Economia

Buone notizie in arrivo per i lavoratori ex Intecs

“Nel pieno rispetto dei tempi prestabiliti, ho incontrato a Roma sia l’Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia Donato Amoroso sia il Direttore Telecomunicazioni Giampiero Di Paolo che mi hanno confermato come, attraverso la convenzione firmata proprio oggi, è previsto l’avvio delle attività inerenti il progetto ItalGovSatCom, in attesa della formalizzazione del Piano Multi Regionale”. A dichiararlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo a margine dell’incontro avuto con i due responsabili.

“L’Azienda Thales  – spiega Febbo -  conferma le positive ricadute sul territorio e  per le aziende abruzzesi che sono in coerenza con il montante degli investimenti regionali e MISE. Inoltre, la società comunica di aver avviato la verifica dei curriculua dei lavoratori ex Intecs al fine di circoscrivere le professionalità dei ricercatori in linea con il progetto. Chiaramente adesso siamo a ridosso della pausa estiva ma gli incontri con la proprietà ‘ForEver24’ sono stati già fissati per la prima settimana di settembre con l’impegno di finalizzare e ‘operazionalizzare’ l’impiego delle risorse. L’azienda stima di poter completare questo percorso entro il mese di settembre e su mia richiesta di comunicarlo nelle sedi opportune”.

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A giugno diminuisce dello 0,3% l’indice dei prezzi alla produzione dell’industria

 A giugno 2019 si stima una diminuzione congiunturale dell'indice dei prezzi alla produzione dell'industria dello 0,3%, mentre, su base annua, si stima una crescita pari a +0,9%. Lo comunica l'Istat. Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono dello 0,5% rispetto a maggio e aumentano dell'1,1% su base annua. Al netto del comparto energetico, la variazione congiunturale è nulla e si registra un incremento tendenziale pari a +0,6%. Sul mercato estero i prezzi alla produzione dell'industria rimangono invariati rispetto a maggio, risultato di un decremento dello 0,1% per l'area euro e di un aumento dello 0,1% per l'area non euro. Su base annua si registra un aumento dello 0,2% (+0,3% area euro, +0,2% area non euro)

Nel trimestre aprile-giugno 2019 si stima una flessione congiunturale dei prezzi alla produzione dell'industria (-1,1%). Dall'inizio del 2019 si rileva una crescita tendenziale del 2,4%; la dinamica dei prezzi è più sostenuta sul mercato interno (+2,9%) rispetto a quello estero (+0,6%)

Nel mese di giugno 2019, per il mercato interno le variazioni tendenziali positive più significative si registrano nei settori dei prodotti farmaceutici (+2,2%), dei mezzi di trasporto (+2,0%) e in quello del settore delle industrie tessili (+1,5%). Per il mercato estero, area euro, si segnalano variazioni tendenziali positive nei settori dei prodotti chimici (+1,3%) e dei macchinari e attrezzature (+1,1%) mentre, per l'area non euro, nei settori alimentare e delle industrie tessili (entrambi +1,6%) e dell'industria del legno della carta e stampa (+,1,5%). Per quanto riguarda i prodotti petroliferi raffinati, si rilevano variazioni negative su base annua sia per il mercato interno (-5,2%) sia per il mercato estero (area euro -4,9%, area non euro -10,2%). A giugno si stima che i prezzi alla produzione delle costruzioni crescano dello 0,1% in termini congiunturali. Su base annua, invece, si registra una flessione dello 0,4%

A giugno 2019 la diminuzione dei prezzi dell'energia continua ad influenzare il progressivo rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi alla produzione dell'industria iniziato a novembre 2018. In termini congiunturali si evidenzia a giugno 2019 una contenuta flessione determinata principalmente dal mercato interno. Nelle costruzioni prosegue la dinamica tendenziale negativa, mentre si registra, per il secondo mese consecutivo, una variazione congiunturale positiva. 

