Economia

Scatta la cassa integrazione per le imprese Aquilane

"Scatta la cassa integrazione per le imprese della provincia dell'Aquila. L'accordo è stato siglato da Confindustria L'Aquila-Abruzzo Interno e Cgil, Cisl, Uil provinciali". E' quanto si legge in una nota di Confindustria L'Aquila-Abruzzo Interno. "Una vera e propria boccata d'ossigeno -spiega- per le imprese della provincia dell'Aquila. In virtù dell'intesa raggiunta, a seguito degli eventi sismici consecutivi della scorsa settimana, oltre alle avverse condizioni meteo e alle interruzioni di energia elettrica che hanno reso impossibile il normale svolgimento delle attività produttive, le imprese della provincia dell'Aquila aderenti al Sistema Confindustria possono richiedere all'Inps il trattamento d'integrazione salariale ordinario, relativamente alle giornate del 18, 19 e 20 gennaio". L'accordo porta la firma di Carlo Imperatore, direttore di Confindustria L'Aquila-Abruzzo Interno, e di Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Michele Lombardo, rispettivamente segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil provinciali.

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Martina: 40 milioni subito per l’agricoltura

"Stiamo lavorando, in particolare ad un aiuto straordinario diretto proprio per coprire il mancato reddito, in particolare per gli allevatori. Siamo andati ieri a Bruxelles, abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per essere flessibili per l'utilizzo in particolare delle risorse della Politica Agricola europea. Destineremo 40 milioni di euro proprio per questo intervento di copertura del reddito transitorio nei prossimi mesi". Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, durante la trasmissione "Porta a Porta", parlando dell'emergenza che sta vivendo l'Abruzzo.

"Stiamo lavorando per un intervento che si misuri nell'ordine dei 400 euro a capo per bovino e 60-70 euro per ovino. Questi - ha aggiunto - sono soldi ottenuti in piu' rispetto a quello che avevamo per la Politica Agricola Comune, li abbiamo ottenuti anche in virtu' di un regolamento che abbiamo chiesto e ottenuto sulla crisi della zootecnia, dentro il quale siamo riusciti ad inserire queste azioni".

"Dopo quello che e' accaduto la settimana scorsa siamo gia', ahime', in un'altra fase, anche dal punto di vista dell'emergenza. Ci sono delle gerarchie che tutti dobbiamo condividere e comprendere - ha spiegato Martina -. La prima vera questione e' salvare vite umane, la seconda immagino che sia stata per tutti liberare il prima possibile la viabilita', la terza grande questione e' stata ed e' ancora in parte l'energia elettrica, la quarta e' il presidio e la salvaguardia di un tessuto agricolo fondamentalmente per garantire futuro a queste terre".

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Burgo, protocollo d’intesa per il rilancio

Un protocollo d'intesa per il rilancio produttivo della Cartiera di Burgo di Avezzano e' stato sottoscritto tra i vertici dell'azienda, il Comune di Avezzano e la Regione Abruzzo. Nell'accordo, che prevede la garanzia dell'azienda di mantenere gli attuali livelli occupazionali e di investire oltre 20 milioni di euro (derivanti dal passaggio di produzione a carta per imballaggio), le istituzioni garantiranno tempi certi e celeri nello svolgimento di tutte le procedure ambientali, amministrative a autorizzative necessarie per l'avvio dei nuovi processi produttivi. "Abbiamo impiegato molte delle nostre energie per arrivare a questo risultato - ha dichiarato il sindaco di Avezzano, Giovanni di Pangrazio - per poter ridare a questo territorio una produzione storica di un'azienda che ha ha creato un indotto importante per la città". Tra 15 giorni si decidera' il nome del dirigente regionale che si occupera' di seguire il progetto

