Cronaca

Avviata la rimozione dell’eternit sul capannone tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro a Montesilvano

Prosegue l’operazione di bonifica dell’area privata posta tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro.

Dopo la pulizia e lo sfalcio del verde eseguito da una ditta incaricata dal Comune, con addebito ai 3 proprietari dell’area, sono iniziate ora le operazioni di rimozione, decontaminazione e smaltimento della copertura di amianto posto sul tetto del capannone.

«Sono oltre 50 anni – sottolinea il sindaco -  che la copertura in eternit  svetta su quel capannone in pieno centro di Montesilvano. Nonostante solleciti e disposizioni della Asl risalenti anche al 2010, per la pulizia dell’area sia per quanto riguarda la vegetazione presente che l’amianto, i proprietari hanno sempre disatteso le ordinanze emesse. Questa amministrazione ha fatto seguire alla burocrazia delle carte, la praticità dell’intervento. Nei mesi scorsi abbiamo provveduto alla pulizia del verde, atto che ha completamente cambiato l’immagine di tutto il quartiere. Adesso è stata avviata la delicata operazione di rimozione della copertura».

In questi giorni è stato montato il ponteggio necessario ai lavori. In settimana, non appena le condizioni meteo lo permetteranno, si comincerà con la rimozione dell’amianto secondo tutti i criteri di sicurezza necessari, la decontaminazione degli ambienti e la contestuale ricollocazione di una nuova copertura. Seguirà poi la fase di smaltimento e disallestimento del cantiere tra circa una decina di giorni.  

Già a partire dal 2010 su proposta della Asl circa la necessità di procedere alla pulizia dell’area privata dalla fitta vegetazione presente, nonché alla bonifica dell’eternit posto sulla copertura del capannone, sono state emesse una serie di ordinanze della polizia locale, nei confronti dei proprietari, tutte rimaste inottemperate. Nel maggio 2018, con atto sindacale è stato ordinato ai proprietari dell’immobile di provvedere con urgenza ad eseguire gli interventi necessari a garantire la salvaguardia della salute pubblica. «Finalmente questa situazione di degrado in pieno centro è stata risolta. Ovviamente tutte le spese sostenute verranno addebitate ai proprietari. L’auspicio è che tutti i cittadini abbiano una maggiore attenzione alla cura delle loro proprietà contribuendo così in maniera concreta a garantire con l’ente pubblico una immagine decorosa di Montesilvano».

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Cittadinanza attiva, il modello Montesilvano in un convegno a Lanciano

Il modello di cittadinanza attiva di Montesilvano analizzato in un convegno a Lanciano. Antonio Farchione e Giulio Geraci dello staff del sindaco di Montesilvano, sono stati invitati a parlare dell’esperienza implementata nel Comune adriatico sul tema della cittadinanza attiva.

Il convegno si è svolto il 10 e l’11 maggio scorso a Lanciano nella bella cornice del Polo museale. L’evento dal titolo “Beni comuni & Cittadinanza attiva. La partecipazione consapevole per una città del futuro”, è stato organizzato dall’Anci Giovani Abruzzo e da Nuovo senso civico (Movimento spontaneo di cittadini italiani, onlus), nonché patrocinato dal Comune di Lanciano, dalla Provincia di Chieti e dall’Associazione nazionale comuni italiani Abruzzo (Anci Abruzzo).

Gli organizzatori, invitando al tavolo dei relatori esponenti di Labsus e un funzionario del Comune di Bologna, noti in Italia per essere all’avanguardia sul tema della sussidiarietà, si sono posti l’obiettivo di stimolare la cultura degli amministratori locali, dei dirigenti e delle associazioni verso l’esperienza della cittadinanza attiva.

«Il comune di Montesilvano – dichiara Giulio Geraci – è stato tra i primi in Italia a dotarsi nel 2015 del Regolamento dei beni comuni. Il Comune di Bologna lo ha approvato nel 2014. L’essere stati dei pionieri ci ha anche esposti a difficoltà amministrative causate dal vuoto legislativo, come quello dell’assicurazione a favore anche di singoli cittadini. Per fortuna la Corte dei Conti ha chiarito che gli enti locali sono obbligati a tutelare il cittadino volontario e i terzi attraverso la stipula di idonei contratti assicurativi».

