"Le regioni chiedono che il Governo italiano metta in luce e valorizzi, presso la Commissione Europea, la realtà di un settore strategico e peculiare per il territorio nazionale, sia sotto l'aspetto economico che sociale, quello delle aziende del settore balneare che non possono essere assolutamente indebolite". Lo scrivono in un documento approvato questo pomeriggio nel corso della riunione del tavolo interregionale sul demanio marittimo della Conferenza delle Regioni, presieduto dagli assessori al demanio della Liguria, Marco Scajola e al Turismo dell'Abruzzo, Giovanni Lolli. "Le regioni pur avendo sempre dimostrato la volontà di partecipare alla definizione della riforma del demanio marittimo vengono interpellate solo ora - si legge nel documento - nell'ambito di un percorso che è stato gestito solo dal Governo, nel quale le amministrazioni locali non hanno potuto apportare sostanziali contributi". Inoltre nel documento approvato all'unanimità dalle regioni si chiedono perché altri paesi che concorrono con l'Italia nell'offerta turistica, come la Spagna e Portogallo, stiano beneficiando di proroghe importanti o forme di preferenza in favore del concessionario. Sempre nel documento le regioni chiedono che il Governo faccia chiarezza sul ddl e che i punti ancora generici e poco chiari siano da questo precisati meglio. "L'incontro di oggi è stato molto positivo - ha commentato l'assessore Marco Scajola - visto che si è creata una sostanziale condivisione da parte di tutti i presenti sui temi in questione che verranno portati domani all'attenzione della Conferenza dei Presidenti. Inoltre Regione Liguria ha ribadito, inserendolo come precisazione nel documento, che nel ddl del Governo venga inserita, in maniera chiara e inequivocabile, un'estensione della durata di 30 anni delle attuali concessioni demaniali marittime, come accaduto per quelle spagnole".
Leggi Tutto »Gerosolimo: finanziati 16 corsi per giovanissimi
La Regione Abruzzo mette in campo 16 percorsi formativi per arginare le conseguenze sociali e economiche legate al fenomeno della dispersione scolastica. Sul sito abruzzolavoro.eu (https://www.abruzzolavoro.eu/iefp-pronti-16-percorsi-formativi/) è stata pubblicata la graduatoria dei percorsi formativi triennali ammessi a finanziamento a seguito dell'avviso pubblico presentato a dicembre e scaduto il 13 gennaio 2017.
I corsi ammessi che saranno attivati dagli Organismi di formazione sono rivolti ai giovani di età inferiore a 18 anni che abbiano conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado. "Vogliamo mettere i più giovani in condizioni tali da poter entrare e avviare un percorso credibile nel mercato dei lavoro - ha dichiarato l'assessore alla Formazione Andrea Gerosolimo -. C'è una parte di giovani in questa regione che dopo il percorso scolastico dell'obbligo decide di non proseguire gli studi. A questi ragazzi dobbiamo dare delle risposte, ma soprattutto dobbiamo creare le condizioni per opportunità di crescita e formazione professionale. I sedici percorsi scelti nell'ambito dell'Avviso pubblico - aggiunge Gerosolimo - rispondono a queste esigenze, cioè alla capacità di attrarre l'attenzione dei ragazzi che decidono non proseguire gli studi".
Ogni percorso dei 16 individuati coinvolge minimo 15 alunni per un totale di 240 giovani in formazione. "L'elenco dei corsi ammessi - conclude l'assessore Gerosolimo - conferma la nostra idea iniziale di guardare con attenzione a quelle professioni che hanno seguito nel mercato del lavoro". In questo senso, nella provincia di Chieti. Sono stati finanziati corsi di operatore meccanico, operatore elettrico, operatore dei servizi di promozione turistica. In provincia dell'Aquila, sono stati ammessi i corsi di operatore del benessere (estetica e acconciatura), operatore elettrico, operatore dei servizi di promozione turistica. A Pescara via libera ai corsi di operatore dell'abbigliamento, grafico multimediale, operatore dei servizi di promozione turistica. Infine a Teramo spazio ai corsi di grafico multimediale, operatore elettrico e operatore ai servizi di promozione turistica. Il primo anno di caratterizza per l'orientamento attivo, il secondo anno si prevedono stage formativi di 160 ore il terzo anno sarà dedicato al consolidamento degli standard formativi in vista di un futuro ruolo professionale.
