Economia

Fondi Europei: Lolli, il nostro Fesr sta funzionando

"Il Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) sta funzionando in Abruzzo". Giovanni Lolli, vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, traccia un primo bilancio della programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 nella parte che guarda alle imprese e allo sviluppo economico della regione. "Dopo il Molise - aggiunge Lolli - l'Abruzzo ha il Fesr più piccolo d'Italia con una dotazione finanziaria molto al di sotto della precedente programmazione. E, nonostante questo, qualche soddisfazione ce la stiamo togliendo, soprattutto su fronte della Ricerca e Innovazione, settori nei quali le imprese abruzzesi hanno fatto registrare una vivacità sorprendente. Ma il nostro Fesr, a metà strada del periodo di programmazione, sta funzionando soprattutto perché sono già visibili i risultati di una programmazione per la prima volta pensata e scritta. Su tutti, la decisione di FCA di investire in Abruzzo nel settore Ricerca e Innovazione grazie al bando di inizio anno che ha permesso di individuare l'Abruzzo quale regione capofila nella ricerca e programmazione della nuova auto cosiddetta connessa".

La programmazione Fesr 2014-2020 "è stata pensata e scritta guardando al tessuto produttivo regionale ma soprattutto avviando il confronto con le imprese potenziali beneficiare della programmazione europea". Su questo scenario, segnato anche dalla crisi economica che "in Abruzzo ha inciso di più perché il nostro tessuto produttivo è formato dal 93% di piccolissime imprese", si sono individuati tre grandi filoni (Ricerca, Aree di crisi e Credito) sui quali si è destinata la maggior parte del risorse Fesr. Le risposte positive sono arrivare anche dal settore aree di crisi: al bando riservato alle aree di crisi semplice "hanno risposto - ha reso noto Lolli - oltre 400 aziende. Potevano contare su 16 milioni di euro di risorse che noi abbiamo ripartito tra le diverse aree di crisi riconosciute. Anche l'altro bando, che riguarda le imprese dell'area di crisi complessa Val Vibrata-Tronto Picena, ancora aperto, sta avendo un grande successo tra le piccole imprese del territorio vibratino. Sono segnali importanti che stanno a testimoniare che quando in questa regione si programma e si parla con il territorio, si riescono a dare risposte".

Ma c'è anche un punto interrogativo che grava su questo Fesr: si chiama, dice Lolli, "politica del credito. Su questa misura - aggiunge - non ancora mettiamo sul campo alcun intervento. Scontiamo ritardi che dipendono non solo da noi ma anche dalle precedenti classi politiche che non hanno saputo leggere in tempo quando andavano fatte alcune riforme, come la trasformazione di Fira in organo in house. Oggi noi scontiamo questo ritardo, a differenza di altre regioni che invece da tempo hanno individuato un proprio organismo che gestisce la politica del credito". 

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Procedura di licenziamento per 40 ad Arca Voice Spoltore 