Antonio Farchione è invece intervenuto specificatamente raccontando l’esperienza in prima persona dell’attivazione dei tavoli di cittadinanza attiva: «In cinque anni sono stati attivati ben nove tavoli di cittadinanza attiva. L’obiettivo è stato quello di recuperare non solo la fiducia dei cittadini verso l’istituzione comunale, ma anche quella di recuperare l’identità della montesilvanesità rimasta assopita per troppo tempo, quest’ultimo è uno dei pilastri fondamentali per la valorizzazione di un luogo antropologico, nonché è indispensabile per instillare nella popolazione l’entusiasmo di lavorare insieme per il bene comune».

L’esperienza di cui Farchione e Geraci hanno avuto modo di parlare nel convegno di Lanciano, non solo ha avuto un plauso immediato dai partecipanti all’evento, ma anche la concreta richiesta a collaborare con il Comune di Bologna che intende presto creare una rete nazionale che metta in sinergia tutti i Comuni italiani che hanno avuto modo di fare proprio il regolamento dei beni comuni.

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Liste d’attesa,regioni e Asl lontane dalla trasparenza prevista 

Informazioni precise e puntuali sui tempi di attesa per visite ed esami medici, disponibili on-line per tutti i cittadini. E' uno dei punti previsti dal Ministero della Salute per affrontare l'annoso problema delle liste d'attesa. Ma le regioni sembrano ancora lontane dal realizzare la previsione. Solo 9 hanno predisposto il portale interattivo "ma nessuna fornisce informazioni sia sul rispetto dei tempi massimi di attesa e sia, per ciascuna prestazione, l'indicazione della prima disponibilita' per il cittadino". E' quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe per monitorare l'attuazione del Piano Nazionale per la Gestione delle Liste d'Attesa (Pngla). La rendicontazione relativa alle 43 prestazioni ambulatoriali previste dal Pngla 2010-12 "e' ancora lontana da standard ottimali ed estremamente variabile tra le diverse Regioni, nonostante il netto miglioramento rispetto ai risultati preliminari pubblicati nel 2018", precisa il rapporto. 

 In particolare, 9 Regioni (Provincia autonoma di Bolzano, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta) dispongono di portali interattivi. Ma dalla loro analisi "emerge la notevole eterogeneita' di struttura e funzioni da cui deriva la differente utilita' per la programmazione sanitaria e per l'informazione al cittadino". C'e' poi un altro gruppo di 8 regioni che fornisce informazioni e dati ma non aggiornati (Provincia autonoma di Trento, Abruzzo, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) rendono disponibili solo l'archivio storico con dati, range temporali e frequenza di aggiornamento estremamente variabili. Ci sono poi 3 Regioni (Campania, Sicilia, Umbria) che rimandano ai siti web delle aziende sanitarie senza effettuare alcuna aggregazione dei dati. E una, la Calabria, non fornisce alcuna informazione sui tempi di attesa. Quanto alle aziende sanitarie, solo 49 su 269 (18%) rendono disponibile il piano attuativo aziendale, mentre l'83% effettua una rendicontazione pubblica sui tempi di attesa sul proprio sito o rimandando a quello della Regione. "Tuttavia - spiega il report - le informazioni disponibili sono frammentate ed notevolmente eterogenee rispetto alla potenziale utilita' per gli utenti". "L'auspicio - conclude il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - e' che i risultati del nostro studio vengano utilizzati a livello istituzionale per informare il riallineamento dei sistemi informativi regionali e aziendali, fornendo cosi' una base univoca di dati per confrontare le performance regionali, anche al fine di includere il rispetto dei tempi di attesanegli adempimenti dei livelli essenziali di assistenza"

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TEDx Pescara, presentata la seconda edizione

