Una fuga di gas metano ha causato l'esplosione dell'abitazione di Via Alessandria, ad Avezzano, nella quale sono rimasti coinvolti madre e figlio originari del posto. L'uomo, di 53 anni, è stato estratto vivo dalle macerie e al momento dell'esplosione si trovava sul letto. L'anziana, invece, era al piano superiore ed è rimasta illesa. A subire le conseguenze della deflagrazione è stato anche un parente dei due che si trovava nella casa adiacente ed è rimasto ferito dai vetri infranti a causa dell'esplosione. Gli accertamenti ingegneristici dei vigili del fuoco si stanno concentrando su tutto l'impianto a gas per accertare le cause della fuga di metano. Al momento gli agenti del commissariato di Avezzano, che stanno svolgendo le indagini, non possono escludere nessuna ipotesi anche alla luce del ritrovamento nell'abitazione di alcuni arnesi da lavoro.
Leggi Tutto »Lombardo: le Zone Economiche Speciali (Zes) diventano finalmente operative
“In virtù del Decreto semplificazioni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 febbraio, le Zone Economiche Speciali (Zes) diventano finalmente operative. L’Abruzzo su questo tema è purtroppo in grave ritardo, per cui chiediamo con forza che la perimetrazione della zes diventi la priorità della nuova giunta regionale”.
È quanto afferma Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, che ricorda come l’istituzione di queste zone, specie se connesse al corridoio Tirreno-Adriatico, rappresenti un’occasione unica di sviluppo per l’Abruzzo nella sua interezza, andando tra l’altro a riequilibrare la zona interna con quella costiera: “Le Zes – spiega Lombardo - sono aree geografiche nell’ambito delle quali un’Autorità governativa offre incentivi a beneficio delle aziende che vi operano: la riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi, mentre gli oneri di urbanizzazione primaria per le imprese che effettuano investimenti ammessi al credito di imposta, dovranno realizzarsi entro il termine perentorio di 90 giorni dalla domanda. Ogni Regione interessata può inoltre presentare, entro centoventi giorni dall’approvazione del decreto, al Ministro per il Sud una proposta di protocollo o convenzione per l’individuazione di ulteriori procedure semplificate”.
Una novità del decreto è rappresentata dalla previsione che nelle zes possono essere costituite delle “Zone Franche Doganali Intercluse” (Zfd), dove vi è l’esenzione delle imposte doganali e dell’IVA, per le merci provenienti da Paesi extracomunitari, finché queste merci resteranno all’interno della Zfd. “In pratica – aggiunge il segretario Uil Abruzzo - queste zone, potranno diventare la porta delle merci provenienti da Paesi extracomunitari, per essere inoltrate verso i paesi dell’Unione Europea”.
Infine il decreto prevede l’istituzione di una cabina di regia delle zes a livello nazionale nella quale si cita la partecipazione, in qualità di osservatori, dei “portatori di interesse collettivi o diffusi”. “Assieme a Cgil e Cisl, abbiamo fatto richiesta di essere invitati permanenti, in questa cabina di regia. È evidente – conclude – che siamo nella fase decisiva di questa strategia. L’Abruzzo non può più permettersi di perdere tempo”.
Leggi Tutto »Sondaggio Emg, Salvini è il leader che riscuote maggior fiducia
Secondo un Sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà, condotto da Serena Bortone su Raitre, Matteo Salvini resta il leader che riscuote maggiore fiducia in Italia con una percentuale del 50% degli intervistati, in crescita dell’1% rispetto alla rilevazione della settimana scorsa. In seconda posizione il premier Conte con il 48% in risalita di un punto rispetto alla stessa rilevazione della settimana scorsa. Segue Di Maio, in calo di un punto, al 41% e Giorgia Meloni al 21%. Zingaretti resta stabile al 20% come Maurizio Martina (16%). In leggera crescita Berlusconi al 15% (+1%).