"Quella di oggi e' una buona notizia - ha com

"Per la realizzazione del progetto - ha commentato Lolli - e' necessario che le istituzioni garantiscano alla Societa' tempi celeri e certi nella conclusione degli iter autorizzativi e procedurali per cui ci impegniamo ad attivarci con ogni consentita sollecitudine e nel rispetto dei tempi assicurando una stretta collaborazione negli adempimenti amministrativi che coinvolgono tutti gli enti locali. Questo per consentire la piu' tempestiva conclusione degli iter autorizzativi propedeutici alla realizzazione del progetto. Un ruolo importante in questa vicenda - ha aggiunto - e' stato quello degli stessi lavoratori dello stabilimento che hanno dato prova unica di etica del lavoro e forte attaccamento alla loro azienda. Abbiamo centinaia e centinaia di famiglie legate al futuro di questo stabilimento per cui oggi siamo lieti di siglare un accordo che riapre uno scenario positivo che si attendeva da tempo con un progetto concreto valutato in termini molto favorevoli". mentato il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli - solo due anni fa l'unica prospettiva era quella di chiudere lo stabilimento, ma attraverso una sinergia tra lavoratori, istituzioni ed azienda abbiamo scongiurato il peggio. I lavoratori, pero', - ha concluso Lolli - hanno rappresentato la parte fondamentale per il raggiungimento di questo successo perche' si sono battuti fino alla fine dando una prova unica di etica del lavoro". A margine dell'incontro, Lolli ha anche sostenuto che "la parte fondamentale di questa intesa e' a carico della Regione che rendera' stabile l'atto concessorio per garantire la riconversione dell'impianto". Alla firma del protocollo d'intesa erano presenti, oltre alle maestranze e a vari sindaci marsicani, anche il presidente della provincia dell'Aquila, Antonio De Crescentis, il presidente del Consiglio d'Abruzzo, Giuseppe di Pangrazio, i vertici della Burgo tra cui l'amministratore delegato, Ignazio Capuano, il direttore del personale, Franco Montevecchi, il direttore dello stabilimento di Avezzano, Fiorenzo Pesenti e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil.

La cartiera Burgo di Avezzano riparte con un nuovo progetto per la trasformazione della produzione da carta grafica patinata a carta per imballaggio derivata da fibra riciclata. Il protocollo d'intesa per il rilancio produttivo e' stato sottoscritto questa mattina, nella sala consiliare degli uffici del Comune di Avezzano, per garantire tempi certi e celeri nello svolgimento di tutte le procedure ambientali, amministrative a autorizzative. L'accordo porta la firma del vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio e dell'Amministratore delegato Ignazio Capuano. Presenti i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Michele Lombardo, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il presidente della provincia di L'Aquila, Antonio De Crescentiis e il Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Di Berardino. La Societa' nel 2013 aveva interrotto la produzione della Linea 2 dello stabilimento di Avezzano a causa della forte riduzione a livello europeo dei consumi di carte grafiche e di una situazione complessiva non buona nel settore. Di qui un intervento, coordinato negli anni dal vicepresidente Lolli, per evitare tagli occupazionali ed arrivare a nuovi sbocchi produttivi. L'investimento consentira' cosi' la continuazione e l'implementazione dell'attivita' con l'obiettivo di garantire gli attuali livelli occupazionali con positivi effetti sull'occupazione diretta, indiretta e indotta nel territorio.

 

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Cna Abruzzo chiede misure per le aziende

"Bene la decisione del Consiglio dei ministri del 20 gennaio scorso, di decretare per l'Abruzzo e le altre zone del Centro Italia devastate dal maltempo 'la dichiarazione dello stato di emergenza', ma adesso occorrera' tradurre questo atto in provvedimenti conseguenti a favore dell'economia dei territori colpiti, a cominciare dalla sospensione del pagamento di tasse e tributi". Lo chiede la Cna Abruzzo, secondo la quale la decisione del Governo Gentiloni, che ha stanziato un primo intervento di 30 milioni di euro per far fronte alle prime emergenze nelle quattro regioni - con l'Abruzzo anche Lazio, Marche e Umbria - segnate da neve, piogge torrenziali, ghiaccio e disservizi "indegni di un Paese civile, dovra' essere seguita a stretto giro da una serie di misure concrete".

"Misure - si legge in una nota - necessarie a dare sostegno a un'economia martoriata dal combinato micidiale tra il maltempo e il terremoto, che purtroppo e' tornato a interessare vaste zone del territorio regionale. In attesa cosi' di una piu' precisa contabilita' dei danni patiti da tutti i comparti economici - dall'industria all'artigianato, dal commercio all'agricoltura, dal turismo ai servizi - la Cna torna ad insistere con il Governo, che tecnicamente ha esteso 'gli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2016' sul tema lanciato nei giorni scorsi: la sospensione, per un congruo numeri di mesi, sei almeno, del pagamento dei diversi oneri legati alla tassazione nazionale e locale, una volta individuati con precisione i comuni ammessi al beneficio".

