Economia

Successo di presenze per l’Assemblea della Mutua Abruzzese Salute

Grande successo di presenze, circa 200, per l’assemblea dell’Abruzzese Salute Mutua del Credito Cooperativo, che si è tenuta questa mattina, domenica 7 luglio, nella palestra della Scuola Elementare di via Cocchione a Cappelle sul Tavo. Insieme all’approvazione del  bilancio di missione, tanti sono stati i momenti importanti. Primo tra tutti, la consegna di un defibrillatore donato alla Misericordia di Montesilvano.

Larga parte dell’assemblea è stata dedicata alla presentazione delle attività di prevenzione e sensibilizzazione. Grande attenzione per l’intervento di Livio Presutti, Ordinario di Otorinolaringoiatria, uno dei massimi esperti a livello mondiale della Chirurgia Endoscopica dell’orecchio, il quale ha tenuto una lezione magistrale sulle microtecnologie nella Chirurgia Otorinolaringoiatrica e ha lanciato la proposta di organizzare nei nostri territori un congresso mondiale sullo stesso tema. Altri noti professionisti hanno portato il loro contributo. Si va da Alessandro Della Sciucca, gastro-enterologo di grande fama; Fernando De Benedetto, presidente dell’Aimar, Associazione italiana Malattie dell’apparato respiratorio, e direttore del Polianbulatorio Stenella di Pescara, dove è stato realizzata la prima campagna di prevenzione organizzata direttamente dall’Abruzzese Salute Mutua alla quale hanno partecipato 50 soci. E ancora, il medicoVittoria D’Incecco, già parlamentare. Nell’ambito dell’ampliamento delle coperture previste dalla Mutua anche agli animali domestici: il presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari, Nicola De Luca. E poi Gianni Rapattoni, presidente dell’ASD di Cepagatti, per quanto riguarda le iniziative che tendono a dare allo sport il giusto ruolo di strumento di prevenzione e salutistico.

All’incontro, moderato dal giornalista del quotidiano Il Centro Luigi Di Fonzo, c’erano anche il direttore della Mutua Gianfranco Di Campli e quello della Bcc Abruzzese Adriano Giacintucci. Tra i presenti, l’assessore regionale Nicoletta Verì, il vice presidente della Provincia Maurizio Giancola, ma anche parlamentari, primari ospedalieri e docenti universitari. E poi, i sindaci e alcuni assessori dei tanti Comuni in cui opera la Mutua, tra cui Cappelle sul Tavo, Pescara con il neo eletto Carlo Masci, Collecorvino, Picciano, Montesilvano, Spoltore, Cepagatti. Alla fine dell’assemblea, un momento di convivialità a base di arrosticini e birra locale che ha rinfrescato una calda domenica estiva.

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Il Presidente Boccia all’assemblea di Confindustria Chieti Pescara

Si terra' martedi' prossimo, 9 luglio, alle 16 all'Aurum di Pescara, l'Assemblea annuale dei soci di Confindustria Chieti Pescara, in seduta pubblica. Ospite d'onore il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che concludera' i lavori. Sara' un momento di confronto sui temi legati a innovazione e digitalizzazione, una riflessione sui mutamenti e sulle trasformazioni che stanno investendo non solo il mondo dell'impresa, ma l'intero contesto politico e sociale. Il presidente di Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca, terra' la sua relazione sulle priorita' dell'Associazione che annovera oltre 800 imprese associate e rappresenta la piu' grande congregazione di imprese d'Abruzzo, su un territorio, quello di Chieti e Pescara, che produce oltre il 60% del Pil regionale. Poi spazio ai giovani e alla tecnologia con la testimonianza di un giovanissimo imprenditore, autore di una startup di successo e premiato nel 2018 da Forbes tra i piu' influenti nel settore tecnologico under 30 al mondo: Alessio Lo Russo, Ceo di Roboze. In Roboze vengono progettate e prodotte le stampanti 3D piu' precise al mondo, proponendo soluzioni cruciali per settori come l'aerospazio, il motorsport e la difesa