La maggioranza degli elettori, il 72% non voterebbe un partito fondato dal premier Giuseppe Conte. L'8% degli intervistati ha invece risposto positivamente. Inoltre il 73% pensa che il calo di consensi del Movimento Cinque Stelle avuto alle elezioni in Abruzzo e nei sondaggi non dipenda dalla Lega ovvero dall'aver seguito la linea del partito guidato da Salvini. Per il 22% invece, la perdita di preferenze è propria legata a questo motivo
Leggi Tutto »Olio, Coldiretti: produzione dimezzata, crack da 1 miliardo
Maltempo e gelate sono costate agli agricoltori italiani di olio quasi un miliardo di euro nel 2018, a causa del dimezzamento della produzione (-57%), che è scesa ai minimi storici gettando sul lastrico decine di migliaia di aziende, soprattutto al Sud. E' quanto emerge d una elaborazione della Coldiretti che evidenzia la situazione drammatica della filiera dell'olio in Italia dopo che le calamità hanno portato il raccolto sotto i 185 milioni di chili, il dato peggiore degli ultimi venticinque anni. La situazione piu' grave in Puglia dove si produce circa la metà dell'olio italiano e si contano perdite per quasi 400 milioni. Al conto economico, sottolinea Coldiretti, va poi sommato il danno strutturale con il gelo che ha provocato una vera e propria strage di 25 milioni di ulivi e le conseguenze della Xylella che continua ad avanzare inesorabilmente verso nord in Puglia. Il risultato è una crisi occupazionale senza precedenti con la perdita secca di centomila posti di lavoro in Italia nella filiera dell'olio extravergine di oliva, dai campi ali frantoio, dall'industria al commercio. Con il calo della produzione nazionale aumenta peraltro il rischio di frodi e contraffazioni, con il prodotto straniero pronto per essere spacciato per Made in Italy. Le importazioni dall'estero sono già cresciute complessivamente in quantità del 5%, ma con punte record fino al 150% come nel caso degli arrivi dalla Tunisia, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi dieci mesi del 2018.
Nel comparto, secondo la Coldiretti, trovano possibilità di occupazione duecentomila persone tra imprenditori, famigliari, dipendenti nelle campagne, nei frantoi e nell'industria per un settore che fattura 3 miliardi di euro grazie ad un patrimonio di oltre 200 milioni di piante su oltre un milione di ettari di territorio da Nord a Sud della Penisola. Dal punto di vista qualitativo ltalia è leader nel mondo grazie al maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP) e a 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo.
Leggi Tutto »Nel 2017 tremila persone sono morte a causa di un incidente stradale
Nel 2017, in Italia, piu' di tremila persone sono morte a causa di un incidente stradale, mentre per il primo semestre del 2018 la stima e' di circa 1500 vittime. Attualmente, nel nostro paese, la mortalita' stradale e' di 55,8 morti ogni milione di abitanti. Sono questi i dati relativi agli incidenti stradali in Italia, illustrati stamani in commissione Trasporti a Montecitorio dall'Istat, nell'ambito delle audizioni sui pdl per la riforma del codice della strada. Il numero totale degli incidenti con lesioni e dei morti che si sono verificati sulle strade italiane, secondo quanto riferito dalla direttrice per le statistiche sociali dell'Istituto, Vittoria Buratta, sarebbe in calo del tre per cento, se si prende in considerazione il primo semestre del 2018 e lo si confronta con lo stesso periodo del 2017. Se pero' si prende in considerazione il dato dell'intero 2017 e lo si confronta col 2016, va sottolineata una diminuzione di incidenti, con un aumento, pero', dei morti. Nel primo semestre 2018 gli incidenti che hanno provocato morti e feriti in Italia sono stati 82.942, mentre in tutto il 2017 sono stati circa 175mila, con in cima alla graduatoria delle vittime i pedoni, seguiti da motociclisti e ciclisti. Entrando nel merito delle cause piu' frequenti di incidenti stradali gravi, Vittoria Buratta ha indicato chiaramente l'eccesso di velocita', il mancato rispetto delle precedenza, il mancato uso delle cinture e, in modo sempre maggiore, la distrazione alla guida causata dall'utilizzo degli smartphone. In totale, stima l'Istat che a questo tipo di distrazioni siano ormai da addebitarsi oltre quattro incidenti su dieci. Rilevante anche il dato relativo ai bambini di meno di nove anni morti o feriti in incidenti stradali nel 2017: oltre uno su quattro morti e feriti e' rimasto vittima dell'incidente poiche' si trovava sul sedile anteriore del veicolo. Tra le norme in discussione per il nuovo codice della strada, c'e' l'introduzione di sanzioni piu' severe per chi utilizzi il cellulare alla guida e l'adozione obbligatoria dei seggiolini anti-abbandono.
