiuvandum con i Comuni del territorio. E’ importante che proprio i Comuni del comprensorio accelerino nel portare avanti anche loro questa stessa azione legale, anche alla luce di un precedente in cui il Consiglio di Stato aveva dato ragione per difetti procedurali. E’ una battaglia di tutti e va condotta facendo sentire una voce unanime”. Lo afferma il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.

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Coldiretti Abruzzo: a Verona agricoltori contro la cimice killer

La cimice asiatica, l’insetto killer dei raccolti arrivato dall’Asia, ha devastato i campi e i frutteti di 48mila aziende in Italia con un danno che supera i 740 milioni di euro a livello nazionale. E’ quanto emerge dal Dossier presentato dalla Coldiretti in occasione dell’apertura della Fieragricola di Verona con la storica mobilitazione degli agricoltori contro l’invasione di insetti alieni portati in Italia dai ritardi nella prevenzione e nei controlli dell’Unione Europea di fronte ai cambiamenti climatici. Tanti gli agricoltori arrivati a Verona anche dall’Abruzzo, preoccupati per una situazione che, mese dopo mese, diventa sempre più allarmante.

 

La cimice asiatica, che rovina tutto quello che trova nelle zone dove si riproduce, ha colpito – spiega la Coldiretti - pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegio e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.

 

“Questo insetto alieno favorito dai cambiamenti climatici rappresenta ormai una vera emergenza per il nostro sistema produttivo, è capace di colpire oltre 300 specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni particolarmente rilevanti nelle aree del Nord Italia – sottolinea Coldiretti Abruzzo – ma problemi e preoccupazione iniziano a farsi sentire anche nelle regioni del centro-sud tra cui l’Abruzzo. Ecco perché stiamo sensibilizzando le istituzioni pubbliche per far capire l’importanza e le conseguenze collegate a questa situazione”.

 

La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi praticamente con tutto, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. Una minaccia drammatica per il Paese, in un anno segnato da un inverno particolarmente caldo che ne favorisce la sopravvivenza, che va contrastata con un piano di intervento nazionale che – evidenzia la Coldiretti - preveda aiuti straordinari alle imprese, azioni di contenimento dell’insetto anche con un programma coordinato di trattamenti fitosanitari e sperimentazioni su insetti antagonisti oltre a misure per la difesa del settore ortofrutticolo Made in Italy con un sistema straordinario di verifica sulle importazioni.

 

A livello nazionale – sottolinea la Coldiretti - si attende infatti urgentemente il via libera del Ministero dell’Ambiente che, sentiti il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della Salute, deve emanare le linee guida per il via libera alla vespa samurai nemica naturale della cimice ma ci vorranno anni prima che la lotta sia efficace.

 

“E’ necessario pertanto colmare questo arco di tempo con sostegni adeguati per consentire alle aziende agricole di sopravvivere all’assedio del pericoloso insetto” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini a Verona nel sottolineare che “considerata la gravità della situazione è indispensabile aprire il confronto anche con le istituzioni europee coinvolgendo l’UE sia per quanto riguarda gli aiuti alle imprese danneggiate che i controlli alle frontiere comunitarie, necessari per contrastare l’arrivo di altri insetti dannosi e l’import di frutta e ortaggi trattati con antiparassitari vietati in Italia”.

 

A livello nazionale nonostante gli importanti sforzi fatti per integrare il fondo di solidarietà con 80 milioni di euro della legge di bilancio 2020 è necessario adeguare le risorse ai danni che si sono verificati con un piano pluriannuale per sostenere le imprese agricole nella lotta al flagello arrivato dall’Asia, sottolinea la Coldiretti che chiede di rendere sistematico l’intervento del fondo e un Commissario unico che coordini gli interventi a livello regionale e nazionale con un tavolo di regia tra i ministeri di Agricoltura, Sanità, Ambiente, Rapporti UE e le Regioni maggiormente coinvolte.

 

Nelle zone colpite dal flagello – conclude la Coldiretti - è necessaria la dichiarazione dello stato di calamità e la delimitazione delle aree danneggiate con sostegni alle imprese agricole mediante moratoria sulle rate dei mutui, sospensione del pagamento degli oneri contributivi, indennizzi a fondo perduto per i danni subiti e le perdite di reddito e lo sviluppo di fondi di intervento mutualistici.

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 Nasce la Wine Business School di Tollo

Inaugurazione della Wine Business School Venerdì 31 Gennaio alle 17,30 all’EnoMuseo di Tollo. Nell’occasione la scuola verrà intitolata a Paolo Benvenuti storico direttore di Città del Vino scomparso di recente.  L'avvio delle lezioni è fissato per Venerdì 7 Febbraio con il modulo di Management.