Leggi Tutto »Dalla Regione 670mila euro per la difesa della costa in 10 Comuni
La Giunta regionale d'Abruzzo ha approvato una delibera per finanziare interventi urgenti per la difesa della costa nei Comuni di Vasto, Casalbordino, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Ortona, Pescara, Montesilvano, Roseto degli Abruzzi, Martinsicuro, Silvi. Gli interventi proposti sono ritenuti indifferibili e urgenti, in quanto finalizzati a contrastare un fenomeno erosivo generalizzato, ripristinare le condizioni di massima sicurezza ed eliminare potenziali rischi per la pubblica e privata incolumita'. Cifra complessiva 670 mila euro. La somma e' cosi' ripartita: Vasto 50 mila euro, Casalbordino 100 mila, Fossacesia 50 mila, Montesilvano 50 mila, Roseto degli Abruzzi 60 mila, Martinsicuro 60 mila, Rocca San Giovanni 50 mila, Pescara 150 mila, Silvi 50 mila e Ortona 50 mila. La Giunta ha in questo modo dato seguito alle segnalazioni pervenute dal Servizio Opere Marittime e Acque Marine della Regione, con le quali, al fine di ripristinare le condizioni di massima sicurezza ed eliminare potenziali rischi per la pubblica e privata incolumita', vengono elencati i siti che presentano le problematiche piu' gravi, con le descrizioni sommarie degli interventi e le stime dei costi necessari, con la distinzione tra gli interventi eseguiti direttamente dal Servizio Opere Marittime (Casalbordino e Rocca San Giovanni) e i lavori affidati in concessione alle amministrazioni comunali (i restanti). Per l'assessore regionale al Bilancio, Silvio Paolucci "si tratta di una risposta significativa, considerato che nelle situazioni individuate vi sono a tratti vere e proprie emergenze".
Leggi Tutto »Giacomelli: su 5G L’Aquila puo’ essere punto riferimento
L'Aquila lancia la sfida e grazie alla tecnologia 5G si candida a diventare punto riferimento in Europa. Questo, in estrema sintesi, il senso del progetto lanciato oggi dalla 'Regina degli Appennini', e anticipato ieri dal sindaco, Massimo Cialente, nel format in diretta web 'Viva l'Italia' dell'Agi, intervistato dal direttore, Riccardo Luna. "Questo progetto, e' la fine di uno dei tanti percorsi. Questa citta' - spiega Cialente - non poteva essere ricostruita senza pensare in grande su tutta una serie di cose: conoscenza, alta formazione, turismo, qualita' della vita". "Le prospettive sul 5G sono straordinarie, semmai e' importante sottolineare che l'Italia e' il primo Paese europeo a partire con una sperimentazione cosi' importante in 5 citta' e che L'Aquila ha la possibilita' di scommettere ancora di piu' sul proprio futuro e soprattutto sull'essere un punto di riferimento per tutto il Paese", spiega il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alla comunicazione Antonello Giacomelli, a margine della tavola rotonda sull'avvio di questa sperimentazione nel capoluogo di regione. "L'Aquila - aggiunge Giacomelli - come le altre citta' diventano cosi' il riferimento per tutti gli operatori, per tutte le aziende innovative di tecnologia che vogliono scommettere sulla nuova piattaforma". "Progetti che possono soprattutto creare le premesse per l'occupazione e lo sviluppo. Il 5G sara' una tecnologia innovativa che rivoluzionera' la nostra vita come oggi noi non immaginiamo. Allora noi vorremmo che l'Italia fosse non soltanto un mercato che acquista questi servizi ma fosse esattamente uno dei centri mondiali dove i servizi si sperimentano, si creano, si producono e poi si commercializzano in tutto il mondo. C'e' quindi una grande opportunita' per realta' come L'Aquila che uniscono universita' importanti con progetti gia' avanzati su questo settore. In collaborazione con le altre citta' (Milano, Prato, Bari, Matera) - ha proseguito il sottosegretario - vogliamo che questi territori diventino centri di sviluppo di nuove professioni di lavoro, di occupazione, perche' i servizi non riguardano solo la tecnologia ma tutti gli aspetti della nostra vita, quindi noi contiamo molto che queste 5 citta' sapranno aprire la strada a una grande opportunita' per tutto il Paese". "Sono convinto - gli fa eco Cialente - che per questa citta' ci sara' una grande prospettiva. L'Aquila deve essere fra le prime 70 d'Europa. Qui verranno talenti italiani e con loro arriveranno i capitali, questo e' il futuro della citta' alla quale si deve credere". "Tutto questo - ha spiegato la rettrice dell'Universita' dell'Aquila, Paola Inverardi - si basa su una serie di iniziative che sia L'Aquila come ricostruzione che l'Universita' come investimento scientifico e di ricerca, hanno fatto. Oggi cominciamo a raccogliere qualcosa".
