Primo Piano

Il ‘carrello della spesa’ aumenta a novembre

 Il 'carrello della spesa' aumenta a novembre. L'Istat sottolinea che i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dell'1,6% su base annua (da +1,7% di ottobre).

A novembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,9% rispetto a novembre 2016 (era +1% a ottobre). Lo rende noto l'Istat, confermando la stima preliminare. L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2% per l'indice generale e +0,6% per la componente di fondo. L'ulteriore lieve frenata dell'inflazione per il terzo mese consecutivo, spiega l'istituto, si deve per lo più al rallentamento, dal lato dei beni, della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,2% da +3,8% di ottobre) e, dal lato dei servizi, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9% da +1,4%), attenuato in parte dall'accelerazione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+5,0% da +4,3% del mese precedente). La diminuzione su base mensile dell'indice generale è dovuta prevalentemente al calo, influenzato da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%), solo in parte compensato dall'incremento dei prezzi dei Beni energetici non regolamenti (+1,3%), spinti dal rialzo di quelli di carburanti e gasolio. Su base annua la crescita dei prezzi dei beni accelera, seppur lievemente, e si attesta a +1,3% (da +1,2% di ottobre) mentre rallenta quella dei servizi (+0,5% da +0,7%). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma quindi negativo e pari a -0,8 punti percentuali (era -0,5 a ottobre). Pertanto, precisa l'Istat, l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende di un decimo di punto percentuale (+0,4% da +0,5% di ottobre) come quella al netto dei soli Beni energetici, che si attesta a +0,6% (da +0,7%). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dell'1,6% su base annua (da +1,7% di ottobre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,3% in termini congiunturali e dell'1,7% in termini tendenziali (come a ottobre). A novembre, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dell'1,1% su base annua (come a ottobre), confermando la stima preliminare. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dello 0,8% rispetto a novembre 2016.

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Azione Politica di Zelli si presenta: numeri e strategie

Nell’evento di lancio a Pescara, una sala gremita raccoglie la sfida per “azionare”  l’Abruzzo

Il coordinatore regionale, Gianluca Zelli: “Dialogo in corso con Fitto e Costa” 

 Undici circoli territoriali in cui orbitano almeno cento  elementi attivi, quattro direttivi provinciali - all’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara - cinque gruppi di lavoro tematici in cui si elabora il programma secondo i temi turismo, welfare e sanità, lavoro e impresa, agricoltura, Europa e, a oggi, più di mille iscritti. Sono questi i numeri che l’imprenditore Gianluca Zelli ha snocciolato nel corso del suo intervento, accolto con entusiasmo da una sala gremita, nel corso dell’evento “Aziona l’Abruzzo” che si è svolto questo pomeriggio nell’auditorium Petruzzi del Museo delle Genti di Pescara.

“Con Aziona l’Abruzzo, l’evento di questo pomeriggio – ha spiegato Zelli - apriamo un confronto finalmente sano con le persone. Aziona l’Abruzzo vuol dire mettere in moto un meccanismo virtuoso di condivisione per cui, a partire da oggi, il nostro Movimento dialoga in maniera continuativa, raccoglie idee ed esigenze e propone un’alternativa di crescita reale.

A partire da quest’estate ovvero dalla sua nascita, il movimento ha aggregato persone e professionalità, approfondendo le questioni che “affliggono la nostra terra” ha continuato Zelli. All’incontro, che ha coinvolto simpatizzanti e curiosi, sono intervenuti anche Berardino Fiorilli, ex vicesindaco di Pescara, Luca Maccione, avvocato chietino, e Pierluigi Panunzi, imprenditore marsicano ed ex giovane confindustriale, toccando, rispettivamente i temi cari al movimento: sanità, Europa e impresa. In platea anche Augusto Recchia, vicesindaco di Civitella Casanova, Maria Vittoria Tozzi, assessore al Turismo del Comune di Fossacesia. Ospiti di rilievo anche della politica locale e regionale: dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri, ad Armando Foschi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, fino a Walter Cozzi, coordinatore provinciale Udc.

 “Da questo momento in poi – ha concluso il coordinatore regionale del movimento – inizia il nostro lavoro costante e serrato sul territorio. L’evento di oggi rappresenta il primo passo di un lungo percorso che ci porterà, ancora, tra le gente. Ci auguriamo che da qui, tutti possano sentirsi coinvolti nel progetto di rinnovamento e di “azionamento” dell’Abruzzo. Intanto, abbiamo avviato  un serrato dialogo con i fondatori della lista laica del centrodestra, tra cui Raffaele Fitto ed Enrico Costa. In questo modo, anche l’Abruzzo può conquistare uno spazio che abbia reale efficacia già in occasione di questa tornata elettorale”.

