Economia

I Sindacati in coro: in Abruzzo cresce solo il lavoro a tempo determinato 

Emergenza lavoro in Abruzzo.A lanciare l'allarme sono i Sindacati Cgil, Cisl e Uil, che questa mattina, in una conferenza stampa unitaria, hanno fatto il punto della situazione. "I dato ci dicono qualcosa di preoccupante - ha detto il segretario regionale della Cgil Sandro Del Fattore - visto che si dimezzano i contratti di lavoro a tempo indeterminato dai più di 50mila del 2015 ai 25mila del 2017, mentre i contratti di lavoro a termine crescono, passando da 92mila a 132mila. Questo significa che quel poco di occupazione che cresce è una occupazione precaria e a termine. Questo ci viene detto anche dai dati sulla povertà visto che l'Abruzzo è una delle regioni in cui il dato di povertà relativa aumenta in percentuale più che in altre regioni. Ci sono 80mila persone in condizioni di povertà e 350mila persone a rischio povertà. E' evidente che - ha proseguito il segretario regionale della Cgil - questo colpisce in particolare i nuclei familiari giovani, perché i giovani in particolare restano prigionieri di lavoro precario e con poche prospettive e per questo bisogna cambiare radicalmente e invertire la tendenza. C'erano occasioni per farlo con il Patto per il Lavoro e lo Sviluppo, sottoscritto due anni fa e che impegnava le risorse comunitarie 2014-2020, ma non c'è stato dato più conto sulla stato di attuazione di quel Parto e soprattutto la Regione Abruzzo accusa un un fortissimo ritardo nella capacità di spesa dei fondi comunitari e ora c'è il rischio di perdere risorse". Il segretario regionale della Cisl Leo Malandra ha sottolineato che "Noi abbiamo necessità assoluta che la programmazione della Regione in qualche modo dia sostegno alla piccola e media impresa. Le grandi imprese riescono ad agire anche in termini autonomi, le medie e piccole non riescono a dar quell'impulso di ricerca e innovazione che è necessario. Per fare questo c'è bisogno allora di grande infrastrutturazione e grandi strumenti di programmazione che diano micro credito alle aziende artigiane, e che diano sostegno a innovazione e ricerca per le piccole imprese. Questo è l'elemento fondamentale che in qualche modo crea uno sviluppo assistito dalla Regione per noi fondamentale. Occorre una politica programmatoria". 

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Cgil Abruzzo, oltre il 15 per cento delle famiglie vive in povertà

"Oltre quindici famiglie abruzzesi su cento, cioè il 15,6% del totale, nel 2017, sono in una condizione di povertà relativa. La situazione è peggiorata drasticamente rispetto al 2016, anno in cui il dato si fermava al 9,9%. Pur essendo la regione in cui si registra il dato migliore del Mezzogiorno, l'Abruzzo è tra le sette regioni con indice di povertà maggiore e con un aumento di oltre cinque punti percentuali, tra i più alti in Italia" L'analisi dei dati contenuti nel rapporto Istat "La povertà in Italia" è la Cgil Abruzzo, che che auspica "l'immediata attivazione, da parte della Regione, del tavolo della 'Alleanza contro la povertà', cui partecipano sindacati e soggetti vari, e la predisposizione del Piano nazionale, come previsto dagli accordi nazionali, perché "ad oggi nulla di ciò è stato fatto". Il 10 maggio scorso, ricorda la Cgil Abruzzo, in Conferenza Unificata è stata raggiunta l'intesa sul decreto di riparto delle risorse del Fondo povertà destinate ai servizi territoriali, previste dal decreto istitutivo del Reddito di Inclusione. Nei giorni scorsi il decreto è stato registrato presso la Corte dei Conti ed è quindi pienamente vigente.