Leggi Tutto »Tempi d’attesa troppo lunghi e disservizi del Cup nelle lamentele al numero della Sanità
Tempi d'attesa troppo lunghi, disservizi del Cup, carenza di informazioni e di tutoraggio nell'accesso alle prestazioni sanitarie. Sono circa 6.500 i cittadini che hanno contattato, nell'arco delle 24 ore, il numero di pubblica utilità 1500 sul tema delle liste di attesa in quasi tre mesi, dal giorno di attivazione del servizio, 8 ottobre, al 31 dicembre 2018. Circa 1.600 telefonate sono state raccolte durante l'orario di risposta, dalle ore 10.00 alle ore 16.00, dai dirigenti sanitari del ministero della Salute. Il tempo medio di conversazione - secondo il report pubblicato dal ministero della Salute - è stato di circa 8 minuti e mezzo, il tempo massimo di un'ora e 17 minuti. La complessità dell'argomento, l'esigenza di informazione e la richiesta di ascolto hanno caratterizzato le conversazioni, comportando a volte tempi insolitamente lunghi delle conversazioni. Di seguito i risultati dell'analisi dell'ascolto dei cittadini, servizio voluto dal ministro della Salute Giuia Grillo. Le donne (57%) hanno chiamato più degli uomini (43%).
Il cittadino che si è rivolto al servizio ha un'età media di 64 anni (età minima18, massima 90), ha raccontato le proprie esperienze e in quota significativa quelle di altri. Le telefonate sono giunte, in ordine decrescente, dalle regioni: Lazio (24%), Lombardia (13%), Campania (8,6%), Sicilia (8%), Toscana (7,8%), Puglia (6%). La maggior parte dei cittadini (59% delle telefonate) si è lamentata per i tempi di erogazione delle prestazioni. Rilevante la richiesta di informazione sul Piano nazionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) e sulla possibilità di ricorrere all'intramoenia pagando solo il ticket, 17% delle conversazioni. Le segnalazioni sull'eccedenza dei tempi di erogazione, rispetto ai tempi garantiti dal PNGLA, hanno costituito il 12% degli argomenti affrontati dai cittadini: Lazio 25,3%, Lombardia 10,5%, Campania 9,5%, Puglia 8,4%, Sicilia ed Emilia Romagna 7,4%.
Le segnalazioni sui disservizi dei CUP sono risultate pari al 6%: Lazio 24,1%, Sicilia 20,7%, Lombardia 12,1%, Sardegna 10,3%, Toscana 6,9%, Campania, Basilicata, Puglia e Marche 5,2%. Tra le 58 prestazioni sono risultate maggiormente rappresentate: visita oculistica 11,35%, ecografia addome 7%, mammografia e colonscopia 6,8%, visita cardiologica 5%, visita neurologica 4,5%. Per il primo accesso, colonscopia 11,9%, ecografia addome 8,7%, visita oculistica 7,1%, visita cardiologica 5,6%, esofago-gastro-duodenoscopia, visita dermatologica e mammografia 4,8%. Tra le 58 prestazioni di controllo sono state oggetto di lamentela: visita oculistica 12,1%, mammografia 10%, colonscopia 6,9%, visita cardiologia e visita neurologica 6,2%, ecografia addome 4,8%, ecografia capo e collo, ecografia mammella e visita endocrinologica 4,5%. Le regioni e le ASL maggiormente segnalate per eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso, sono risultate: Lazio 22,4% (RM 2, RM 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini), Lombardia 11,2% (ATS della città metropolitana di Milano, ATS della Brianza, ASST Papa Giovanni XXIII), Campania 9,7% (ASL Napoli 3 sud, ASL Napoli 1 centro, Azienda Ospedale G. Rummo), Sicilia 9,7% (ASP Catania, ASP Palermo, ASP Ragusa), Emilia Romagna 8,3% (AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, AUSL di Ferrara). Le regioni e le ASL segnalate per le prestazioni di controllo sono risultate: Lazio 25,4% (Policlinico Umberto I, RM 2, Frosinone, Latina), Sicilia 10,1% (ASP