Azione Politica è un nuovo soggetto politico liberale e popolare, nato la scorsa estate. Il movimento civico si colloca nell’area del centrodestra e ha una presenza capillare sull’intera regione Abruzzo.


 

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Addio a Edoardo Tiboni, cultura in lutto

E' morto nella notte a Pescara a 94 anni Edoardo Tiboni, figura storica della cultura abruzzese. Nato a Vasto il 31 maggio 1923, giornalista, e' stato il primo responsabile nella direzione della Rai in Abruzzo e Molise, appena istituita, che poi ha guidato per 35 anni. E' stato promotore di imprese, istituzioni e iniziative culturali fondamentali per la crescita dell'Abruzzo, come i 'Premi Flaiano', studi e pubblicazioni dedicati a d'Annunzio, Croce, Silone. E' stato lui a stimolare la nascita, a Pescara , del teatro-monumento intitolato a Gabriele d'Annunzio. Ha dato impulso all'editoria in Abruzzo creando la casa editrice Ediars e la rivista 'Oggi e domani'. Ha costituito e guidato il Mediamuseum di Pescara e la 'Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura in Abruzzo'. Un bel ritratto di Tiboni e' quello che emerge dal libro, edito nel 2016, "Fatiche e sogni, gente d'Abruzzo" dove, intervistato da Enzo Fimiani, racconta una storia, individuale e collettiva, dagli anni Venti e Trenta del Novecento fino a oggi. Cosi' lo ricorda la pittrice Gabriella Albertini: "Era una persona molto riservata, ma in alcuni momenti appariva emozionato e anche imprevedibile, con sfumature di sensibilita' e comprensione umana. Tutta la sua ricerca era mirata a mettere in luce le capacita' e le potenzialita' dell'Abruzzo dove ha sempre vissuto"

"E' dolore vivo quello che provo nell'apprendere della morte di Edoardo Tiboni. Con la sua scomparsa viene a mancare un punto di riferimento della cultura non solo regionale, ma anche nazionale". Sono le parole, affidate a una nota, del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. "Tiboni e' infatti il fondatore del Premio intitolato a Ennio Flaiano, di cui era amico, che dal 1973 ha visto passare in Abruzzo i protagonisti della cultura e dello spettacolo a livello mondiale, rivelatosi in tre casi, con gli scrittori Jose' Saramago, Imre Kertesz e Seamus Heaney, il viatico alla vittoria del Nobel per la letteratura". "Egli ha dato impulso all'arte della conoscenza - prosegue D'Alfonso - creando il Centro Nazionale di Studi Dannunziani e l'Istituto Nazionale di Studi Crociani, completando cosi' l'omaggio alle tre grandi figure letterarie figlie d'Abruzzo: Flaiano, D'Annunzio e Croce. A lui si devono anche la nascita dell'Istituto Multimediale Scrittura e Immagine e del Mediamuseum, che uniscono conservazione del passato e creazione di nuove attivita' sotto il segno del cinema". "Ma non solo: Tiboni fu anche il primo direttore della sede abruzzese della Rai e il promotore della realizzazione a Pescara del teatro D'Annunzio e della relativa stele quale omaggio della citta' al Vate. Questi tratti fanno di lui una personalita' rifulgente nella storia della cultura, una figura epica che entra a pieno titolo nell'Olimpo dei grandi abruzzesi". "La sua vita e' stata intensa, ma la sua perdita - conclude D'Alfonso - lascia un vuoto: ora sta a noi raccogliere i frutti della sua semina fertile per costruire attivita' e iniziative. A sua figlia Carla, che ne sta meritoriamente portando avanti l'opera, e ai suoi familiari giungano le condoglianze vivissime mie e della regione tutta".

