Primo Piano

Giunta regionale, Bellachioma (Lega): sceglieremo assessori per competenza

"Gli assessori della Lega non saranno assessori di preferenza ma di competenza. Nell'attribuzione delle deleghe si terrà conto in via prioritaria del consenso e dei volti ma del curriculum professionale e politico: in tal senso, il nostro leader ha sulla scrivania i profili di tutti e dieci i consiglieri regionali eletti in Abruzzo". Così il deputato e segretario abruzzese leghista, Giuseppe Bellachioma che rivela di aver sentito al telefono stamani il leader nazionale e vice premier concordando "i criteri di scelta degli assessori e il fatto che sulle decisioni interverrà direttamente Matteo".

Bellachioma, in accordo con il suo leader, nei giorni scorsi ha presentato una richiesta, "ufficiale e inamovibile", di quattro assessori, tra cui la vice presidenza della Giunta, e la presidenza del Consiglio regionale, "per rispetto della volontà e la dignità dei 160mila abruzzesi che ci hanno votato", con il 27,5 per cento e dieci consiglieri eletti. La proposta è stata presentata una settimana fa nel corso dell'unica riunione dei partiti di maggioranza, oltre a Fdi (6,5 per cento e due consiglieri), che ha espresso il prescindente, Marco Marsilio, Forza Italia (9.07 per cento e tre consiglieri) e la civica Azione Politica (3,47 per cento e un consigliere). All'istanza, i meloniani hanno risposto con un assetto con 3 assessori per la Lega, e uno a ciascuno per loro, Fi e Ap, con il sottosegretario alla presidenza della Giunta, una sorta di assessore aggiunto, ancora a Fdi. Nel pomeriggio a Roma, Bellachioma incontrerà il presidente Marsilio per cercare una soluzione, considerando che Bellachioma ha escluso "concessioni della Lega". "Fatta salva la nostra richiesta rispetto agli equilibri di forza espressi dagli abruzzesi con il grande risultato della Lega - spiega ancora Bellachioma - ci sono delle variabili che potrebbero far quadrare il cerchio, ne parlerò con Marsilio". In riferimento alla scelta degli assessori, Bellachioma sottolinea "che è ovvio che se il consenso combacia con le competenze professionali e politiche, il quadro è ancora migliore, ma i criteri assoluti sono le competenze"

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Pignoli lascia la ‘Lista Teodoro per Pescara’

 Il consigliere comunale di Pescara Massimiliano Pignoli lascia la 'Lista Teodoro per Pescara', con cui si era candidato ed era stato eletto nel 2014, per aderire al Gruppo Misto, approdando così sui banchi dell'opposizione. "Non lascio in polemica la Lista Teodoro di cui sono onorato di aver fatto parte" precisa il consigliere che a Gianni Teodoro, attuale assessore della Giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Marco Alessandrini, e a Piernicola Teodoro, consigliere comunale, indirizza "il più sincero ringraziamento per il lavoro portato avanti non solo in questa legislatura che volge al termine, ma da undici anni". "Ho maturato questa decisione - spiega Pignoli - perché deluso dal comportamento politico, e soprattutto umano, del centrosinistra per la mia vicenda politica e personale, che mi ha visto giudicato da questa maggioranza e dal suo sindaco prima che da un tribunale". Pignoli è imputato in un processo per presunto voto di scambio. "Ribadisco il mio impegno per Pescara lavorando da oggi sui banchi dell'opposizione" conclude

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Partite Iva, a Pescara nel 2018 aumento del 6,63%

