Cresce il dibattito intorno alla decisione del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila di sospendere la responsabilità genitoriale alla coppia anglo-australiana che da anni vive nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, con collocamento dei minori in una casa-famiglia e la nomina di un tutore provvisorio. Sui social network sono comparsi numerosi commenti offensivi, circa un centinaio, accompagnati da foto della presidente del Tribunale, Cecilia Angrisano. Non si esclude l’intervento della Polizia Postale per individuare gli autori delle minacce.
La giunta esecutiva dell’Anm del distretto dell’Aquila esprime “apprensione” per “la campagna d’odio mediatico scatenata nei confronti della presidente del Tribunale per i minorenni, Cecilia Angrisano, bersaglio di ingiurie e di intimidazioni”. In una nota l’associazione ribadisce la propria solidarietà al magistrato esprimendo però “stupore” e “rammarico” nel constatare che, “in un clima così esasperato, i rappresentanti del governo insistano nell’attività di delegittimazione dell’Autorità Giurisdizionale”.
Parallelamente è stata annunciata una manifestazione nazionale di solidarietà per il 6 dicembre a Roma, davanti al ministero della Famiglia e delle Pari Opportunità. Residenti di Palmoli, amici e sostenitori della famiglia hanno promosso anche una petizione online per invitare alla partecipazione al sit-in in piazza Santi Apostoli.
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