Ancora una volta Abruzzo agli ultimi posti in Italia in materia di credito all'artigianato: i prestiti alle imprese del settore, al 30 giugno 2017, sono calati dell'7% (-5,8% in Italia), cioe' 65 milioni di euro in meno, rispetto allo stesso mese del 2016, dato che colloca la regione al quartultimo posto della graduatoria nazionale. L'ammontare totale del credito concesso all'artigianato in Abruzzo e' pari a 871 milioni di euro. E' quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto su un'indagine del Centro studi della Confederazione nazionale. Dall'analisi dei dati emerge che il trend congiunturale e' in peggioramento. Il dato di giugno, infatti, e' solo l'ultimo di una serie di cifre con segno meno: nel 2015 -7% a marzo, -8% a giugno, -8,1% a settembre e -4,5 a dicembre; nel 2016 -8,6% a marzo, -8% a giugno, -7,3% a settembre, -8,4% a dicembre; nel 2017 -5,9% a marzo e -7% a giugno. A livello territoriale, l'ultimo capoluogo di provincia abruzzese a comparire nella classifica e' Chieti che, con il -5,7%, si ferma al 74esimo posto della graduatoria nazionale (credito concesso pari a 247 milioni di euro); poi ci sono Teramo (-9,9%, 69esima posizione; 231 mln) e Pescara (-4,8%, 66esima posizione; 210 mln). Seppur con il segno meno (-7,4%), leggermente migliore la situazione nella provincia dell'Aquila, che arriva al 17esimo posto (credito concesso pari a 182 milioni di euro).
Leggi Tutto »Sondaggio Demopolis, M5S primo partito
Il Movimento 5 Stelle è il primo partito nel Paese. È quanto emerge dal Barometro Politico dell'Istituto Demopolis, condotto per Otto e Mezzo (La7) a poco più di 50 giorni dal voto. Se si votasse oggi per la Camera, otterrebbe il 29,2%, staccando di oltre 5 punti il Partito Democratico, in ulteriore calo al 23,5%. Forza Italia avrebbe il 15,6%, la Lega il 13,8%. Liberi e Uguali, guidata da Pietro Grasso, si fermerebbe al 6,5%; Fratelli d'Italia al 5%. Sotto la soglia del 3%, le altre liste minori. Con la legge Rosato torna ad assumere un peso non marginale la forza delle coalizioni, che si contenderanno il 37% dei seggi nella quota uninominale. L'area di Centro Destra non sembra pagare le recenti frizioni tra Salvini e Berlusconi e supera oggi il 36%. Il Movimento 5 Stelle, guidato da Di Maio, sfiora il 30%. Sul terzo gradino del podio, al 27%, il Centro Sinistra, che ruota intorno al PD di Renzi ed agli alleati minori: la lista Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, Più Europa di Emma Bonino, Insieme e SVP. Prima della definizione delle candidature nei collegi, Demopolis ha misurato il peso della coalizione di Centro Sinistra nelle macro aree geografiche del Paese. Al 26% nel Nord, al 35% nelle cosiddette Regioni Rosse, in linea col dato nazionale al Centro, ma in flessione nel Sud e nelle Isole, dove appare per il momento più forte il consenso al Centro Destra e al M5S
Secondo l'analisi dell'Istituto diretto da Pietro Vento, con le attuali stime di voto, anche la coalizione più forte resterebbe oggi al di sotto della maggioranza assoluta, necessaria per dar vita ad un nuovo Governo dopo la chiusura delle urne. È una percezione diffusa nell'opinione pubblica e che non favorisce la partecipazione al voto: si recherebbe oggi alle urne il 62% degli elettori. 5 milioni in meno rispetto alle Politiche del 2013, quando votò il 75%. 18 milioni di italiani resterebbero a casa. A prevalere tra le ragioni del non voto è - per 6 italiani su 10 - la delusione verso i partiti votati precedentemente; la maggioranza assoluta, il 53% dei cittadini intervistati da Demopolis, sostiene che la politica non sia più in grado di incidere sulla vita reale dei cittadini e delle famiglie nel nostro Paese.
