Economia

Export, buoni risultati buoni risultati per i Vini del Montepulciano d’Abruzzo e il settore mobili

Nel primo trimestre del 2018 l'export dei distretti del Mezzogiorno sperimenta un'inversione di tendenza (-3,2% la variazione tendenziale), dopo un 2017 di crescita, in contrapposizione all'andamento positivo seguito dal complesso dei distretti italiani (+2,4%). Tale risultato si inserisce in un contesto nazionale a luci e ombre, con alcune regioni in forte crescita (Umbria e Abruzzo) e altre in calo (Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Sardegna, Sicilia e Puglia). E' quanto emerge dal Monitor dei Distretti del Mezzogiorno a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Il Mezzogiorno e' stato penalizzato dal ridimensionamento dell'export registrato dalle imprese distrettuali della Puglia (-14,4% pari a circa 114 milioni di euro in meno di valori esportati) che nel 2017 aveva conseguito buone performance sui mercati esteri, trainando l'export dell'area. Solo alcuni distretti del sistema moda pugliese sono cresciuti: Calzetteria-abbigliamento del Salento con un incremento a doppia cifra (+21,5% la variazione tendenziale) e Calzature di Casarano (+16,8%) dopo un anno di criticita'. Si consolida inoltre il trend di crescita dell'ultimo anno delle Calzature del nord barese (+8,2%) e consegue performance positive anche l'export dell'Olio e pasta del barese.

Subisce invece un forte ripiegamento l'export della Meccatronica del barese (-19,1%, pari a 70 milioni di euro in meno di vendite), che evidenzia un rallentamento fisiologico dopo la forte accelerazione registrata nel 2017. Nel primo trimestre del 2018 segue una dinamica negativa anche l'export dell'Ortofrutta del barese (-31,9%, pari a circa 28 milioni di euro in meno di valori esportati) dopo aver sperimentato un anno di ripresa delle vendite estere. In difficolta' l'Ortofrutta e conserve del foggiano (-16,2%), il Mobile imbottito della Murgia (-15,1% al netto di Matera) che prosegue la dinamica negativa dell'ultimo anno, e l'Abbigliamento del barese (-3,1%), dopo un biennio di crescita. Arretra anche l'export dei distretti della Sicilia (-3,6%) penalizzato dal regresso del Pomodoro di Pachino (-10,3%), che prosegue sulla scia dei risultati negativi conseguiti nel precedente biennio, e dell'Ortofrutta di Catania, in flessione dopo il forte balzo dell'export dell'ultimo trimestre del 2017. Continua a seguire invece un profilo positivo l'export dei Vini e liquori della Sicilia occidentale. Negativo poi l'andamento delle esportazioni in Sardegna (-3,3%) dove il buon andamento dei flussi del Sughero di Calangianus non e' riuscito a controbilanciare la flessione sui mercati esteri del Lattiero-caseario del sassarese

Torna invece a correre l'export in Campania (+5,7%), trainato soprattutto dai distretti dell'agroalimentare. Si registrano infatti crescite a doppia cifra nei distretti dell'Alimentare di Avellino (+25,1%), delle Conserve di Nocera (+23,2% pari a circa 47 milioni di euro aggiuntivi rispetto al primo trimestre del 2017) che torna a correre dopo un 2017 difficile, e della Mozzarella di bufala campana (+19,4%, pari a undici milioni di euro aggiuntivi). Positiva anche la dinamica dell'export dell'Abbigliamento del napoletano. Il buon andamento dell'export in questi distretti e' riuscito a controbilanciare il ridimensionamento subito dalle Calzature napoletane e dalla Concia di Solofra, quest'ultima penalizzata da un biennio di arretramenti sui mercati esteri. In territorio negativo anche l'export dell'Agricoltura della Piana del Sele, dopo un triennio di crescita, e dell'Alimentare napoletano che prosegue il trend di decrescita avviato dal 2016. Molto positiva la dinamica dell'export dell'Abruzzo (+12,5%) che ha potuto beneficiare della performance positiva di tutti i distretti. Si evidenzia una crescita a doppia cifra in gran parte delle aree distrettuali abruzzesi e, in particolare, nei distretti dell'Abbigliamento nord abruzzese (+24,7%), dell'Abbigliamento sud abruzzese (+17,9%), che consolida il trend positivo avviato nel 2017, dopo oltre un quinquennio di criticita', e della Pasta di Fara (+13,9%) che riprende a correre dopo un 2017 negativo. Buoni risultati anche per i Vini del Montepulciano d'Abruzzo e il mobilio abruzzese. 

