Primo Piano

Istat, le differenze di istruzione tra regione e regione

I livelli di istruzione in Italia mostrano un''ampia distanza tra il Mezzogiorno e le altre aree del Paese e disuguaglianze all'interno delle aree stesse, sia in ragione dei differenti punti di partenza che della diversa intensita' delle dinamiche. Lo ha sottolineato l'Istat, che oggi, per la prima volta, ha diffuso un sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile riferito alle 110 province e citta' metropolitane italiane. Dall'analisi, si e' evidenziato che la quota di popolazione con almeno il diploma ha segnato una distanza tra l'area complessivamente in maggiore vantaggio, il Centro, e il Mezzogiorno, piu' sfavorito. Tale distanza e' cresciuta nel tempo: quasi 12 punti percentuali nel 2016 contro gli 8 del 2004. Tuttavia, tra le province del Mezzogiorno sono emersi gli elevati tassi di diplomati e laureati residenti nelle province di L'Aquila (68,8%) e Pescara (66,0%), territori che si sono collocati nel primo 20% della graduatoria nazionale. Le province del Nord-ovest si sono attestate intorno alla media nazionale (60,1%) , mentre sia il Nord-est che il Centro hanno presentato profili territoriali piu' frastagliati, con differenze nei valori provinciali che hanno attraversato tutte le regioni. Il vantaggio del Centro Italia e' stato trainato da pochi territori: soltanto sei province si sono collocate nel primo 20% della graduatoria, tra queste Roma che ha presentato il valore massimo dell'indicatore nel 2016 (72 diplomati o laureati su 100 residenti). I progressi nel Paese circa la quota di persone con almeno il diploma (+11,4 punti percentuali tra il 2004 e il 2016) sono stati essenzialmente trainati dal Nord e dal Centro, con una crescita omogenea, mentre soltanto la meta' delle province del Mezzogiorno ha registrato incrementi di 10 punti percentuali o piu'. A restare indietro sono state soprattutto le province meridionali con i piu' bassi livelli di partenza, che negli anni sono risultante persistentemente collocate nell'ultimo 20% della distribuzione: Foggia, Taranto e Lecce in Puglia, Crotone in Calabria, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, e Catania in Sicilia e Nuoro in Sardegna. 

Anche la percentuale di laureati tra i 25 e i 39 anni (24,4% in Italia) registrata e' stata piu' alta al Centroe al Nord rispetto al Mezzogiorno: la differenza, accresciutasi negli anni, e' stata di 7 punti percentuali nel 2016 ed era di 3 punti nel 2004. Nel territorio i livelli hanno evidenziato una variazione tra il massimo di Bologna (37,5%) e il minimo di Imperia (14,0%). Le province del Nord-est hanno registrato valori piu' elevati e piu' omogenei rispetto al Nord-ovest, dove agli alti livelli di Milano, Monza e Brianza, Como, Biella,e Genova, si sono contrapposte le basse quote di Cuneo e La Spezia, che insieme a Imperia si sono collocate in coda alla distribuzione nazionale. Il profilo del Centro Italia e' articolato, principalmente per le disuguaglianze territoriali interne a Toscana e Lazio: nel primo caso l'indicatore ha segnato una variazione dal 37% di Firenze al 16,4% di Arezzo; nel Lazio invece e' emerso un dualismo tra Roma (31%) e le altre province laziali, ultima Latina (19,6%). Le province del Mezzogiorno sono risultate ampiamente al di sotto della media nazionale. Eccezioni positive sono state L'Aquila(32,2%) e Pescara (25,8%), insieme alle due province calabresi di Cosenza (27,1%) e Vibo Valentia(25,6%), a Campobasso e Isernia in Molise (26,1%; 32,2%), a Benevento (24,8%) e a Potenza (25,9%). Nel tempo il divario territoriale e' aumentato:le province con i livelli di partenza piu' bassi hanno conseguito i progressi piu' contenuti.