"Oneri - ragiona la Cna Abruzzo - cui non si capisce peraltro come sarebbe possibile far fronte da parte delle imprese, in presenza di attivita' economiche paralizzate e blocco delle attivita' produttive. D'altra parte - conclude la confederazione artigiana - lo stesso Governo, sempre nella decisione del 20 gennaio scorso, ha individuato alcune particolari criticita' del mondo produttivo: nel caso specifico quello del comparto agricolo e zootecnico. Metro identico dovra' essere dunque utilizzato per tutti gli altri settori colpiti". 

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Saldi, in Abruzzo 50 milioni di danni per il maltempo

I saldi invernali, partiti il 5 gennaio in quasi tutte le regioni, stanno andando abbastanza bene con una spesa media a famiglia di 330 euro e tra i 137 e i 140 euro a persona. In verità, si tratta di un lieve calo rispetto all'anno scorso, dovuto in particolare alle avversità meteorologiche e ovviamente al terremoto, ma c'è ancora tempo per recuperare. A tirare un primo bilancio con l'Adnkronos, a venti giorni dall'inizio delle vendite promozionale, è la Confesercenti che ha effettuato una rilevazione con Swg. Dalla ricerca emerge che il 45% dei consumatori intervistati ha acquistato almeno un prodotto scontato, un risultato che, secondo i commercianti, conferma la bontà dello strumento "considerando che una parte del Sud è stato fuori gioco. In Campania, Abruzzo, Sicilia e Basilicata infatti l'avvio dei saldi è coinciso con il maltempo". Solo in Abruzzo si stima un danno di 50 milioni di euro dal blocco delle vendite di fine stagione. Ma se i saldi sono stati 'gelati' dal maltempo è pur vero che nelle città del nord l'inizio è stato brillante, addirittura spinto dal freddo. Tuttavia, c'è da osservare che la metà degli italiani, il 49%, ad oggi, ha dichiarato di aver speso di meno. Dunque, i saldi piacciono ma il denaro è sempre di meno. Mentre il 38% dice di aver speso più o meno la stessa cifra e solo il 13% di più.

Sette italiani su 10, il 71%, ritiene che i saldi siano un'occasione utile per i consumatori e come tale vada mantenuta. Un dato in contrasto, per Confesercenti, con quanti ritengono che le vendite online abbiano affossato anche i saldi. Piuttosto, sono i centri commerciali a detenere il primato dell'affluenza di chi fa lo shopping 'dal vivo'. Il 64% dichiara di andare in questi luoghi dove sono concentrati molti negozi, mentre il 29% in un negozio del centro, il 19% si reca all'outlet e il 15% in un negozio di quartiere. Secondo la ricerca solo il 10% acquista sul web ed appena il 5% sulle bancarelle. La maggior parte dei consumatori poi, sembra aver approfittato dei saldi per comprare un capo di abbigliamento (69%), tra cui scarpe (49%), accessori di moda come cinture, borse, ecc (32%), un capo spalla quale cappotto o giaccone (31%) o altro (30%). Gli italiani dunque spendono di meno, più formiche che cicale, almeno a giudicare da quanto spendono in occasione dei saldi. Ma l'attitudine al risparmio, secondo Confesercenti, dipende soprattutto dalle spese fisse che aumentano: bollette, tasse, servizi. Ed è così che la ripresa dei consumi di beni, che aveva dato segnali incoraggianti nel 2015 e per la prima metà del 2016, all'inizio del 2017 sembra essersi definitivamente arenata

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Martina: Serve aiuto Ue per piano straordinario per l’agricoltura

 "Dopo la catastrofe che ha colpito l’Abruzzo e l’eccezionale maltempo che ha investito molte regioni d’Italia, serve un piano straordinario di ricostruzione agricola e su questo ci aspettiamo un aiuto dall’Europa". Lo dice il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, sta per partire per Bruxelles, dove oggi incontrerà il commissario per l’Agricolura, l’irlandese Phil Hogan.Sulla richiesta della Commissione di un manovra correttiva da 3,4 miliardi, "le parole del presidente del Consiglio Gentiloni - aggiunge - e del ministro dell’Economia Padoan sono state chiare e giuste. L’Italia è prioritariamente concentrata sugli interventi straordinari imposti da questa situazione eccezionale creata dal combinato del terremoto continuo e di calamità atmosferiche come non si vedevano da decenni. E la situazione è particolarmente grave per il sistema agricolo e agroalimentare che già era stato duramente colpito dalle precedenti scosse di terremoto nel Centro-Italia. Per questo è necessario un piano straordinario, che richiederà risorse economiche ingenti".