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Rapporto Symbola-Unioncamere: il mondo ha voglia d’Italia 

C'è un'Italia appassionata e apprezzata nel mondo, che produce ricchezza puntando su qualità e innovazione. Un'Italia di cui essere orgogliosi di cui spesso, però, non c'è piena consapevolezza. Il rapporto I.T.A.L.I.A. 2019 - Geografie del nuovo made in Italy acronimo e racconto dell'identità produttiva e sociale italiana - dall'Industria al Turismo, dall'Agroalimentare al Localismo, dall'Innovazione all'Arte e alla Cultura - è un viaggio di scoperta in un Paese che ha i talenti e le risorse per guardare negli occhi il futuro, è realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Presentato il rapporto nasce per raccontare questa parte del Paese. Arrivato alla sua quarta edizione è stato realizzato in collaborazione con IMA e Comieco; con la partnership tecnica di Google, Ipsos Italia e di Si.Camera e il patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, dell'Ambiente. Scorrendo le pagine della ricerca scopriamo che spesso l'Italia non sa di essere innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente. L'indagine condotta da Ipsos, all'interno del rapporto, è proprio sulla percezione e consapevolezza delle capacità del Bel Paese.

L'Italia è tra i primi 10 Paesi al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo: solo il 13% degli italiani ne è consapevole, e addirittura quasi uno su due (45%) la ritiene una notizia poco attendibile. Siamo il primo Paese europeo per riciclo di rifiuti col 76,9% del totale di quelli prodotti: ma solo un italiano su 10 lo sa e addirittura il 51% ritiene questa notizia non credibile. Al tema della consapevolezza si aggiunge insomma quello della fiducia. Eppure all'estero cresce la domanda di Italia. In base all'analisi svolta sulle ricerche effettuate su Google, il numero di quelle legate al made in Italy e alle parole chiave ad esso riconducibili - un fondamentale indicatore della notorietà e del desiderio dei prodotti italiani nel mondo - è cresciuto del 56% tra il 2015 e il 2018. Da record il surplus commerciale manifatturiero, quello dell'Italia è infatti il quinto al mondo - con 106,9 miliardi di dollari - dietro alla Cina, alla Germania, alla Corea del Sud e al Giappone. Performance sostenute da migliaia di imprese medio-grandi, medie e piccole che ci fanno competere sui mercati globali grazie alle capacità di essere flessibili, attive in tanti campi diversi. I fattori vincenti del made in Italy si confermano essere la creatività, l'innovazione, il design, i settori hi-tech come la meccanica o i mezzi di trasporto. 

L'Italia, con il 76,9%, è il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti, più del doppio della media comunitaria (36%). Con il 18,5% di materia seconda sui consumi totali di materia delle imprese, siamo anche primi tra i grandi Paesi europei per tasso di circolarità dell'economia. Un riuso di materia che comporta un risparmio pari a 21 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 58 milioni di tonnellate di CO2. A questi risultati si aggiunge un altro primato europeo legato alla dematerializzazione dell'economia: ogni kg di risorsa consumata, genera 4 euro di Pil, contro una media Ue di 2,24 euro e un dato della Germania di 2,3 euro. Tutti dati che parlano di sostenibilità ambientale ma anche di efficienza economica, produttiva e di innovazione. Un quadro destinato a migliorare ulteriormente, considerando le oltre 345.000 imprese italiane dell'industria e dei servizi che hanno investito nel periodo 2014-2018 in prodotti e tecnologie green. Inoltre, secondo la International Federation of Robotics l'Italia detiene un importante sesto posto a livello mondiale per stock complessivo di robot installati (64.356 unità nel 2017, ultimo anno disponibile). L'Italia è preceduta soltanto da Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Germania, tutti Paesi con gigantesche industrie dell'automotive e dell'elettronica per natura caratterizzate da un'elevata densità di robot. Ma l'Italia primeggia nei suoi campi di specializzazione, essendo quarta al mondo con 7.023 robot installati nell'alimentare-bevande-tabacco, a poca distanza dalla Germania. Siamo inoltre secondi solo alla Cina nel tessile-abbigliamento-pelli-calzature e alla Germania nel legno-arredo; e siamo quinti nella metalmeccanica. La crescita dei robot in Italia negli ultimi 3 anni è stata impressionante: +48% nell'alimentare; +27% nella moda; +21% nel legno-arredo; +23% nella metalmeccanica.