Dagli algoritmi dei social che condizionano la nostra vita alla trasformazione tecnologica determinante nella quotidianita' fino al costo dell'assenza di inclusione per le aziende: sono solo alcuni argomenti che saranno trattati sul palco dell'Auditorium Flaiano il 18 maggio per la seconda edizione del TEDxPescara. Quest'anno e' stato scelto il tema "Essere Umano" per sviscerare l'importanza che l'uomo riveste, ancora oggi, in ogni processo innovativo. L'evento e' stato presentato in conferenza stampa, all'Hotel Salus di Pescara, dal presidente di Confindustria Chieti-Pescara Silvano Pagliuca, partner dell'evento. "Per chi fa impresa - ha detto - il valore dell'essere umano, soprattutto in un momento di transizione in cui la tecnologia sta trasformando la societa', e' fondamentale. Oggi Paesi come Germania, Olanda e Norvegia sperimentano la settimana corta e in Italia Bruno Cucinelli impone ai dipendenti di non lavorare oltre le 17.30. Dobbiamo tornare a far vivere il pensiero di Olivetti secondo cui, cito testualmente, 'il capitale umano deve servire l'uomo e non viceversa". Gli studenti dell'Istituto Manthone' di Pescara per il secondo anno animeranno la giornata nell'ambito del progetto di formazione alternanza-lavoro. Tra i nuovi sostenitori dell'evento l'Ente Manifestazioni Pescaresi. "E' con molto piacere che partecipiamo al TEDx, evento di cui da anni seguo le sorti prima che nascesse a Pescara - ha sottolineato il presidente, Angelo Valori - L'argomento prescelto 'Essere Umano' ha una forte suggestione per molti motivi e il suo progetto si inserisce all'interno delle direttive che l'Ente sta seguendo". Gli speaker di questa seconda edizione sono 13, tra cui due performance. Si parlera' di storytelling digitale, food, inclusione, viaggi, etica, innovazione, formazione, trasformazione digitale, solidarieta', arte, diversita' piu' tre speech formato TED, il format che ha ispirato la conferenza indipendente. La giornalista scientifica Paola Capatano, che dirige il servizio di comunicazione multimediale al CERN di Ginevra, sara' presente con una mostra fotografica che raccontera' il suo viaggio in barca a vela ai confini del Polo sulle tracce del dirigibile Italia. 

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Uccise a coltellate in garage il vicino, la difesa chiede il rito abbreviato

Chiedera' il rito abbreviato la difesa del 51enne arrestato il 25 aprile 2018 per aver ucciso con 38 coltellate il vicino di casa, Salvatore Russo, muratore di 58 anni. La richiesta sara' formalizzata domani mattina nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Elio Bongrazio. Il pm titolare del procedimento, Luca Sciarretta, contesta all'omicida le aggravanti della crudelta' e dei futili motivi. L'uomo e' stato anche sottoposto a perizia psichiatrica, la quale ha stabilito che all'epoca dei fatti era parzialmente incapace di intendere e di volere, poiche' "affetto da una patologia psichiatrica che ne ha compromesso grandemente la capacita' di autodeterminarsi". Il delitto avvenne a Pescara nel garage del palazzo dove vivevano i due, rispettivamente al primo e al secondo piano, all'angolo tra via del Circuito e via Pian delle Mele, quasi al confine con Villa Raspa. L'uomo uccise il vicino di casa perche' disturbato dai rumori a suo dire provenienti dall'appartamento della vittima. La famiglia di Russo e' rappresentata dagli avvocati Andrea Cocchini e Alessandro Dioguardi. L'imputato e' invece difeso dagli avvocati Gianluigi Amoroso e Clara Di Sipio.

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Traforo del Gran Sasso, Strada dei Parchi: nessun blocco per le ambulanze

Nessun blocco per le ambulanze come sostenuto dalla Asl de L'Aquila. La Concessionaria Strada dei Parchi ribadisce che alcune categorie di veicoli potranno continuare a transitare nel Traforo del Gran Sasso anche in caso di chiusura. In linea con quanto comunicato al Comitato Provinciale per lOrdine e la Sicurezza di Teramo il 10 maggio scorso, infatti, potranno continuare a percorrere la tratta autostradale Assergi-Colledara e viceversa i mezzi di Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, 118, quelli appartenenti alle altre Forze di Ordine Pubblico (Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Polizia Provinciale, Polizia Comunale, Ausl). Potranno poi transitare i mezzi della Protezione Civile, i carri adibiti al soccorso meccanico in autostrada, quelli deputati al servizio di viabilita' e antincendio presso il Traforo e i mezzi aziendali della Concessionaria stessa. 

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Maxi operazione di soccorso in montagna

Dopo 24 ore di intervento, il ferito in Abruzzo è uscito dalla forra: impegnati 70 uomini del Soccorso Alpino da Abruzzo, Marche, Umbria e Puglia. 

