Fiato corto, disturbi gastrointestinali, patologie cardiache croniche, malattie urinarie. Sono solo alcuni dei problemi direttamente causati dalla depressione grave. Chi ne soffre ha infatti un rischio dal 12 al 32% più elevato di andare incontro a 22 patologie diverse, come ha dimostrato un recente studio australiano pubblicato su 'Molecular Psychiatry', in cui sono stati analizzati i dati genetici di oltre 330mila persone. La depressione, insomma, non è semplicemente associata a queste patologie ma una causa diretta. Lo sottolineano gli esperti della Società italiana di Psichiatria - in conferenza stampa a Roma, nella nuova sede a Santa Maria della Pietà - in vista della Giornata mondiale della Salute mentale del 10 ottobre, che chiedono maggiore attenzione e risorse per i Servizi di salute mentale per andare incontro alle necessità dei quasi 3 milioni di italiani con disturbi depressivo. Persone che corrono pericoli gravi: tra il 40 e il 70% ha pensieri suicidari. E il 10-15% dei gesti estremi si verifica proprio in chi soffre di depressione. Eppure, ricordano gli psichiatri, oggi per questo settore si spende appena il 3,5% della spesa sanitaria complessiva, a fronte di una necessità stimata in almeno il 5% e un investimento dell'8-15% negli altri Paesi del G7. "La depressione purtroppo è in continua crescita: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'incidenza è aumentata quasi del 20% in dieci anni", spiega Massimo Di Giannantonio, presidente eletto della Società italiana di Psichiatria e docente di Psichiatria presso l'Università degli Studi G. D'Annunzio di Chieti
Leggi Tutto »A piedi in autostrada con un chilo di droga
Durante un controllo sull'autostrada A/24, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di L'Aquila Ovest, ha proceduto al controllo di una persona appiedata al chilometro 28, ricadente nel territorio del Comune di Vicovaro. Alla vista della pattuglia un 31enne di nazionalità marocchina, ha provarto a disfarsi di un sacchetto di plastica lanciandolo nella scarpata adiacente l'autostrada. Il tutto non è sfuggito però al personale operante che ha bloccato il giovane e recuperato il sacchetto di plastica, all'interno del quale sono stati rinvenuti 10 panetti di sostanza stupefacente, per un peso complessivo di circa un chilogrammo, successivamente rivelatasi essere del tipo hashish. Accompagnato negli uffici della Sottosezione Polizia Stradale di L'AquilaOvest, per ulteriori accertamenti, al termine dell'attività d'indagine l'uomo è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Contestualmente è stata effettuata anche la perquisizione domiciliare.
Leggi Tutto »Sorpresi a fumare in ospedale a Pescara
Sorpresi a fumare all'interno dell'ospedale di Pescara, sono stati multati dai Carabinieri del Nas del capoluogo adriatico. Protagonisti due visitatori che sono stati colti sul fatto, non distanti da alcuni ambulatori, dai militari per la tutela della salute. Dovranno pagare una multa di 55 euro. I Carabinieri del Nas inoltre hanno contestato la violazione per mancata esposizione del cartello "divieto di fumare" nei locali di uno studio odontoiatrico. Tutti sono stati segnalati all'autorita' amministrativa competente.
Leggi Tutto »Facebook compra una start up che studia il controllo del device con la mente
Facebook ha comprato e ingloberà nei propri laboratori di ricerca Reality Labs la start up Ctrl-labs, che sta studiando un sistema per permettere ai computer e ai dispositivi mobili di interagire direttamente con il pensiero. Lo annuncia Andrew Bosworh, vicepresidente di Facebook, in un post sul social network. "La vision di questo lavoro - spiega Bosworh - è un braccialetto che consente alle persone di controllare i propri dispositivi come una naturale estensione dei movimenti".
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Entra in carcere con la droga nascosta nei calzini
Era in visita al supercarcere di Lanciano e gli hanno trovato droga nascosta nelle scarpe e calzini. Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di hashish agli arresti domiciliari e' finito un giovane di Roma, di 20 anni. Il provvedimento cautelare e' stato convalidato dal gip di Lanciano Massimo Canosa. Quasi nove grammi di stupefacenti sono stati scoperti nel reparto colloqui. La droga era destinata a un amico recluso nel reparto di media sicurezza.