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Lavoro, Lolli annuncia la riapertura del bando Garanzia Over

Nuova programmazione dei fondi strutturali europei sul lavoro presentate dal vicepresidente Giovanni Lolli, che ha indicato "la strada politica per i prossimi mesi. Una strada obbligata - ha sottolineato - tracciata dagli elettori dopo le ultime consultazioni elettorali e dai cittadini che chiedono un impegno più diretto e costante della politica sul fronte del lavoro". La novità più importante è rappresentata dalla riapertura entro giugno del bando Garanzia Over che prevede contributi a fondo perduto a quelle aziende che assumono disoccupati over 30. La misura ha fatto registrare un grande successo con l'assunzione di circa 1000 disoccupati con contratti a tempo indeterminato nel giro di un anno. Il bando è stato chiuso a marzo per esaurimento dei fondi, ma la nuova rimodulazione ha permesso di destinare ancora 4 milioni di euro. Sempre sul fronte incentivi all'occupazione, Giovanni Lolli ha anticipato la nascita di una nuova misura dal titolo "incentivi all'assunzione", e cioè la previsione di contributi (dotazione complessiva di 4 milioni) per assunzioni di disoccupati senza i vincoli anagrafici di Garanzia Over.

"Si tratta di una misura di completamento di Garanzia Over, anche perché le imprese ci hanno chiesto incentivi anche sul mercato del lavoro giovanile". Subito dopo l'estate, invece, è prevista l'uscita di Garanzia Giovani 2 con una dotazione finanziaria di 27 milioni di euro. Anche in questo caso, "sono stati previsti tirocini extracurriculari per i giovani fino a 29 anni e misure di accompagnamento al lavoro. Che poi - ha aggiunto Lolli - sono le misure che hanno ottenuto il maggior successo su Garanzia Giovani 1 e quindi la nostra idea è ripetere quella felice esperienza che ha portato l'Abruzzo ad essere la seconda regione in Italia per numeri sul programma di Garanzia Giovani". Misure importanti anche sul fronte della formazione, con la possibilità da parte di un'azienda che assume un lavoratore di chiedere alla Regione di pagare la relativa formazione. Previsti inoltre aggiornamenti professionali nel campo dell'enogastronomia e di altri settori importanti dell'economia regionale. Incentivi alla formazione sono previsti anche per i professionisti con il Voucher per i lavoratori autonomi da utilizzare per il rimborso di corsi universitari.

"Tra l'estate e l'autunno - ha detto Lolli - il nostro obiettivo è dare risposte ai cittadini e ai lavoratori. Abbiamo pensato a misure che vanno dritte al problema, venendo incontro alle richieste delle aziende e alla domanda di lavoro dei nostri disoccupati".

E proprio sul fronte della micro impresa, Lolli ha annunciato l'avvio del Microcredito Fse che tanto successo ha ottenuto negli anni scorsi. Ci sono a disposizione 6 milioni di euro al tasso agevolato dell'1% in favore delle piccole e piccolissime imprese abruzzesi; previsto inoltre un avviso di 9 milioni di euro per "finanziamento capitale circolante". E cioè interventi per contrastare la scarsa liquidità e la promozione di investimenti produttivi. "Ci saranno poi altre misure - assicura Lolli - ma per il momento si parte da queste; l'importante è coinvolgere quanto più possibile i territori. E lo dico ai consiglieri regionali e agli assessori, se veramente si vogliono dare risposte ai cittadini". 

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Protezione civile,individuati tre poli logistici regionali 