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Quaranta uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Abruzzo, giunti anche da Marche, Molise e Umbria, sono impegnati nel recupero di un escursionista che e' rimasto ferito ad una gamba, dovrebbe trattarsi di una frattura, durante un'escursione che stava effettuando nella forra dell'Avello, dove scorre un torrente, nel territorio del Comune di Pennapiedimonte, nel parco nazionale della Majella. L'uomo fa parte di un gruppo di cinque escursionisti romani partiti ieri mattina attrezzati con mute e caschi, per attraversare la forra di Selva Romana e che durante il percorso, molto probabilmente, hanno perso l'orientamento e si sono ritrovati nella forra dell'Avello. L'allarme e' stato dato ieri sera al Soccorso Alpino Abruzzo dai familiari di uno degli escursionisti. Ricevuto l'allarme sono partiti i soccorsi del Cnsas con tecnici alpini, la squadra forre e la squadra alpini per capire quale fosse la situazione poiche' non c'erano contatti.Due degli escursionisti, intorno alle 2 della notte, sono riusciti ad uscire dalla forra e sono stati subito recuperati dai soccorritori: entrambi sono in buone condizioni di salute.

 L'escursionista infortunato e gli altri due che lo hanno assistito nel corso della notte sono stati individuati grazie ad alcune lampade; la quota di recupero e' di circa 300 metri. La squadra forre ha raggiunto l'infortunato e ora si sta valutando come estrarlo cioe' se andare a valle o trovare un'altra strada piu' agevole. Intanto dall'alto le squadre del soccorso alpino stanno allestendo alcune corde fisse per la risalita lungo un costone allo scopo di aiutare i forristi a tirare fuori la barella, oltre che per far risalire gli altri due escursionisti. Tutti hanno trascorso la notte al freddo. Sia le condizioni meteo attuali, con la visibilita' di appena cento metri e una pioggia leggera, ma soprattutto la natura dei luoghi, con le pareti del vallone in cui i soccorritori sono chiamati ad operare che sono molto strette, non permettono l'intervento degli elicotteri che comunque sono stati allertati. 

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Race for the Cure, Pescara si prepara alla corsa della solidarietà

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Isabella Marianacci, Presidente del Comitato Abruzzo della Susan G.Komen Italia. 
 