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Febbo e Fioretti: Pilkington ha valore strategico per il territorio

“L’azienda sì è mostrata fiduciosa nella prosecuzione del piano di risanamento, certa che possa essere accolto ed avallato anche dal Ministero dello Sviluppo Economico”. E' il commento degli assessori Mauro Febbo e Piero Fioretti, a margine dell’incontro con i vertici della Pilkington. “Qualora il sostegno da parte del MISE non fosse possibile per mancanza di fondi, la Regione si è resa disponibile a intervenire". “Intervento regionale condizionato - osservano i due assessori - dal proseguimento del piano quinquennale degli investimenti 2018-2023 e alla prosecuzione del piano di ristrutturazione sottoscritto dalle parti a suo tempo, che peraltro ha coinvolto le maestranze con interventi di rinunzia a incentivi aziendali importanti”. “La Regione Abruzzo – concludono Febbo e Fioretti – ribadirà al Ministero che l’azienda ha valore strategico per il territorio, non solo in termini occupazionali diretti ed indiretti, visto che la Pilkington di San Salvo è il più grande centro produttivo di vetri per auto del mondo e garantisce l’occupazione di oltre 1.700 dipendenti, che diventano circa 2.300, considerando anche le società controllate”.

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Vertice sulla Pilkington in Regione Abruzzo

"Lunedi' alle 15 a Palazzo Silone, sede aquilana della Regione Abruzzo, incontreremo l'amministratore delegato della Pilkington Italia e le organizzazioni sindacali per discutere degli annunciati esuberi dei lavoratori dello stabilimento di San Salvo". Questo l'annuncio degli assessori regionali, Mauro Febbo e Piero Fioretti. "Nelle settimane scorse abbiamo gia' incontrato il Dott. Marcovecchio ed il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, ma si era in attesa dello sblocco da parte del Ministero della proroga della CGIS. La Regione Abruzzo - proseguono Febbo e Fioretti - fara' la sua parte avendo a disposizione la possibilita' di attivare gli ammortizzatori sociali e le azioni del caso per far fronte alle esigenze dei lavoratori e dell'azienda".

 

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Gruppo Ubi esternalizza attività ‘non core’

Ubi Banca avviera' un processo di esternalizzazione di attivita' 'non core' che coinvolgera' i dipendenti di Ubiss-Ubi Sistemi e Servizi nelle piazze di Bari, Bergamo, Brescia, Chieti, Cuneo, Jesi, Milano e Pesaro. A darne notizia, in un comunicato unitario, sono le sigle sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Unisin. Ieri sera, l'istituto di credito aveva inviato due distinte lettere informative alle organizzazioni sindacali del gruppo e alle loro segreterie nazionali. Oggi, l'assicurazione, da parte della stessa banca, che la misura "non comportera' alcun impatto occupazionale". Il processo di esternalizzazione, viene spiegato nella nota sindacale, consiste nel "trasferimento dei rami d'azienda di Ubi sistemi e Servizirelativi alle attivita' di Cassa Centrale, Assegni, Bonifici, Corporate banking interbancario, Tributi e Previdenza, Trasferimento servizi di pagamento, Carte, Attivazione e cancellazione ipoteche, Archivio Casellario e Spedizioni. A pochi giorni dalla notizia di un nuovo, rilevante piano di chiusura sportelli - scrivono i sindacati - esprimiamo estrema contrarieta' verso questa ennesima decisione assunta in maniera del tutto unilaterale, che a nostro giudizio non e' coerente con l'impegno assunto con precedenti intese dalle Parti volto a 'consentire che la gestione dei processi di riduzione di organico previsti dal Piano avvenga mediante soluzioni interne al Gruppo'. Giudichiamo grave la scelta di annunciare questo progetto anticipatamente e fuori dal nuovo Piano industriale e durante il confronto per il rinnovo del contratto nazionale, la cui piattaforma rivendicativa pone come centrali i temi della tenuta occupazionale, nonche' del contrasto e del governo dei processi di esternalizzazione". Quindi, i sindacati sollecitano l'apertura di confronto con l'azienda, "per la difesa dell'occupazione e delle professionalita', nel riconoscimento e nel rispetto della centralita' della persona". 