Individua tre poli logistici regionali per lo stoccaggio di mezzi e materiali della Colonna mobile di protezione civile il provvedimento approvato dalla Giunta regionale d'Abruzzo. Si tratta del Polo operativo interregionale di Preturo di L'Aquila. In applicazione di uno specifico accordo intercorso con il Comune di L'Aquila, l'aeroporto di Preturo ospita da tempo parte della colonna mobile della Protezione Civile Abruzzo in un manufatto dedicato di strategica importanza. L'immobile, infatti, viene utilizzato sia come sito di stoccaggio di materiali e mezzi d'emergenza, anche come sede di Sala operativa regionale alternativa e come area di accoglienza alla popolazione. L'intera struttura logistica di Preturo, dunque, si presta in maniera ottimale per elevarsi ad elemento nodale essenziale anche per la lotta attiva agli incendi boschivi di livello interregionale; la Regione, pertanto, ha individuato nell'infrastruttura l'allocazione di un "Polo Operativo, Formativo e per Aviotrasporto per le Emergenze riferite anche alla lotta attiva agli Incendi Boschivi". Un polo che, essendo particolarmente adatto per supportare la risposta all'emergenza in tutto il centro-sud, verrà conseguentemente istituzionalizzato mediante la proposta di specifico accordo con il Dipartimento nazionale. Del Polo Logistico di Protezione Civile Nazionale nel "CSMM" (Centro Smistamento Merci della Marsica) di Avezzano in prossimità del casello autostradale A25 di Avezzano, è stato finora utilizzato eccezionalmente dalla Protezione civile regionale, per lo più per coordinare le attività di gestione dell'emergenza coadiuvata dalla CRI. L'infrastruttura, al momento già ospitante materiali e mezzi della Colonna Mobile della Protezione Civile nazionale, risulta particolarmente idonea quale 'Polo Nazionale di Protezione Civile'. Del Polo Logistico di Protezione Civile Regionale e sede Centro-Sud della Colonna Mobile di PC dell'ANA. La Regione Abruzzo, per tramite del Consorzio ASI "Val Pescara", dispone di uno stabile nel Comune di Alanno, di cui solo una parte è utilizzata dal Distaccamento dei Vigili del fuoco. La restante parte, attualmente inutilizzata, dallo stesso Consorzio è stata messa a disposizione della Regione per ospitare parte della Colonna Mobile Nazionale dell'ANA (Associazione Nazionale Alpini) da utilizzare per eventuali interventi emergenziali nel centro/sud Italia, oltre che una parte di mezzi e materiali della colonna mobile della PC regionale Abruzzo. L'ANA, infatti, con una specifica nota del Presidente Favero, si è impegnata ad effettuare, a propria cura e spese, i necessari lavori di adeguamento/ampliamento dell'immobile, nel quale la Regione si impegna, oltre che a favorire l''assegnazione in comodato a titolo non oneroso all'ANA Abruzzi, ad installare un Polo Logistico di PC regionale.

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Fondi europei, la tabella regione per regione

 Nell'ultimo triennio (2015-2017), il sistema regionale italiano ha versato nella casse dell'Unione europea ben 44 miliardi di euro incassando soltanto 35 miliardi di euro con un saldo "in rosso" pari a 8,5 miliardi di euro. Nel 2017 l'ammontare complessivo generato dai territori per "restare" in Europa e' stato pari a 14.881 milioni di euro con un incremento del 3,9% rispetto all'anno precedente quando il monte contributi aveva raggiunto i 14.328 milioni di euro. Il dato emerge dal rapporto realizzato dall'istituto Demoskopika "Europa bicefala" presentato oggi. Lo studio evidenzia una Italia divisa in due nella distribuzione dei rapporti finanziari con le istituzioni comunitarie: tutte le regioni rientranti nell'ex obiettivo convergenza (regioni meno sviluppate e regioni in transizione), eccezion fatta per l'Abruzzo, presentano un saldo positivo pari a 7 miliardi di euro mentre, al contrario, le regioni piu' sviluppate (ex obiettivo competitivita') hanno versato decisamente piu' di quanto incassato con un credito maturato pari a oltre 15 miliardi di euro. Una dicotomia probabilmente condizionata - si legge nello studio di Demoskopika - dall'attuazione della politica di coesione con cui l'Unione europea, attraverso l'impiego dei fondi strutturali, punta a riequilibrare i divari esistenti, a livello di sviluppo economico e di tenore di vita, tra le diverse realta' regionali. In questo scenario e' la Lombardia a risultare il maggiore finanziatore italiano con oltre 10 miliardi di euro di contributo stimato ma anche la realta' piu' penalizzata considerato un saldo negativo pari a ben 5,5 miliardi di euro. Situazioni significativamente piu' convenienti per Sicilia e Campania che hanno ricevuto circa 4 miliardi di euro in piu' di quanto hanno versato.

