I tagli previsti al Fondo Sanitario Nazionale, pari a 485 mln, e quelli al Fondo per le politiche sociali, che interesseranno anche Abruzzo e Molise, gia' tra le regioni italiane piu' tartassate, con l'aliquota media piu' alta anche per le addizionali Irpef regionali e comunali. Sono alcuni dei temi su cui e' stato lanciato l'allarme nel corso del congresso Fnp-Cisl AbruzzoMolise, che si e' svolto oggi all'Hotel Adriatico di Montesilvano. Ad aprire i lavori, presieduti dal segretario generale dell'Unione sindacale interregionale Cisl AbruzzoMolise, e' stata la relazione di Luigi Pietrosinome, a nome della segreteria Fnp-Cisl AbruzzoMolise, mentre le conclusioni sono state affidate al segretario generale aggiunto nazionale, Lorenzo Coli.
Nel corso dei lavori e' stato sottolineato che, ai tagli sul Fondo sanitario nazionale, si aggiuge il taglio sul Fondo per le politiche sociali e la non autosufficienza, che interessa "le persone anziane non autosufficienti, i disabili, i bambini poveri, i cittadini piu' deboli e bisognosi di assistenza e di cure".
Una decisione che il sindacato definisce "grave e inaccettabile, con ripercussioni pesantissime sulle nostre regioni, perche' si rischia lo smantellamento dei servizi sociali pubblici". Proprio per questo la Cisl, insieme a Cgil e Uil, il 29 aprile scendera' in piazza "per il rilancio del welfare sociale e sanitario pubblico e per manifestare contro i tagli". Se il Governo, in sede di Conferenza Stato-Regioni, ha concordato la cancellazione dei tagli e se il sindacato, in tal senso, attende l'approvazione dell'atto formale, la Cisl ribadisce che "le risorse stanziate sono ancora insufficienti per rispondere in mondo adeguato ai bisogni e ai diritti di milioni di cittadini".
"La fase uno dell'intesa sulla previdenza - rileva la Fnp-Cisl - si chiude con luci ed ombre, perche' le nuove norme nella legge di bilancio ne hanno ridotto la capacita' di raggiungere una platea piu' ampia di potenziali destinatari. Resta tuttavia la straordinaria positivita' dell'accordo, un accordo che individua strumenti per una gestione piu' flessibile delle uscite dal lavoro tramite l'Anticipo pensionistico (Ape). L'altra importante novita' riguarda lo sblocco della 'no tax area' e delle detrazioni per i lavoratori dipendenti. Importanti anche gli interventi a favore dei giovani e dello sviluppo della previdenza complementare: dal 2018 le penalizzazioni vengono definitivamente eliminate". L'augurio del sindacato dei pensionati e' che "il Governo, gia' con la legge di bilancio per il 2018, continui sulla strada del confronto, l'unica in grado di elaborare e di realizzare azioni e misure equilibrate in favore dei pensionati e delle giovani generazioni".
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