 "L'Abruzzo perde un riferimento importante. Tiboni ha fatto cultura per tutta la sua vita e ne ha portato l'eco migliore nella sua Pescara". E' quanto scrive, in una nota, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini. "Con Edoardo Tiboni scompare sicuramente un caposaldo della cultura in Abruzzo e un avamposto nazionale nella sua promozione. Attraverso il Premio intitolato a Ennio Flaiano, suo personale amico, ma anche un talento della citta' e della regione dove il 'professore' ha deciso di restare e operare come giornalista, editore, saggista e voce, ha portato nella sua terra il meglio della letteratura, del cinema, dello spettacolo e della televisione, che e' entrata anche nella sua storia professionale e personale quando e' diventato il primo direttore della sede Rai in Abruzzo". "Pescara perde anche uno speciale costruttore, che attraverso l'Istituto Multimediale Scrittura e Immagine e del Mediamuseum, la sua ultima intuizione, ha fatto in modo che la memoria culturale italiana trovasse a PESCARA un posto per crescere ed educare le nuove generazioni. Con tutto questo lavoro e con la convinzione che potesse essere motore anche del territorio, affermata talvolta con tenacia e veemenza, Tiboni ha di certo contribuito a fare di Pescara una vetrina prestigiosa, allineando traguardi a un cammino di cui oggi raccoglie il testimone sua figlia Carla per portarlo avanti. Perche' questa strada potesse continuare ad avere un orizzonte certo ha sempre cercato un dialogo con la politica e le istituzioni, Comune in primis, che si stringono al cordoglio della famiglia e lo salutano con affetto e stima a nome della città". 

«Con la scomparsa di Edoardo Tiboni, l’Abruzzo perde un uomo illuminato, pioniere dello sviluppo culturale della Regione e non solo. Uomo fermo ed esigente con la sua intuizione e il suo grande amore per la Cultura, ha saputo creare premi ed iniziative di altissimo spessore, per valorizzare l’intero Abruzzo, donando così prestigio e lustro a tutto il territorio. Grazie a lui l’Abruzzo ha potuto conoscere da vicino i più grandi esponenti del mondo letterario, dello spettacolo, del cinema, del teatro e culturale in senso ampio». Così il sindaco Francesco Maragno commenta la scomparsa di Edoardo Tiboni. «Voglio esprimere a nome personale e dell’Amministrazione che rappresento profondo cordoglio per questa triste scomparsa e porgere le più sentite condoglianze a tutti i familiari e in special modo alla figlia Carla».  

 

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Paolucci presenta il bilancio di previsione dell’Abruzzo

L'assessore regionale al bilancio dell'AbruzzoSilvio Paolucci ha presentato questa mattina all'Emiciclo, a L'Aquila il Bilancio 2018 della Regione. Nello schema di Bilancio di previsione finanziario 2018-2020 inviato al Consiglio regionale per la discussione e la successiva approvazione dice Paolucci è "Un bilancio solido che non si arrampica sugli specchi, ma dove le entrate e le uscite sono coerenti un bilancio che porta in dote la norma "Salva Abruzzo" che ci consente di spalmare il debito regionale in venti anni liberando risorse maggiori, per tre milioni di euro, per il sociale rispetto allo scorso anno. Quindi un bilancio di cui essere soddisfatti, a cui si aggiunge il grande lavoro svolto per operare il riallineamento dei documenti contabili come i rendiconti degli anni 2015 e 2016 che a breve saranno approvati dalla Giunta". "L'altro data che emerge -continua Paolucci -è che abbiamo abbattuto l'indebitamento ed il disavanzo di 500 milioni di euro senza rinunciare al finanziamento di servizi importanti ed essenziali come il trasporto ed il sociale. In quattro anni siamo passati da 770 milioni di euro a 680 milioni di euro mentre l'indebitamento è passato da 1.261.976.804,43 del 2014 a 874.676.423,36 del 2019. Inoltre vorrei sottolineare che la nostra è stata una legislatura che non ha prodotto neanche un mutuo. L'ultimo risale al 2013 e fa riferimento ai 174 milioni di euro contratti con il Ministero dell'Economia e Finanze per il ripianamento del disavanzo della Sanità degli anni passati." Il bilancio 2018 come manovra complessiva è di 6.014.735.396,48 euro e si suddivide in: bilancio del perimetro sanitario 2.779.437.437,30 e bilancio senza perimetro sanitario 3.235.297.959,18 euro. La spesa regionale effettiva è di 1.196.033.149,08 euro e si suddivide in "Spese obbligatorie" per 258.830.887,71 e "Spese vincolate" 783.622.887,70 euro, "Altre spese" per 153.579.373,67. Tra le "Spese obbligatorie" figurano: Personale 78.566.224,88 euro, Imposte e tasse 5.327.226,21 euro, Acquisto di beni e servizi 22.967.300 euro, Trasferimenti correnti pari ad euro 4.596.286,84, Interessi passivi 60.251.680,25 euro, Rimborsi e poste correttive delle entrate pari ad euro 2.837.620,25, Altre spese correnti 5.570.000,00 euro, Quote capitale mutui e prestiti 78.714.549,28 euro. La "Spesa vincolata" è così finalizzata: Vincolati regionali (voce che comprende la quota di cofinanziamento regionale per programmi comunitari Fesr e Fse per un importo di euro 14.338.617,60) 31.106.038,98 euro, Altri Vincoli Statali ed Europei pari ad euro 752.516.848,72. La restante Spesa, cosiddetta "Libera" (ovvero non legata a Spese vincolate ed Obbligatorie): Fondo unico trasporti 45.227.000, Funzionamento Consiglio regionale 24.400.000, Compensazioni Stato regioni ecoincentivi 11.000.000, Fondo sociale (L.r. 135 /96) 11.000.000, Fondi rischi ed accantonamenti 9.425.535,01, Spesa per il sociale 6.000.000,00, Indennizzi da vaccinazioni 5.600.000,00, Spese nel settore agricolo 4.827.482,13, Adsu 4.300.000, Protezione civile e geni civili 3.803.318,80, Altra spesa settore sociale 3.700.000 Trasporto scolastico disabili 3.300.000, Piano marketig Aereoporto 2.500.000,00, Trasferimenti a province ed altri 2.485.000,00, Spese per informatica 1.980.000 Aree protette (L.38/96)1.535.000,00, Aric/Arit 1.500.000,00, Cultura 1.155.000, Borse di studio studenti universitari 980.000, Parco velino Sirente 800.000, Arta 750.000, Saga 540.000,Sport 510.000, Autorità di bacino 200.000. 