"Lo studio, seppur non esaustivo in quanto incentrato principalmente nella relazione dicotomica del dare/avere, - commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - conferma le criticita' generate dalla complessita' del sistema di finanziamento dell'Unione europea che, principalmente negli attuali meccanismi di riscossione e di calcolo delle risorse, come piu' volte evidenziato dalla Corte dei Conti europea, risulta poco leggibile disincentivando processi di controllo diretto da parte dei cittadini". Nell'ottica del raggiungimento dell'autonomia finanziaria dell'Unione europea, per Rio e' auspicabile "un'accelerazione delle istituzioni comunitarie nella valutazione del progetto di riforma presentato dal Gruppo di alto livello istituito dai presidenti della Commissione, del Parlamento europeo e del Consiglio europeo nel 2017. Proposta che prevede l'introduzione di tasse e imposte direttamente connesse alla dimensione europea". "In questo quadro, riformare l'attuale meccanismo di partecipazione al bilancio dell'Unione europea - conclude il presidente di Demoskopika - produrrebbe, senza alcun dubbio, un cambiamento della percezione dei cittadini in direzione di una maggiore consapevolezza collettiva circa la capacita' di metter in comune risorse in modo economicamente piu' efficace e di una minore convinzione che finanziare l'Europa rappresenti principalmente un fattore di costo per il sistema Italia". 

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Calcio a 5, l’Acqua&Sapone vince lo scudetto 

L'Acqua&Sapone calcio a 5 ha conquistato lo scudetto del calcio a cinque. Nell'ultima partita della serie della finalissima tricolore, la formazione abruzzese ha superato  al Palasind di Bassano del Grappa la Luparense con il risultato di 4-2. Per l'Acqua&Sapone doppietta di Bertoni e gol di Jonas e Calderoli che con la sua rete ha chiuso i conti a 8" dal suono della sirena. Per la Luparense reti di Rafinha e Borja Blanco. L'Abruzzo del Calcio a cinque aveva già vinto lo scudetto dopo le imprese del Montesilvano (2010) e Pescara (2015). Per l'Acqua&Sapone si tratta del secondo successo stagionale, dopo la vittoria in Coppa Italia. 

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Consiglio regionale, approvata la doppia preferenza di genere

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge che modifica la “Legge elettorale regionale” consentendo l’introduzione della doppia preferenza di genere. Il progetto di legge votato in aula era stata presentato dai consiglieri Sclocco, Paolini, D Pangrazio, Febbo.

“L’introduzione della doppia preferenza di genere è da sempre una battaglia del Partito Democratico e oggi l’Abruzzo rafforza il ruolo delle donne nelle istituzioni dando il via libera ad un apposito progetto di legge firmato anche dal Presidente Giuseppe Di Pangrazio e condiviso da tutti i consiglieri del Pd. Il nuovo testo prevede che “L'elettore esprime il suo voto per una delle liste circoscrizionali tracciando un segno nel relativo rettangolo o esprimendo uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome, ovvero il nome e cognome di uno o due dei candidati presenti nella medesima lista. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.” Con questa modifica alla legge elettorale– continua Paolucci –migliora la qualità della rappresentanza della democrazia e non è casuale che alla fine la doppia preferenza arriva con il governo di centro-sinistra.  Le pari opportunità sono un cavallo di battaglia delle politiche del Partito Democratico e oggi l’ Abruzzo apre le porte delle istituzioni regionali anche alle donne, assicurando con il nuovo meccanismo elettorale una maggiore rappresentanza di genere in aula. Ci riteniamo soddisfatti e auspichiamo che vi siano altre iniziative che consentano alle donne di raggiungere in ogni ambito , da quello sociale, politico, culturale, lavorativo, la piena affermazione del proprio ruolo.”