Leggi Tutto »Social network, un ragazzo su 3 possiede un account falso
Un ragazzo su 3, sul proprio social di riferimento, possiede un account falso: sono circa il 28% quelli che dichiarano di averne 1 oltre a quello "ufficiale", mentre il 5% e' presente ma solo con un fake. Lo dice una ricerca di Skuola.net per "Una Vita da Social", la piu' importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori. Campagna itinerante con un truck allestito con un'aula didattica multimediale condotta in collaborazione con il Miur e che riparte oggi dall'Istituto Comprensivo 'Mariele Ventre' di L'Aquila in concomitanza della cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico 2019-2020 che si e' svolta alla presenza del presidente della Repubblica, del ministro dell'Istruzione e del Capo della Polizia. Ci saranno incontri con studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma al tempo stesso esplicito e adatto a tutte le fasce di eta'. E dalla ricerca relativa ai social emergono anche altri fattori interessanti che spesso i Millennials e la Gen Z tengono ben segreti. Come appunto l'avere un account falso. Ma perche' questa identita' anonima? Emerge che principalmente e' per conoscere gente nuova senza esporsi troppo online (26%), oppure per controllare i propri amici senza che loro lo sappiano (21%) nonche' per controllare tutti quelli da cui sono stati bloccati (20%). Non manca chi ricorre ai fake per controllare il proprio partner (10%) o chi cerca di sfuggire dal controllo dei propri genitori (il 4%).
Leggi Tutto »Un ecografo per trovare la vena ‘giusta’
Trovare subito la vena 'giusta' sul braccio senza procedere con ripetuti tentativi che provocano danni e sofferenza al paziente. All'ospedale di Avezzano, da lunedi' prossimo, la direzione Asl, con a capo la manager facente funzione, Simonetta Santini, aprira' un ambulatorio dedicato a quelli che in linguaggio tecnico si chiamano 'gli accessi venosi periferici'. Un nuovo importante servizio perche' agevolera' le modalita' di applicazione dei cateteri utilizzati per somministrare le terapie per le diverse malattie. In sostanza, grazie a un ecografo, l'operatore sanitario sara' in grado di individuare immediatamente sul braccio la vena piu' appropriata e collegarvi il catetere che sara' cosi' fissato in modo saldo (senza ricorrere a punti di sutura) per periodi piu' o meno lunghi, a seconda delle necessita' e del tipo di cura. L'applicazione ecoguidata del catetere sara' molto utile soprattutto per i pazienti che hanno un apparato venoso fragile a causa di caratteristiche anatomiche soggettive. Sara' anche utile per chi si e' sottoposto a terapie endovenose per lunghi periodi. L'ambulatorio, che fa capo al medico della chirurgia vascolare Gennaro Bafile, situato al secondo piano dell'ospedale, nello spazio condiviso con la senologia, si avvarra' delle infermiere Anastasia Fusco e Gabriella Celi. La nuova attivita', almeno in questa fase iniziale, funzionera' due giorni a settimana, il lunedi' e il giovedi' dalle ore 9 alle 13.00. L'ambulatorio, il cui ambito operativo e' riconducibile al dipartimento di chirurgia, diretto da Walter Di Bastiano, servira' sia ai ricoverati sia agli esterni. Nel primo caso sara' a disposizione di tutti i degenti, presenti nei diversi reparti, che hanno bisogno di sottoporsi a terapie durante la permanenza in ospedale (cure a lungo termine). Le prestazioni esterne (per le quali occorre la prenotazione al Cup) riguarderanno invece le persone che sono in trattamento Adi (assistenza domiciliare) o anziani e malati oncologici che devono seguire, al di fuori dell'ospedale, terapie di lungo termine che durano mesi.