Nel corso del 2018 sono state 512.756 le aperture di nuove partite Iva in Italia, sostanzialmente in linea con il dato del precedente anno (-0,50%) con un andamento variegato nelle diverse province italiane: a Mantova c'è stato l'incremento maggiore di richieste di nuove partite +13,84% (3.365) seguita da Benevento, +8,01%(3.061) e Pescara, +6,63% (3.537, mentre il calo più forte si è registrato nell'ordine a Trapani 3.646 (-10,31%), L'Aquila 2.591 (-10,41%) e Macerata 2.786 (-12,77%). "Analizzando la ripartizione territoriale emerge chiaramente il divario tra le diverse realtà del Paese - ha detto Arvedo Marinelli Presidente Nazionale dell'Ancot - e circa il 43% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,1% al Centro e il 34,6% al Sud ed Isole". "Il confronto tra il 2018 e il 2017 mette in evidenzia - ha detto Celestino Bottoni vice presidente nazionale- che i maggiori incrementi di avviamenti si sono registrati in Lombardia (+2,1%), in provincia di Bolzano (+2%) e in Calabria (+1,8%). Le flessioni più significative riguardano, invece, la Basilicata (-6,8%), l'Umbria (-6,7%) e le Marche (-6,6%)". "Sono aumentati nel corso del 2018 - ha detto Annamaria Longo Segretario Nazionale dell'Ancot - coloro che hanno aderito al regime forfetario, anziché al regime fiscale ordinario e l'incremento è stato pari al 6% in confronto al 2017. Tali adesioni rappresentano il 38,1% del totale delle nuove aperture di partita Iva".

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Sanità, scontro Febbo – Paolucci sui bilanci

Scontro al calor bianco sui bilanci della sanità regionale tra il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo e l'ex assessore alla sanità del Partito Democratico, Silvio Paolucci. "Una valanga di debiti delle Asl abruzzesi, stimabili in circa 200 milioni di euro, certifica il fallimento di Paolucci e l'incapacità del precedente Governo regionale". Lo dichiara il consigliere regionale Mauro Febbo (Forza Italia) che ha tracciato il punto sui bilanci Asl e ha parlato di una situazione "grave non solo dal punto di vista finanziario, perché significa che tutto ciò che volevamo chiedere in deroga al decreto Lorenzin non lo possiamo più chiedere a causa dei conti non in ordine". "Pensavamo che per l'annualità 2016 la perdita di gestione delle Asl, pari a 38 milioni di euro circa, fosse coperta dalle risorse della Gestione Sanitaria Accentrata (Gsa), come anche i 40 milioni di euro dell'annualità 2017 - ha detto Febbo nel corso di una conferenza stampa a Pescara - Invece, dal verbale del Tavolo di Monitoraggio emerge chiaramente come per l'annualità 2016 tale copertura non 'può essere assentita' ed i rappresentanti dei Ministeri della Salute e dell'Economia e delle Finanze, su delega di Tavolo e Comitato, segnalano la gravità di tale circostanza".

"La giustizia contabile - ha aggiunto - oggi certifica come con i bilanci 2016 delle quattro Asl peggiorano e si aggravano pesantemente le loro perdite che ammontano a meno 38 milioni circa, come rilevato dal Tavolo di Monitoraggio di aprile 2018, a meno 60 milioni con un aggravio in negativo di ulteriori 21 milioni di euro". "Purtroppo - prosegue il consigliere - non finiscono qui le perdite della sanità. A questi dati allarmanti e catastrofici bisogna aggiungere la somma relativa alla causa civile promossa dall'Azienda Sanitaria Locale Lanciano-Vasto-Chieti contro il fallimento della Casa di Cura Villa Pini D'Abruzzo dove i ctu riconoscono alla stessa un credito di oltre 42 milioni di euro che oggi sono a sentenza. Quindi, solo per il 2016 il default schizza a più di 60 milioni di euro e a questo bisogna aggiunge il saldo negativo dei bilancio 2017 (44 milioni) e 2018 (che si assesterebbe tra i 44 e 54 milioni di euro) fino ad arrivare ad un buco di oltre 200 milioni di euro".

