Incredibile ma vero

Abi, 281 milioni stanziati per la sicurezza delle banche

Oltre 281 milioni di euro stanziati dalle banche italiane nel 2018, per garantire alla clientela filiali ancora più protette e sicure, adottando misure di protezione più moderne ed efficaci e realizzando attività di formazione ai propri dipendenti. Dall'ultimo Rapporto sulle difese anticrimine del settore bancario - redatto da OSSIF- il centro di ricerca dell'Abi sulla sicurezza anticrimine- sulla base delle informazioni fornite da 106 banche, rappresentative del 78% in termini di sportelli emerge un'attenzione costante delle banche nella protezione delle proprie strutture. Basti pensare che, a fine 2018, risultano essere utilizzati mediamente 7,3 sistemi di difesa a protezione delle filiali e 4,6 sistemi di difesa a protezione degli ATM. Secondo lo studio, sintetizzato in un comunicato Abi, la videoregistrazione è il sistema di sicurezza più diffuso (presente nella quasi totalità delle filiali) seguito dai dispositivi di erogazione temporizzata del denaro (92,6%) e dai dispositivi di allarme (88,1%). Per quanto riguarda la protezione degli ATM, sulla base dei dati delle 28.087 apparecchiature censite nel Data-Base Anticrimine di OSSIF, è emerso che i dispositivi di sicurezza maggiormente utilizzati sono i sistemi di allarme connessi ai sensori antiscasso/antintrusione (presenti nell'87,9% degli ATM), la blindatura del mezzo forte (73,1%) e le difese passive volte ad impedire l'asportazione dell'apparecchiatura (63,3%). 

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Parco d’Abruzzo, tre denunciati per ‘safari’ fotografico

Rimedieranno una denuncia i tre giovani sorpresi mentre cercavano di scattare immagini all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A intercettarli durante il "safari" fotografico sono stati i Carabinieri forestali della Stazione Parco di Pescasseroli nel pomeriggio di ferragosto. I militari, su segnalazione di personale del Servizio Scientifico del Parco, intento in attivita' di monitoraggio faunistico, hanno intercettato l'auto dei fotografi mentre scendeva dalla strada della Cicerana, dopo una seduta di caccia fotografica sulle montagne sopra Pescasseroli. I tre giovani, due uomini e una donna, con al seguito attrezzatura tecnica e materiale mimetico per appostamento, hanno ammesso di essersi recati in una zona ricca di piante fruttifere (Ramnus alpinus) frequentata dagli orsi in questo periodo, allo scopo di fare attivita' di fotografia naturalistica. Tutti e tre sono stati condotti in caserma per l'identificazione. Saranno denunciati all'autorita' giudiziaria per violazione della legge quadro sui Parchi nazionali e le Aree protette (la numero 394 del 1991), che prevede l'autorizzazione dell'Ente parco per lo svolgimento di tali attivita', spesso a fini di lucro, che sono potenzialmente dannose per la conservazione di specie che hanno bisogno di un altissimo grado di protezione, perche' a rischio d'estinzione come l'orso bruno marsicano.

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Oltre la metà dei single italiani si impegna in un’attività fisica

Oltre la metà dei single italiani si impegna in un'attività fisica. A metterlo in evidenza è un'analisi di SpeedDate.it, il portale che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare gente nuova e molti nuovi potenziali partner, che ha realizzato un sondaggio coinvolgendo 2 mila uomini e donne single di età compresa tra i 18 e i 48 anni. E ad essere 'presi' della 'sindrome dello sportivo' -così come è stata definita a livello internazionale questa tendenza- sono anche 5 milioni di single. Più della metà dei 9 milioni di persone che in Italia vivono da sole o che comunque -pur condividendo l'appartamento- sono single, secondo quanto emerge dalla più recente una proiezione realizzata da SpeedDate.it basandosi sull'ultimo censimento Istat della popolazione e delle famiglie. ''Lo sport ha la capacità di svolgere una funzione catartica per i single'' commenta Roberto Sberna, direttore generale di SpeedDate.it, sintetizzando i risultati della ricerca.

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In Germania le banche chiedono ai clienti tassi negativi

Sempre piu' banche e casse di risparmio in Germania chiedono soldi ai loro clienti per i depositi bancari. Per via dei tassi negativi i clienti che hanno conti in banca devono pagare interessi invece di riceverne, come dimostra un sondaggiodel portale di confronto-prezzi biallo.de citato da Sueddeutsche Zeitung. I piu' colpiti sarebbero i depositi superiori ai 100.000 euro di aziende o di privati cittadini. Nel sondaggio sono stati consultati 1200 istituti di credito. Dei circa 160 intervistati, 107 banche e casse di risparmio hanno dichiarato di aver calcolato tassi di interesse negativi. Bild in prima pagina riporta invece il caso della Cassa di risparmio di Amburgo che ha annunciato la fine di 16.000 contratti stipulati tra il 1993 e il 2005 con premi garantiti dopo 15 anni. Entro settembre questi piani di risparmio saranno sciolti per l'eccessiva onerosita' dei termini, date le nuove condizioni dei tassi di interesse. 