Catania, ASP Messina, Azienda Ospedaliera Universitaria P. Giaccone, ASP Caltanissetta), Lombardia 10,1% (ATS della città metropolitana di Milano, ATS della ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Spedali Civili di Brescia, ASST Fatebenefratelli Sacco), Toscana 8,1% (Azienda USL Toscana centro, Azienda USL Toscana nord-ovest, Azienda USL Toscana sud-est). Le regioni e le ASL maggiormente segnalate per le prestazioni non comprese nel PNGLA sono risultate: Toscana 16,1% (Azienda USL Toscana Centro), Lazio 13% (Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata, Frosinone, ASL RM 1), Sardegna 9,7% (Azienda per la tutela della Salute), Abruzzo 9,7% (Lanciano Vasto Chieti, ASL Pescara). I cittadini della regione Lazio, popolazione residente 5,898 milioni di abitanti al 31 dicembre 2017, si sono rivolti maggiormente al numero di pubblica utilità: 24% delle telefonate. Il dato appare ancora più rilevante se confrontato con le telefonate effettuate dai cittadini della regione Lombardia (10 milioni di abitanti nel 2017), che hanno rappresentato il 13% delle chiamate.
L'analisi del contenuto delle conversazioni - sottolinea il ministero - mette in evidenza la necessità di informazione sulle modalità di fruizione dei servizi di specialistica ambulatoriale, sulle modalità di prenotazione, sul ruolo del CUP, sul significato del PNGL, di cui quasi nessuna delle persone che si sono rivolte al 1500 era a conoscenza. Solo una piccola percentuale di cittadini che ha chiamato il 1500 ha riferito di accedere ai siti istituzionali, regionali, aziendali per informarsi ed ha riferito che le informazioni presenti sui siti web delle ASL non risultano complete, chiare ed efficaci. La carenza di informazioni e la mancanza di ascolto e tutoraggio del cittadino paziente ai vari livelli territoriali (MMG, CUP, Sportello ASL, Ospedale) hanno contribuito a creare un'erronea percezione dell'urgenza delle prestazioni con classe di priorità programmata. D'altra parte, risultano eclatanti i casi in cui l'attesa per effettuare indagini con classe di priorità programmata assume tempi "biblici": ecografia addome (controllo) presso ASL RM 1 poliambulatorio via Lampedusa (un anno di attesa); mammografia (controllo) ASL Monza Brianza superiore ad un anno. Il 22,4% delle segnalazioni per l'eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso proviene dalla regione Lazio, prevalentemente da Roma e riguarda le ASL RM 2, RM 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. La ASL RM 2 risulta al primo posto per le segnalazioni (popolazione residente di circa 1,3 milioni di abitanti), pari al 45% della popolazione complessiva del Comune; segue la ASL RM 1 (popolazione residente di circa 1,047 milioni di abitanti), pari al 36,4% della popolazione complessiva residente nel Comune. Segue la Lombardia con l'11,2% delle segnalazioni, che provengono prevalentemente dalla ATS della città metropolitana di Milano. La Campania con il 10% delle segnalazioni si colloca al terzo posto (popolazione residente 5.839.084, di poco inferiore a quella del Lazio). Il 55% delle telefonate ha segnalato le ASL di Napoli (ASL 3 sud, ASL 1 centro, ASL 2 nord). Pochissime le segnalazioni sull'eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso dalle regioni Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta (0,5%). Infine, da quanto rappresentato dai cittadini, è emerso che le prescrizioni non riportano sempre l'indicazione di primo accesso o controllo e se di primo accesso non viene indicata la classe di priorità che viene, invece, a volte indicata per i controlli.