Leggi Tutto »M5S: Più di 4mila iscritti alla tre giorni di Pescara
Sono "oltre 4mila" le persone che hanno inviato il modulo per partecipare alla tre giorni organizzata a Pescara dal M5S per illustrare - e istruire i candidati e attivisti - il programma di governo del Movimento. Completati anche tutti gli eventi che che si succederanno all'Aurum della citta' abruzzese dove e' prevista la partecipazione di Luigi Di Maio, Davide Casaleggio e di tutti I big del M5S. I corsi di formazione sono divisi a seconda dei settori del programma del M5S e sono previsti anche interventi di personalita' esterne al Movimento. Si partira' la mattina del 19 gennaio per una tre giorni che si concludera' domenica pomeriggio e per la quale l'obiettivo dei vertici e' aver terminato la scrematura delle circa 15mila auto-candidature arrivate per le parlamentarie. Nell'OpenDayRousseau di Pescara previsto, inoltre, uno spazio ad hoc per i Comuni amministrati dal M5S
"Le tantissime partecipazioni che abbiamo raccolto per il Villaggio Rousseau sono una splendida notizia. E' la prima volta che organizziamo un appuntamento di formazione cosi' grande: avremmo circa 1400 persone ogni giorno per approfondire tutti gli aspetti del programma di governo del MoVimento 5 Stelle. Abbiamo diviso in otto gruppi i portavoce che hanno seguito il programma, cosi' da avere all'interno dei tre giorni circa trenta momenti di approfondimento su programma, enti locali e Rousseau stesso". Cosi' Enrica Sabatini, coordinatrice degli Open Day Rousseau e fra gli organizzatori del Villaggio Rousseau, in programma a Pescara fra il 19 e il 21 gennaio
Leggi Tutto »D’Alfonso: mi candido se conviene all’Abruzzo
"So che il mio partito, a livello nazionale e regionale, sta valutando di chiedermi la candidatura. Io sono fermo a quello che ho dichiarato anche prima di Natale: sono contento di fare il presidente della Giunta regionale, lo voglio fare fino alla fine e chi mi chiede di candidarmi al Senato, quindi alle politiche, mi deve spiegare qual e' la convenienza per l'Abruzzo e gli abruzzesi. Accettero' a queste condizioni". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, circa la sua candidatura alle politiche, rispondendo a una domanda dei giornalisti a margine della riunione dell'esecutivo abruzzese che ha dato l'ok al conferimento dei rifiuti della Capitale in Abruzzo. "So che mi verra' specificato questo dal Partito; sono in attesa" ha concluso D'Alfonso.
Leggi Tutto »Rifiuti di Roma in Abruzzo, D’Alfonso verso il sì per 3 mesi
"Sulla domanda di conferimento di rifiuti indifferenziati noi siamo orientati a dare tre mesi di accoglimento". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in un' intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito alla questione dei rifiuti a Roma. "Dallo stato attuale dei documenti - ha aggiunto D'Alfonso - mi risulta che c'e' una richiesta da parte dell'Ama, l'azienda municipale di Roma, e a fronte di questa ho fatto partire l' 8 di gennaio una richiesta di dati riguardante quattro elementi: quali sono le quantita', qual e' il lasso di tempo per il quale serve questa prova di naturale collaborazione istituzionale, qual e' il ritmo dei trasporti quotidiani ad opera dei camion perche' mi va impattare sulla viabilita' minore e infine qual e' la spinta riorganizzativa del ciclo dei rifiuti a Roma per cercare di capire quanto puo' durare la loro questione e la nostra solidarieta'. Noi abbiamo premura nell'aiutare la Capitale perche' non e' soltanto una grande citta' con straordinari cittadini ma e' la parte piu' importante della locazione turistica e culturale dell'Italia. Noi domani abbiamo la Giunta regionale e per domani mi aspetto che arrivino questi elementi semplici. Al momento non abbiamo assolutamente avuto risposte. Questa mattina ci sono dei contatti tra le strutture tecniche per consentire quella che nell'attivita' amministrativa si chiama istruttoria". "Non ho avuto un riscontro da parte della direzione politica - ha aggiunto D'Alfonso - ma so che c'e' un' interlocuzione delle strutture tecniche dei vertici dell' Ama con quelli dell' assessorato all'ecologia della Regione Abruzzo. Oggi e' una giornata in cui le strutture tecniche allineeranno il loro linguaggio amministrativo. Poi provero' a cercare anche il presidente di Ama e vediamo se esiste anche una solerzia a livello politico". "Abbiamo 250 mila tonnellate - ha concluso D'Alfonso - di capacita' di accoglimento in piu' rispetto a quelle che sono le nostre esigenze. Ma dobbiamo sapere anche qual e' il fabbisogno e come si sta riorganizzando il ciclo di rifiuti. Noi domani abbiamo la seduta della Giunta convocata e domani saremo nella condizione di poter prendere una decisione".