Il turismo continua ad essere una delle principali leve di attrazione del nostro Paese e il contributo diretto del turismo al Prodotto interno lordo dell'Italia, secondo i dati elaborati dal World Travel and Tourism Council (WTTC), ammonta nel 2018 a 99 miliardi di euro (pari al 6% circa della produzione nazionale), mentre se consideriamo anche le ricadute dirette e indirette (prodotti e servizi intermedi, spesa pubblica, investimenti, ecc..) l'intero comparto "viaggi e turismo" arriva a rappresentare il 13,2% del Pil, con un valore pari a 232,2 miliardi. Scomponendo il Pil generato dal turismo italiano, osserviamo che nel 2018 esso è originato per l'80% dai viaggi di piacere, per un valore di 141,1 miliardi di euro, ed il restante 20% da viaggi d'affari (37,3 miliardi). L'Italia è il primo Paese per numero di siti classificati dall'Unesco nella lista del patrimonio culturale mondiale: 54, davanti alla Cina (53), alla Spagna (47), alla Francia (44) e alla Germania (44). Sono 4.889 i musei e gli istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico nel 2017: di questi, 4.026 sono musei, gallerie o collezioni, 293 aree e parchi archeologici e 570 monumenti e complessi monumentali. Una vocazione alla cultura che si fa economia e che contamina anche altri settori, come la manifattura. Agroalimentare Le eccellenze agroalimentari italiane originano dal sistema primario: agricoltura, silvicoltura e pesca.

La rilevanza di tale sistema riguarda innanzitutto l'occupazione. In Europa, quasi 1 occupato su 10 è italiano: infatti nell'Unione Europea si contano circa 10 milioni di occupati e ben 917mila sono localizzati in Italia. Tra le 5 grandi economie europee, l'Italia è al primo posto per numero di occupati. Al secondo posto si colloca la Spagna con 764mila e al terzo la Francia con 752mila, mentre a maggiore distanza si posizionano la Germania con 617mila e il Regno Unito con 388mila unità. L'Italia è il Paese con il maggior numero di riconoscimenti dell'Unione europea per le specialità agroalimentari, e in particolar modo per i vini: più di un prodotto certificato su 4 è italiano (una specialità alimentare su 5 e un vino su 3). I prodotti alimentari italiani a denominazione di origine e a indicazione geografica sono 299, di cui 167 DOP e 130 IGP a cui si aggiungono anche 2 STG. Nel comparto del vino l'Italia conta ben 526 riconoscimenti, di cui 408 DOP e 118 IGT. In Italia è generato quasi un quinto del valore aggiunto dell'intero sistema agricolo dell'Unione Europea: su un totale stimato pari a 182,3 miliardi nel 2018, l'Italia contribuisce per il 17,7%, la Francia per il 17,6%, la Spagna per il 16,6%, la Germania per il 9,2% e il Regno Unito solo per il 5,9%. Peraltro, la leadership italiana origina da un trend di lungo corso. Nel periodo 2008-2018, l'Italia ha conquistato stabilmente il primo posto in Europa (a parte gli anni difficili 2010 e 2011) in quanto ha sempre superato la Francia, anche se a volte di stretta misura (fonte dati: Eurostat). Il settore agroalimentare si contraddistingue per i suoi risultati straordinari nel commercio con l'estero e si conferma tra i comparti più vitali e dinamici. Le esportazioni di prodotti agroalimentari segnano un nuovo record nel 2018: 41,8 miliardi di euro. L'agroalimentare vale quasi un decimo (9%) di tutte le esportazioni italiane (circa 463 miliardi). Le performance positive sono confermate nel lungo periodo: le esportazioni sono passate da 26,3 miliardi nel 2008 a 41,8 miliardi nel 2018, ovvero sono aumentate di circa 15,5 miliardi (+59%). La crescita è stata pressoché ininterrotta e particolarmente positivi sono i risultati degli ultimi anni (fonte ISTAT).