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Crescono i passeggeri dell’aeroporto di Pescara, aumento del 7 per cento

Crescono i passeggeri dell'aeroporto di Pescara: +7% a giugno rispetto allo stesso mese dello scorso anno e +5,8% tra giugno e gennaio 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. Nel mese scorso sono transitati nello scalo 70mila passeggeri, di cui 41mila stranieri e 29mila italiani. Ad illustrare gli ultimi dati e' stato Enrico Paolini, presidente della Saga, societa' che gestisce lo scalo, nel corso di una conferenza stampa con il sottosegretario di Stato Gianluca Vacca sulla questione del volo Alitalia Pescara-Milano.

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Vertenza Yokohama, Febbo: manteniamo alta l’attenzione

"Mi sento di escludere situazioni allarmanti, ma la nostra attenzione rimane alta sul futuro produttivo dello stabilimento". Lo ha detto l'assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, in chiusura della riunione avuta con i rappresentanti della Yokohama di Ortona e convocata dallo stesso assessore dopo che i sindacati avevano espresso preoccupazione sul futuro occupazionale del sito. I rappresentanti della societa' giapponese, che produce tubi in plastica per il settore petrolifero, hanno ribadito il momento di difficolta' confermando che e' prevista anche per i prossimi mesi la cassa integrazione, ma si tratterebbe di una situazione in evoluzione.

"Mi sembra che i rappresentanti dell'azienda si siano mostrati ottimisti sul raggiungimento dei risultati di fine anno che la proprieta' ha fissato per il sito produttivo di Ortona", ha precisato Febbo. "Non solo, e' stato confermato che l'azienda ha commesse fino alla fine dell'anno e che la sede centrale in Giappone ha spostato alcune lavorazioni presso il sito di Ortona. Sono segnali che lasciano intendere che Ortona non vive una situazione di marginalizzazione all'interno del sistema Yokohama. Questo - insiste Febbo - ci serve per lavorare con tranquillita' sul futuro produttivo del sito e capire i margini di crescita".

Alla riunione erano presenti il sindaco di Ortona, Leo Castiglione, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto ulteriori rassicurazioni ai rappresentanti Yokohama. Come detto, secondo i rappresentanti presenti alla riunione, l'obiettivo di fine anno e' alla portata e inoltre si sta lavorando per trovare nuovi clienti e commesse gia' a partire dal prossimo gennaio con la partecipazione a progetti di portata ampia. Per capire lo stato dei conti e le prospettive di fine anno, l'assessore Febbo ha assicurato un nuovo incontro del tavolo istituzionale per il mese di ottobre. 

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Vertenza Ball, si punta sul reintegro dei lavoratori con la nuova proprietà

La Ball portera' sul tavolo delle trattative per la cessione dello stabilimento di San Martino sulla Marrucina la possibilita' che la nuova proprieta' si avvalga del personale che prima operava nello stabilimento. La notizia è emersa nel corso del tavolo istituzionale sulla vertenza Ball coordinato dall'assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Mauro Febbo. Con lui erano presenti i vertici della Ball, il sindaco di San Martino sulla Marrucina, i rappresentanti sindacali e Confindustria.

All'avvio della riunione la Ball ha comunicato all'assessore che non c'e' stata alcuna cessione formale del sito industriale, anche se e' in stato avanzato una trattativa con una societa'. La cessione ufficiale potrebbe avvenire in settimana o entro fine settembre. In prospettiva, l'assessore Febbo e i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto che Ball rispetti gli accordi sottoscritti al ministero il 21 dicembre 2018. Il nodo centrale rimane la rioccupazione del personale interessato alla vertenza occupazionale. Si tratta di circa 40 dipendenti diretti sui quali, a detta dei vertici Ball, il neo acquirente non vuole assumere impegni.  "La societa' che vuole acquisire il sito ci ha inviato un piano industriale che prevede occupazione per almeno 21 addetti - ha spiegato Febbo - Vogliamo solo che l'azienda si assuma l'impegno che su quel personale da impiegare si possa far riferimento in prima battuta agli ex dipendenti Ball". Su richiesta della Ball il tavolo verra' riconvocato a settembre.