All'Ue, spiega, il Governo italiano chiederà di "di aiutarci a liberare risorse dai fondi della politica agricola comune. Abbiamo già sbloccato 69 milioni di aiuti diretti alle aziende. A febbraio contiamo di sbloccare altri 54 milioni dei piani di sviluppo rurale e 12 milioni sempre di aiuti diretti a coprire il mancato reddito. Ma vorremmo alzare questa cifra a 35 milioni e in prospettiva a 50. Ci vuole però una deroga e per questo sto andando a Bruxelles. Dove porrò anche il tema di un intervento strategico di ricostruzione agricola"

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Agricoltura, attivato un Centro di Emergenza Zootecnica e Sanitaria

E' stato attivato un Centro di Emergenza Zootecnica e Sanitaria dopo la riunione svolta a Teramo, nella sede del Parco della Scienza (sede del Centro Coordinamento Soccorsi), alla presenza delle piu' importanti figure interessate alla vicenda: Prefettura, Istituto Zooprofilattico, ASL, Universita', Comando Unita' Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare Carabinieri, NAS, Ordini dei Medici Veterinari della Regione Abruzzo, ENPA, GADIT e Consorzi di Bonifica. "Abbiamo cercato di mettere insieme tutti i soggetti che possono intervenire concretamente in questa fase per competenze ed esperienze - osserva l'Assessore alle politiche agricole, Dino Pepe - per meglio gestire l'emergenza zootecnica e sanitaria conseguente agli eventi sismici e metereologici occorsi su tutto il territorio della Regione Abruzzo a partire dal 17 Gennaio 2017". La funzione di "prima ricognizione" viene svolta dall'IZSAM "G. Caporale" che si e' messo da subito a disposizione con la propria struttura per istituire a Teramo in via Campo Boario, sede dell'IZSAM, il Centro di Emergenza Zootecnica e Sanitaria nel quale e' gia' attivo un Help desk numero verde (tutti i giorni incluso i festivi dalle 8:00 alle 20:00 da telefono fisso 800082280 - da telefono cellulare 0861 332500) ed email dedicata iuvene@izs.it.

L'IZSAM ha il compito di raccogliere, in questa prima fase, tutte le segnalazioni di problematiche relative alla gestione zootecnica e sanitaria degli allevamenti nonche' segnalazioni di danni alle strutture di ricovero degli animali e di comunicarle ai soggetti, competenti per territorio, per l'immediata attivazione e risoluzione delle problematiche prospettate, ove possibile. Il lavoro di ricognizione dei danni subiti dalla zootecnia - aggiunge l'assessore Pepe - e' in corso nonostante gli enormi disagi causati dalle persistenti difficolta' di comunicazioni telefoniche e stradali. Come primo provvedimento abbiamo deciso di derogare alle stringenti tempistiche per la segnalazione alla Regione Abruzzo dei danni da evento atmosferico eccezionale, ex D.Lgs. 102/2004, prorogando il termine al 28 febbraio 2017. Rivolgo un appello accorato, continua Pepe, a tutti gli allevatori che hanno capienza nelle stalle e che possono ospitare gli animali di chi ha subito danni o addirittura crolli e ai trasportatori che possono consentire i trasferimenti". 

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Maltempo, Coldiretti Abruzzo lancia la rete di solidarietà tra aziende agricole

Iniziano dall’Abruzzo i primi concreti passi per una rete di solidarietà rivolta alle aziende agricole grazie alla disponibilità arrivata da numerose aziende di fuori regione di mettere a disposizione rotoloni di foraggio e sacchi di mangime da distribuire alle aziende agricole zootecniche in difficoltà, Coldiretti Abruzzo ha organizzato due punti di raccolta del materiale, uno nella provincia aquilana e l’altro in quella teramana.

In particolare il primo centro è situato nella sede dell’Associazione Regionale Allevatori (ARA) a L’Aquila, in località Onna, sulla SS 17 est; il secondo a Bellante, presso la Sede del Consorzio Agrario in via Zona Industriale n. 3. “Si tratta della prima significativa e concreta azione di solidarietà tra aziende agricole che abbiamo deciso di coordinare in seguito alle numerose disponibilità arrivate da tutta Italia – sottolinea Coldiretti Abruzzo – il settore agricolo sta vivendo in questo momento una grandissima difficoltà che, insieme alla gravissima emergenza sociale determinata dal maltempo, certamente  segnerà indissolubilmente la storia, non solo economica, della nostra regione.