A livello di singoli distretti si evidenzia che nel primo trimestre dell'anno due distretti della Campania, le Conserve di Nocera e la Mozzarella di bufala campana, risultano essere i poli produttivi del Mezzogiorno che hanno sperimentato la maggior crescita in valore. L'analisi dell'orientamento geografico delle esportazioni dei distretti del Mezzogiorno evidenzia le criticita' del primo trimestre dell'anno, determinate principalmente dall'arretramento dell'export in alcune principali mete europee (Regno Unito e Spagna) e dalla forte flessione dei flussi verso gli Stati Uniti (-32,7%) non controbilanciati dalle buone performance conseguite in Germania (+7%, primo sbocco commerciale), Svizzera, Paesi Bassi, Giappone e in alcuni mercati emergenti (Polonia, Australia, Albania, Turchia). Nel primo trimestre del 2018 anche l'export dei Poli tecnologici del Mezzogiorno segue una dinamica lievemente negativa (-1,2%) in controtendenza rispetto all'andamento complessivo dei poli tecnologici italiani (+15,6%). I Poli tecnologici meridionali sono stati penalizzati in particolar modo dal forte rallentamento dell'export subito dal Polo aeronautico pugliese (-16%) dopo un anno positivo e un rimbalzo delle vendite sperimentato nell'ultimo trimestre del 2017. Lievemente negativo ancora l'esito dell'export del Polo aeronautico di Napoli (-1,6%) sulla scia di un anno di criticita' per il polo napoletano. Buone invece le performance del Polo farmaceutico napoletano (+5,8%), del Polo ICT dell'Aquila (+4,8%) e del Polo ICT di Catania (+4,8%) che rallenta la sua corsa dopo il forte balzo dell'export registrato lo scorso anno

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Bankitalia, imprese più pessimiste

Imprese più pessimiste a causa del peggioramento "delle condizioni dei mercati finanziari". Secondo l'indagine condotta dalla Banca d'Italia tra il 28 maggio e il 15 giugno 2018 presso le imprese italiane con almeno 50 addetti, "i giudizi sulla situazione economica generale sono peggiorati in tutti i settori di attività". L'evoluzione, spiega Via Nazionale, è in parte attribuibile al peggioramento delle condizioni dei mercati finanziari osservato nei giorni di avvio dell'indagine". Le valutazioni complessive sulla domanda corrente sono rimaste pressoché stabili. Le attese sulla domanda, sia interna sia estera, sono invece divenute meno favorevoli. I piani di spesa per investimenti nell'anno in corso sono risultati appena meno positivi nel confronto con lo scorso trimestre. Le attese sull'occupazione sono in peggioramento, in particolare fra le imprese edili

Le aspettative di inflazione al consumo, sottolinea l'indagine, sono diminuite su tutti gli orizzonti temporali. Le imprese dei servizi prefigurano una lieve decelerazione dei propri prezzi di vendita rispetto allo scorso sondaggio, mentre quelle dell'industria in senso stretto e delle costruzioni non hanno modificato le proprie stime. L'andamento del costo degli input produttivi continua a rappresentare il principale stimolo alla dinamica dei prezzi.

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Confesercenti chiede lo stop alla legge sulle aree industriali