Leggi Tutto »Istat, a novembre disoccupazione all’11%, ai minimi dal 2012
Cala la disoccupazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell'Istat, il tasso di disoccupazione è sceso all'11%, (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre): è il dato più basso dal settembre del 2012 quando la disoccupazione era al 10,9%. La stima delle persone in cerca di occupazione a novembre diminuisce per il quarto mese consecutivo (-0,6%, -18 mila). La diminuzione della disoccupazione interessa donne e uomini e si concentra nelle classi di età più giovani mentre si osserva un aumento tra gli over 35.
Leggi Tutto »A Pescara il Villaggio Rousseau coi corsi sul programma M5S
"Manca poco al Villaggio Rousseau di Pescara, in programma dal 19 al 21 gennaio. Sara' un momento molto importante che avra' al centro il programma di governo del MoVimento 5 Stelle. Durante i tre giorni si svolgeranno laboratori, gruppi di lavoro e seminari, oltre a vere e proprie lezioni. Sono gia' piu' di mille le persone prenotate per i vari corsi: i posti stanno per esaurirsi, quindi vi invitiamo a registrarvi il prima possibile". Lo afferma il M5S in un post sul blog di Beppe Grillo. "Saranno cinque i diversi spazi che gli iscritti potranno vivere lungo tutti i tre giorni. Il principale e' quello orientato alla formazione sul programma di governo. Sara' diviso in otto sezioni, in cui i vari referenti presenteranno i punti i principali delle proposte del MoVimento. Ogni sessione durera' novanta minuti, in cui gli iscritti potranno fare domande rispetto ai vari aspetti del programma", spiega il M5S che sottolinea come l'evento di Pescara "sara' anche l'occasione per fare il punto sui corsi di formazione gia' presentati sulla funzione e-learning di Rousseau, in cui si parla di rifiuti, partecipazione, bilanci, appalti, accesso agli atti ed esposti. "Parleranno della situazione legata alle proprie funzioni i vari responsabili di Rousseau: Danilo Toninelli con lex iscritti, Nunzia Catalfo e Manlio Di Stefano con lex Parlamento, David Borrelli con lex Europa, Davide Bono con Lex Regioni, Nicola Morra con e-learning, Massimo Bugani e Marco Piazza con sharing, Alfonso Bonafede con scudo della rete, Roberto Fico e Alessandro Di Battista con call to action, Paola Taverna con activism ed Enrica Sabatini con gli Open Day Rousseau. In programma anche uno spazio per Regioni ed Europa, dove saranno condivise le esperienze virtuose del MoVimento 5 Stelle nelle istituzioni".
Leggi Tutto »Rincaro autostrade, sit-in di protesta dei sindaci contro gli aumenti
Oltre 60 sindaci di Lazio e Abruzzo, provenienti dalle province di Roma, Rieti e L'Aquila, hanno dato vita a un sit-in di protesta contro il rincaro, di quasi il 13%, dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 che collegano le due regioni. L'appuntamento oggi all'uscita del casello di Vicovaro-Mandela. I primi cittadini hanno chiesto "immediata sospensione degli aumenti e declassificazione del tratto urbano della Roma-L'Aquila dalla barriera di Roma Est fino all'intersezione della Tangenziale Est". "L'aumento scellerato dei pedaggi su A24 e A25 penalizza non solo il turismo in territori ricchi di attrattive, ma soprattutto i pendolari per motivi di lavoro, universitari, scolastici e sanitari. Oggi siamo qui per opporci a tutto questo" ha detto il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, voce delle aree interne abruzzesi, che ha partecipato alla manifestazione organizzata dal sindaco di Vicovaro, Fiorenzo De Simone, insieme alla collega di Carsoli, Velia Nazzaro. Nelle scorse settimane il sindaco di Aielli Enzo Di Natale, aveva lanciato una raccolta firme online che ha gia' superato le 95mila sottoscrizioni.