Leggi Tutto »Daniele Piervincenzi e troupe di ‘Popolo sovrano’ aggrediti a Pescara
L'inviato di 'Popolo Sovrano' Daniele Piervincenzi, il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini sono stati aggrediti a Pescara da un gruppo di abitanti del quartiere Rancitelli. Piervincenzi e i suoi colleghi stavano lavorando a un'inchiesta sui clan che della periferia pescarese. Piervincenzi e la troupe erano entrati in un complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo, considerato la principale piazza di spaccio di Pescara e dell'Abruzzo, per fare delle domande su come si vive nel quartiere: all'improvviso sono stati minacciati e successivamente aggrediti. Popolo Sovrano, il nuovo programma condotto da Alessandro Sortino e Eva Giovannini con Daniele Piervincenzi, andrà in onda domani alle 21.20 su Rai2.
Sarebbe avvenuta lunedi', stando ai primi accertamenti investigativi, l'aggressione ai danni dell'inviato Daniele Piervincenzi di Rai2. Al momento non sono state presentate querele, ne' risultano segnalazioni al 113 e al 113 ne' accessi in pronto soccorso. Sull'accaduto si sta muovendo la Procura di Pescara e delle indagini si occupa la squadra Mobile. Nel video che circola in rete si vede il volto di una delle persone che ha aggredito Piervincenzi. Il video e' ritenuto quindi dagli investigatori un elemento "utilissimo" ai fini delle indagini. L'attivita' investigativa prevede l'ascolto delle vittime e la ricerca di testimoni che possano aver assistito ai fatti. Il giornalista e i suoi colleghi stavano lavorando a un'inchiesta sui clan della periferia pescarese. L'aggressione e' avvenuta all'interno del complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo
I messaggi di solidarietà
Il Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprime solidarietà al collega Daniele Piervincenzi, inviato del nuovo programma di Rai2 “Popolo sovrano”, al filmaker Sirio Timossi e al redattore David Chierchini, aggrediti a Pescara, nel quartiere Rancitelli, mentre stavano lavorando a un’inchiesta sui clan che operano nella periferia della città.
I tre sono stati insultati, picchiati e gettati a terra da un gruppo di persone, di cui una a volto coperto, poi allontanati con violenza mentre stavano registrando immagini al Ferro di cavallo.
Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi sottolinea come anche in Abruzzo si stia creando un clima di attacco nei confronti della professione che parte da lontano, dalle querele temerarie e da una costante campagna di delegittimazione verso i giornalisti, colpevoli solo di fare domande, di garantire a tutti i cittadini il loro diritto ad essere informati. Sga organizzerà, nei prossimi giorni, una manifestazione per presidiare i luoghi della regione dove lavorare, oggi, si fa sempre più difficile.
"Ancora una vile aggressione contro il giornalista Daniele Piervincenzi, dopo quella di Ostia. Questa volta, nel quartiere Rancitelli di Pescara, mentre realizzava un'inchiesta sui clan della periferia pescarese per il programma "Popolo sovrano" di Rai2". Lo dice il presidente dell'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo Stefano Pallotta. "L'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, nel condannare il vile atto d'intimidazione e violenza, si schiera al fianco di Daniele Piervincenzi e invita le forze dell'ordine a individuare i responsabili dell'aggressione, peraltro chiaramente identificabili dal video pubblicato dalla Rai. Le istituzioni e le forze dell'ordine garantiscano ai giornalisti di poter esercitare il loro lavoro nell'interesse della collettività. Il quartiere Rancitelli non può essere terra di nessuno, luogo dove l'informazione non può mettere piede perché presidio di criminalità".
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte esprime "solidarietà al giornalista Piervincenzi e alla troupe Rai aggrediti a Pescaramentre lavoravano a un'inchiesta sui clan". "Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge" scrive il premier in un tweet.