 "Chiediamo al presidente Luciano D'Alfonso di non firmare l'entrata in vigore della proposta di legge regionale che apre le porte delle aree industriali a supermercati e centri commerciali. Sarebbe l'apripista della più violenta speculazione edilizia e finanziaria degli ultimi venti anni in Abruzzo". Lo affermano il presidente regionale di Confesercenti Daniele Erasmi ed il direttore Lido Legnini, che hanno scritto una lettera inviata a D'Alfonso, al suo vice Giovanni Lolli, ai presidenti delle commissioni II e III del Consiglio regionale, Pierpaolo Petrucci e Antonio Innaurato, ed agli altri consiglieri regionali. "Il Consiglio regionale ha approvato una legge di quattro articoli che, in nome di un ipotetico 'migliore utilizzo delle aree industriali degli ex consorzi', produrrà di fatto uno stravolgimento nelle aree industriali d'Abruzzo ed una ulteriore deregolamentazione del commercio urbano. Un attacco alle spalle del commercio abruzzese che ha resistito alla crisi. Le aree industriali - sottolineano Erasmi e Legnini - hanno una destinazione ben precisa, e se le si vogliono riqualificare perché ormai in disuso, i Comuni hanno già oggi tutti gli strumenti urbanistici per farlo. Siamo assolutamente contrari invece alla possibilità di consentire l'apertura di un qualsiasi supermercato tra una fabbrica e l'altra, con una semplice comunicazione al Suap, cosa che prevede il testo approvato in Consiglio. Poter aprire supermercati nelle aree industriali è come poter aprire fabbriche nei centri storici e negli agglomerati urbani". Ecco perché la Confesercenti ha chiesto "al presidente D'Alfonso di non firmare la legge in questione, evitando così la sua promulgazione ed entrata in vigore. All'Assessore competente ed ai Consiglieri Regionali, chiediamo invece di predisporre una iniziativa urgente per riportare l'argomento in aula al più presto e porre rimedio a quella che definiamo una scelta scellerata".

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Seminari e aperitivi digitali per la Camera di Commercio di Chieti Pescara

Seminari e aperitivi digitali, fino al 12 luglio in Abruzzo, per la presentazione delle opportunità offerte dai servizi digitali gratuiti per le imprese, i professionisti, gli enti locali, le forze dell'ordine e i cittadini. L'iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio di Chieti Pescara, prevede il rilascio gratuito dello Spid per l'identità digitale, il Cassetto Digitale, la Fatturazione Elettronica, il Mercato Telematico della Pubblica Amministrazione e i Libri Digitali d'Impresa. Il format 'Abruzzo Digital Week' sarà anche l'occasione per presentare le opportunità di business offerte dal Mercato Telematico della Pubblica Amministrazione e gli strumenti per valutare il proprio grado di digitalizzazione in ottica di trasformazione 4.0. Oltre all'evento di presentazione, si terranno due seminari, l'11 luglio a Chieti e il 12 luglio a Pescara, e gli Aperitivi Digitali, con incontri one-to-one nel corso dei quali il personale dell'ente camerale presenterà i servizi digitali, che potranno essere discussi anche in forma collaborativa. 

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Fondi per la ricerca delle aziende in Abruzzo

La Regione Abruzzo ha annunciato un nuovo avviso pubblico finanziato con fondi europei della programmazione Fesr e Fse 2014-2020 prevede infatti contributi alle aziende abruzzesi che predispongono progetti di ricerca che prevedano l'impiego di ricercatori presso le imprese stesse. E' questo solo un aspetto del nuovo bando "Sviluppo sperimentale e Alta Formazione delle imprese", pubblicato sulla piattaforma informativa app.regione.abruzzo.it/avvisipubblici, che presenta una dotazione finanziaria di circa 7,5 milioni di euro.

L'Avviso pubblico è uno dei componenti più significativi della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente. L'obiettivo è quello di favorire la progettualità nella ricerca e nello sviluppo sperimentale delle imprese, sostenendo la loro  competitività attraverso il potenziamento e la specializzazione delle competenze. Nello specifico, si stabilisce uno stanziamento di 5 milioni di euro, del Fondo Fesr, per finanziare progetti di ricerca delle imprese che prevedano l'impiego di ricercatori presso le imprese stesse e per dare sostegno alle attività finalizzate allo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi. La restante parte delle risorse previste, pari a circa 2,5 milioni di euro a valere sui Fondi Fse, saranno rivolte a progetti di aggiornamento delle competenze dei lavoratori (dipendenti e titolari) 

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Piano strategico per la Zona economica speciale