Avviata la procedura di licenziamento collettivo per i 40 dipendenti del call center della Arca Voice, societa' di Lanciano con sede al Centro commerciale Arca di Spoltore, collegata ad un importante gruppo di recupero credito di Spoleto Maran Credit Solution spa che dal 1993 e' tra i principali attori del recupero del credito in Italia. Lo rendono noto la Filcams-Cgil e la Fisascat-Cisl, definendosi "fortemente preoccupati". L'Arca Voice, ricordano le due sigle, e' sul territorio pescarese dal 2008 e negli anni i dipendenti sono passati da 70 a 40 unita', lavoratici e lavoratori di eta' compresa tra i 25 e 45 anni, tutti assunti a tempo indeterminato, per lo piu' part time. I segretari provinciali dei due sindacati, Alessandra Di Simone (Filcams-Cgil) e Davide Frigelli (Fisascat-Cisl), contestano in particolare le modalita' di comunicazione ai lavoratori, "che si sono visti recapitare dall'oggi al domani una procedura di licenziamento collettivo e una fredda comunicazione a mezzo telegramma che li ha posti in ferie forzate con l'immediata disattivazione degli strumenti di lavoro che non hanno permesso loro di lavorare gia' dal 24 ottobre mattina". "Lavoratrici e lavoratori - dicono - che da un giorno all'altro hanno dovuto acquisire il dato di essere prossimi ad un licenziamento collettivo restando fuori dalla propria sede di lavoro dentro la quale per moltissimi anni hanno trascorso gran parte del loro tempo, lavorando e producendo per la Societa' e per tutto il gruppo Maran, facendo anche sacrifici anche economici per la mancata liquidazione di spettanze quali la quattordicesima 2017 e mezzo stipendio di settembre". Filcams e Fisascat, "pur dando formale e necessaria disponibilita' all'esame congiunto", hanno immediatamente chiesto alla societa' di "ritirare la procedura e di far rientrare a lavoro tutti i 40 dipendenti nell'attesa di un prossimo incontro al Mise con le altre aziende del gruppo, per provare a trovare una soluzione alternativa ai licenziamenti in una logica complessiva di ristrutturazione aziendale e rilancio sul territorio". 

 

immagine di repertorio

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Ubi, Uilca: in accordo quadro tutelati i livelli occupazionali 

"Di fronte a un progetto aziendale di grande complessità, con ricadute di rilievo in termini di esuberi, riorganizzazione aziendale, riconversioni professionali e redistribuzioni di attività sui territori, sono state definite soluzioni volontarie e incentivate per le uscite di lavoratori, nonché processi costanti di confronto da sviluppare nell'arco del Piano d'Impresa". E' quanto dichiara il segretario nazionale UILCA Fulvio Furlan, commentando l'accordo quadro del Gruppo UBI conseguente alla fusione con le cosiddette "Bridge banks": Banca Adriatica (già Nuova Banca Marche), Banca Tirrenica (già Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio) e Banca Teatina (già Nuova Cassa di Risparmio di Chieti). "La UILCA - ha continuato Furlan - considera di grande valore il fatto di aver trovato soluzioni a tutela dei livelli occupazionali, anche attraverso nuove assunzioni, e l'aver iniziato proficuamente un percorso di aggregazione delle Bridge Bank nel Gruppo UBI". La responsabile UILCA Gruppo UBI Banca, Claudia Dabbene, ha aggiunto: "Considero particolarmente significativo il lavoro portato avanti dalle Organizzazioni sindacali, volto a cercare punti di convergenza per affrontare le considerevoli criticità presenti nell'aggiornamento del Piano, riservando particolare attenzione ai territori e alla ricerca di soluzioni tese a favorire la complessiva sinergia che, inevitabilmente, dovrà compiersi per permettere ulteriori passi avanti verso la completa integrazione fra tutti i lavoratori del Gruppo UBI Banca".

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Camminata tra gli ulivi in 14 Comuni abruzzesi

Atri, Bucchianico, Bugnara, Casoli, Città Sant'Angelo, Controguerra, Fossacesia, Montefino, Moscufo, Pianella, Raiano, Rapino, Sant'Omero e Tocco da Casauria. Abbazie, conventi, borghi medievali lo spettacolo degli ulivi danzanti sono i punti di forza degli itinerari elaborati dai Comuni che in Abruzzo partecipano domenica 29 all'iniziativa "Camminata tra gli olivi", prima giornata nazionale promossa dall'Associazione "Città dell'olio" per valorizzare il territorio e le produzioni olivicole. L'iniziativa vede coinvolti in Abruzzo 14 dei 21 comuni aderenti all'associazione Città dell'olio. L'appuntamento, che ha avuto l'alto patrocinio del Parlamento europeo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero dell'Ambiente, si svolge in Italia in 120 Comuni e in 18 regioni. Attorno alla passeggiata ruota un'esperienza inedita, che guiderà i partecipanti attraverso paesaggi legati alla storia ed alla cultura dell'olio d'oliva. 