Da qualche anno il rapporto racconta come nelle nostre società la produzione di valore economico e quella di valore sociale non sono più disgiunte, ma camminano assieme, attivando dinamiche collaborative trasversali e multidirezionali che coinvolgono una pluralità di soggetti. Uno di questi è senza dubbio il settore non profit: un comparto che negli ultimi anni non solo è cresciuto in termini di occupati e di rilevanza economica, ma è stato in grado di esprimere un dinamismo che ha senza dubbio aiutato il nostro Paese a contrastare gli effetti della crisi economica ed occupazionale. Come dimostrano i dati di "Coesione è competizione" di Symbola e Unioncamere, report biennale che misura proprio il vantaggio competitivo di quelle imprese - imprese coesive - che curano le relazioni con i propri lavoratori e con i soggetti che fanno parte del loro ecosistema: altre imprese e consumatori, organizzazioni non profit, istituti di credito, scuola, Università e Istituzioni. Secondo le indagini di Symbola e Unioncamere le imprese coesive hanno maggiore fiducia nel futuro e si aspettano migliori performance economiche (fatturato e export) e occupazionali. Un aumento del fatturato è atteso per il 2019 dal 31,0% delle imprese coesive contro il 13,9% nel caso di quelle non coesive. Un divario che si conferma anche con specifico riferimento all'aumento dell'export (20,1% vs 8,5%). Migliori risultati economici che si riflettono in campo occupazionale, perché il 20,9% delle imprese coesive prevede una crescita degli occupati contro il più ridotto 8,8% relativo alle imprese non coesive. Industria Anche nel 2018 il principale contributo all'export e al saldo commerciale italiano è stato dato dalle quattro grandi aree di eccellenza manifatturiera del nostro Paese grazie alle quali la bilancia commerciale italiana ha chiuso l'anno analizzato con un attivo di 38,9 miliardi di euro, riuscendo a compensare lo storico deficit "energetico" (pari a 45 miliardi nel 2018) e il passivo dei settori di minore specializzazione del nostro Paese (53 miliardi). In particolare, nel 2018 il surplus delle 4 aree è stato pari a 137 miliardi di euro, di cui oltre il 60% generato dal comparto della Automazione-meccanica-gomma-plastica (84 miliardi), seguito dall'abbigliamento-moda (29 miliardi), dall'Arredo-casa (13 miliardi) e dall'Alimentare-vini (11 miliardi). E', dunque, predominante il contributo dell'Automazione-meccanica-gomma-plastica, il cui ruolo è diventato negli anni sempre più rilevante. Ne è conferma la notevole crescita negli ultimi anni del peso della robotica.

In tema di arte e cultura, le imprese che costituiscono il Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano sono 416.080, corrispondenti a una quota del 6,8% su quelle complessivamente registrate nel nostro Paese. Rispetto al 2017, quando la quota era del 6,7% si è registrato un incremento nello stock dello 0,2%. Si tratta, riprendendo la nomenclatura utilizzata in premessa, di 291mila imprese core (il 4,8% delle imprese italiane) e di un totale stimato di oltre 125 imprese creative driven (il 2,0% delle imprese italiane). Ma la cultura ha un effetto moltiplicatore, pari a 1,8, sul resto dell'economia: per ogni euro prodotto dalla cultura se ne attivano 1,8 in altri settori. I 95,8 miliardi, quindi, ne 'stimolano' altri 169,6 per arrivare a 265,4 miliardi prodotti dall'intera filiera culturale, il 16,9% del valore aggiunto nazionale, col turismo come primo beneficiario di questo effetto volano. Un effetto competitivo confermato anche dal fatto che le aree geografiche dove maggiore è il fatturato della cultura sono anche quelle dove è forte la vocazione manifatturiera.