L'iter per la redazione del piano strategico regionale per la costruzione della Zona economica speciale (Zes), il nuovo strumento che attrarrà nuovi investimenti economici e vedrà interconnessi l'Abruzzo e il Molise attraverso i loro sistemi portuali e retroportuali, si avvia alla fase finale. Questa mattina il presidente Luciano D'Alfonso ha incontrato a Pescara il presidente di Arap, Giampiero Leombroni, che si sta occupando di redigere il piano strategico, e i dirigenti regionali dei Dipartimenti Trasporti e Sviluppo economico per valutare lo stato dell'arte dell'iter procedimentale (studi preliminari, infrastrutture e attività connesse all'individuazione dell'area vasta). La Zes, prevista nel decreto 91/2017 che contiene interventi urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno, è stata concepita per offrire facilitazioni fiscali, iter autorizzativi veloci, partenariato economico. Secondo la bozza del piano strategico, la Zes interregionale abruzzese e molisana avrà un'area complessiva di oltre 2mila ettari, e nei prossimi giorni il presidente Luciano D'Alfonso incontrerà i portatori di interesse, i sindaci dei territori e gli stakeholder per illustrare la natura delle misure, i criteri di individuazione delle aree e i potenziali reali vantaggi per le imprese che decideranno di insediarsi nel perimetro della Zona Economica Speciale, in cui anche l'intermodalità e il potenziamento delle infrastrutture, come porti, aeroporti e retroporti, giocano un ruolo di primo piano. Fondamentale è anche il contributo fornito dall'Anci, l'associazione dei Comuni italiani.

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Bando per corsi di lingue per lavoratori e disoccupati 

Corsi di inglese, francese, tedesco e spagnolo per tutti i lavoratori che hanno la residenza in Abruzzo. È il contenuto dell'ultimo bando pubblico della Regione Abruzzo che nell'ambito della programmazione Fse 2014-2020 finanzia corsi di lingua straniera per gran parte dei lavoratori e disoccupati abruzzesi. A differenza del precedente bando che era aperto ai soli lavoratori in cassa integrazione, l'attuale coinvolge tout court la forza lavoro regionale: dai lavoratori dipendenti agli autonomi titolari di partita Iva, con l'obiettivo di dare loro opportunità di crescita con l'apertura di nuovi sbocchi professionali. Ma i corsi sono aperti anche ai disoccupati purchè iscritti ai centri per l'impiego. Fino al prossimo 20 luglio possono presentare domanda esclusivamente i Centri d'esame autorizzati per la certificazione linguistica. In base alle domande verrà stilato un Catalogo dell'Offerta formativa dal quale il lavoratore o il disoccupato può scegliere il corso di lingua da frequentare. I corsi, a seconda del livello di certificazione, vanno da una durata minima di 40 a una massima di 70 ore. Per i lavoratori i corsi potranno essere frequentati solo fuori dall'orario di lavoro. Il finanziamento del bando ammonta a un milione di euro e la presentazione delle proposte formative è "a sportello" esclusivamente sulla piattaforma informatica Avvisi Pubblici. 

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Osservatorio sul credito, il plauso della Uil

Il segretario regionale Uil Abruzzo Michele Lombardo plaude al via libera all’Osservatorio regionale sul Credito, annunciato dal vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, e la legge contro le delocalizzazioni, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.

“Due provvedimenti che vanno nella giusta direzione. L’Osservatorio, da noi proposto in più occasioni, doterà la Regione di un luogo di confronto e coordinamento di tutte le iniziative che riguardano il credito locale. Un’economia avanzata, infatti, deve poter contare su un sistema creditizio all’altezza, e la desertificazione cui abbiamo assistito negli ultimi anni può e deve essere combattuta anche con iniziative di questo tipo, di cui beneficerà tutta la società abruzzese: imprese, lavoratori e famiglie”.

Sul versante della legge sulle delocalizzazioni, Lombardo ribadisce che “quella approvata in Consiglio regionale è una legge che contribuisce sicuramente a fare chiarezza su dinamiche che hanno impoverito fortemente la nostra regione. La recente delocalizzazione della Honeywell, al riguardo, è stata uno dei momenti più bui degli ultimi anni, e ci rincuora che anche la politica abbia finalmente mandato un segnale concreto. Il nostro auspicio – conclude Lombardo – è che questo modo di procedere, capace di mettere insieme posizioni diverse su decisioni tangibili, possa diventare la regola, e contribuire a sbloccare tante altre decisioni già annunciata ma di fatto mai cantierizzate che, ne siamo certi, si riveleranno invece utili a permettere all’Abruzzo di agganciare il treno della seppur timida ripresa”.