 

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Agenzia per Italia digitale, primo accordo con l’Abruzzo

Firmato con la Regione Abruzzo il primo accordo per velocizzare l'attuazione dell'agenda digitale sui territori. Lo rende noto l'Agenzia per l'Italia digitale (Agid) sottolineando che si tratta della "prima intesa attuativa dell'Accordo quadro per la crescita e la cittadinanza digitale verso gli obiettivi Europa 2020" alla quale seguiranno Puglia, Sardegna, Emilia-Romagna e Calabria, come Regioni prossime alla firma. L'Accordo quadro è stato siglato lo scorso febbraio dall' Agenzia e la Conferenza delle Regioni. Tra gli obiettivi dell'Accordo, la possibilità di indirizzare, velocizzare e controllare la spesa dei fondi per l' Agenda Digitale da parte dei territori, mettere in sinergia competenze, governance e risorse per saldare la strategia nazionale con quelle locali. L'Accordo descrive nel dettaglio gli interventi della Regione per l'attuazione della propria agenda digitale e, in funzione di esso, definisce il contributo di Agid alla realizzazione dei diversi progetti. 

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Confcommercio, vertice con la Regione Abruzzo su erosione e vendita articoli contraffatti

L'erosione della costa, i danni causati dalle mareggiate delle ultime settimane sul litorale abruzzese e, non per ultimo, la piaga dilagante della vendita di materiale taroccato sulle spiagge. I presidenti di Confcommercio delle province abruzzesi, Chieti, Teramo e Pescara, supportati dagli esponenti di Sib Confcommercio, con il neopresidente nazionale Antonio Capacchione, hanno incontrato il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli. A illustrare il quadro Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio Chieti che rappresenta 64 km di costa, Gianmarco Giovannelli, presidente di Confcommercio Teramo, territorio in cui la costa si estende per 67 km e Riccardo Padovano, presidente regionale Sib e vicepresidente di Confcommercio Abruzzo che rappresenta 12 km di costa.

Il presidente di Confcommercio Teramo nonché presidente di Federalberghi Abruzzo, da parte sua, auspica che il nuovo Governo nazionale intervenga al più presto a tutela del comparto del turismo balneare che attira sulle nostre spiagge milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo. "Con le dovute migliorie normative - dice Giovannelli - il turismo balneare può diventare un cavallo di battaglia dell'economia della nostra regione". Al centro dell'incontro anche l'erosione della costa nella parte nord di Francavilla al Mare e a Casalbordino, il maltempo registrato nel mese di giugno per finire con gli incassi che, in alcune domeniche di giugno, sono calati del 50% rispetto allo scorso anno. A supportare i presidenti di Confcommercio, Marco Del Casale e Alfredo Di Rito, esponenti di Sib Confcommercio. 

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Regione Abruzzo, pubblicato l’elenco dei corsi di formazione per disoccupati

La Regione Abruzzo ha pubblicato l'avviso pubblico "Catalogo regionale dei corsi autorizzati. Finanziamento offerta formativa", che prevede la possibilità da parte dei disoccupati abruzzesi di partecipare e frequentare un corso di formazione riconosciuto dalla Regione Abruzzo per l'acquisizione delle competenze. Il bando prevede che gli organismi di formazione, aderendo all'avviso, presentino percorsi formativi ai quali il disoccupato decide di aderire. Sul piatto dei finanziamenti ci sono circa 2 milioni di euro e il bando non ha alcuna scadenza; gli organismi di formazione potranno presentare le domande fino ad esaurimento delle risorse. I destinatari finali del progetto sono i disoccupati, i quali dovranno andare sul catalogo dei corsi formativi e scegliere un percorso, indicando anche l'organismo di formazione nel quale svolgere il corso. A quel punto, l'ente di formazione è tenuto ad attivare il corso della durata massima di 200 ore da svolgersi entro due mesi

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Contribuenti Abruzzo plaude alle nuove regole sui servizi 