La replica di Silvio Paolucci

“Le dichiarazioni di Febbo sono oltremodo fuorvianti. Il suo intento è occuparsi solo delle poltrone. Gli suggerisco di studiare un po’ come funziona il bilancio complessivo del SSR”. Il capogruppo del Pd e assessore alla Sanità uscente, Silvio Paolucci replica alle dichiarazioni del collega Mauro Febbo in merito ai bilanci delle Asl regionali sui quali “non c’è neanche un problema e il motivo è molto semplice: il risultato della Sanità (tecnicamente “999”) è dato da 5 somme ovvero i risultati delle 4 Asl ai quali si aggiunge il valore di bilancio della sanità regionale che viene indicato con l’acronimo GSA”. “Questo valore  - sottolinea Paolucci - nel 2016 è stato di -35 milioni, in linea con quanto approvato dal Consiglio dei Ministri che aveva previsto un dato massimo pari a -37 milioni. L’aspetto fondamentale è che proprio questo valore, valutato con i risultati ottenuti nel 2017 (-25 milioni) e nel 2018 (+2 milioni), è alla base dell’uscita dal commissariamento in quanto previsto dal Piano di Riqualificazione 2016/2018 alla base della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 settembre 2016. Quindi è del tutto fuorviante analizzare i valori presi singolarmente visto che per una valutazione attendibile delle politiche sanitarie regionali è necessario considerare il totale delle 5 sommatorie annuali”. “Se fossero vere le sue parole – aggiunge ancora Paolucci - saremmo da tempo in una procedura di commissariamento mentre proprio nel mese di settembre del 2016 ne uscivamo. Se va cercando scuse per portare avanti un attacco volgare e senza precedenti ai manager delle Asl, perché ha l’ansia non di occuparsi della programmazione sanitaria ma della gestione delle risorse della Sanità, gli consiglio di stare a quanto prevede la norma: si occupi della programmazione. Più che di occuparsi di manager e poltrone – rimarca il capogruppo del Pd – il centrodestra dovrebbe interessarsi dei pazienti ma è evidente che questo è un tentativo di mettere le mani avanti perché non hanno nessuna intenzione di mantenere le promesse di campagna elettorale; hanno in pratica già deciso di chiudere pronti soccorso e punto nascita senza neanche interloquire con governo. Inoltre, ricordo a Febbo che noi nel 2014 ci ritrovammo per anni i manager in carica senza aver portato avanti una politica di mistificazione né di aggressione ai direttori generali nominati da lui che restarono in carica per altri 12/24 mesi senza che nessuno gridasse allo scandalo"

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Regione Abruzzo, passaggio di consegne Lolli – Marsilio

Passaggio di consegne all'Aquila tra il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli (Pd), e il neo eletto presidente, Marco Marsilio (FdI): una cerimonia di insediamento con il passaggio del testimone rappresentato da una targa d'argento dove sono incisi tutti i nomi dei presidenti della Regione Abruzzo dal 1970 ad oggi. Nello scorso agosto Lolli era subentrato all'ex governatore, Luciano D'Alfonso - eletto nel 2014 - dopo le dimissioni di quest'ultimo perché incompatibile con la nomina a senatore.

"Se mi posso permettere di dare un consiglio - ha esordito Lolli - è di non fare l'errore che i vari problemi quotidiani assorbano l'intera giornata e non lascino il tempo per dedicare più attenzione a guardare in prospettiva. Questa è una Regione che dal punto di vista del proprio apparato industriale, con tutti i limiti, e dal punto di vista della sua struttura agricola sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda la trasformazione, è a tutti gli effetti una Regione paragonabile a una del Centro Nord. Ma dal punto di vista delle infrastrutture, dal punto di vista dei servizi e da quello della pubblica amministrazione è una Regione meridionale". Marsilio, nel ringraziare Lolli, ha spiegato di sentire "tutto il peso della responsabilità". "E' con molta emozione - ha dichiarato - che in questo momento assumo l'incarico di presidente della Regione Abruzzo. Condivido anche l'analisi che ha fatto Giovanni Lolli: non a caso tutto il programma elettorale della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni ha puntato molto sul tema delle infrastrutture. Siamo tutti consapevoli, mi fa piacere che lo siamo in maniera trasversale, che questa regione potrebbe essere in grado di moltiplicare la propria capacità di produzione, di ricchezza di posti di lavoro e di benessere dei propri cittadini se riuscissimo a risolvere alcune importanti vertenze che non si risolvono soltanto lavorando duramente in Abruzzo, ma anche fuori Abruzzo: è sui tavoli nazionali ed europei che le scelte strategiche si fanno e si individuano le risorse necessarie". "Io mi metterò al servizio di questo progetto con dedizione - ha aggiunto - e chiedo di essere aiutato per portare avanti questo lavoro e chiedo anche alle opposizioni di lavorare nell'interesse della regione per sfidarci insieme sulla qualità delle proposte e non per bloccare, ma per suggerire e proporre sulle cose che ci accomunano e che soprattutto sentiamo utili per la nostra regione. Questo è lo spirito con il quale assumo questo incarico. Spero di avere la forza e di conservare sempre la serenità e la lucidità nonostante immagino, come mi è stato detto dal mio predecessore, la giornata sarà sempre piena di carte, faldoni e dossier che piovono sul tavolo". 