Leggi Tutto »Primarie Pd, Cialente: voto Orlando
"Alle primarie del Pd del 30 aprile voto Orlando". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila Masssimo Cialente ospite oggi a 'Viva l'Italia', il format web di Agi con i protagonisti della politica, dell'economia, della societa'. Cialente, che si e' confrontato con il direttore Riccardo Luna, ritiene comunque che a vincere sara' Renzi, "ma il problema - ha osservato - e' che non esiste piu' il partito".
"Nel 2020, a distanza di 11 anni dal sisma il centro storico sara' ricostruito. Sfido qualcuno ad aver fatto meglio di noi e spero che nessuno mai dovra' competere con noi e a dover fare meglio di noi", ha aggiunto il sindaco dell'Aquila Masssimo Cialente.
Leggi Tutto »Sono 4,7 milioni gli italiani che lavorano di domenica
Sono 4,7 milioni gli italiani che lavorano di domenica: e' quanto emerge da un'analisi realizzata dall'Ufficio studi della Cgia, riferita al 2016, secondo la quale una buona parte di questi e' impegnata in negozio, in fabbrica o in ufficio anche il giorno di Pasqua, spesso in settori legati al turismo. Dei 4,7 milioni di lavoratori della domenica, 3,4 sono dipendenti e gli altri 1,3 autonomi (artigiani, commercianti, esercenti, ambulanti, agricoltori). Se un lavoratore dipendente su cinque e' impiegato nel giorno tradizonalmente dedicato al riposo, per i lavoratori autonomi questo dato sale a quasi uno su quattro. Il settore dove la presenza al lavoro di domenica e' piu' elevata e' quello degli alberghi e dei ristoranti: i 688.300 lavoratori dipendenti coinvolti incidono sul totale degli occupati dipendenti del settore per il 68,3%. Seguono il commercio (579.000 occupati pari al 29,6% del totale), la Pubblica amministrazione (329.100 dipendenti pari al 25,9%), la sanita' (686.300 pari al 23%) e i trasporti (215.600 pari al 22,7%). Negli ultimi anni - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - il trend degli occupati di domenica e' aumentato costantemente sia tra i dipendenti che tra gli autonomi. Nel settore commerciale, grazie alla liberalizzazione degli orari introdotta dal governo Monti, una risposta alla crisi e' stata quella di aumentare i giorni di apertura dei negozi. Con la grande distribuzione e gli outlet che durante tutto l'anno faticano a chiudere solo il giorno di Natale e quello di Pasqua, anche le piccolissime attivita', nella stragrande maggioranza dei casi a conduzione familiare, sono state costrette a tenere aperto anche nei giorni festivi per non perdere una parte di clientela". Le realta' territoriali dove il lavoro "domenicale" e' piu' diffuso sono quelle dove la vocazione turistica e commerciale e' prevalente: Valle d'Aosta (29,5% di occupati alla domenica sul totale dipendenti presenti in regione), Sardegna (24,5%), Puglia (24%), Sicilia (23,7%) e Molise (23,6%) guidano questa particolare graduatoria. In coda alla classifica, invece, si posizionano l'Emilia Romagna (17,9%), le Marche (17,4%) e la Lombardia (16,9%). La media nazionale si attesta al 19,8%.