"Diverse novità e maggiori garanzie per i cittadini" con il decreto legislativo 62 del 21 maggio 2018 di recepimento delle direttive europee (U.E. 2015/2302) in materia di pacchetti turistici e servizi turistici collegati, che entrerà in vigore il primo luglio prossimo. Lo afferma l'associazione dei consumatori 'Contribuenti Abruzzo' che parla di una "buona notizia per gli utenti-consumatori". "In particolare - spiega il presidente dell'associazione Donato Fioriti - ci sarà un ampliamento della nozione di 'pacchetto turistico', eliminando il riferimento territoriale statale e ricomprendendo i contratti online, i pacchetti 'su misura', i pacchetti 'dinamici'". Cambia in sostanza la logica del 'pacchetto turistico', che dal primo luglio rappresenterà "la combinazione di almeno due tipologie di servizi turistici di trasporto, alloggio, noleggio veicoli o altro servizio turistico ai fini del medesimo viaggio, qualora combinati da un unico professionista" e vi saranno "obblighi informativi più ampi, tanto in relazione alla lingua del servizio offerto, quanto se sia idoneo a persona con mobilità ridotta". "Per il recesso da parte del cittadino, poi - prosegue - scende dal 10% all'8% l'eventuale soglia di aumento del costo del contratto del pacchetto turistico. Nel caso di responsabilità dell'organizzatore per inesatta esecuzione del pacchetto, viene garantita al viaggiatore una riduzione del prezzo, oltre all'eventuale risarcimento dei danni e alla possibilità di recedere dal contratto. Viene, peraltro, prevista la possibilità per il viaggiatore stesso di porre rimedio al difetto di conformità. I termini di prescrizione vengono ampliati, e risultano pari a tre anni per il danno alla persona e a due per gli altri danni". Il venditore, inoltre, è da un lato responsabile dell'esecuzione del mandato conferitogli dal viaggiatore e, dall'altro, organizzatore, "con le conseguenti responsabilità qualora ometta di fornire al viaggiatore tutte le informazioni relative all'organizzatore". Il nuovo decreto prevede, poi, in capo ad organizzatori e venditori, forme obbligatorie di assicurazione per la responsabilità civile e garanzie maggiori a favore del viaggiatore in caso di insolvenza o fallimento. "Infine - conclude Fioriti - ulteriori sanzioni amministrative pecuniarie ed accessorie: le fattispecie relative alla violazione delle norme da parte del professionista, dell'organizzatore o del venditore, vengono punite attraverso delle sanzioni, la cui competenza per l'applicazione è stata attribuita all'Autorità garante della concorrenza e del mercato: sanzioni amministrative pecuniarie, da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 20.000 euro, aumentate in caso di reiterazione o recidiva". 

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Montepulciano d’Abruzzo, nuove tutele per i consumatori

Da dicembre 2018 i vini del Montepulciano d'Abruzzo Dop saranno indicati dal contrassegno di Stato a garanzia del consumatore e nel segno di una tracciabilità produttiva. L'annuncio dell'adozione del sistema identificativo delle produzioni posto sul collo delle bottiglie a titolo volontario è dato in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni della denominazione in programma con un evento celebrativo il prossimo 15 luglio a Ortona. Oggi nella regione la superficie vitata - si legge in un documento del Consorzio di tutela- è estesa su oltre 32mila ettari per una produzione annua di circa 3,5 milioni di ettolitri di cui più di un milione a denominazione di origine con circa l'80% rappresentato dal Montepulciano d'Abruzzo che è il vitigno più diffuso in ambito territoriale (17mila ettari). Segue il Trebbiano e altri vitigni autoctoni quali il Pecorino e la Passerina. Dal punto di vista numerico il Consorzio del Montepulciano raggruppa invece 200 aziende. Come mercati il vino attualmente in Italia riscuote maggiormente successo nel Lazio e Lombardia, mentre in Europa i Paesi più interessati- dicono dall'organismo di tutela - sono Germania, Inghilterra e Nord Europa. Fuori dai confini continentali Stati Uniti, Canada e Giappone. Sotto il profilo del marketing e della promozione è invece stato realizzato dal consorzio della denominazione il progetto "Percorsi d'Abruzzo del vino e della cultura" consistente in un viaggio alla scoperta delle bellezze naturali, artistiche ed enologiche del territorio. Il progetto, sostenuto da un portale web dedicato, può vantare al momento dieci itinerari