>Ecco il programma di venerdì 31 gennaio:

L'alta formazione per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio vitivinicolo
Saluti istituzionali:
Angelo Radica - Sindaco di Tollo
Dino Mastrocola - Magnifico Rettore dell'Università di Teramo
Relazione: Gli obiettivi, i contenuti e le modalità attuative della Wine Business Emilio Chiodo - Coordinatore del corso
INTERVENTI DEI PARTNERS CHE SOSTENGONO L'INIZIATIVA Tonino Verna - Presidente Consorzio Tutela "Tullum DOCG" Valentino Di Campli - Presidente del Consorzio di Tutela "Vini d'Abruzzo" Enrico R. Cerulli - Presidente del Consorzio di Tutela Vini "Colline Teramane DOCG" Nicola D'Auria - Presidente Nazionale Movimento Turismo del Vino Giuseppe Pugliese - Presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali Chieti Donato Civitella - Presidente Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati Chieti Lorenzo Di Ciano - Presidente Collegio degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati Chieti Nicola Sichetti - Presidente Provinciale della Cia Chieti-Pescara Pier Carmine Tilli - Presidente Provinciale della Coldiretti Chieti Mauro Lovato - Presidente Provinciale di Confagricoltura Chieti
Nicola Dragani - Presidente Assoenologi Abruzzo e Molise Lorenzo Di Sario - Coordinatore Regionale dell'Associazione Città del Vino Antonio Di Biase - Coordinatore Nazionale Ambasciatori Città del Vino Ermes Moretti - Associazione Tollese della Vite e del Vino Rocco Pasetti - Presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità (DAQ) Vini Rosanna Tofalo - Presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia
Intitolazione della Wine Business School a Paolo Benvenuti, già Direttore dell'Associazione Nazionale Città del Vino alla presenza della moglie Federica Rinaldi
CONCLUSIONI Floriano Zambon - Presidente Nazionale Associazione Città del Vino
COORDINA Massimo Di Pietro - Consigliere Comunale componente Comitato scientifico Wine Business School
Ore 19.30 Aperitivo con le bollicine dei vini autoctoni abruzzesi

 

 

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Pescara, incendio in un ristorante di via Firenze

Nessun ferito per l'incendio della canna fumaria di un noto ristorante della centralissima via Firenze a Pescara. Il rogo e' partito dopo le 21.30 e ha richiesto l'intervento delle squadre dei vigili del fuoco che per precauzione hanno fatto evacuare i clienti dai locali, evitando poi che l'incendio e soprattutto il fumo si estendessero ai vicini stabili. 

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Rapinato dipendente di una societa’ di slot machines, bottino 60mila euro

Rapinato un dipendente di una societa' di slot machines, che stava andando in banca per depositare i soldi prelevati in alcuni locali. L'episodio e' avvenuto stamani a Collecorvino, in localita' Santa Lucia. In azione tre persone, che hanno affiancato la vittima e si sono impossessati del denaro. Subito dopo sono fuggiti con il bottino, che ammonterebbe a circa 60mila euro. I malviventi, con il volto coperto, hanno agito in strada. Non e' escluso che fossero armati. 

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Consiglio regionale, Blasioli (Pd): Approvata unanimità risoluzione messa in sicurezza strada San Liberatore a Maiella

Questa mattina il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato all’unanimità la risoluzione presentata dal consigliere del PD Antonio Blasioli avente ad oggetto “Messa in sicurezza della strada che porta all'Abbazia di San Liberatore a Maiella”.

“La risoluzione, in realtà, è del 10 settembre scorso – spiega Blasioli -. Presentata per chiedere un intervento prima che la stagione invernale contribuisse a peggiorare la situazione, è stata discussa, nel pieno della stagione invernale.

Io credo che in attesa di una strategia che sappia davvero valorizzare e rendere attrattiva, per il nostro turismo, la straordinaria dote di patrimonio religioso abruzzese, il minimo che come istituzioni si possa fare sia di aiutare un piccolo Comune a sistemare una strada, l’unica peraltro, di accesso a San Liberatore a Maiella. Con quest’atto ho chiesto al Consiglio di garantirmi l’impegno a reperire fondi (regionali o provinciali) per la messa in sicurezza della strada che dal centro del Comune di Serramonacesca porta all’Abbazia di San Liberatore a Maiella. Da una stima del Comune, la cifra necessaria alla messa in sicurezza della frana dovrebbe aggirarsi intorno ai 50mila euro.

Da diversi mesi, ormai, la piccola strada che conduce all’Abbazia di San Liberatore a Maiella, uno dei più antichi monasteri dell'Abruzzo e meta turistica di rilievo della Val Pescara, assieme alla Chiesa del Volto Santo di Manoppello, è di fatto difficilmente praticabile, dato che la carreggiata è interessata da una frana significativa e profonda. Questa chiesa è l’esempio più importante dell’arte romanica in Abruzzo, datata anno 1007 e alle dirette dipendenze di Montecassino. Per la sua bianca maestosità, stagliata in un patrimonio di verde suggestivo, è uno degli angoli più belli del nostro Abruzzo.