 
«Vedere quella che fino ad un anno fa era soltanto un'idea, concretizzarsi in un progetto tangibile, che man mano che il tempo scorre, riunione dopo riunione, prende forma, tracciando nero su bianco il percorso della gara competitiva di cinque chilometri e della passeggiata di due della prima edizione abruzzese della "Race for the Cure" della Susan G. Komen Italia e la planimetria del "Villaggio della Salute della Donna", che da venerdì 20 a domenica  22 settembre animerà Piazza Salotto a Pescara, è una soddisfazione immensa, che riempie il cuore di gioia, di orgoglio e di entusiasmo. L’impegno legato alla megamacchina organizzativa di una manifestazione come questa diventa più leggero, perché costantemente alimentato da tutto l'amore che nutro per la mia città e per la mia Regione e dalla consapevolezza di quanto sia preziosa una occasione come questa per accendere i riflettori sull' importanza della  prevenzione, sensibilizzando l'opinione pubblica ad un cambiamento radicale nell'approccio culturale con cui si affronta questa patologia. E farlo avvolti in un clima allegro e festoso dove si respira tanta gioia, serenità ed amore per la vita, scatena una emozione che riesce ad arrivare dritto al cuore della gente ed è un ottimo strumento per veicolare il messaggio che "prevenire è meglio che lottare". Prevenire è meglio che indossare i guantoni da pugile ed entrare (metaforicamente) nel ring della vita, schivando i duri colpi che una patologia come questa ti sferra, prima che riesca a coglierti alla sprovvista ed a metterti knock-out. Intercettare una eventuale patologia agli stadi iniziali con una diagnosi precoce significa avere maggiori probabilità  di guarigione ed essere sottoposti a cure meno invasive, che incidono in maniera minore sulla psiche e sul corpo delle donne colpite. 
È questo lo spirito che anima la “Race for the Cure”,  punta di diamante della Komen Italia, associazione basata sul volontariato, in prima linea dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale, presente da fine ottobre del 2018 anche nella nostra Regione con un suo Comitato, punto di riferimento per le "Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato un tumore al seno o che stanno ancora combattendo la loro battaglia con grinta e determinazione e che traggono forza e coraggio da momenti belli e di condivisone come questo. Sono vent’anni ormai che si rinnova puntuale l’appuntamento con quella che è divenuta la manifestazione più importante dedicata alla prevenzione ed alla sensibilizzazione sui tumori del seno in Italia e nel mondo, che nel 2018 ha raggiunto il record di ben 120.000 iscritti tra le Race di Roma, Bologna, Bari e Brescia e quest’anno, alle edizioni storiche, si sono aggiunte anche Matera -Capitale della cultura 2019- e la nostra Pescara. La Race è una manifestazione unica nel suo genere, che unisce sport, prevenzione e solidarietà e  mira a coinvolgere tutti gli amanti dell'attività fisica all'aria aperta, sotto i raggi ancora tiepidi del sole settembrino. 
 Giorno dopo giorno stiamo portando avanti il complesso iter di pianificazione della “Race Pescara” con riunioni tecniche ed organizzative e numerosi  incontri istituzionali, grazie alla collaborazione delle Ladies del Comitato Abruzzo, del Comitato Clinico-scientifico, del Comitato organizzatore e dei numerosi volontari che hanno sposato la nostra causa, tutti all'opera con impegno, energia  e tante idee interessanti da realizzare per rendere questo nostro appuntamento un grande successo. Posso anticipare che il "Villaggio della Salute della Donna" sarà dedicato ad attività di sport e di benessere, a talk show e conferenze sulla tutela della salute femminile, ad approfondimenti sulla sana alimentazione e sui corretti stili di vita con un'area riservata esclusivamente alle "Donne in Rosa"- le vere protagoniste della Race - e con la presenza delle unità mobili della "Carovana della Prevenzione", il programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile, che porta la prevenzione dove arriva con maggiore difficoltà- che erogheranno screening gratuiti in ambito senologico, ginecologico e consulenze nutrizionali e tanto altro ancora. 
La “Race for the Cure” sarà senza ombra di dubbio una esperienza indimenticabile per la città di Pescara e per l'Abruzzo, molti saranno i ricordi che chi sceglierà di condividere con noi questa bellissima emozione il 22 settembre si porterà nel cuore e mi auguro che l'edizione del 2019 sia la prima di una lunga serie di Race che si svolgeranno in Abruzzo negli anni a venire, con un entusiasmo che crescerà mano mano che verrà compresa  la bellezza e la grande validità di questo nostro progetto ! 
Vi invito a partecipare e ad iscrivervi on line sul sito: 
Per ulteriori informazioni potete contattare la segreteria organizzativa del Comitato Abruzzo di Komen Italia: 
komenabruzzo@komen.it - 3290454123»

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Half marathon a Pescara, controlli antidoping di Nas e Fmsi

Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara alla sesta Half marathon, la 'Maratonina del Mare' che si e' svolta oggi nel capoluogo adriatico. Ispettori investigativi antidoping, accreditati Nado (National Antidoping Organization), dei Carabinieri per la Tutela della salute, hanno affiancato medici della Fmsi (Federazione medico sportiva italiana) per verifiche a una rosa di runner che hanno partecipato all'evento.

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Il Banco Alimentare Abruzzo compie 30 anni

 La mostra fotografica di Enrico Genovesi, con immagini e testi che raccontano il senso del Banco Alimentare, sara' protagonista, venerdi' 17 maggio in piazza Rinascita, di "Compagni di Banco. Da 30 anni, in viaggio", un'intera giornata per festeggiare i trent'anni del Banco Alimentare. La Rete Banco Alimentare - con le sue ventuno sedi territoriali, tra cui quella abruzzese attiva dal 1997 e presente anche in Molise - e' oggi il punto di riferimento per la lotta alla poverta' alimentare in Italia. Solamente in Abruzzo, i poveri assistiti sono 29.732 mediante 210 enti convenzionati. Nel corso della giornata, che gode del patrocinio del Comune di Pescara, sara' possibile sostenere il Banco alimentare mediante le marmellate solidali e partecipare ad un momento di festa nel corso del quale il Banco Alimentare consegnera' ad istituzioni, associazioni, amici e volontari una pergamena di ringraziamento per la stima e l'amicizia dimostrata in tutti questi anni. Durante l'intera giornata stazionera' in piazza un furgone proveniente da Roma e destinato a Cosenza, in un'originale staffetta che lega le varie sedi territoriali del Banco Alimentare.

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