 "Un sogno che si realizza": così l'assessore regionale alle Politiche Sociali, Marinella Sclocco, in merito all'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge sulla doppia preferenza di genere che, di fatto, spiega Sclocco, "garantisce in Abruzzo l'adeguamento alla normativa nazionale sull'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali". "Dopo 6 anni dalla presentazione della mia legge sulla doppia preferenza di genere e dopo i tanti rinvii, finalmente oggi l'Abruzzo si è adeguato alla normativa nazionale vincendo una grande battaglia di civiltà. A livello nazionale ed europeo, l'introduzione di tali strumenti elettorali accresce la presenza delle donne nelle Istituzioni sino al 30%, e questo non può essere che un successo democratico e rappresentativo. In questi anni - continua Sclocco - supportare questa causa è stato per me uno stimolo, non solo per sconfiggere i datati stereotipi che si attribuiscono alle donne, ma perché è interesse collettivo costruire una società lungimirante e capace di salvaguardare i diritti e l'uguaglianza sostanziale dei cittadini. Approvando questa misura - aggiunge l'assessore alle Politiche Sociali - garantiamo l'eguaglianza e l'equilibrio nei meccanismi rappresentativi e non posso che esserne orgogliosa". 

"La legge sulla doppia preferenza di genere, approvata oggi in consiglio regionale, segnerà un cambio di passo solo se a questa seguirà un cambio di mentalità: no alla prepotenza, no all’irriverenza verso le donne nei luoghi istituzionali e in tutti i luoghi della società. Il voto di oggi è senz’altro un passaggio importante per assicurare una rappresentanza di genere equilibrata nel consiglio regionale. In passato mi pento di non essere intervenuto davanti ad atteggiamenti arroganti che si sono verificati nel linguaggio poco rispettoso e in azioni dispotiche verso le colleghe di questo consiglio. Da tempo avevo proposto di allargare la percentuale delle donne in giunta a componenti esterne, con valutazioni puramente meritocratiche. Per una partecipazione alla vita politica la donna dovrebbe essere sostenuta con dei percorsi all’interno dei partiti, ritengo che questa legge sia un passo in avanti per ridare dignità alle pari opportunità spesso mortificate", scrive in una nota Donato Di Matteo.

"Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione, all’unanimità,  della legge da me firmata,  sulla doppia preferenza di genere che consentirà una maggiore rappresentanza delle donne in Consiglio Regionale. Da anni abbiamo provato a far approvare questo giusto provvedimento che crea maggiore equilibrio nella rappresenta dei cittadini. Ho votato favorevolmente anche nella passata legislatura ma l’allora maggioranza trasversale  ne bocciò la applicazione. Oggi finalmente il risultato è arrivato", ha scritto in una nota Lucrezio Paolini

 "L'Assise regionale ha finalmente recepito un obbligo costituzionale di legge inserendo la parità di rappresentanza di genere. Seppur sottolineiamo con rammarico come questo Governo regionale ben poco abbia fatto in materia di sociale e politiche di tutela alla maternità, asilo nido e parità di genere, con tale emendamento invece le donne avranno la possibilità di accrescere la possibilità di essere elette nelle istituzioni regionali con la rappresentanza di genere in aula", sottolineano i consiglieri di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo. Per Fulvio Martusciello, europarlametare azzurro, "l'Abruzzo sia da esempio per le altre regioni italiane. In un paese democratico è importante rafforzare il ruolo delle donne nelle istituzioni e questa proposta di legge appena approvata, apre le porte delle istituzioni regionali anche alle donne, assicurandone con il nuovo meccanismo elettorale una maggiore rappresentanza di genere in Aula". (ANSA). XSB 12-GIU-18 20:32 NNN
 

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Elezioni amministrative, tutti i risultati dell’Abruzzo

Si profila un ballottaggio in entrambi i Comuni maggiori chiamati al voto in Abruzzo, dove a giocarsi il secondo turno sono centrodestra e centrosinistra, con il Movimento cinque stelle fuori dai giochi sia a Teramo, sia a Silvi. Nel capoluogo di provincia dai dati dello spoglio, l'ex assessore regionale di Fratelli d'Italia, Giandonato Morra e' avanti, e prevale su Gianguido D'Alberto sostenuto da partito Democratico e altre tre liste. Segue a distanza il grillino Cristiano Rocchetti. A Silvi si profila un testa a testa tra Andrea Scordella della Lega, sul quale ha trovato l'unita' il centrodestra, nel corso dello spoglio apparso piu' volte in vantaggio e Francesco Comignani, il sindaco costretto a lasciare l'incarico circa un anno fa in seguito alle dimissioni di 9 consiglieri su 16, che guida uno schieramento di centrosinistra. Terza Simona Astolfi del Movimento cinque stelle. L'affluenza alle urne in Abruzzo e' stata inferiore rispetto alla volta precedente, ma superiore di circa 4 punti rispetto alla media nazionale. 