Gli itinerari consistono in percorsi tra gli ulivi scelti per le caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale. Questa mattina, a Pescara, in Regione,  ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa alla presenza dell'assessore all'Agricoltura, Dino Pepe, del coordinatore regionale dell'associazione "Città dell'olio", Lorenzo Santomero, del sindaco di Rapino, Rocco Micucci, del sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, del vice sindaco di Città Sant'Angelo Alice Fabbiani,  e dei consiglieri comunali di Sant'Omero e Tocco da Casauria, Piero Rastelli e Vittorio Tarquinio. "Nell'ambito di questa iniziativa di esplorazione e di scoperta dei nostri paesaggi rurali, - ha affermato Pepe - la regione Abruzzo  è quella che ha fatto registrare il maggior numero di Comuni aderenti e questo non fa che sottolineare la sensibilità e l'intesse delle amministrazioni locali alla valorizzazione del nostro olio d'oliva". Pepe ha poi ricordato come "quest'anno, al di là della notevole produzione, (si prevedono dai 180mila ai 200mila quintali di olio d'oliva), si segnala una qualità davvero eccellente. L'obiettivo strategico - ha proseguito, - è ora quello di arrivare ad una certificazione del prodotto di qualità con marchio DOP o IGP così come è avvenuto per il vino. Come Regione - ha garantito - sosterremo l'impegno dei tre Consorzi che in Abruzzo stanno lavorando proprio in funzione dell'ottenimento dellE certificazioni di qualità". Per saperne di più e scegliere l'itinerario più adatto, l'azienda da visitare o la degustazione cui non mancare, è sufficiente andare sul sito www.camminatatragliolivi.it, dove è possibile scaricare il programma della giornata e trovare notizie sul territorio, il paesaggio e la storia. 

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Focus sulla Cina a Pescara per le imprese abruzzesi

Le potenzialita' del mercato cinese e le nuove prospettive per le aziende abruzzesi che vogliono confrontarsi con una economia che cresce a ritmi straordinari. In una nota Unicredit spiega che ''Si parlera' di questo nell'International Forum: Focus on China che si terra' giovedi' prossimo, 26 ottobre. Un particolare focus sara' dedicato, durante l'incontro, al progetto E-Marco Polo, l'e-shop del food che e' una delle piu' importanti iniziative strategiche a livello di sistema Italia, supportata da stakeholder privati e nata da un accordo firmato tra il Governo italiano e alcune grandi aziende tra cui UniCredit. L'iniziativa di giovedi' e' organizzata dal Centro Estero delle Camere di Commercio d'Abruzzo e da UniCredit che gia' da tempo collaborano per predisporre, in favore delle aziende del territorio, attivita' formative sui mercati esteri''. ''L'apertura dei lavori e' fissata alle ore 10.15 - prosegue la nota - con l'introduzione del presidente del Centro Estero, Daniele Becci, del Responsabile relazioni territoriali per la Region Centro di UniCredit, Mario Fiumara. Seguiranno gli interventi di Alessandra D'Autilia, dell'International Center UniCredit, che relazionera' in merito al contesto operativo e alle opportunita' per le aziende italiane sul mercato cinese e di Marco Wallner, Responsabile Sinergie Commerciali Corporate di UniCredit che spieghera' per conto della banca il progetto "E - Marco Polo" per l'agroalimentare italiano. Non manchera' una testimonianza aziendale, riferita dal direttore commerciale di Cantina Tollo, Andrea Di Fabio. Al termine dell'appuntamento, che si terra' in Camera di Commercio a Pescara, le imprese presenti potranno avere incontri individuali con i relatori per approfondimenti individuali. 