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Zootecnica, vertice con 200 allevatori

Regole chiare e uguali per tutti, ma anche un sistema di contribuzione comunitaria che premi la distintività, la qualità e l’occupazione per fronteggiare la progressiva scomparsa della pastorizia abruzzese. Questi i temi forti usciti dall’incontro “Presente e futuro per una zootecnica di valore” che si è tenuto questa mattina a Teramo, nell’istituto di istruzione superiore Di Poppa – Rozzi, promosso da Coldiretti Abruzzo con duecento allevatori. Un confronto sul mondo pastorale, ha visto negli ultimi anni “consumare” gran parte del patrimonio zootecnico. Dal 2009 mancano infatti all’appello ben quattro pecore su dieci, ben il 40% delle greggi che dieci anni fa pascolavano sulle montagne e le colline abruzzesi. E allo stato attuale il gregge Abruzzo è composto da 220mila ovini per un totale di meno di mille pastori, in cui sono compresi anche gli allevamenti familiari.

All’incontro, che ha visto partecipare l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente e il direttore di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici oltre alla presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani, c’erano Fabrizio De Filippis, professore ordinario di economia e politica agroalimentare dell’università Roma Tre; Stefano Leporati dell’area economica della Confederazione nazionale Coldiretti; Giuseppe Bucciarelli, dirigente del servizio sanità veterinaria della Regione Abruzzo; Massimo Scacchia dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise e i dirigenti provinciali del servizio veterinario delle Asl, ai quali gli allevatori hanno fatto domande e chiesto risposte pratiche su come gestire un patrimonio “ingarbugliato” di norme e regole molto spesso disomogenee e di difficile attuazione.

Presenti anche la dirigente scolastica Caterina Provvisiero e il presidente dell’associazione allevatori Pietropaolo Martinelli, che a margine dell’incontro, ha ribadito “le grandi difficoltà di una categoria che è patrimonio dell’economia regionale e va tutelata per il bene delle imprese custodi di territori impervi e svantaggiati”.

Un summit tra i principali attori regionali che, in due ore di ascolto e confronto con gli allevatori, ha messo sul tavolo le diverse problematiche contro cui la zootecnia abruzzese – ed in particolare la pastorizia – deve fare i conti ogni giorno.

E da qui l’ultima chance, la ricetta che secondo Coldiretti potrebbe salvare un sistema in agonia: l’uniformazione delle regole a livello regionale superando le differenze provinciali e perfino comunali attualmente esistenti e una rivisitazione del sistema di aiuti che premi la produttività aziendale, la distintività e la valorizzazione del territorio. Per Coldiretti, vanno per esempio maggiormente premiate le aziende che danno occupazione e presidiano il territorio 365 giorni l’anno. “Molte delle problematiche derivano dal fatto che – dice Emanuela Ripani, Presidente di Coldiretti Teramo – per l’espletamento delle diverse istruttorie ci sono troppi enti coinvolti che tra loro non riescono ad interfacciarsi: la Regione, le Asl, i Comuni. In questo scenario l’applicazione delle norme è spesso problematica perché deve fare i conti con interpretazioni e regolamenti diversi anche a livello provinciale e addirittura comunale”. E per finire, i problemi legati al pagamento dei premi del programma di sviluppo rurale, che arrivano spesso in netto ritardo e creano non pochi disagi ad aziende che, producendo in condizioni spesso svantaggiate, hanno un bisogno fondamentale dell’integrazione al reddito. 

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Quota 100, in Abruzzo sono 4.633 le domande presentate

Le domande di pensione cd 'quota 100' presentate fino alla giornata di ieri, 22 luglio,  sono 162.603 per l'intero territorio nazionale mentre in Abruzzo sono 4.633. Lo ha reso noto oggi la Direzione regionale dell'Inps. Nella suddivisione provinciale al primo posto si trova la Provincia di Chieti con 1.483 domande, seguono poi L'Aquila (1.276), Pescara (998) e Teramo (876)

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