"La maggiore disponibilita' di alcuni territori a lavorare nei weekend - dichiara il segretario della Cgia, Renato Mason - va in gran parte ricondotta al fatto che buona parte del Paese ha un'elevata vocazione turistica che coinvolge le localita' montane e quelle balneari, le grandi citta', ma anche i piccoli borghi. E quando le attivita' turistico-ricettive sono aperte anche la domenica, i settori economici collegati, come l'agroalimentare, la ristorazione, i trasporti pubblici e privati, i servizi alla persona, le attivita' manutentive, etc., sono incentivate a fare altrettanto". Rispetto agli altri Paesi europei, comunque, l'Italia si posiziona negli ultimi posti della classifica tra chi lavora di domenica. Se nel 2015, in riferimento ai lavoratori dipendenti, la media dei 28 paesi Ue era del 23,2% - con punte del 33,9% in Danimarca, del 33,4% in Slovacchia e del 33,2% nei Paesi Bassi - da noi la percentuale era del 19,5%. Solo Austria (19,4%), Francia (19,3%), Belgio (19,2%) e Lituania (18%) presentavano una quota inferiore alla nostra. Ricordiamo, infine, l'elenco delle principali professioni che da sempre lavorano anche la domenica. Esso e' costituito da: medici, infermieri, farmacisti, commessi, negozianti, addetti al soccorso stradale, benzinai, bagnini, giornalisti, operatori radio-Tv, fotografi, operai su impianti a ciclo continuo, addetti ai musei/cinema/teatri/mostre e spettacoli vari, guide turistiche, tipografi, grafici, ferrovieri, tramvieri, casellanti, autisti, taxisti, piloti- assistenti e controllori di volo, poliziotti, carabinieri, finanzieri, vigilantes, vigili urbani, vigili del fuoco, atleti professionisti, baristi, pasticceri, panificatori, gastronomi, fioristi, commessi, edicolanti, cuochi, camerieri, ristoratori, albergatori, tabaccai, ambulanti, allevatori di bestiame, pescatori, marinai, portuali, colf e badanti.
Leggi Tutto »Sondaggio Agora’-Ixe’; M5S e Pd sempre staccati di 2 punti
Sono separati da 2,1 punti percentuali M5S e Pd, nelle intenzioni di voto dell'Istituto Ixe' fatte per Agora' (Raitre). Il movimento fondato da Beppe Grillo sale al 28,7%, con un incremento dello 0,2% rispetto alla settimana scorsa. Stesso aumento per il Pd, che dal 26,4% passa al 26,6%. Forza Italia, intanto, scende al 12,9% (-0,2%) mentre la Lega Nord cresce fino al 12,7% (+0,1%).
Sale di 2 punti, dal 27% al 29%, la fiducia nel premier Paolo Gentiloni mentre Matteo Renzi cresce fino al 26%. Secondo l'Istituto Ixe' - che ha fatto un sondaggio per Agora' (Raitre) - il governo, invece, si porta al 26% di fiducia (+2% in sette giorni).
NOTA METODOLOGICA: - Titolo del sondaggio: situazione politica - 14/4. Tema del sondaggio: politica. Soggetto realizzatore: Istituto Ixe' Committente e acquirente: Agora'-RAI 3. Data di esecuzione: 10-12/4/2017. Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.389 contatti complessivi), di eta' superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai piu' recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentativita' rispetto ai parametri di sesso, eta' e macro area di residenza. margine d'errore massimo: 3,1%
Leggi Tutto »Nei comuni del cratere 2016 no a tasse e contributi
Nei Comuni del Cratere sismico 2016, per un periodo di 2 anni (prorogabili di un'ulteriore annualità), le imprese saranno esentate dagli obblighi fiscali e contributivi. Lo ha annunciato, questa mattina a Pescara, il presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, illustrando i principali aspetti del nuovo decreto sul terremoto approvato dal Governo martedì scorso.
"Si tratta di un provvedimento adottato per la prima volta in Italia - ha spiegato D'Alfonso - perché riguarda sia gli adempimenti fiscali, che quelli contributivi. Per centrare l'obiettivo è stato portato avanti un lavoro minuzioso, che ha visto l'impegno del premier Paolo Gentiloni, del sottosegretario Maria Elena Boschi, del ministro Pier Carlo Padoan, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, di tutte le rappresentanze italiane al Parlamento europeo. E' un grande risultato, anche perché il rischio era di vedere ricostruite le mura e gli edifici dei borghi dell'Appennino, senza però che in quelle aree tornasse anche la vitalità economica". L'azzeramento degli obblighi fiscali e contributivi, però, rappresenta solo il primo traguardo che la Regione punta a centrare. "Ora - ha aggiunto il presidente D'Alfonso - si apre la partita per ottenere la riduzione e la semplificazione dei procedimenti amministrativi, così da accelerare tutti i processi legati alla ricostruzione. Così come abbiamo già incassato un primo via libera allo slittamento di un anno delle rate dei mutui con la Cassa Depositi e Prestati, contratti dai Comuni colpiti dal sisma. Altre misure, infine, riguarderanno il potenziamento degli organici degli uffici delle Province incaricati della ricostruzione e provvedimenti a favore degli altri centri, non ricompresi nel Cratere, che insistono però in zone a rischio sismico elevato". Il nuovo decreto del Governo formalizza, come già sottolineato nelle scorse settimane, l'istituzione di un fondo di un miliardo di euro l'anno per 3 anni (dal 2017 al 2019) da destinare alla ricostruzione delle aree terremotate di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.