In provincia di Pescara, a Pianella si conferma sindaco Sandro Marinelli, a Bussi sul Tirino vince invece Salvatore Lagatta che supera l'ex presidente della provincia di Pescara, Pino De Dominicis. A Cepagatti si afferma Gino Cantò mentre a Loreto Aprutino si conferma Gabriele Starinieri. A Nocciano vince Lorenzo Mucci. A Pietranico vince invece Francesco Del Biondo. A Roccamorice è eletto Alessandro D'Ascanio, mentre a San Valentino il nuovo sindaco è Antonio D'Angelo che batte l'ex primo cittadino Angelo D'Ottavio. A Turrivalignani si afferma Giovanni Placido. 

In provincia di Teramo, ad Alba Adriatica vince Antonietta Casciotti. Ad Atri invece il nuovo sindaco è Piergiorgio Ferretti. A Castilenti vince Alberto Giuliani. A Civitella del Tronto vince Cristina Di Pietro e Franco Carletta si riconferma sindaco di Controguerra. A Montorio al Vomano il sindaco è Mario Facciolini. A Nereto vince Daniele Laurenzi e a Notaresco è un plebiscito per Diego Di Bonaventura. A Silvi come detto ci sarà il ballottaggio tra Comignani e Scordella. 

In provincia di Chieti, a Fallo vince Salerno, a Frisa si afferma Nicola Labbrozzi, a Pizzoferrato è Palmerino Fagnilli il primo cittadino. A Torino di Sangro invece vince Nino Di Fonso. A Villa Santa Maria vince Pino Finamore. 

In provincia dell'Aquila, a Barete, vince Leonardo Gattuso. A Castellafiume si afferma Giuseppina Perozzi. A Lucoli vince Valter Chiappini. A Massa d'Albe il primo cittadino è Nazzareno Lucci. Ad Oricola vince Antonio Paraninfi. A San Benedetto dei Marsi vince Quirino D'Orazio. A Scanno invece Giovanni Mastrogiovanni.  

 

Questa la situazione per le elezioni amministrative a Teramo.

Giandonato Morra 34,6

Gianguido D'Alberto 21,1

Cristiano Rocchetti 16,5

Mauro Di Dalmazio 11,5

Giovanni Cavallari 10,2

Alberto Covelli 5,1

Paola Cardelli 0,9 

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La Asl Chieti annuncia 117 assunzioni

La Asl Lanciano Vasto Chieti assumerà 117 persone a tempo indeterminato, con una spesa di 6 milioni di euro, nell'ambito del programma varato dalla stessa azienda sanitaria e approvato ieri dalla Regione Abruzzo.Una manovra che favorisce il lavoro stabile limitando il precariato, nel rispetto dell'obiettivo regionale di riduzione dei contratti a tempo determinato. In particolare saranno 25 le assunzioni nel ruolo tecnico ovvero assistente sociale, assistente tecnico, Oss, programmatore e collaboratore tecnico professionale,, e sette in quello amministrativo, mentre le assunzioni saranno 85 nell'area sanitaria, di cui 52 dirigenti medici, otto direttori di struttura complessa e 25 unità del comparto tra infermieri, tecnici e altre figure. Nel piano è previsto anche il concorso per la direzione della Radiologia dell'ospedale di Lanciano, quello che ancora mancava per la copertura di tutti i posti apicali lasciati scoperti al 'Renzetti' dopo il pensionamento dei primari in carica. Entro l'anno, dunque, tutte le unità operative torneranno ad avere una guida stabile. Sul fronte dei dirigenti medici la pattuglia più numerosa sarà quella dei ginecologi, visto che ne saranno assunti sette, seguiti dagli specialisti in medicina d'urgenza, cinque. E poi ci sono 4 anestesisti, 4 radiologi, 3 biologi,3 psichiatri, 2 cardiologi, 2 chirurghi, 2 geriatri, 2 diabetologi, 2 medici di medicina trasfusionale, 2 pediatri, 2 veterinari, 2 psicologi, 1 chirurgo vascolare, 1 dirigente medico di presidio, 1 gastroenterologo, 1 medico di fisica e riabilitazione, 1 medico di medicina interna, 1 nefrologo, 1 ortopedico, 1 patologo clinico. ''Questo piano, redatto con il supporto dell'Unità operativa Amministrazione e sviluppo delle risorse umane - sottolinea il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco - permetterà alle articolazioni aziendali di colmare carenze e migliorare l' operatività. + stato condiviso con l'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci e recepito dalla Regione integralmente, che ancora una volta risponde positivamente alle istanze della nostra Azienda ponendola in condizione di offrire assistenza di qualità a un territorio così vasto. L'approvazione ci permette anche di varare i concorsi, assai attesi, per gli operatori socio sanitari, con 20 assunzioni, e per gli infermieri. Per la procedura che riguarda questi ultimi, prossima a essere bandita, ci sarà la riserva di posti del 50%, ai fini della stabilizzazione del personale attualmente in servizio a tempo determinato e in possesso dei requisiti previsti''. Il piano assunzioni 2018 è ricompreso nei limiti di spesa per il personale fissato dagli strumenti di programmazione regionale e che stabilisce per la Asl della provincia di Chieti un tetto pari 240 milioni di euro. 