Preciso che la strada in questione è l’unica strada di accesso all’Abbazia, divenuta monumento nazionale dal 1902, che non ha solo una storia importante alle spalle, ma anche un futuro, poiché sono tantissime le coppie di innamorati che la scelgono, e la vorrebbero scegliere, come luogo dove celebrare le proprie nozze ed è un’attrazione turistica-religiosa fra le più apprezzate del nostro territorio, con il Volto Santo di Manoppello.

Il rischio crollo, però, specie nelle giornate di pioggia, è alto e ciò potrebbe determinare il cedimento dell’intera strada, di fatto rendendo impossibile raggiungere l’Abbazia.

Attualmente l’arteria, a doppio senso di circolazione, è fortemente ridimensionata e si transita con senso unico alternato ed è del tutto assente qualsiasi muro di contenimento e sostegno. Le finanze del Comune di Serramonacesca, piccolo Comune montano, non consentono però l’esecuzione di questi lavori e così, su stimolo dell’amministrazione comunale di Serramonacesca, ho avuto modo di interloquire con Anas e poi di fatto verificare la partenza dei lavori sulla SR 539. Un cantiere possibile grazie ad un’innovazione messa in campo dal passato governo di centrosinistra, che, con il cosiddetto Decreto Gentiloni, ha permesso il passaggio di 500 chilometri di strade  dalla competenza delle Province a quella dello Stato. Un’opportunità colta al volo dall’amministrazione regionale di centro sinistra.

Alla luce di questo intervento sarebbe gravissimo se, a causa di un totale cedimento della strada che dal centro di Serramonacesca porta a San Liberatore a Maiella, fosse impossibile raggiungere l’Abbazia, quindi mi auguro che il governo regionale, così come previsto nella risoluzione approvata stamattina, si attivi immediatamente per scongiurare il peggio”.

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Navelli: la Giornata della Memoria si arricchisce della Medaglia d’Onore a Noe’ Stefano Cantalini

“Una cerimonia intensa, in grado di rendere onore alla storia del nostro comune e dare un riconoscimento alla memoria delle persone coinvolte”. Queste le parole del sindaco di Navelli, Paolo Federico, intervenuto a margine della celebrazione per la consegna della medaglia d’Onore al concittadino Noè Stefano Cantalini internato nei campi nazisti il 9 settembre 1943. La cerimonia si è tenuta nella sede dell’Aquila della Prefettura. Qui, da parte del prefetto Cinzia Teresa Torraco, è stata consegnata la medaglia d’Onore nelle mani di Giuseppe Cantalini figlio di Noè Stefano. “Siamo grati”, ha aggiunto il primo cittadino di Navelli, “a quanti hanno collaborato affinché questa storia venisse alla luce, alle Istituzioni che hanno voluto il riconoscimento e ai familiari, al figlio e alla Moglie Sig.ra Lina, toccati dalla vicenda del loro congiunto. Tutti noi, ora, abbiamo un motivo in più per mantenere viva la memoria, ricordare il dramma della guerra, dell’Olocausto ed impegnarci per fare in modo che la barbarie non ritorni mai più”. Classe 1918, Noè Stefano Cantalini, ha lavorato per 38 anni nel comune di Navelli con compiti di messo e guardia ed è deceduto il 24 gennaio del 2000. Durante la Seconda Guerra Mondiale viene arruolato come soldato nel 1939 e inquadrato nel 33° reggimento fanteria "Livorno". Nel marzo del 1941 viene assegnato al 44° reggimento fanteria "Forlì", combatte sul fronte greco-albanese fino al 9 settembre 1943, quando viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche per essere poi deportato in Germania. Trasferito prima nel campo di smistamento di Allendorf e successivamente nel campo di prigionia di Bitterfeld. Lavora in uno stabilimento chimico della "I.G. Farbenindustrie" fino al 23 aprile del 1945. Liberato resta a disposizione delle Forze Armate alleate fino a maggio dello stesso anno. Riesce a tornare a casa, presentandosi al Distretto Militare di L'Aquila il 25 luglio del 1945.>


 

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Arrestato dopo aver partecipato a una spedizione punitiva 6 anni fa per un debito di droga

Sapeva di essere destinatario di un ordine di carcerazione, ma nel frattempo si era rifatto una vita e lavorava come operaio in una ditta del teramano, un 27enne di origini albanesi, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Villamagna. I militari gli hanno notificato il dispositivo e lo hanno portato in cella dove l'uomo dovrà scontare sei anni, per aver partecipato, nel 2012, ad una spedizione punitiva con tentativo di estorsione, nei confronti di un giovane di Francavilla al Mare che aveva, con lui e altri tre connazionali, un debito di droga di duemila euro. La vittima era stata minacciata per mesi e infine picchiata per riottenere il denaro.

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