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Connext Chieti Pescara, opportunità per le imprese

Presentazione ufficiale per Connext Chieti Pescara, l'incontro di partenariato industriale di Confindustria, organizzato per rafforzare l'ecosistema del business del territorio e per favorire una contaminazione con il mondo delle startup nonché la crescita delle filiere produttive.

Marco Belisario, Vice Presidente di Confindustria Chieti Pescara con delega per le reti di impresa ha dichiarato: "Il prossimo 29 novembre svolgeremo il nostro primo Connext Chieti Pescara. Confindustria Chieti Pescara è infatti tra le prime 13 Associazioni del Sistema Confindustria che hanno aderito a CONNEXT, iniziativa di networking di Confindustria. Lo scopo della nostra associazione è anche sottolineare che il futuro non va inseguito, ma intuito. Solo anticipando gli scenari potremo essere protagonisti del cambiamento. Connext significa Connettersi verso il futuro, è la capacità di chi vuole cogliere le occasioni che stanno arrivando. E questo lo si può fare solo insieme, con la forza dell'unione. La possibilità di confronto e networking è infatti percepita dalle aziende associate come una delle necessità più urgenti. Connext non sarà solo una piazza fisica ma anche una piattaforma virtuale, che accompagnerà tutto il cammino che inizia oggi e vivrà anche successivamente all'evento di Chieti Pescara. Un marketplace digitale dove le imprese potranno entrare e continuare a scambiarsi progetti, conoscenza ed esperienze. Questa è la vera forma di una rete efficace e proiettata al futuro. Il successo dell'evento nazionale Connext a Milano lo scorso febbraio ha confermato la forza della nostra confederazione. Noi abbiamo risposto all'appello ed abbiamo voluto raccogliere il testimone lanciando Connext Chieti Pescara il prossimo 29 novembre."

Luigi Paparon, Direttore Area Brand Identity Confindustria ha sottolineato che "Connext permette di trovare l'innovazione di cui non sai di avere bisogno. Il valore di Connext è questo: non è una fiera tematica: grazie alla voglia di mettersi in discussione e cogliere l'innovazione, le aziende potranno crescere tramite il confronto disruptive con altre imprese di diversi settori e con le istituzioni. Ormai sappiamo che l'innovazione non può essere limitata dentro i confini della impresa. Abbiamo sdoganato un nuovo sistema per fare innovazione e business in maniera trasparente facendo incontrare imprese e istituzioni. Sapersi profilare correttamente on-line è ormai un must per le nostre imprese per vincere la sfida del mercato elettronico, dove sappiamo che l'Italia è in ritardo. In un mercato così export oriented come l'Abruzzo è fondamentale usare strumenti come Connext per farsi conoscere correttamente tra aziende e con Start-up, Digital Innovation Hub e Università. Altro valore aggiunto di Connext è la presenza di Big player di filiera, come ad esempio Enel che è già stata presente in tre eventi. I Big Player hanno lo scopo di fortificare la propria filiera facendosi conoscere ingaggiando le PMI con vantaggio per tutti, grandi e piccole imprese".

Tra i molti soci intervenuti alla conferenza, Angelo Taraborrelli titolare dell'azienda associata Regie srl, attiva nel settore del recupero credito, ha portato la sua testimonianza: "Siamo noi imprenditori a fare l'Associazione. Gli imprenditori fanno Confindustria tramite la loro visione e la partecipazione ai progetti. Ho partecipato a ben 4 iniziative Connext in tutta Italia: questo ci ha permesso di conoscere e di acquisire nuovi clienti importanti.Ovunque ho trovato tanta voglia di conoscersi. Noi imprenditori dobbiamo uscire dalle aziende: Connext è un ottimo driver per fare rete."