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L’Abruzzo al voto in 31 Comuni

Secondo i dati forniti dal Viminale alle 12 è andato a votare il 20,11% degli abruzzesi. La Regione va al voto con 4 capoluoghi. Nelle scorse elezioni il dato era stato del 15,47%

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Nuova tornata elettorale amministrativa in Abruzzo. Sono 31 i comuni abruzzesi che eleggeranno i nuovi sindaci e rinnoveranno i consigli comunali domani, domenica 10 giugno. L'eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 24 giugno e riguarderà solo i comuni di Teramo e Silvi. Si vota solo nella giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Si voterà in 5 Comuni in provincia di Chieti (Fallo, Frisa, Pizzoferrato, Torino di Sangro e Villa Santa Maria), 7 in provincia dell'Aquila (Barete, Castellafiume, Lucoli, Massa d'Albe, Oricola, San Benedetto nei Marsi e Scanno); 9 in provincia di Pescara (Bussi, Cepagatti, Loreto Aprutino, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Turrivalignani). In provincia di Teramo oltre a Teramo (unico capoluogo) e Silvi, gli unici con popolazione superiore a 15mila abitanti, si voterà in altri 8 centri: Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella del Tronto, Controguerra, Montorio al Vomano, Nereto e Notaresco. 

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Teramo si prepara al voto, 7 i candidati sindaco

E' la città di Teramo, per gli osservatori politici abruzzesi, il punto di riferimento della giornata finale di campagna elettorale per le amministrative di domenica prossima. Non sono annunciati personaggi della politica nazionale, anche se per il turno di ballottaggio sicuramente saranno in tanti a sfilare per sostenere le proprie coalizioni o i propri candidati. A Teramo, quindi, sarà una battaglia tutta locale. In queste ore è stato definito il programma ufficiale per i comizi di chiusura. Sul palco di piazza Martiri dalle 18 i sette candidati si alterneranno ogni tre quarti d'ora. Chiusura tassativa entro mezzanotte. Saranno la candidata sindaco di 'Sinistra per Teramo', Paola Cardelli, e quelllo di 'Bella Teramo', Giovanni Cavallari, ad aprire e a chiudere la serie dei comizi finali prima del silenzio elettorale. Cardelli salirà sul palco della piazza centrale cittadina alle 18.30, dopo (19.15) toccherà a Giandonato Morra, il candidato del centrodestra; alle 20 Gianguido D'Alberto di Insieme Possiamo e il cartello di Alleanza Civica. Poi, nell'ordine, saranno i turni di Cristiano Rocchetti del Movimento 5 Stelle (20.45), di Alberto Covelli 'Per Bene in Comune' (21.30), di Mauro Di Dalmazio delle civiche 'Al Centro per Teramo' e 'Azione Politica' (22.15) e alle 23 a Cavallari.

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