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La spesa delle famiglie valdostane è maggiore del 20% di quelle abruzzesi

 La spesa delle famiglie valdostane è il 20 per cento superiore di quelle abruzzesi e la piccola regione alpina si posiziona così al top della classifica nazionale con 503 euro al mese per il solo acquisto di generi alimentari e bevande analcoliche rispetto agli abitanti dell'Abruzzoche con 420 euro al mese fanno segnare il valore più basso lungo la Penisola. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sui consumi delle famiglie nel 2017 che fotografa le abitudini alimentari regionali. ''In Italia la tavola è - sostiene la Coldiretti - una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media ben il 18 per cento delle risorse con un valore medio mensile per famiglia di 457 euro al mese. Tuttavia, dietro il valore nazionale si nascondono - continua la Coldiretti - notevoli differenze a livello regionale con i consumi per alimentari e bevande che nel Mezzogiorno d'Italia assorbono quasi un quarto della spesa complessiva, anche se è il Nord Est dove gli acquisti di cibo sono più alti. La situazione - precisa la Coldiretti - varia tuttavia notevolmente da Nord a Sud nelle diverse regioni, dall'importo minimo di 420 euro al mese in Abruzzo ai 424 della Sicilia, i 431 in Friuli Venezia Giulia, i 434 di Veneto e Umbria, i 442 della Sardegna, i 443 del Molise, i 445 della Liguria, i 447 del Lazio, i 448 della Calabria, i 457 della Puglia e dell'Emilia Romagna, i 460 delle Marche, i 461 della Toscana, i 475 della Lombardia, i 478 del Piemonte, i 479 del Trentino Alto Adige, i 485 della Basilicata, i 488 della Campania e i 503 della "regina" Valle d'Aosta. Il 2017 nel carrello della spesa degli italiani ha visto un prepotente ritorno della dieta mediterranea con l'aumento della spesa per l'olio d'oliva (+11%), frutta e verdura (entrambe con +4%), pane e pasta (+1%) nonché la riscossa della carne dopo anni di costante calo dei consumi. Uno stile di vita che ha consentito agli italiani, secondo l'organizzazione agricola, di conquistare valori record nella longevità con 80,3 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne. In media, precisa infine la Coldiretti - la maggiore percentuale della spesa alimentare è destinata all'acquisto di carne (94 euro), davanti a pane e pasta (76 euro), ortaggi (63 euro), latte, formaggi e uova (58 euro), frutta (43), pesce (39 euro), bevande (22 euro), zucchero e dolci (19 euro), oli e grassi (17 euro), caffè e the (14 euro) e piatti pronti (10 euro)

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Azienda abruzzese ammessa al bando Invitalia,agevolazioni per 2,3 milioni

Tra le aziende ammesse al bando Invitalia per il rilancio delle aree colpite da crisi industriali e di settore c'è anche la Ars Tech Srl, di Colonnella, che grazie alle agevolazioni ottenute, per un importo di 2,38 milioni di euro a valere sulla legge 181/81, potrà ampliare la propria capacità produttiva realizzando nuovi impianti altamente tecnologici per un totale di 3,48 milioni di euro e procedere a 100 nuove assunzioni nel nuovo stabilimento di Controguerra. Un nuovo riconoscimento per l'azienda di Colonnella, la stessa che realizzato i componenti in carbonio con cui l'Oreca è arrivata prima assoluta nella categoria Lmp2 e seconda - solo dietro alle Toyota - nella classifica generale Lmp1 dell'ultima 24 Ore di Le Mans, la famosa gara che si tiene annualmente in Francia, e che da oggi potrà crescere ulteriormente. La Ars Tech (arrivata prima nella graduatoria della Regione Abruzzo per l'area di crisi complessa Val Vibrata- Valle del Tronto-Piceno) si occupa infatti di progettazione, prototipazione e realizzazione di elementi di carrozzeria in fibra di carbonio per il settore automobilistico - sportivo. In particolare le agevolazioni a cui è stata ammessa consentiranno ad Ars Tech di sviluppare completamente l'idea del cliente: dalla progettazione fino alla realizzazione delle attrezzature, passando per l'ingegnerizzazione della fase prototipale fino ad arrivare alla pre-industrializzazione e, se necessario, all'industrializzazione in serie. 