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Halloween del Contadino a Campagna Amica di Pescara

Ravioli ripieni, marmellata e torte rustiche, gnocchi, crostate e ciambelloni rigorosamente di zucca. Sara' il tripudio di uno dei piu' versatili ortaggi delle campagne abruzzesi per la Festa della zucca e della frutta secca, prevista venerdi' 27 ottobre alle 10.30 nel mercato di Campagna Amica in via Paolucci a Pescara. Il prodotto verra' esposto, degustato e lavorato dagli agrichef di Campagna Amica e dalle imprenditrici agricole di Coldiretti Donne Impresa. Il mercato di via Paolucci, con i suoi 25 produttori agricoli, si vestira' a festa per proporre una sorta di 'Halloween contadino'. Verranno esposte zucche di diversa varieta' e dimensione, ci sara' la degustazione di dolci "a tema" e l'angolo dei laboratori in cui verranno realizzate in diretta le ricette piu' diffuse a base di zucche piacentine o "violine". "La zucca e' una produzione diffusa in tutta la regione ed apprezzata soprattutto per le sue proprieta' nutritive in quanto e' fonte di fibre, minerali e vitamine", dice Coldiretti Abruzzo.Nel corso del tempo, spiega quindi l'organizzazione, si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l'altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varieta' piu' adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci. L' affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo 'mercato' delle zucche intagliate. Per intagliare una zucca, suggerisce Coldiretti, occorre innanzitutto sceglierne una dal peso compreso tra i cinque e i dieci chili, rotonda e senza imperfezioni perche', piu' liscia e' la superficie, piu' facile e' intagliarla. Con uno scalpello a forma di V bisogna tracciare le linee sul volto della zucca e con un coltello da cucina ben affilato e non troppo flessibile occorre scavare per intagliare i tratti del "volto" in modo da ricavare dei fori da dove fuoriesca la luce. Per inserire al suo interno una candela accesa e' sufficiente scavare un buco sul fondo della zucca

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Vertenza Hatria, fumata nera dopo il tavolo al Mise

Si e' concluso con un nulla di fatto il tavolo ministeriale per l'Hatria, al quale oggi hanno partecipato, oltre ai sindacati e all'azienda, il viceministro Teresa Bellanova, rappresentanti di Confindustria Teramo e il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli. L'azienda, infatti, e' rimasta ferma sulle sue posizioni, nonostante il ministero per lo Sviluppo Economico abbia messo sul tavolo diversi tentativi di mediazione. Tra gli strumenti messi a disposizione anche la possibilita' di allungare di un anno gli ammortizzatori sociali, con le parti che alla fine della riunione hanno firmato un verbale in cui l'azienda, pur non bloccando la procedura di licenziamento, si e' impegnata, nel caso in cui nei prossimi giorni si riesca a trovare un accordo, a revocare parte dei licenziamenti. Preoccupato il vicepresidente Lolli: "Al tavolo c'era anche il viceministro ed e' una cosa inusuale, perche' nelle vertenze non capita spesso - ha detto al termine del tavolo - L'azienda, pur stimolata, non ha presentato novita', il viceministro ha messo a disposizione strumenti molto importanti, compresa la possibilita' di allungare di un anno gli ammortizzatori sociali. E' stato comunque firmato un verbale in cui l'azienda non blocca la procedura di licenziamento, ma si impegna, nero su bianco, se i prossimi giorni si dovesse arrivare a un accordo, anche grazie agli strumenti introdotti, a revocare i licenziamenti. Rimango estremamente preoccupato e non voglio dare nessuna forma di illusione, perche' la situazione e' molto seria. Se c'e' uno spiraglio, pero', ci batteremo fino all'ultimo". 