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Sindacati criticano il taglio dei trasporti locali nell’Aquilano

Per Cgil e Filt-Cgil della provincia di L'Aquila "un altro duro colpo e' stato inferto ai servizi di trasporto pubblico che interessano la provincia" per "effetto del contratto di servizio firmato tra Regione Abruzzo e Trenitalia. "In particolare - e' un passo della nota diffusa dal sindacato - le soppressioni totali previste dal nuovo orario delle corse entrato in vigore il 10 dicembre riguardano soltanto la provincia di L'Aquila, treni che i pendolari e i cittadini vedranno scomparire per permettere a Trenitalia di rientrare nei 4,1 milioni di chilometri previsti in Abruzzo dal contratto di servizio firmato dalla Regione". Secondo il sindacato "a pagare sara' soltanto la provincia aquilana, dove si tagliano completamente quattro corse giornaliere (quella tra Sulmona e Avezzano delle 6.55, tra Avezzano e Sulmona delle 21.39, tra Sora e Avezzano delle 19.07 e tra Avezzano e Sora delle 17.26) e altrettante corse nel giorno di sabato (da Sulmona all'Aquila in partenza alle 11.25 e alle 18.40, e dall'Aquila a Sulmona delle ore 12.46 e 20.10). Non solo: in provincia dell'Aquila verranno ridotti anche i servizi festivi, in particolare verranno soppresse due corse festive dall'Aquila a Sulmona (in partenza alle 10,40 e alle 21,02) e altrettante da Sulmona al capoluogo (delle 9,30 e 15,30)". 

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Aumenta in ottobre il numero delle partite Iva

 Sono state aperte 43.974 nuove partite Iva a ottobre. Lo riferisce il Ministero dell'Economia e delle finanze in una nota, spiegando che rispetto al corrispondente mese del 2016 si registra un incremento del 5,5%. La distribuzione per natura giuridica mostra che il 68,5% delle nuove aperture di partita Iva è stato aperto da persone fisiche, il 26,3% da società di capitali e il 4,3% da società di persone. La quota dei "non residenti" e "altre forme giuridiche" rappresenta lo 0,8% del totale delle nuove aperture. Sono aumentati sensibilmente a ottobre su anno gli avviamenti per le società di capitali (+18,4%), mentre il dato è molto più contenuto per le personefisiche (+2,4%). Le societa di persone mostrano, invece, un deciso calo (-10,6%). 