 

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Aeroporto d’Abruzzo, incremento dei passeggeri del 7,7 per cento

Crescono i dati relativi al traffico passeggeri all'Aeroporto d'Abruzzo, che nel semestre gennaio-giugno 2019, registra un aumento di oltre 18 mila unita' rispetto allo stesso periodo del precedente anno, vale a dire, il 5,8% in piu'. Una crescita, che conferma il trend di apprezzamento dello scalo da parte dei passeggeri, in gran parte stranieri. "Questi dati - ha sottolineato il Presidente della Saga Enrico Paolini - non solo consolidano il trend positivo sin qui evidenziato, ma soprattutto evidenziano il grande sforzo della Saga e del nostro Aeroporto di rilancio e di crescita del traffico, in special modo turistico, nei mesi di maggio e giugno. L'aumento importante del mese di maggio, e' stato superato con l'ottimo risultato di giugno, vale a dire il piu' 7,7%. Il forte aumento del traffico che registriamo negli ultimi mesi e' la dimostrazione del buon lavoro di squadra svolto dalla Saga e dai nostri dipendenti, in sinergia con la Regione Abruzzo".

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Tecnologia Enea per il riuso dei reflui dalla molitutra delle olive

 A Pescara, in Regione, nel corso di un incontro tenutosi nella sede dell'assessorato all'Energia, è stata presentata una nuova tecnologia, brevettata da ENEA, che si basa su un processo pulito e sostenibile che consente di ottenere dai reflui dei processi di molitura delle olive una miscela di gas ricca di idrogeno e metano da sfruttare come combustibile per produrre energia elettrica o calore.

A tal proposito, è intervenuto Silvano Tosti, responsabile del Laboratorio ENEA "Tecnologie nucleari" (FSN-FUSTEC-TEN) e autore del brevetto che ha ilustrato il propgetto ai tecnici del Servizio Energia della Regione, diretto da Iris Flacco, a rappresentanti dell'Università G.d'Annunzio Chieti-Pescara e di Confrantoiani Abruzzo, l'organizzazione che riunisce i titolari dei frantoi.

Il vantaggio economico del progetto troverebbe una precisa corrispondenza in un beneficio ambientale che deriva dalla possibilità di smaltire in sicurezza i reflui che, in caso di sversamento non controllato o autorizzato, possono determinare l'inquinamento di corsi d'acqua, falde e depuratori. Questo processo avviene utilizzando le sanse, i gas prodotti e i recuperi termici delle apparecchiature, per produrre l'energia necessaria al processo. Inoltre, utilizzando un reattore a membrana è possibile separare direttamente idrogeno ultra puro e ottenere rese molto elevate.

Prove di laboratorio hanno permesso di produrre circa 18 m3 di idrogeno da 1 m3 di acqua di vegetazione. Il sistema prevede un apposito pretrattamento che consente di filtrare le acque di vegetazione e ottenere un concentrato di sostanza organica che viene poi inviato ad un apposito 'reattore' dove, attraverso reazioni di reforming, viene prodotta una miscela ricca di idrogeno, metano, anidride carbonica, monossido di carbonio (CO) e altri gas che può essere valorizzata a fini energetici con costi di gestione molto ridotti.

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AbruzzoCrea, fondi per le imprese