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Rapporto Bankitalia sull’Abruzzo, scontro sui numeri

In Abruzzo nel 2017 l'attivita' economica e' moderatamente cresciuta. Secondo le stime di Prometeia, l'incremento del Pil e' stato di circa l'1 per cento, piu' contenuto rispetto al dato medio nazionale. E' quanto emerge dal Rapporto della Banca d'Italia presentato oggi. Nel 2017 si e' consolidata la crescita del fatturato delle imprese industriali, piu' diffusa tra quelle piu' grandi e maggiormente orientate verso i mercati esteri. Le esportazioni sono ancora significativamente aumentate, consentendo alla regione di consolidare il recupero della quota di commercio mondiale persa nel corso della crisi. Nel terziario il valore aggiunto e' stimato in moderata crescita; gli indicatori congiunturali mostrano un'espansione in particolare nel comparto dei trasporti e nei servizi di alloggio e ristorazione, che hanno beneficiato di un lieve incremento delle presenze turistiche. L'attivita' produttiva ha sostanzialmente ristagnato nell'edilizia, dove si e' registrato un pronunciato calo dei bandi per la realizzazione di opere pubbliche e un rallentamento delle erogazioni di contributi per la ricostruzione post-sisma. La redditivita' delle imprese si e' riportata sui livelli precedenti la crisi; ne ha beneficiato la capacita' di autofinanziamento. Nel 2017 e' proseguita la graduale ripresa dei livelli occupazionali, sospinta dall'espansione registrata nell'industria e nei servizi; il numero di addetti si e' invece ridotto nelle costruzioni e nell'agricoltura. Tra le assunzioni effettuate nell'anno sono aumentate le forme contrattuali a termine.

Il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro ha influito positivamente sulla percezione delle famiglie circa la propria situazione economica, sul loro potere d'acquisto e sui consumi. L'indebitamento delle famiglie, sebbene abbia ripreso a crescere, in particolare nella componente del credito a consumo, continua a collocarsi al di sotto della media nazionale in rapporto al reddito disponibile. Negli ultimi anni e' aumentata la quota della ricchezza delle famiglie abruzzesi detenuta nella forma di attivita' finanziarie. E' proseguito il processo di ridimensionamento della rete territoriale delle banche nella regione. La crescita dei prestiti bancari si e' intensificata sia per i primi cinque gruppi sia per le rimanenti banche. I tassi di interesse bancari si sono ulteriormente ridotti, soprattutto sulle scadenze a breve termine. La qualita' dei prestiti e' ulteriormente migliorata: il tasso di deterioramento del credito e' tornato ai livelli registrati prima della crisi ed e' diminuito lo stock delle partite deteriorate, anche a seguito di significative operazioni di cessione e di stralcio di sofferenze.

L'assessore regionale al Bilancio Silvio Paolucci (Pd), in una nota ha commentato che si è "in presenza di dati positivi, abbiamo risollevato la Regione". "Il quadro che ci consegna il rapporto della Banca d'Italia sull'economia abruzzese nel 2017, presentato oggi a L'Aquila, è positivo. Nella sintesi diffusa in mattinata si legge che 'l'attività economica è moderatamente cresciuta' e che, secondo le stime di Prometeia, 'l'incremento del Pil è stato di circa l'1 per cento'". Il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo ha replicato: "sul rapporto Bankitalia, Paolucci gioisce del nulla, i dati confermano un Abruzzo in controtendenza rispetto alla 'ripresina' nazionale". 

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