Leggi Tutto »Abi, 281 milioni stanziati per la sicurezza delle banche
Oltre 281 milioni di euro stanziati dalle banche italiane nel 2018, per garantire alla clientela filiali ancora più protette e sicure, adottando misure di protezione più moderne ed efficaci e realizzando attività di formazione ai propri dipendenti. Dall'ultimo Rapporto sulle difese anticrimine del settore bancario - redatto da OSSIF- il centro di ricerca dell'Abi sulla sicurezza anticrimine- sulla base delle informazioni fornite da 106 banche, rappresentative del 78% in termini di sportelli emerge un'attenzione costante delle banche nella protezione delle proprie strutture. Basti pensare che, a fine 2018, risultano essere utilizzati mediamente 7,3 sistemi di difesa a protezione delle filiali e 4,6 sistemi di difesa a protezione degli ATM. Secondo lo studio, sintetizzato in un comunicato Abi, la videoregistrazione è il sistema di sicurezza più diffuso (presente nella quasi totalità delle filiali) seguito dai dispositivi di erogazione temporizzata del denaro (92,6%) e dai dispositivi di allarme (88,1%). Per quanto riguarda la protezione degli ATM, sulla base dei dati delle 28.087 apparecchiature censite nel Data-Base Anticrimine di OSSIF, è emerso che i dispositivi di sicurezza maggiormente utilizzati sono i sistemi di allarme connessi ai sensori antiscasso/antintrusione (presenti nell'87,9% degli ATM), la blindatura del mezzo forte (73,1%) e le difese passive volte ad impedire l'asportazione dell'apparecchiatura (63,3%).
Leggi Tutto »Parco d’Abruzzo, tre denunciati per ‘safari’ fotografico
Rimedieranno una denuncia i tre giovani sorpresi mentre cercavano di scattare immagini all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A intercettarli durante il "safari" fotografico sono stati i Carabinieri forestali della Stazione Parco di Pescasseroli nel pomeriggio di ferragosto. I militari, su segnalazione di personale del Servizio Scientifico del Parco, intento in attivita' di monitoraggio faunistico, hanno intercettato l'auto dei fotografi mentre scendeva dalla strada della Cicerana, dopo una seduta di caccia fotografica sulle montagne sopra Pescasseroli. I tre giovani, due uomini e una donna, con al seguito attrezzatura tecnica e materiale mimetico per appostamento, hanno ammesso di essersi recati in una zona ricca di piante fruttifere (Ramnus alpinus) frequentata dagli orsi in questo periodo, allo scopo di fare attivita' di fotografia naturalistica. Tutti e tre sono stati condotti in caserma per l'identificazione. Saranno denunciati all'autorita' giudiziaria per violazione della legge quadro sui Parchi nazionali e le Aree protette (la numero 394 del 1991), che prevede l'autorizzazione dell'Ente parco per lo svolgimento di tali attivita', spesso a fini di lucro, che sono potenzialmente dannose per la conservazione di specie che hanno bisogno di un altissimo grado di protezione, perche' a rischio d'estinzione come l'orso bruno marsicano.
Leggi Tutto »Oltre la metà dei single italiani si impegna in un’attività fisica
Oltre la metà dei single italiani si impegna in un'attività fisica. A metterlo in evidenza è un'analisi di SpeedDate.it, il portale che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare gente nuova e molti nuovi potenziali partner, che ha realizzato un sondaggio coinvolgendo 2 mila uomini e donne single di età compresa tra i 18 e i 48 anni. E ad essere 'presi' della 'sindrome dello sportivo' -così come è stata definita a livello internazionale questa tendenza- sono anche 5 milioni di single. Più della metà dei 9 milioni di persone che in Italia vivono da sole o che comunque -pur condividendo l'appartamento- sono single, secondo quanto emerge dalla più recente una proiezione realizzata da SpeedDate.it basandosi sull'ultimo censimento Istat della popolazione e delle famiglie. ''Lo sport ha la capacità di svolgere una funzione catartica per i single'' commenta Roberto Sberna, direttore generale di SpeedDate.it, sintetizzando i risultati della ricerca.
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