Leggi Tutto »Duplice omicidio a Ortona
Lei voleva lasciarlo, aveva paura di lui, si era anche rivolta a un centro antiviolenza per chiedere aiuto. Letizia Primiterra, 47 anni, non ce l'ha fatta pero' a difendersi dal marito che oggi pomeriggio, a Ortona, ha ucciso a coltellate prima lei, poi la sua piu' cara amica, Laura Pezzella, 33 anni. Poco dopo i Carabinieri lo hanno fermato poco distante dal luogo del primo omicidio.
Francesco Marfisi, 60 anni, aveva ancora in mano i due coltelli da cucina usati nei due delitti, consumati in luoghi distinti ora presidiati dai militari dell'Arma. Moglie e marito si stavano separando. Sarebbe proprio questa la causa che ha scatenato la furia dell'uomo. I due vivevano gia' in abitazioni diverse, lei era ospite in casa di un'amica, lui era tornato a vivere con la madre. Marfisi ha raggiunto il condominio dove si trovava la moglie e si e' accanito su di lei con ferocia quando e' arrivata nell'androne. La figlia 25enne della coppia era li', ha provato a opporsi alla furia omicida del padre, ma senza riuscirvi. Non e' stata ferita, ma e' stata comunque portata in ospedale per accertamenti.
L'uomo avrebbe agito in presa ad un raptus. Marfisi e' stato interrogato per circa tre ore dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, che coordina l'inchiesta, nella caserma dei carabinieri di Ortona, alla presenza del legale di fiducia, l'avvocato Rocco Giancristofaro, e avrebbe confessato. Moglie e marito vivevano separati di fatto da qualche tempo e lei era ospite di un'amica nel quartiere di S. Giuseppe, in via Zara, in attesa di poter prendere in affitto un appartamento nel quale trasferirsi. Oggi pomeriggio il marito ha raggiunto l'abitazione in cui si trovava la moglie, per quello che voleva essere, a suo dire, un tentativo di recuperare un rapporto che ormai si era deteriorato. L'uomo nell'interrogatorio avrebbe detto che era sua intenzione convincere la moglie a tornare a casa e di volerla solo spaventare e per questo motivo si e' presentato armato di coltello, facendo vedere alla donna che era armato. Ma quest'ultima avrebbe reagito dicendo che non sarebbe tornata a casa perche' fra loro era finita e avrebbe anche detto all'indirizzo del marito ''tu non mi fai paura, non sei capace''. E' a questo punto che Marfisi, in preda ad un raptus, ha colpito piu' volte la moglie, le cui grida hanno richiamato la figlia che in quel momento era nell'abitazione dell'amica per far visita alla mamma: figlia che e' scesa nell'androne dell'edificio ed ha assistito alla scena. L'uomo ha invece negato di aver colpito la figlia, che e' incinta, e che subito dopo e' stato portata comunque in ospedale. Cosi' come ha negato di essere tornato nella zona per uccidere anche l'amica che ospitava sua moglie sostenendo di essere tornato in via Zara solo per consegnarsi ai carabinieri. Marfisi e' stato arrestato per omicidio e condotto nel carcere di Chieti. Nei prossimi giorni sara' sottoposto all'interrogatorio di convalida
Ad Ortona, Laura Pezzella era molto conosciuta negli ambienti della marineria; la sua famiglia e' infatti proprietaria di un peschereccio. Letizia, che aveva festeggiato il compleanno pochi giorni fa, stamattina aveva condiviso sul suo profilo Facebook un video per dare il buongiorno ai suoi amici. Ora sotto quel post si susseguono i commenti affranti di quanti la conoscevano.