"Non mi sono dato un tempo sulla formazione della Giunta, ma sicuramente prima riusciamo a trovare la sintesi giusta meglio è. Le trattative non le commento. A me compete farla. Continuerò a parlare con tutti i partiti e le liste e credo che troveremo un giusto equilibrio". Lo ha detto il neopresidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio subito dopo il passaggio di consegne a L'Aquila con il presidente vicario uscente Giovanni Lolli alla domanda dei giornalisti sulla formazione della nuova giunta regionale e sulle richieste avanzate da Forza Italia per tramite del suo coordinatore Nazario Pagano che ha lasciato il primo tavolo cui partecipavano Lega, Fratelli d'Italia e Azione Politica. "Prima riusciamo a trovare la sintesi giusta meglio è perché l'esigenza di cominciare a lavorare dando le deleghe e mettendo gli assessori nella condizione di prendere possesso dei loro uffici e naturalmente è auspicabile".

 "Intendo porre con forza il tema dell'Abruzzo a Roma. La presenza importante dei leader nazionali, dei ministri e dei sottosegretari in questa campagna elettorale mi incoraggia per affrontare i temi prioritari visto che hanno visto con i loro occhi quali sono i problemi e che sono venuti qui per prendere degli impegni. Io lavorero' perche' vengano onorati". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che oggi ha ricevuto il passaggio delle deleghe dal presidente vicario uscente Giovanni Lolli, sul ruolo che intende avere ai tavoli romani da cui, in qualita' di senatore, proviene.

"Infrastrutture, lavoro, ma anche altri temi sono prioritari in Abruzzo. Lo e' ad esempio quello del riordino della rete sanitaria su cui il Tavolo di Monitoraggio del ministero ci ha fatto osservazioni molto pesanti: dovremmo aprire una vertenza con il ministero della Salute per ottenere le risposte che servono ai nostri territori". Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, dopo il passaggio di consegne dal presidente vicario uscente Giovanni Lolli. Marsilio ha fatto riferimento al documento presentato la settimana scorsa dai consiglieri regionali di FI Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri "che ha bocciato la nostra rete ospedaliera che ora, con il nuovo Governo regionale - hanno detto - dovremmo rifare noi da capo".

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Regione: Marsilio proclamato presidente

La Corte d'Appello dell'Aquila ha proclamato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio (FdI) e i 30 consiglieri eletti con il voto del 10 febbraio scorso. Appena terminato l'esame dei verbali trasmessi dai tribunali, i funzionari si sono recati a comunicare le proclamazioni negli uffici competenti di Palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale. Il Consiglio è composto da 31 consiglieri, 18 della maggioranza di centrodestra, 13 delle minoranze: Marco Marsilio, candidato del centrodestra, proclamato presidente della Regione; il candidato presidente del centrosinistra Giovanni Legnini e 29 consiglieri tra cui Sara Marcozzi, candidata del M5s alla presidenza, giunta terza ed eletta come candidata nella lista provinciale di Chieti. La maggioranza di centrodestra è composta da: 10 Lega, 3 Forza Italia, 2 Fratelli d'Italia, 1 Azione politica, 1 Udc-Dc-Idea.
Alle minoranze spettano 13 seggi: 7 M5S e 5 centrosinistra di cui 3 Pd, uno 'Legnini presidente', uno 'Abruzzo in Comune-Regione Facile'.
In dettaglio i numeri  del nuovo Emiciclo:

La maggioranza, capeggiata da Marsilio, è così composta. Lega: Nicola Campitelli (8.160 voti), architetto, ex assessore provinciale e coordinatore nella provincia di Chieti della Lega; Manuele Marcovecchio (4.305), sindaco di Cupello; Sabrina Bocchino (3.777), imprenditrice ed ex consigliere comunale di Vasto; Emanuele Imprudente (8.794), assessore comunale dell'Aquila; Simone Angelosante (3.972), reumatologo e sindaco di Ovindoli; Vincenzo D'Incecco (6.681), consigliere comunale a Pescara; Nicoletta Verì (4.934), ex assessore regionale nella giunta Chiodi; Pietro Quaresimale (8.838), ex sindaco di Campli; Emiliano Di Matteo (8.477), ex sindaco di Ancarano; Antonio Di Gianvittorio (6.188), vicesindaco di Notaresco. Forza Italia: Mauro Febbo (5.553), consigliere uscente; Lorenzo Sospiri (6.012), capogruppo uscente; Umberto D'Annuntiis (5.569), sindaco di Corropoli. Fratelli d’Italia: Guido Quintino Liris (6.168), vicesindaco dell'Aquila e Guerino Testa (2.743), ex presidente della Provincia di Pescara. Udc-Dc-Idea: Marianna Scoccia (5.257), sindaco di Prezza.  Azione Politica: Roberto Santangelo (2.645), consigliere comunale all'Aquila. La minoranza. La componente del centrosinistra, capeggiata da Legnini, è la seguente. Pd: Silvio Paolucci (6.349), assessore uscente; Antonio Blasioli (3.763), vicesindaco di Pescara, e Dino Pepe (5.413), assessore uscente. Lista Legnini Presidente: Americo (Chicco) Di Benedetto (4.041), consigliere di minoranza all'Aquila; Abruzzo in Comune-Regione Facile: Sandro Mariani (4.109), ex consigliere regionale e capogruppo del Pd. La minoranza è completata dai 5 Stelle: Sara Marcozzi (6.535), candidata presidente rientrata grazie alla candidatura anche nella lista di Chieti; Pietro Smargiassi (3.325) consigliere regionale uscente di Vasto; Francesco Taglieri Sclocchi (3.094) di Lanciano; Domenico Pettinari (9.563), consigliere regionale uscente di Pescara; Barbara Stella (2.282), geologa di Cepagatti; Giorgio Fedele (2.875), di Avezzano e Marco Cipolletti (2.182), agronomo teramano.

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Proclamati i consiglieri regionali e il Presidente della Regione Abruzzo

Proclamati i consiglieri regionali e il Presidente della Regione Abruzzo. La Corte d’Appello dell’Aquila in data odierna, 23 febbraio 2019, ha comunicato al Consiglio regionale dell’Abruzzo i nomi degli eletti per l’undicesima legislatura. Marco Marsilio è stato proclamato Presidente della Regione Abruzzo. Sono stati eletti: Angelo Simone Angelosante, Sabrina Bocchino, Nicola Campitelli, Vincenzo D’Incecco, Antonio Di Gianvittorio, Emiliano Di Matteo, Emanuele Imprudente, Manuele Marcovecchio, Nicoletta Verì, Pietro Quaresimale per la Lega; Umberto D’Annuntiis, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri per Forza Italia; Guido Liris e Guerino Testa per Fratelli d’Italia; Roberto Santangelo per Azione Politica; Marianna Scoccia per Udc-Dc-Idea; Marco Cipolletti, Giorgio Fedele, Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Barbara Stella, Francesco Taglieri Sclocchi per il Movimento 5 stelle; Americo Di Benedetto per la lista Legnini Presidente; Antonio Blasioli, Silvio Paolucci e Dino Pepe per il Partito democratico; Sandro Mariani per la lista Abruzzo in Comune; Giovanni Legnini in quanto candidato Presidente giunto al secondo posto. Il primo Consiglio regionale della nuova legislatura, verrà convocato dalla consigliera Nicoletta Verì non prima di 10 giorni e non oltre 20 a partire da oggi.

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Istat, torna a crescere la soddisfazione per le condizioni di vita

Nei primi mesi del 2018, la soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita riprende a crescere leggermente dopo la stasi registrata nel 2017. Lo rileva l'Istat. La stima della quota di persone di 14 anni e più che esprimono una elevata soddisfazione per la propria vita nel complesso passa dal 39,6% del 2017 al 41,4% dell'anno successivo. In aumento anche la quota di persone soddisfatte della propria situazione economica, che raggiunge il 53,0% dal 50,5% del 2017. La soddisfazione per la dimensione lavorativa è stabile: il 76,7% degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, sostanzialmente come nel 2017. Sono più soddisfatte del lavoro le donne (77,6%) rispetto agli uomini (76,1%). Nel 2018, aumenta la quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica stabile (dal 59,5% del 2017 al 62,5%) o migliorata (dal 7,4% all' 8,1%). Anche il giudizio sull'adeguatezza delle risorse economiche familiari mostra segnali di miglioramento: la quota di famiglie che le valuta adeguate sale dal 57,3% del 2017 al 59,0% del 2018. Le relazioni familiari confermano i più alti livelli di apprezzamento: nel 2018 il 90,1% delle persone si ritiene soddisfatto. Elevata e in leggero aumento la quota di individui molto o abbastanza soddisfatti per le relazioni amicali (dall'81,7% del 2017 all' 82,5%). È stabile e su livelli alti anche la soddisfazione per il proprio stato di salute (80,7% delle persone di 14 anni e più) e per il tempo libero (66,2%).