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Patti per la sicurezza urbana siglati in Prefettura a Pescara 

Firmati in Prefettura a Pescara gli accordi con i Comuni di Pescara, Montesilvano, Spoltore, Città Sant'Angelo, Cepagatti e Penne per l'impegno comune contro criminalità e degrado. Si tratta di 4 "Patti per l'attuazione della Sicurezza Urbana". In particolare, il Patto sottoscritto con Pescara, Montesilvano, Spoltore, Città Sant'Angelo prevede la realizzazione di un sistema di videosorveglianza che monitorerà il perimetro esterno dell'area, con telecamere di contesto e per la lettura delle targhe. I Patti con Penne e Cepagatti hanno per oggetto sistemi di videosorveglianza per controllare i luoghi di maggiore aggregazione, punti nevralgici della viabilità e aree sensibili. Entro il 31 agosto le Prefetture trasmetteranno i progetti di videosorveglianza al ministero dell'Interno che elaborerà una graduatoria nazionale sulla base della quale saranno concessi i finanziamenti. L'attuazione dei Patti sarà monitorata da una cabina di regia istituita presso la Prefettura.

Viene data così attuazione al Decreto - Legge 20 febbraio 2017 n. 14 recante "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città" convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017 n. 48. I Patti definiscono concretamente gli interventi da mettere in campo incidendo su specifici contesti territoriali. Tra gli obiettivi la norma individua la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria nonché di degrado attraverso installazione di sistemi di videosorveglianza per i quali è stata autorizzata una spesa complessiva di 37 milioni di euro per il triennio 2017/2019. Le modalità di presentazione delle richieste di ammissione ai suddetti finanziamenti, nonché i criteri di ripartizione delle risorse, sono state definite con decreto del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro dell'Economie e Finanza, in data 31 gennaio 2018. Il 30 giugno scorso è scaduto il termine di presentazione delle istanze di ammissione da parte dei comuni. 

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Istat: a maggio la disoccupazione cala al 10,7%

A maggio il tasso di disoccupazione si attesta all'10,7%, in calo di 0,3 punti percentuali su base mensile, mentre quello giovanile cala al 31,9% (-1 punto percentuale). Lo rileva l'Istat secondo cui la stima delle persone in cerca di occupazione a maggio registra un forte calo (-2,9%, pari a -84 mila). La diminuzione della disoccupazione riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età. A maggio 2018 la stima degli occupati registra un sensibile aumento (+0,5% rispetto ad aprile, pari a +114 mila). Il tasso di occupazione sale al 58,8% (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente). La crescita congiunturale dell'occupazione coinvolge uomini (+80 mila) e donne (+35 mila) e riguarda i 25-34enni (+31 mila) e, soprattutto, gli ultracinquantenni (+98 mila). Crescono nell'ultimo mese sia i dipendenti permanenti (+70 mila) sia quelli a termine (+62 mila), mentre, dopo l'aumento dei due mesi precedenti, registrano una lieve flessione gli indipendenti (-18 mila).

 A maggio la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 è ancora leggermente in calo (-0,1%, -13 mila). La flessione riguarda gli uomini e si concentra tra gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività rimane stabile al 34%. Nel periodo marzo-maggio 2018 si stima una intensa crescita degli occupati (+0,9% rispetto al trimestre precedente, pari a +212 mila). L'aumento interessa entrambe le componenti di genere e coinvolge le persone tra i 15 e i 34 anni (+63 mila), ma soprattutto gli ultracinquantenni (+168 mila). Crescono nel trimestre tutte le tipologie professionali: +38 mila i dipendenti permanenti, +70 mila gli indipendenti e +105 mila i dipendenti a termine. Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna il calo dei disoccupati (-0,5%, -15 mila) e quello più forte degli inattivi (-1,4%, -191 mila). Su base annua si rafforza la crescita occupazionale (+2%, +457 mila). L'espansione interessa uomini e donne e si concentra tra i lavoratori a termine (+434 mila), mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti e sono in lieve ripresa gli indipendenti (+19 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+468 mila) e i 15-34enni (+106 mila) mentre calano gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-116 mila). Al netto della componente demografica si registra un segno positivo per l'occupazione in tutte le classi di età. Nei dodici mesi diminuisce in misura significativa il numero di disoccupati (-5,2%, -153 mila) e quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, -345 mila).

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