Leggi Tutto »Sedici anni di euro, come sono cambiati i prezzi in Italia
Sono passati 16 anni dall'introduzione dell'euro, era il primo gennaio del 2002, e il 'changeover' e' passato alla storia come la piu' grande conversione valutaria di tutti i tempi. Da subito iniziarono le polemiche, in Italia, su come era stato gestito il passaggio dalla lira alla nuova moneta, sul cambio non ritenuto corretto da molti (1 euro=1.936,27 lire), sui controlli sui prezzi. In ogni caso, da 16 anni a oggi la moneta unica e' stata oggetto di scontro politico (non solo in Italia) e dalle premesse, l'euro, sara' uno dei protagonisti anche di questa campagna elettorale. E' vero che in molti casi i prezzi di alcuni beni sono aumentati ma bisogna tenere conto che sono passati 16 anni e che, probabilmente, con la lira sarebbero aumentati molto di piu'. In altri settori invece, quello dell'elettronica su tutti, si e' assistito al fenomeno contrario, ovvero una netta riduzione del prezzo grazie all'evoluzione tecnologica.
Tra il 2002 e il 2015 - come scrive Pagella Politica - l'inflazione annua ha avuto una media intorno al 2%, con picchi nel 2008 (3,5%) e nel 2012 (3,3%). Se si guarda invece l'indice generale dei prezzi al consumo, passiamo dal 75,9 del 2001 al 99,9 del 2016. Un aumento quindi c'e' stato tra il 2001 e il 2016: in particolare, se un bene di consumo nel 2001 costava l'equivalente in lire di 75,9 euro oggi costerebbe 99,9 euro, con un aumento complessivo del 31,6%.
Anche secondo l'Ufficio Studi di Confcommercio non c'e' nulla di "anomalo" nell'andamento dell'inflazione in questi anni. Anzi. "Una serie storica cosi' bassa dell'inflazione non l'abbiamo mai avuta. Quest'anno il dato si attesta all'1,2% ma l'anno scorso abbiamo chiuso in negativo (-0,1%) unica volta nella storia dal 1959 quando chiuse al -0,4%. Collegare l'euro a un ipotetico aumento dei prezzi non ha senso. Anzi da quando e' stata introdotta, la moneta unica ha garantito una maggiore stabilita' dei prezzi. Basti pensare che nel 1995 l'inflazione segno' un +5,2%, nel 1985 un +9,2%, nel 1986 un +5,9%. Se si facesse l'analisi al contrario, andando a ritroso, vedremmo che con la lira l'andamento dei prezzi al consumo era molto piu' instabile rispetto a ora". Per Confcommercio "gli aumenti che abbiamo in un anno, in passato, li avevamo in un mese. Il confronto ci porta a dire che con l'euro l'Italia ha conosciuto una stabilita' di prezzi mai vista prima". A conferma di tutto cio', bisogna considerare quanto scritto dai due economisti della Banca d'Italia Paolo Del Giovane e Roberto Sabbatini, autori del libro 'L'euro e l'inflazione': "Variazioni anche molto grandi del prezzo di un singolo prodotto incidono marginalmente sull'inflazione media se tale prodotto ha un peso contenuto nel paniere". Anche in un working papers pubblicato dall'Istituto centrale i due studiosi ribadiscono il concetto: "Non vi sono evidenze che suggeriscano una sistematica sottostima dell'inflazione" da parte dell'Istat nel calcolo dell'indice dei prezzi
Andiamo a vedere come sono cambiati i prezzi in questi 16 anni, tenendo conto dell'inflazione cumulata per ogni anno. Nel 2001 prendersi un caffe' al bar costava 900 lire (46 centesimi di euro) oggi 90 centesimi, esattamente il doppio (+95%), per un cono gelato si spendevano 1.500 lire (77 cent di euro) oggi 3 euro (+206%), un prezzo quadruplicato. Non parliamo poi della penna a sfera che si comprava con 500 lire (25 centesimi) mentre oggi vale 1 euro (+300%). Per un tramezzino si spendevano 1.500 lire (0,77 euro) oggi 2 euro (+160%) cosi' come per un Big Mac 4.900 lire (2,5 euro) a 4,20 euro (+96%), la pizza margherita da 6.500 lire (3,36 a euro) agli attuali 7,5 euro con un