Per le relazioni interpersonali, prosegue l'Istat, prevale un atteggiamento di cautela. Il 77,7% delle persone ritiene che "bisogna stare molto attenti" nei confronti degli altri mentre solo il 21% pensa che "gran parte della gente è degna di fiducia". Le donne sono le più diffidenti: il 19,6% esprime un'opinione improntata a un atteggiamento di apertura verso gli altri, contro il 22,5% degli uomini. La scarsa fiducia verso gli altri si esprime anche con la modesta quota di persone che reputano probabile vedersi restituire da parte di uno sconosciuto il portafoglio eventualmente smarrito (13,1%). La fiducia nella restituzione da parte di un vicino di casa sale invece al 72,1% e quella verso le forze dell'ordine è all'82,8%. 

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Sondaggio Index, continua a salire la Lega.

"La Lega sale ancora ed il Movimento Cinque Stelle cala, di poco ma e' il trend costante. Reggono il Pd e Forza Italia". E' quanto emerge dal sondaggio di Index Research per Piazza Pulita su La7. "Il partito di Salvini, anche in questa settimana, fa registrare un +0,2 mentre i grillini perdono uno 0,1%. I primi sono dunque al 34,7% ed i secondi al 22,2%. Per Forza Italia l'incremento piu' significativo ed il movimento di Berlusconi passa dall'8,3 del 14 febbraio all'8,7 del 21 febbraio ma e' ancora lontano dal 14 delle politiche. Anche il Pd fa registrare - sottolinea l'istituto diretto da Natascia Turato - un +0,2 per attestarsi, questa settimana, al 17,5 e avvicinandosi ancora al 18,7 del 4 Marzo. Impercettibile battuta d'arresto per il partito delle Meloni. Per Fdi un meno 0,1% che li ancora al 4,5%. Nella rilevazione si registra il 2,8 per Piu' Europa, il 2,2 per Potere al Popolo ed il 3,6 per la galassia di sinistra (Leu e Sinistra Italiana)". 

"Index ha poi chiesto un giudizio, alla intera platea, sull'arresto dei genitori di Renzi. Per il 49,2% degli intervistati e' 'un atto dovuto', per il 35,7 'una forzatura non necessaria' e non ha risposto il 15,1 del campione - prosegue -. Poi ancora una domanda sull'attacco dell'ex segretario Pd alla magistratura ed il 47,8 % degli interpellati ha detto 'sbagliato, i giudici vanno sempre rispettati', il 36,6% ha sottolineato 'giusto, c'e' accanimento contro la famiglia' e non ha risposto il 15,6%. L'Istituto, per il programma di Formigli, ha poi chiesto un parere sul caso Diciotti con la domanda 'Salvini ha agito nell'interesse dello Stato?' e la risposta e' stata SI per il 59,3%, NO per il 27,9% e non ha espresso un parere il 12,8%". 

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L’Aquila, Biondi: entro 3 anni la ricostruzione privata sarà completata

"L'Aquila è una città straordinaria. Lo era prima del terremoto, lo è stata subito dopo il terremoto per la forza della sua gente, lo è oggi che sta rinascendo. La ricostruzione privata è al 70% ed entro tre anni sarà completata. Entro tre anni i cittadini italiani potranno vedere il frutto degli sforzi economici e intellettivi di questa nazione e di questi luoghi". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi (Fdi), eletto nel giugno del 2017, in un'intervista rilasciasta all'agenzia di stampa ANSA in cui fa il punto della ricostruzione del post sisma del 2009 e guarda al decennale, il 6 aprile prossimo. La ricostruzione pubblica, invece, sottolinea Biondi, "segna il passo e da questo punto di vista - dice il primo cittadino - c'è bisogno di una semplificazione delle procedure e di un rafforzamento delle strutture pubbliche a tutti i livelli che si occupano di appalti e opere pubbliche"

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