In Abruzzo sono tantissime le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve e si contano ancora casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite, difficoltà per garantire l’alimentazione degli animali ma anche per le consegne con tonnellate di latte che per giorni gli allevatori sono stati costretti a gettare. Per effetto del maltempo – sottolinea Coldiretti Abruzzo - è crollata fino a dimezzarsi la produzione di latte negli allevamenti anche a causa dello stress termico e, a causa dei crolli, molti allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire”. Una situazione difficilissima – si stima che solo la mancata produzione di latte bovino e ovino per il mese di gennaio ammonti ad un valore di poco meno di 2milioni di euro – su cui il mondo agricolo sta nascendo una fitta rete di solidarietà.

“Sono i primi importanti gesti di solidarietà a cui se ne aggiungeranno sicuramenti altri – dice Coldiretti Abruzzo – ma è necessario che questo tipo di iniziative si moltiplichino a vista d’occhio per riuscire ad aiutare tutte le aziende bisognose che, oggi come mai, rischiano la chiusura. Invitiamo chiunque ad intervenire in prima persona e ad inviare materiale ai due centri di raccolta che stanno già iniziando a smistare i primi arrivi. In ogni caso, davanti ad un disastro annunciato ci muoveremo - conclude la Coldiretti - per individuare le responsabilità e agire di conseguenza insieme ai nostri allevatori".

Coldiretti comunica inoltre che, grazie alla disponibilità della Banca di Credito Cooperativo di Roma sede dell'Aquila, in queste ore si sta installando in località Piedicolle di Montereale una stazione di monitoraggio a disposizione di chiunque ne abbia bisogno che gestisce cinque droni da utilizzare per monitorare il territorio in modo da poter individuare eventuali presenze di uomini e animali in zone ancora non raggiunte dai mezzi di soccorso.

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Cna, 130 milioni di danni alle imprese del Centro Italia

"Centotrenta milioni di danni. Secondo una nostra stima prudenziale, condotta in collaborazione con le strutture territoriali della Confederazione, ammonterebbe gia' a questa ingente somma il controvalore economico sulle imprese delle conseguenze del maltempo che nei giorni scorsi ha flagellato l'Italia centrale". Lo si legge in un comunicato della CNA. "In particolare e' l'economia dell'Abruzzo a uscire piu' malconcia da questa catastrofe - prosegue il comunicato - con perlomeno 100 milioni di danni gia' accumulati. Dalla nostra indagine emerge che dovrebbero essere circa 30mila le imprese, di cui 7mila artigiane, della regione ad aver patito danni alla produzione solo per la mancata erogazione dell'energia elettrica. Problemi gravissimi si sono registrati per il comparto alimentare che al danno della mancata produzione ha aggiunto il deperimento delle merci conservate in celle frigorifere e congelatori. Mancata erogazione dell'energia elettrica, sospensione delle forniture idriche e inagibilita' delle strade d'accesso hanno costretto centinaia di imprese all'interno delle aree artigianali e industriali ad arrestare l'attivita' produttiva. Numerosi capannoni e stalle sono crollati in seguito alle eccezionali nevicate. Danni ingenti hanno subito laboratori artigiani ed esercizi commerciali anche nei centri urbani: a Chieti, bloccata per giorni prima che arrivasse l'Esercito, e a Pescara, dov'e' straripato il fiume omonimo". "Anche alla luce di queste drammatiche notizie - conclude il comunicato della CNA - ribadiamo la necessita' di sospendere imposte e contributi nei comuni colpiti dall'eccezionale ondata di maltempo e, nel contempo, di valutare con immediatezza forme di sostegno, per le imprese e per i loro dipendenti, e indennizzi per artigiani, micro e piccole imprese"

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Confcommercio Abruzzo richiede al Governo stop a imposte e mutui

Confcommercio Abruzzo richiede al Governo ed alle Istituzioni Regionali la sospensione, almeno per 12 mesi, dei pagamenti relativi alle imposte ed ai tributi nazionali e locali e delle rate di mutuo, "alla luce degli eventi sismici e delle calamita' naturali che hanno colpito l'intero tessuto produttivo regionale". "Siamo fiduciosi e convinti - dicono il direttore Celso Cioni e il presidente Roberto Donatelli - che sia il Governo Nazionale che quello Regionale abbiano a questo punto piena consapevolezza dello stato di reale emergenza che richiede provvedimenti immediati e straordinari per la stessa esistenza di migliaia di imprese che meritano nell'interesse del Sistema Abruzzo e dell'intero Paese"

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