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Magliette e cover del cellulare promosse dal figlio di Riina

Magliette e cover del cellulare firmate Riina. Il figlio del boss mafioso di Corleone rilancia il brand con il nome di famiglia. E' l'ultimo business del terzogenito del capomafia che, dopo la scarcerazione a maggio, ha avviato una nuova attività. Prima, come racconta oggi Repubblica, ha lanciato una t-shirt che raffigura il suo volto accanto a un leone, poi una cover per il telefonino. Pezzi unici, autografati 'Salvo Riina'. La sua nuova vita social riparte da 'eBay'.Su Facebook il rampollo di Riina dice che si tratta di "aste benefiche" per sostenere la fattoria 'Vita Felice' di Casalbordino. La prima asta benefica, quella della 'T-shirt Salvo Riina' ha avuto un discreto successo. A giugno se la sono contesa una ventina di persone e alla fine è stata pagata 107 euro

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Emerge dal lago di Bomba auto rubata in Molise

Un fuoristrada rubato una ventina di giorni fa a Montaquila e' stato ritrovato immerso nel lago di Bomba, nel territorio del Comune di Pietraferrazzana. I Carabinieri della compagnia di Atessa indagano per accertare se l'auto, una Nissan Terrano 2, sia stata utilizzata per commettere furti o rapine. A scoprire la capote del mezzo che fuoriusciva dal livello del lago, le cui acque si erano abbassate in questi giorni, sono stati dei pescatori. Sul posto sono giunti anche i Vigili del fuoco di Casoli e del gruppo sommozzatori di Roseto degli Abruzzi. Con l'ausilio di un trattore privato il fuoristrada e' stato tirato a riva. Dai primi riscontri e' stato accertato che per disfarsi del mezzo i ladri l'hanno posizionato in retromarcia con il motore acceso e con un bastone premuto sull'acceleratore, finche' non e' entrato in acqua e si e' totalmente inabissato

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Valle Castellana, referendum per passare alle Marche

Il Consiglio Comunale a Valle Castellana ha approvato, con i voti dell'intera maggioranza e del consigliere di opposizione Vincenzo Esposito (erano assenti, all'assise pubblica, gli altri due consiglieri di minoranza Enea Giovannini e Costanza Giorgi) l'avvio della procedura per indire il referendum ai sensi dell'art. 132, comma 2, della Costituzione e della legge n. 352/1970, recante il quesito "Volete che il territorio del Comune di Valle Castellana sia separato dalla Regione Abruzzo per entrare a far parte integrante della Regione Marche?" richiesta dai consiglieri ai sensi dell'art. 63 dello Statuto Comunale. Ora un'apposita Commissione formata dal Segretario Comunale e da due consiglieri di maggioranza e uno di minoranza esaminera' tutte le carte inerenti la procedura per indire il referendum per il passaggio di Valle Castellana alle Marche e alla Provincia di Ascoli Piceno e valutera' la congruita' giuridica della proposta in oggetto. Quando l'intero procedimento sara' ultimato verra' depositata alla Corte di Cassazione a Roma la deliberazione del Consiglio Comunale per l'indizione del referendum dal consulente del "Comitato per il Referendum Valle Castellana nelle Marche", avvocato Achille Bonfiglio, e dal suo delegato supplente, avvocato Giovanni Culla. Se l'intero iter procedera' come da legge il referendum potrebbe tenersi gia' entro la fine del 2019

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A Sulmona sei cavalli al pascolo per pulire il parco dalle erbacce

Il comune di Sulmona si affida ai vecchi metodi per ripulire il Parco Fluviale "Augusto Daolio". Sei cavalli sono all'opera per liberare il polmone verde della citta' dalle erbacce. Il parco e' attualmente chiuso proprio perche' inagibile e pericoloso a causa di un paio d'alberi caduti nei mesi per il maltempo e per l'erba troppo alta. L'idea di impiegare cavalli e prossimamente anche un gregge di pecore per sfoltire le erbacce e' stata lanciata nei giorni scorsi dall'assessore ai Lavori pubblici, Mauro Tirimacco e subito messa in atto. "Ho constatato sul campo che e' stata di sicuro una buona idea - ha commentato Tirimacco - qualcuno avra' avuto anche da obiettare ma l'idea funziona: il Comune ripulisce l'area senza spendere un euro e i cavalli hanno erba fresca a volonta' di cui sfamarsi". I quadrupedi sono stati messi a disposizione da un allevatore peligno soddisfatto

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Condannato per le accuse calunniose

Due anni di reclusione, pena sospesa e 2.000 euro di risarcimento dei danni alla parte civile. A decidere la condanna è stato il giudice del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino, che ha comminato la pena a un 26enne di Chieti. Quest'ultimo era finito sotto processo per calunnia a danni di un trentenne, pure di Chieti, che aveva accusato di avergli venduto sostanze stupefacenti. La vicenda e' nata nell'ambito un'operazione antidroga condotta dai carabinieri che avevano arrestato il giovane trovandolo in possesso di marijuana e di un bilancino di precisione. E il ragazzo aveva indicato nel trentenne, finito a sua volta sotto inchiesta per spaccio di stupefacenti, la persona dalla quale aveva acquistato la droga. Il procedimento a carico del trentenne, pero', si e' concluso davanti al Gip con sentenza di non luogo a procedere per non aver commesso il fatto. Di qui la denuncia querela per calunnia e il processo conclusosi con la condanna.

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Minorenne fermato su uno scooter rubato dopo un inseguimento

Alla guida di uno scooter, percorre una pista ciclabile e, fermato dalla Polizia municipale, si da' alla fuga e ne scaturisce un inseguimento che si conclude quando imbocca una strada senza uscita; a quel punto i vigili urbani appurano che il mezzo risulta rubato e lui viene denunciato per ricettazione. Nei guai, a Montesilvano, e' finito un 15enne del posto, che e' stato denunciato per ricettazione. Il giovane viaggiava sulla moto con un amico di 17 anni. Nei confronti del minore sono scattate anche sanzioni amministrative per una serie di illeciti, tra cui la mancata copertura assicurativa e violazioni al codice della strada.

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