Il 42% circa delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 23,1% al Centro e il 34,8% al Sud e Isole. Gli avviamenti sono aumentati soprattutto nelle Marche (+30%), in Abruzzo (+25,4%) e in Molise (+18,8%). Tra le poche regioni in calo emergono, invece, la Calabria (-27,1%) e la Sardegna (-10,3%). Il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con quasi il 23% del totale, seguito dalle attività professionali con il 13,4% e dall’agricoltura (10%). Solo l'agricoltura mostra una flessione di aperture (-17,7%), mentre i maggiori aumenti si notano nei trasporti (+24,2%), nei servizi alle imprese (+20,6%) e nelle attività professionali (+18,8%). Il 62,4% di aperture di partite Iva appartengono al genere maschile. Il 43,6% viene avviato da giovani fino a 35 anni e il 34% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Si registrano aumenti, rispetto a ottobre 2016, di partite Iva in base alla fascia d'età degli avvianti: dal -5,2% della classe più giovane al +28,4% della più anziana. Il 18% di chi, a ottobre, ha aperto una partita Iva è nato all'estero. I soggetti che hanno aderito al regime forfetario sono 14.794, pari al 33,6% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 10,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

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L’Abruzzo torna a superare la soglia dei 500mila occupati

Dopo dieci anni, l'Abruzzo torna a superare la soglia dei 500mila occupati. Questi i numeri illustrati questa mattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso. "Avevamo detto che in Abruzzo c'era una soglia del benessere occupazionale che era sotto o sopra 500mila occupati, e oggi a distanza di anni arriviamo oltre questa soglia, andando a toccare un livello che era del 2002 quando c'era ancora il cosiddetto benessere. Noi siamo passati da 459mila a 512mila lavoratori attivi, con un +53mila fra il 2014 e il 2017. Ora - ha detto D'Alfonso - dobbiamo fare in modo che il maggiori numero dei rapporti di lavoro che abbiamo intercettato passino da contratti a tempo determinato a tempo indeterminato. C'e' poi una quota di inoccupati che oggi e' di 50mila persone che devono essere supportate sulla risorsa umana per far si che possa trovare lavoro''

''Dobbiamo poi sottolineare che rispetto al giugno del 2014, quando ci insediammo al vertice del governo regionale, i disoccupati sono scesi da 68mila a 55mila, con un calo di 13mila unita'. Per fare ancora di piu' - ha detto il presidente della Giunta Regionale- stiamo mettendo in campo iniziative, norme e leggi, ma soprattutto risorse finanziarie, e in questo caso - ha detto D'Alfonso - ci sono risorse del Por-Fesr e del Masterplan per 2,5 miliardi di euro per poter far si che anche in Abruzzo cresca la possibilita' di investire, anche con la creazione di una Zes (Zona Economica Speciale). Ci aspettiamo ora nuovi investimenti sul piano dell'edilizia, e oltre a quelli del cantiere dell'Aquila, c'e' il cantiere di 108mila abitanti che riguarda i 23 comuni del nuovo cratere del terremoto del 2016-2017". Questi alcuni dei dati sull'occupazione in Abruzzo. Occupati terzo trimestre 2017 512mila (59,2%) con un + 30mila occupati rispetto ai 482mila occupati nel 2016, con un + 6.4% rispetto al +1,3 del dato Italia. In Abruzzo dal terzo trimestre del 2016 al terzo trimestre del 2017 i disoccupati sono scesi da 60mila a 55mila. Tasso di occupazione nel terzo trimestre 2017: nord 66,8%, centro 63,2%, Abruzzo 59,2%, Italia 58,4%, sud 33,8%. Tasso di disoccupazione nel terzo trimestre 2017: nord 6,6%, centro 9,6%, Abruzzo 9,7%, Italia 11,2%, sud 17,9%.

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Paolucci: recuperati 53 mila posti di lavoro

L’occupazione in Abruzzo torna ai livelli pre-crisi. Lo si legge in una nota della Regione Abruzzo nella quale vengono citati i dati Istat resi noti oggi. Gli occupati nel terzo trimestre del 2017 sono 512.000 - si legge ancora - rispetto ai 485.000 dello stesso periodo dell’anno scorso, con un recupero di ben 27.000 unità lavorative nell’arco di 12 mesi. 
 
Il tasso di occupazione schizza al 59,2% e fa registrare il dato più alto degli ultimi 15 anni, e la notizia acquisisce ancor più valore se si pensa che c’è stato un incremento della forza lavoro: significa che è diminuito lo scoraggiamento e che c’è un ritorno al mercato delle professioni. Il tasso di disoccupazione scende al 9,7% (al di sotto della media nazionale) rispetto all’11,1% dello stesso periodo dell’anno scorso, con una riduzione di 1,4 punti percentuali. secpndo quanto riportato ancora nel comunicato. 
 