Potrebbe sviluppare investimenti per 100 milioni di euro il bando "AbruzzoCrea" forte di una dotazione iniziale del fondo di garanzia pari a 13 milioni 101 mila 274 euro. Tale avviso si pone l'obiettivo di facilitare il rapporto tra il sistema bancario e quello imprenditoriale, attraverso la concessione di garanzie alle imprese, che hanno dal 50% al 80% del finanziamento erogato, privilegiando quelle meritevoli ma razionate nell'accesso al credito bancario. A presentare l'iniziativa sono stati l'assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, affiancato dal presidente di FIRA SpA, Alessandro Felizzi, e dal direttore generale di Artigiancassa, Francesco Simone. Il soggetto attuatore che si e' aggiudicato la gara europea effettuata dalla FIRA e', infatti, l'RTI composto dalla mandataria Artigiancassa e dalle mandanti Intercredit, Creditfidi e Fidimpresa Abruzzo. L'avviso interviene anche a supporto della ripresa delle attivita' produttive dei territori compresi nell'area del Cratere sismico, nell'ambito dell'azione 3.6.1 dell'asse IX del POR FESR 2014/2020. L'intervento di garanzia potra' essere richiesto sui finanziamenti a breve e medio termine, concessi dalle banche convenzionate, finalizzati, in particolare, alla realizzazione di programmi di investimento, al sostegno di start up di imprese innovative ad alto potenziale di crescita e a sostenere con il capitale circolante le imprese in crisi di liquidita' che intraprendono un programma di sviluppo aziendale. L'istruttoria delle domande di garanzia e' svolta secondo l'ordine di presentazione delle domande stesse mediante procedura a sportello e fino ad esaurimento dei fondi. Le richiesta di accesso alla garanzia possono essere presentate esclusivamente online sul portale www.abruzzocrea.it accedendo alla pagina dedicata alla misura, a partire dalle ore 12 del 28 giugno scorso fino al 30 giugno 2023, salvo chiusura anticipata. N elle prossime settimane, come ha confermato il presidente FIRA Felizzi, verranno pubblicati ulteriori bandi, che uniti a questo, raggiungeranno un plafond di risorse pari a 40 milioni di euro nell'ambito di misure agevolative per l'accesso al credito delle piccole e medie imprese. 

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Cala Lenta festeggia i 10 anni

Da venerdì 5 a domenica 7 luglio torna "Cala Lenta", tre giorni per raccontare la Costa dei Trabocchi coinvolgendo le città di San Vito Chietino, Ortona e Vasto. È la sfida della decima edizione di "Cala Lenta", la manifestazione che unisce i comuni della Costa dei trabocchi ideata ed organizzata da Slow Food Lanciano con la compartecipazione della Camera di Commercio di Chieti-Pescara, il sostegno di Flag Costa dei Trabocchi, Gal Maiella Verde, Consorzio di Tutela Vini d'Abruzzo, Legambiente, Comune di San Vito Chietino e la collaborazione di Bper, Gal Costa dei Trabocchi e Istituto Alberghiero "Marchitelli" di Villa Santa Maria, che tornerà ad animare uno dei litorali abruzzesi più suggestivi da venerdì 5 a domenica 7 luglio. Questa mattina, a Pescara, in Regione, la presentazione dell'evento a cui ha preso parte, tra gli altri, l'assessore al Turismo, Mauro Febbo.

Partner diversi per un progetto comune che unisce cultura, storia, gastronomia e che vuole, da un lato raccontare un territorio e, dall'altro, sottolineare che ci sono microeconomie ed un paesaggio da conservare e salvaguardare, a partire dalle suggestioni dei trabocchi, straordinarie costruzioni da pesca, tipiche di questo tratto di costa, che sfruttano elementari tecniche di incastri e contrappesi, da sempre capaci di resistere al mare. Articolato il programma, con attività previste in contemporanea nei principali centri del litorale teatino, da Ortona fino a Vasto, passando per San Vito Chietino, cuore della manifestazione, dove si alterneranno incontri, itinerari e laboratori del gusto, presentazioni di libri, dibattiti, attività per bambini e ragazzi. Tante le novità per l'edizione 2019, a partire dalla presenza di Oscar Farinetti e Massimo Cacciari. I due noti protagonisti del dibattito pubblico nazionale, che non hanno bisogno di presentazioni, saranno coinvolti in conversazioni a tutto tondo, per ragionare di contemporaneità e raccontare la loro visione di futuro (Gli appuntamenti con Cacciari, sabato 6 luglio, e Farinetti, domenica 7 luglio, sono a cura, rispettivamente, dell'associazione Maria Luisa Brasile di Lanciano e di Slow Food Lanciano).