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Avrebbe ammesso il duplice delitto Francesco Marfisi, l'uomo che oggi ha ucciso a coltellate la moglie Letizia Primiterra, 47 anni e la sua amica, Laura Pezzella, 33 anni. L'uomo e' stato fermato dai carabinieri con una breve colluttazione mentre si stava recando a casa di un'altra donna. Secondo una prima ricostruzione, la moglie sarebbe stata uccisa nell'androne di casa di una conoscente dove si era appoggiata, in attesa della separazione. Dopo Marfisi si sarebbe recato a casa di Laura Pezzella.
Due i posti in cui si sono consumate le tragedie. Letizia Primiterra e' stata uccisa in via Zara, dove la donna si trovava in casa di un'amica che la stava ospitando; il secondo omicidio in contrada Tamarete, dove e' stata uccisa Laura Pezzella, intima amica di Letizia. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo si e' recato in via Zara chiedendo alla moglie di volerle parlare. Ma, appena scesa nell'androne del palazzo, la donna e' stata pugnalata con un coltello. L'uomo si e' quindi recato successivamente in contrada Tamarete presso l'abitazione della Pezzella, donna alla quale l'uomo attribuisce la fine del matrimonio accoltellandola. Poi torna in via Zara dove pero', nel frattempo, arrivano i carabinieri. Marfisi viene quindi bloccato e condotto in caserma. Sul posto anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di ChietiGiancarlo Ciani. A bordo della sua auto, i carabinieri hanno rinvenuto due coltelli da cucina.
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Due donne sono state uccise nel primo pomeriggio ad Ortona, accoltellate nel primo pomeriggio, una sul portone di casa in via Zara l'altra in contrada Tamarete. L'autore del duplice omicidio sarebbe un uomo di 50 anni, di Ortona, dipendente di un' azienda che eroga gas, del quale non sono state rese note le generalita', che e' stato fermato alcuni minuti dopo.
Una delle due donne uccise ad Ortona e' moglie dell'uomo, una 47enne, fermato dai carabinieri. Fra i due sarebbero state in corso le procedure di separazione. La seconda vittima e' una donna di 33 anni. L'uomo e' stato fermato lungo una strada dai carabinieri, il coltello e' stato recuperato. Sul posto si sta recando il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani.
Leggi Tutto »Cgia, mancano 19,5 miliardi per evitare aumento IVA
Per la Cgia di Mestre non e' chiaro come il Governo affrontera' la clausola di salvaguardia che dovra' essere sterilizzata entro la fine di quest'anno. Il centro studi degli artigiani mestrini, dopo l'uscita del testo ufficiale del Def che analizzera' nel suo complesso, si chiede come verranno recuperati i 19,5 miliardi di euro necessari per scongiurare l'aumento dall' 1 gennaio 2018 dell'Iva e un incremento delle accise sul carburante. "Vista la situazione dei nostri conti pubblici - segnala il coordinatore Paolo Zabeo - e' molto probabile che il Governo non sara' in grado di recuperare con la legge di Stabilita' tutti i 19,5 miliardi necessari per evitare che, dal 2018, l'aliquota Iva del 10 passi al 13 e quella del 22 al 25 per cento. Ricordo che un aumento di un punto dell'aliquota ridotta costa agli italiani poco piu' di 2 miliardi e quella ordinaria 4. Pertanto, non e' da escludere che dei 19,5 miliardi l'esecutivo sia in grado di sterilizzarne solo una parte, almeno 14-15. E visto che la spesa corrente al netto degli interessi sul debito e' destinata ad aumentare ancora, la quota rimanente dovra' essere recuperata con nuove entrate, con il ritocco, ad esempio, di un punto di entrambe le aliquote Iva". Il segretario della Cgia Renato Mason da parte sua ricorda che "di fronte a una crescita economica ancora molto timida e incerta, l'eventuale aumento dell'Iva condizionerebbe negativamente i consumi interni e conseguentemente tutta l'economia, penalizzando in particolar modo le famiglie meno abbienti che sono concentrate prevalentemente al Sud". La misurazione piu' corretta, tuttavia, si ottiene calcolando l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva sulla retribuzione netta di un capo famiglia. Adottando questa metodologia, l'aggravio piu' pesante interesserebbe i percettori di redditi bassi e, a parita' di reddito, le famiglie piu' numerose. "Oltre alle famiglie piu' povere - conclude Mason - a essere penalizzate dall'eventuale aumento dell'Iva sarebbero anche gli artigiani, i commercianti e tutto il popolo delle partite Iva. Queste realta', infatti, vivono quasi esclusivamente di domanda interna".
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