"Va sottolineato - spiega Silvio Paolucci, assessore regionale al Bilancio - che gli occupati in Abruzzo erano 459mila nel giugno 2014, al momento del nostro insediamento, dunque da allora abbiamo recuperato 53.000 posti di lavoro. Altri ancora ne verranno creati grazie al Masterplan – la cui piena concretizzazione conoscerà un’accelerazione decisiva nel corso del 2018 con l’apertura dei cantieri – al Patto per lo Sviluppo e attraverso l’ulteriore emanazione dei bandi per i fondi europei".

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La Giunta regionale approva lo schema di bilancio di previsione 2018

 La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, ha approvato, nella odierna seduta, lo schema di Bilancio di previsione finanziario 2018-2020 che ora sarà inviato al Consiglio regionale per la discussione e la successiva approvazione da parte dell'Assemblea regionale. Nello specifico, per l'esercizio finanziario 2018, nel bilancio di competenza, contenente i debiti e i crediti ancora non pagati o riscossi e quindi anche eventuali residui attivi o passivi, si prevedono entrate e uscite pari a 6 miliardi 14 milioni 735mila 396 euro mentre il totale generale dell'entrata e della spesa del bilancio di cassa, comprensiva anche della giacenza di cassa presunta pari a 318 milioni 413mila euro, ammonta a 7 miliardi 669 milioni 927mila 690 euro e 80 centesimi. "La grande novità di questo Bilancio - ha spiegato Paolucci - è rappresentata dalla "norma Abruzzo" che consentirà il rientro della consistenza debitoria della Regione Abruzzo nell'arco di 20 anni. A tal proposito, va detto che, grazie alle politiche di risanamento finanziario messe in atto dalla Giunta D'Alfonso, siamo riusciti a ridurre il disavanzo della Regione di 100 milioni euro portandolo a 680 milioni di euro senza prelevare un centesimo in più dalle tasche dei cittadini abruzzesi. Con la norma Abruzzo, introdotta dal Governo Gentiloni nel disegno di legge di Bilancio dello Stato, - ha spiegato - abbiamo beneficiato del dimezzamento della quota di ammortamento che è pari a 25 milioni di euro annui. Circostanza che ci consentirà di aumentare la spesa per investimenti". L'assessore Paolucci ha, infine, rimarcato la valenza sociale di tale norma che consentirà di evitare contrazioni nella spese correnti per i trasporti e per il sociale, per i diversamente abili e per i ricoverati lungodegenti nelle strutture sanitarie abruzzesi e per i 305 comuni abruzzesi in ragione del piano sociale d'ambito. "Abbiamo finanziato in modo adeguato, con circa 45 milioni di euro, il settore del  trasporto pubblico locale - ha ricordato Paolucci - con una particolare attenzione al mondo della disabilità. Al tempo stesso, siamo riusciti a definire le attività di transazione con i concessionari concludendo un contenzioso che durava da circa 20 anni". 

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Sviluppo, si rafforza il ponte tra Abruzzo e Albania

Un appuntamento fisso, da tenere alternativamente un anno a Pescara e un anno a Tirana, aperto a studenti, imprenditori, politici e amministratori, per aprire un confronto globale sui modelli di sviluppo di realtà che distano meno di un'ora di aereo.

La proposta è stata lanciata questa mattina, all'Università di Pescara, nel corso del secondo giorno della visita istituzionale in Abruzzo del sindaco di Tirana, Erion Veliaj, che ha partecipato a un incontro - promosso dal presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso - sullo sviluppo urbanistico della capitale albanese, passata dai 200mila abitanti del 1991 al milione di abitanti di oggi.

Una sfida che il primo cittadino ha portato avanti seguendo un modello di sviluppo sostenibile, rispettoso dell'ambiente e della qualità della vita dei cittadini, soprattutto dei più piccoli. Un processo che ha visto protagonista anche l'Università D'Annunzio, che ha collaborato nell'elaborazione di numerosi progetti oggetti di studio e dibattito a livello europeo.

"Nell'ottica della macroregione Adriatico-Ionica - ha sottolineato D'Alfonso - saranno sempre di più le occasioni in cui Abruzzo e Albania potranno collaborare con reciproca soddisfazione: penso alla qualità delle acque, alla difesa della costa, alla gestione della fauna ittica. Mi piacerebbe anche che si portasse avanti una expertise sul fronte del rafforzamento amministrativo a beneficio sia dei cittadini, sia della classe dirigente adriatica, che identifichi le competenze e le procedure, così da accompagnare e stimolare nuovi investimenti e progetti comuni".

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