rialzo pari al 123%, la giocata minima del Lotto, passata dalle 1.500 lire del 31 dicembre 2001 all'euro del primo gennaio 2002 e da li' mai piu' cambiata. Pasta integrale al Kg 1.850 lire (0,95 euro) oggi 2 euro (+110%) Spaghetti 1.680 lire (0,86 euro) oggi 2,50 euro al kg (+190%) Fettine di vitello 23.200 lire al kg (12 euro) oggi 26 euro al kg (+116%) Passata di pomodoro 1.200 lire (0,62 euro) oggi 1,39 euro (+124%) Latte 2.100 lire (1,08 euro) oggi 1,8 (+66%) Burro 250 gr 4.620 lire (2,4) oggi 2,70 euro (+12,5%) Sogliola 27.000 lire al kg (14 euro) oggi 35 euro al kg (+150%) Patate 1.200 lire al kg (0,62 euro) oggi 1,3 euro (+109%) Quotidiani 1.500 lire (0,77 euro) oggi 1,50 (+95%) Jeans 125.000 lire (64,5 euro) oggi 130 euro (+100%) Biglietto autobus 1.500 lire (0,77 euro) oggi 1,5 (+95%) Elettricita' 647.000 lire (334 euro) 535 euro (+60%) Gas 1.700.000 (877 euro) a 1.044 euro (+19%) Benzina al litro 2.000 lire (1,03 euro) agli 1,5 euro attuali (+45%). Taglio parrucchiere 26.000 (13,4) oggi 25 euro (+86%) Cinema 13.000 (6,7 euro) oggi 8 euro (+19,4%) Dove invece si registra un netto calo dei prezzi e' nel settore dell'elettronica, complice l'evoluzione tecnologica: Tv 46 pollici 6.500.000 lire (3.356 euro) ai 450 euro (-86%) Fotocamera da 1,9 megapixel 890.000 lire (460 euro) ai 100 euro di oggi (-78%) Telefono cellulare Motorola Startac 2.000.000 lire (1.030 euro) oggi smartphone equivalente si trova a 150 euro (-85%) Cd musicale 39.000 (20,15) oggi 20 euro (-0,74%)
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Partiti i saldi anche in Abruzzo
Quasi 170 euro per le vendite di fine stagione e circa 68 per riempire le calze di giochi, dolciumi e altri regali: questi i calcoli del Codacons e di Confesercenti per le spese degli italiani in vista dell'Epifania, per un totale di quasi 250 euro. Piu' ottimisti sono i tecnici della Confcommercio che calcolano una spesa media di 330 euro a famiglia per un giro d'affari complessivo di 5,2 miliardi per i Saldi invernali 2018 con 15,6 milioni di famiglie non disposte a rinunciare ai prezzi scontati. Secondo un sondaggio commissionato a Nomisma dall'associazione dei commercianti oltre sei italiani su dieci prevedono di acquistare da domani almeno un articolo in saldo puntando soprattutto sull'abbigliamento. In questi giorni gli italiani stanno facendo anche le ultime spese per la Befana: anche grazie alla concomitanza con i Saldi secondo un sondaggio di Confesercenti-Swg - riempiranno le calze non solo con i dolci circa la meta' degli italiani con una spesa di circa 68 euro a testa (in aumento del 15% sull'anno scorso) e una spesa complessiva di circa 1,8 miliardi. Per la Befana ci si regaleranno abiti e dolci ma anche viaggi con circa 2,4 milioni di persone in partenza (500.000 in piu' rispetto all'Epifania 2017). E' in crescita la percentuale di coloro che prevede acquisti (61,4% contro i 58,5% dell'anno scorso) mentre si confermano le donne le piu' interessate allo shopping in saldo (il 67,9% contro il 55,4% degli uomini). Gli uomini, soprattutto nel Nord Est, spenderanno leggermente di piu' delle donne, oltre 200 euro. Gli uomini preferiranno recarsi nei negozi di fiducia/abituali al contrario delle donne che hanno intenzione di cercare il prezzo "piu' conveniente" presso altri negozi. E' in crescita del 15% la percentuale degli acquisti in saldo on line. Gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 93,7% contro il 92,1% del 2017), calzature (per il 77,1% contro il 79,2% dello scorso anno), accessori (sciarpe e guanti) per il 35,1% (erano il 32,1% nella previsione del 2017) e biancheria intima (29% contro il 27,4% dello scorso anno).
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