“Sono molto dispiaciuto dell’aggressione subita dalla troupe Rai a Rancitelli nel pomeriggio di oggi. Siamo perfettamente coscienti che quella è una periferia sensibile, così come cosciente lo è anche tutto il comparto sicurezza cittadino, perché è altissima e quotidiana l’attenzione e l’attività di indagine da parte delle forze dell’ordine sulle persone e le pratiche che si svolgono in quella zona e sono certo che prenderanno i responsabili di questo episodio. Siamo anche convinti che le istituzioni debbano giocare una propria parte, per questa ragione lavoriamo in sinergia con le forze dell’ordine e abbiamo acceso i riflettori della riqualificazione su Rancitelli e sulle altre periferie sensibili della città già da anni. Lo abbiamo fatto attraverso il bando delle periferie, puntando, primi nella storia cittadina, sulla riqualificazione per poter ottenere sicurezza e vivibilità, restando con le mani legate per la sospensione di risorse che oggi potevano essere già appaltate. Lo abbiamo fatto riavviando opere pubbliche in grado di dare risposte concrete alle esigenze primarie sentite nella zona, con un’attività costante di ripristino della legalità violata, soprattutto nel settore politiche della casa, nonché potenziando progetti proprio sulla sicurezza, ad esempio con 1.500.000 euro di risorse per la videosorveglianza, di cui ben 500.000 euro di fondi comunali, il restante chiesto al Ministero dell’Interno ma non finanziato, un progetto importante, che faremo lo stesso e in forma ridotta utilizzando i fondi del bilancio comunale", si legge in una nota del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini
Leggi Tutto »Di Maio: Il Governo va avanti
"Il Governo va avanti": così il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle, ha commentato in un colloquio con il Corriere della sera la sconfitta elettorale nelle elezioni regionali in Abruzzo. "Una distinzione - ha osservato - tra il comportamento del Movimento in termini di risultato elettorale ale politiche e alle amministrative va fatta". Secondo Di Maio "un dato importante è legato anche all'astensionismo, così come è accaduto anche per le elezioni regionali in Sicilia".
Leggi Tutto »Regionali: Marsilio oltre 48%
Quando mancano poche sezioni da scrutinare non cambia il quadro delle regionali in Abruzzo: il centrodestra con Marco Marsilio è in testa con oltre 48% dei voti. Segue Giovanni Legnini, centrosinistra, al 31,43%, poi il M5S con il 20,05%. Casapound è allo 0,46%.
Leggi Tutto »Marsilio: La sconfitta del Movimento cinque stelle ha del clamoroso
"La sconfitta del Movimento cinque stelle ha del clamoroso". Lo ha detto Marco Marsilio, neo presidente della Regione Abruzzo, a 24Mattino Radio 24, commentando la sua vittoria e il risultato del Movimento Cinque Stelle alle regionali.
"Cinque anni fa - ha spiegato il neo governatore - i 5 Stelle erano un movimento nuovo, molto acerbo. Ma oggi vengono da cinque anni di opposizione, hanno avuto dei consiglieri regionali che hanno potuto farsi conoscere sul territorio. Alle elezioni politiche avevano preso il 40 per cento e vinto in quasi tutti i collegi uninominali". "Quello di oggi è quindi un risultato molto deludente e credo che i 5 Stelle debbano fare una seria autocritica", ha concluso Marsilio.
Con 299.949 voti pari al 48,03% delle preferenze Marco Marsilio, candidato da Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Azione politica e Udc, e' il nuovo presidente della Regione Abruzzo. Il risultato emerge dallo scrutinio definitivo di tutte le 1.633 sezioni dove si e' votato ieri. Giovanni Legnini, presentato da Pd, Leu, Centro democratico, Centristi per l'Europa e da altre liste civiche, ha ottenuto invece il 31,28% delle preferenze, e la candidata del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi il 20,20%. Stefano Fajani di Casapound Italia ha ottenuto infine lo 0,47% dei voti.
''L'Abruzzo torna al centrodestra, che si conferma coalizione affidabile e del fare. Bene il risultato di Marco Marsilio che ha schiacciato il Movimento 5Stelle, assente in questa tornata elettorale. Una certezza ritrovata, ma anche un avvertimento per il governo giallo-verde: nei territori dove c'è bisogno di una guida 'del fare' si sceglie il centrodestra''. Così Il deputato abruzzese di Forza Italia, Antonio Martino, commissario del coordinamento comunale azzurro del capoluogo regionale
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