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Intesa Sanpaolo, export distretti Abruzzo a +15% 

Accelerano, nel secondo trimestre del 2017, le esportazioni dei distretti industriali abruzzesi, che fanno registrare una crescita a doppia cifra pari al 15%, nonostante i problemi causati dal terremoto del centro Italia, evidenziando una performance migliore del manifatturiero regionale (+2,5%) e del complesso dei distretti italiani (+4,3%). Sono i principali risultati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell'Abruzzo curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Quasi tutti i distretti abruzzesi, emerge dall'indagine, si sono distinti per i risultati positivi. In evidenza i vini di Montepulciano (+15,2%), la pasta di Fara (+11,5%), il mobilio abruzzese (+22%) e l'abbigliamento sud-abruzzese (+38,9%). Sostanzialmente stabile invece il distretto dell'abbigliamento nord-abruzzese (-0,2%). Positivo l'export del polo ICt dell'Aquila (+9,4%), che si pone nettamente al di sopra dell'andamento dei poli tecnologici italiani (2,9%). A generare questa ripresa nelle esportazioni del polo sono stati il commercio verso gli Stati Uniti, che costituisce il principale mercato di sbocco (92,2% delle esportazioni totali), e quello verso Cina e Giappone.

"A contribuire favorevolmente alla performance regionale - commenta il direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Tito Nocentini - sono stati sia i mercati emergenti (+19,1%) che i mercati maturi (+13,4%). Molto positive le performance di Cina e Hong Kong, ma anche in Albania; tra i mercati maturi spiccano invece Stati Uniti, Canada, Svizzera e Germania".

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Centro Estero d’Abruzzo presenta Alibaba alle imprese locali

 Illustrare al mondo imprenditoriale abruzzese la piattaforme Alibaba, ovvero il piu' grande market place al mondo, leader dell'e-commerce in Cina con circa 500 milioni di clienti e in grado di coprire il 61,4% del mercato online. E' l'obiettivo del focus organizzato da Centro Estero delle Camere di Commercio d'Abruzzo e Unicredit, che si terra' giovedi' 26 ottobre, alle 10, presso la sede dell'ente camerale a Pescara. La piattaforma rappresenta una straordinaria opportunita' per vendere in Cina, direttamente ai consumatori, senza una presenza fisica nel Paese: processi semplificativi, agevolazioni fiscali e garanzia dell'autenticita' dei prodotti, sono alcune delle caratteristiche di questa vincente formula di commercio internazionale. Durante l'incontro sara' presentato anche l'e-shop del food E-Marco Polo, una delle piu' importanti iniziative strategiche a livello di sistema Italia, supportato da stakeholder privati e nato da un accordo tra Governo italiano e gruppo Alibaba. 

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Tartufo in Abruzzo a 350 euro l’etto

Calo drastico della produzione causa siccità estiva per il tartufo in Abruzzo e prezzi alle stelle. Il tartufo bianco viene quotato in questi giorni, nelle prime settimane di raccolta, su valori anche di 3500 euro al chilo. Ma non va diversamente per il più "economico" tartufo nero (varietà "uncinato"), che raggiunge quotazioni anche di 400 euro al chilo determinate da una estate caldissima e precipitazioni praticamente assenti. Per Coldiretti Abruzzo, che in alcune zone stima un calo di produzione anche del 90%, si tratta di una batosta per un settore di nicchia che comunque in regione coinvolge oltre 7mila cavatori per almeno 200 quintali di tartufo (stime sicuramente al ribasso, soprattutto considerando che negli ultimi anni sono nati numerosi impianti tartufigeni causa delle ottime prospettive di mercato) su un territorio che per il 35% ha caratteristiche idonee al nero pregiato, per il 27% a quello bianco, presente spontaneamente tra i 500 e i 900 metri di altitudine mentre. "Anche se per le precipitazioni si spera nelle prossime settimane, a far innalzare il prezzo sono state le condizioni climatiche non favorevoli perché' il Tuber magnatum Pico (bianco) - sottolinea la Coldiretti - si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione. Con l'autunno - precisa la Coldiretti - si moltiplicano lungo tutto lo stivale le mostre, le sagre e le manifestazioni dedicate al tartufo che coinvolge in Italia circa 200.000 raccoglitori ufficiali che riforniscono negozi e ristoranti, per un business stimato attorno al mezzo miliardo di euro, tra fresco e trasformato". 

 

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