Da non perdere anche gli appuntamenti con la convegnistica. Sempre a San Vito si riuniranno gli esperti di 9 regioni europee che condividono le stesse sfide per quanto riguarda gli effetti del cambiamento climatico, della pressione turistica nelle aree costiere e le trasformazioni del comparto della pesca, per un panel del Progetto CHERISH. Tema del convegno, cui interverranno tra gli altri, l'architetto abruzzese Marcello Borrone e l'olandese Jack Dooms, rappresentante della Città di Middleburg e capofila di progetto, La Costa dei Trabocchi e il contributo di Cala Lenta alla valorizzazione dell'anfibio antidiluviano e del sistema territoriale. Confronto nel contesto europeo dei paesaggi costieri di valore.

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Coldiretti in piazza con L’Aquila made in italy

Le mortadelle di Campotosto, il caciofiore aquilano e il pecorino di Farindola, ma anche la roveia e le lenticchie dei Sibillini, il pecorino Amatriciano e i salumi di Norcia rappresentate da una delegazione di imprenditori agricoli che hanno lasciato le campagne di Umbria, Lazio e Marche per venire nella città simbolo del sisma a far assaggiare le specialità salvate dal terremoto insieme agli agricoltori abruzzesi. E’ un mercato della rinascita, della solidarietà e del riscatto quello che questa mattina ha aperto i battenti in piazza del Duomo a L’Aquila per la prima giornata di L’Aquila made in italy, la manifestazione promossa da Coldiretti Abruzzo per focalizzare l’attenzione sulle opportunità collegate al cibo made in Italy. Ben settanta aziende con le produzioni tipiche e rigorosamente a chilometro zero, un angolo dedicato alla cucina con L’Amatriciana degli agrichef di Campagna amica,  lo street food con cibo da strada “cento per cento italiano” nelle gustose forme di patatine, pesce fritto, medaglioni di bovino, arrosticini abruzzesi e olive all’ascolana direttamente dalle Marche. Un modo per conoscere i contadini in un luogo insolito e toccare con mano la grande forza di scatto e di volontà di una agricoltura che ha subito le conseguenze del terremoto ma non si arrende. Tanti acquisti il primo giorno ma anche tanta curiosità per l’enoteca con i vini regionali curati dal Consorzio di tutela Vini d’Abruzzo e l’oleoteca con i monovarietali più ricercati a cura dell’Abruzzo oleum, per i laboratori del gusto con dimostrazioni di panificazione e caseificazione e per i laboratori didattici con percorsi sensoriali riservati ai più piccoli, indovinelli e i giochi di una volta insegnati una volta nelle campagne. Dai piedini coraggiosi alla scoperta del grano al gettonato gioco degli “agenti di vino” mirato a far comprendere meglio la geografia dei vitigni del sisma, dalla preparazione di pon pon in cotone alle “mani in pasta” dei piccoli cuochi in erba. Molto gettonata anche la parte convegnistica da cui sono emersi spunti di riflessione sul dopo sisma.  Nell’evento inaugurale, aperto con l’inno di Mameli cantato dagli aquilani Alberto Martinelli (tenore) e Ylenia Scimia (soprano), si sono susseguiti l’introduzione del direttore Giulio Federici e gli interventi del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, del vicesindaco Raffaele Daniele, del presidente regionale di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio e del vicepresidente nazionale David Granieri, che è anche presidente di Coldiretti Lazio, e del medico aquilano Romeo Pulsoni.

 

 

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Il vino abruzzese punta al mercato dell’India

 La Camera di Commercio Chieti-Pescara ed il Centro Estero Abruzzo hanno avviato un'iniziativa che ha l'obiettivo di selezionare, entro il mese di novembre, dieci cantine che potranno intraprendere rapporti commerciali con il mercato indiano, usufruendo dell'abbattimento del 50% dei costi promozionali come previsto dalla politica OCM vino. All'incontro hanno partecipato Harveen Gill e Sanir Chakraborty, agente indiano, che hanno illustrato le peculiarita' commerciali del loro paese. L'India ha importato, fino a marzo 2017, circa 475.000 casse di vino e vanta oltre 300 importatori. Un forte limite e' rappresentato dalle tasse e dai dazi elevati, eppure le vendite di alcool nel paese sono in aumento. 

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